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-democrazia liberale (la più trattata)
-socialismo: si basa sulla tecnica dell'uguaglianza
-autoritario: il meno trattato, si rifiuta lo stato di diritto ed il subordinamento del potere politico a quello delle leggi, è la tecnica dell'autorità.
Lo stato autoritario si basa sulla titolarità del potere, infatti è la struttura istituzionale a determinarlo, quindi il potere è esercitato a prescindere dal consenso dei governanti.
Questa forma di stato ha finalità mutevoli, è una risposta alle democrazie liberali, poiché non prescindono dalla popolazione e mirano a promuovere il ruolo dell'esecutivo ponendo una linea di condotta finalizzata al massimo soddisfacimento del volere popolare.
Gli stati autoritari si dividono in:
Stati autoritari restauratori, che furono attuati principalmente nel 19° secolo, il più famoso rimane quello che seguì la Rivoluzione francese.
Stati autoritari conservatori, dove permangono inalterate le strutture interne dello stato.
Stati autoritari progressisti, in cui la concentrazione del potere serve per ammodernizzare lo stato stesso.
Stati autoritari teocratici, caratterizzati da una forte presenza religiosa all'interno dell'operativo.
Sono principalmente tre:
-Stato fascista attuatosi in Italia
-Stato nazional socialista attuatosi in Germania
-Stato franchista attuatosi in Spagna ed in Austria.
Stato fascista e nazional socialista sono realtà statuali diverse sotto molti punti di vista, si accomunano nell'idea unica di stato, nella mobilitazione totale della società per arrivare ad un contesto sociale totalmente nuovo e nell'istituzionalità della propaganda.
I punti in cui divergono sono nelle relazioni con la "chiesa", in altre parole le diverse forme di culto: lo stato fascista si allea con la religione, mentre la Germania si discosta dalla fede a causa della sua grande frammentazione religiosa interna. Inoltre nello stato nazional socialista vi era anche una componente "anticristiana", religione d'origine semita. Altra differenza va ricercata nell'intento di costruire un uomo nuovo, proprio del nazismo e quello di guida ed incanalamento delle persone.
Lo stato nazional socialista si affermò molto rapidamente, mentre il fascismo si affermò in maniera graduale, infatti, si accostò alla monarchia e conservò lo statuto Albertino. Nel nazional socialismo il leader assoluto è il Furher, mentre nel fascismo continua a mantenersi, anche se attenuato, uno stato di diritto, infatti, il partito unico è subordinato allo stato.
La divisione dei poteri è peculiare dello stato garantista, mentre lo stato autoritario rifiuta questa spartizione, infatti, Hitler aveva in mano tutti e tre i poteri, mentre Mussolini no.
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