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SCIENZA DELLE FINANZE - L'INTERVENTO DELLO STATO NELL'ECONOMIA

finanze





SCIENZA DELLE

FINANZE




LEZIONE N° 1

L'INTERVENTO DELLO STATO NELL'ECONOMIA


§1. Oggetto della scienza delle finanze



Noi viviamo in una comunità di individui. Vivere in una collettività comporta sicuramente un variegato ordine di problemi che devono essere risolti. Più ampia è la collettività, tanto maggiori e complessi saranno i problemi. Ci si può allora rendere conto di come gli individui che abitano sul territorio di uno Stato si trovino molto spesso a dover fare delle scelte fra diverse alternative. Il problema che le comunità devono risolvere sta nel "cosa" scegliere e nel come scegliere.

La Scienze delle finanze ha ad oggetto i problemi che lo Stato si trova a dover affrontare nel:

-   &nbs 252b14c p;   &nbs 252b14c p; identificare quali beni e servizi devono essere offerti alla collettività;

-   &nbs 252b14c p;   &nbs 252b14c p; determinare la quantità di beni e servizi pubblici da offrire ed il loro costo globale;

-   &nbs 252b14c p;   &nbs 252b14c p; decidere come ripartire le spese: cioè determinare la somma che ciascun cittadino deve pagare.

Fatta questa premessa possiamo dire che l'attività finanziaria pubblica o finanza pubblica ‑ consiste nella sottrazione di ricchezza ai cittadini e nel suo impiego per produrre beni e servizi pubblici.

La finanza pubblica dà quindi luogo a due flussi di ricchezza:

-   &nbs 252b14c p;   &nbs 252b14c p; uno che entra nelle casse dello Stato (entrate pubbliche);

-   &nbs 252b14c p;   &nbs 252b14c p; uno che esce dalle casse dello Stato (spese pubbliche).

Entrate e spese nel loro insieme costituiscono il bilancio dello Stato.

La Scienza delle finanze studia l'attività finanziaria pubblica vista come attività economica dello Stato, con lo scopo di individuarne le cause di spiegarne gli effetti.

Sia le entrate che le spese pubbliche provocano conseguenze economiche quali: variazioni di prezzi delle merci, modificazioni del livello e della composizione della domanda, cambiamento della distribuzione del reddito tra i cittadini ecc.

Perciò, per valutare gli effetti di qualsiasi decisione del Governo che comporta modifiche delle

entrate e delle spese occorre anche verificare le conseguenze nell'economia del settore privato (famiglie e imprese). Per questo motivo sono oggetto di studio della scienza delle finanze oltre al bilancio dello Stato in senso stretto, anche questi complessi effetti economici dell'attività finanziaria pubblica.

Si può quindi dire che questa disciplina ha per oggetto tutti gli aspetti economici riguardanti i rapporti patrimoniale tra i singoli individui e lo Stato.




§2. I bisogni collettivi e i bisogni pubblici

L'attività finanziaria pubblica e l'attività economica privata sono dirette a soddisfare i bisogni umani. Come è noto nell'Economia politica, il bisogno è una sensazione di pena o di mancanza che può essere alleviata dal consumo di un bene o di un servizio.

Il primo problema da affrontare è: quali bisogni devono essere soddisfatti mediante l'attività finanziaria pubblica?

Occorre a questo punto analizzare i bisogni. Questi si possono distinguere in:

a)   &nbs 252b14c p;  bisogni individuali, sentiti dall'individuo in quanto singolo essere vivente (come il bisogno di vestirsi, di mangiare, di ripararsi dalle intemperie);

b)   &nbs 252b14c p;  bisogni collettivi, che sorgono in seguito all'esistenza di rapporti con altri individui (es. difesa, giustizia e ordine pubblico). Se lo Stato soddisfa bisogni collettivi, che non possono essere soddisfatti da privati, questi si dicono pubblici.

Si definiscono anche bisogni pubblici però:

c)   &nbs 252b14c p;  i bisogni che lo Stato è in grado di soddisfare a costo minore;

d)   &nbs 252b14c p;  ovvero, semplicemente, i bisogni che lo Stato decide di soddisfare.

Da ciò possiamo notare, che mentre la prima classificazione si fonda sulla natura del bisogno, la seconda si fonda sulle caratteristiche economiche del bene utilizzato per soddisfare il bisogno: il bisogno diventa pubblico come conseguenza del fatto che un bene è pubblico (in quanto appunto l'Ente pubblico lo produce a costo più basso) per cui la definizione di bisogno deriva dalla natura del bene che lo soddisfa.



§3. Le caratteristiche dei beni e servizi pubblici.

Occorre in primo luogo chiarire il concetto di servizi pubblici indivisibili. Beni pubblici indivisibili sono quelli che, per le caratteristiche economiche della loro produzione o del loro consumo, il mercato non è in grado di produrre e che sono quindi necessariamente offerti dal settore pubblico. Essi forniscono i cosiddetti servizi pubblici indivisibili, diretti indistintamente a tutti i cittadini e per i quali non è possibile rilevare la domanda individuale - come ad esempio la difesa e l'ordine pubblico.

Sono detti al contrario divisibili quei beni o servizi dei quali si può individuare sia il singolo richiedente che la quantità da lui domandata.

Caratteristiche dei beni o servizi pubblici sono dunque:

1). il bene o servizio indivisibile deve necessariamente essere pubblico, cioè offerto dallo Stato o da un Ente Pubblico, perché il mercato non lo produce.

