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Contesto sociale

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Contesto sociale







Il totalitarismo è forse il fenomeno politico-sociale più complesso che si sia mai verificato; come tutte le vicende storiche, è il risultato dell'intreccio di cause ed effetti molteplici che si susseguono senza soluzione di continuità e che sono difficili da isolare, ma più di tutte le altre, esso sembra racchiudere dentro di sé tutti gli eccessi della 141e48b sua epoca, avvicinando, fino quasi a fondere insieme, i risvolti sociali e quelli psicologici.



Osservando rapidamente gli aspetti principali del regime totalitario messi in luce da Neumann , il primo elemento che emerge è, naturalmente, la caduta dello Stato di diritto a tutela del cittadino, sostituito dallo Stato di polizia, che interferisce direttamente sulla vita privata e ne limita la libertà; per quanto riguarda l'organizzazione, la caratteristica più evidente è la concentrazione e la centralizzazione del potere, che fa capo ad un'unica persona (il leader); un altro elemento tipico è il terrore, cioé il ricorso sistematico ed imprevedibile alla violenza come mezzo intimidatorio.

L'inesistenza di uno Stato di diritto e il cosiddetto terrore non sono tuttavia i fattori innovativi del totalitarismo, infatti, i caratteri principali che distinguono questo sistema dalle forme dittatoriali che lo hanno preceduto sono il governo del partito unico e la fusione della società con lo Stato

Secondo Neumann, gli artefici del movimento totalitario hanno capito che nella società industrializzata di massa non sono più sufficienti i metodi coercitivi tradizionali, per il controllo sulla popolazione è necessario affiancare (o meglio  nascondere dietro) alle strutture istituzionali gli organi del partito, inserirsi in ogni settore del tessuto sociale, gerarchizzare e burocratizzare, ma soprattutto intervenire sulla psicologia sociale, attraverso la propaganda e l'indottrinamento, contribuendo all'isolamento dell'individuo e favorendone la manipolazione

Il primo passo compiuto in questo senso è dato proprio dall'utilizzo della propaganda, la quale, nata come strumento politico interno, in mano ai regimi totalitari diventa una vera e propria arma rivolta all'esterno. Essa rappresenta l'adattamento della sfera politica al nuovo mondo, non facendo altro che sfruttare i principi dell'economia di massa . La propaganda è assimilabile alla pubblicità commerciale: vende valori culturali come se fossero beni di consumo; il suo obiettivo è raggiungere il monopolio assoluto dei consensi e l'omogeneizzazione ideologica della popolazione, fino ad arrivare alla deformazione della sua capacità di giudizio, e di fatto, a possederne la mente

I caratteri essenziali del totalitarismo sono strettamente correlati alla difficile condizione economica e politica dei Paesi in cui esso si sviluppò e alla particolare transizione culturale e sociale, che contraddistingue il ventesimo secolo. Nel pensiero di Fromm i valori della società dell'era industriale sono palesemente in netto contrasto con l'amore per la vita ; la tecnica, la produzione, il consumismo rendono l'esistenza dell'uomo sempre più meccanica, basata sui numeri piuttosto che sui sentimenti, sulla quantità piuttosto che sulla qualità.

Nella massa ogni singolo individuo perde la dignità di essere vivente e diventa 'cosa', e questo non solo per il sistema produttivo, ma anche per l'organizzazione amministrativa burocratizzata degli stati moderni. La ripetitività, l'insensibilità, la standardizzazione, la crescente ammirazione per le cose inorganiche e meccaniche, imposte dal nuovo sistema, trasformano l'uomo in aggeggio ("homo mechanicus" ), e lo portano alle estreme conseguenze dell'amore per la morte

Con la sconfitta nella Prima Guerra Mondiale, in Germania, quello che si è verificato in tutto l'Occidente, è però coinciso fatalmente con altri fattori, riscontrabili sia nell'analisi di Fromm che di Arendt , i quali hanno provocato una vera e propria catastrofe a livello sociale. Innanzitutto la perdita della guerra e le dure sanzioni imposte dagli stati vincitori, fece cadere il Paese in una profonda depressione economica che colpì maggiormente la classe media inferiore, più vulnerabile all'inflazione rispetto alla classe operaia ed a quella alto borghese, e causò una generale sensazione di impotenza e di fallimento individuale e sociale

La crisi non riguardò solamente l'economia; il crollo della monarchia, che aveva da sempre rappresentato un punto di riferimento per la società tedesca, e la debolezza del nuovo governo, rendevano ancora più incerto il futuro. L'autorità era in declino anche su un altro fronte, quello familiare; l'assenza dei padri impegnati in guerra e la perdita d'immagine del periodo post-bellico, fece diminuire la considerazione e la fiducia dei giovani nei confronti della vecchia generazione

L'insoddisfazione e la frustrazione sociale era accentuata dal crollo dei valori religiosi e della moralità, in questo clima è facile intuire il ruolo che ebbe il movimento nazista come restauratore di un ordine ormai perduto definitivamente; se la maggioranza della classe operaia subì gli eventi con indifferenza o rassegnazione ed i ceti superiori fiutarono la possibilità di sfruttare la situazione a loro favore, le classi piccolo borghesi, gli ex-combattenti e gli ufficiali dell'esercito, non aspettavano altro che l'opportunità di riacquistare prestigio e potere, e di dare sfogo a un desiderio represso di rivincita o persino di vendetta

Nonostante l'eterogeneità socio-culturale e degli interessi dei singoli individui, la visione del "mondo come il regno dell'ingiustizia" , l'egocentrismo e al tempo stesso la disponibilità al sacrificio del proprio Io, la perdita di valori comuni (fra i quali la famiglia) e l'isolamento , portarono alla formazione di un movimento di massa, animato dalle stesse ambizioni e reso omogeneo dalla 'rieducazione' razzista e nazionalista del nazismo.




Cfr. F. Neumann Lo stato democratico e lo stato autoritario, cit.

Si vedrà in seguito che anche i caratteri in comune con altre forme di governo hanno proprie peculiarità.

Cfr. F. Neumann Lo stato democratico e lo stato autoritario, cit.

Cfr. Ibidem.

E' frequente il ricorso alla menzogna, ma è anche evidente l'utilizzo di tecniche che fanno affidamento sul narcisismo individuale e a livello collettivo su quello che si può definire come narcisismo sociale; cfr. F Neumann Lo stato democratico e lo stato autoritario, cit., H. Arendt Le origini del totalitarismo, cit.

Cfr. F. Neumann Lo stato democratico e lo stato autoritario, cit.

Cfr. E. Fromm Psicoanalisi dell'amore, cit.

Ibidem, p.59.

Cfr. E. Fromm Psicoanalisi dell'amore, cit.; E. Fromm Anatomia della distruttività umana, cit.

Cfr. E. Fromm Fuga dalla libertà, cit.

Cfr. H. Arendt Le origini del totalitarismo, cit.

Cfr. E. Fromm Fuga dalla libertà, cit.; H. Arendt Le origini del totalitarismo, cit.

A proposito sono interessanti le considerazioni di Kohut riguardanti la relazione fra complesso di Edipo e assenza dei padri impeganti nella Prima Guerra Mondiale, cfr. H. Kohut Potere, coraggio e narcisismo, cit.; H. Kohut Narcisismo e analisi del sé , cit. 

Il capro espiatorio venne trovato nel popolo ebraico (teoria cospirativa della storia); cfr. F. Neumann Lo stato democratico e lo stato autoritario, cit.

H. Arendt Le origini del totalitarismo, cit., p. 437.

Cfr. Ibidem.




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