2). Caratteristiche di tali beni pubblici sono:

a) La non rivalità nel consumo: tutti gli individui consumano congiuntamente il bene. Ciò significa che il bene o servizio, una volta disponibile per il consumo di un soggetto, è disponibile anche per il consumo di tutti gli altri membri della collettività senza aumenti nel costo di produzione (cioè costo marginale nullo - ciò significa che il costo addizionale di fornitura ad un ulteriore consumatore è zero).

b) L'impossibilità di esclusione: è impossibile impedire il consumo all'individuo che non paga; (es. un faro che segnala un porto è usato da tutti coloro che passano nelle vicinanze, e nessuno può essere escluso dal servizio che offre; es. difesa nazionale: nessuno può essere escluso dal beneficio derivante da un fallito attacco straniero).


6- I beni pubblici

I beni che il mercato può difficilmente produrre in modo efficiente sono quelli che presentano le caratteristiche della non-rivalità e della non-escludibilità (cosiddetti beni pubblici).

Un bene è non-rivale quando il consumo da parte di un individuo non impedisce a qualcun altro di consumarne la stessa quantità.

Es. un faro è un bene non-rivale, in quanto se un'imbarcazione transita di notte in quella parte di mare illuminata dal faro, usufruendo della luce, non impedisce ad un'altra imbarcazione di fare altrettanto.

Un bene è non- escludibile quando è impossibile per il produttore escutere gli altri individui dai benefici di tale produzione. La non- esclusione può avvenire:

·   &nbs 252b14c p; per ragioni tecniche, quando è materialmente impossibile impedire agli individui di consumare quel determinato prodotto;

·   &nbs 252b14c p; per ragioni economiche, quando il costo da sopportare per escludere qualcuno dal consumo è molto elevato.

Un ripetitore radiofonico presenta il requisito della non-escludibilità tecnica in quanto non è possibile, anche volendolo, escludere dalla ricezione i cittadini muniti di una radio.

Un parco pubblico, esteso su una vasta area, presenta invece, il requisito della non-esclusività economica, in quanto i costi da sopportare per renderlo escludibile (personale di controllo, spese per le recinzioni) sono molto elevati.

Quando un bene (o un servizio) presenta contemporaneamente i requisiti della non-rivalità del consumo e della non-escludibilità dei benefici è definito un bene pubblico puro.

La difesa nazionale è un bene pubblico puro . Infatti tutti beneficiano del servizio della difesa nazionale (non-rivalità del consumo) e il godimento da parte di un individuo non impedisce ad altri di avvalersi dello stesso servizio (non-escludibilità dei benefici).

Al contrario i beni e i servizi caratterizzati dalla compresenza dei requisiti della rivalità e della escludibilità sono beni privati puri (pane, pasta , vestiti ecc.).

I beni pubblici puri, per le loro caratteristiche, non possono essere prodotti da un'impresa privata, ma devono essere necessariamente forniti dal settore pubblico.

L'unico in grado di poter fornire tali beni e servizi è lo Stato che, attraverso il suo potere coercitivo, può imporre un sistema di pagamento diverso dal prezzo, cioè il pagamento dei tributi, che garantiscono la copertura dei costi di produzione e di distribuzione di tali beni.

Esiste una varietà di beni e servizi che alternano, in modo diverso, le caratteristiche di rivalità ed escludibilità, sono i beni impuri o misti. Tra questi ricordiamo:

·   &nbs 252b14c p;    i beni che sono non- rivali, ma non escludibili (tra questi i beni tariffari), per es. l'autostrada , tutti possono godere del servizio (non-rivalità), ma per percorrere l'autostrada occorre pagare un pedaggio (escludibilità).


·   &nbs 252b14c p;    I beni che sono rivali, ma non-escludibili (tra questi i beni comuni), per es. la riserva di pesca rappresenta un esempio di bene comune. I servizi da essa resistono rivali (il pesce catturato da un soggetto può essere pescato da un altro), ma non-escludibile. Risulta difficile escludere qualcuno dalla riserva per ragioni tecniche(mobilità dei pesci, ampia estensione della riserva ecc.).

Esistono, infine, dei beni che lo Stato produce perché funzionali al progresso sociale, morale e culturale di tutta la collettività ( si pensi al bisogno di arte, di cultura,  di musica e d'informazione ). Si tratta dei " beni meritori " ( merit goods). I beni meritori non nascono da una domanda specifica dei cittadini ma sono individuati dallo stato , che come un buon padre di famiglia , al fine di aumentare il benessere sociale, impone ai cittadini le proprie scelte. Un secondo motivo di funzionamento inefficiente del mercato è provocato dalle cosiddette esternalità. Per esternalità ( o economia esterna ) si intendono gli effetti provocati dalle attività di consumo o di produzione di determinati individui che ricadono su altri, senza che vi siano riflessi sui prezzi pagati o ricevuti. Se l'effetto è positivo si parla di economia esterne, se negativo di diseconomia esterne. Le esternalità sono dannose per il corretto funzionamento del sistema economico in quanto limitano la capacità dei prezzi di mercato di fornire una informazione accurata circa le quantità che devono essere prodotte e contratte una soluzione al problema dell'esternalità può essere presentata da un intervento dello stato attraverso l'introduzione d'imposte e la concessione di sussidi. Il metodo più usato dello Stato per la correzione delle esternalità, è la regolamentazione, che consiste nel fissare giuridicamente dei limiti massimi alle diseconomia e degli Standard di produzione.

QUESTIONARIO

·   &nbs 252b14c p;    quali sono le caratteristiche dei beni pubblici?




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