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CONTRATTI BANCARI

finanze



CONTRATTI BANCARI




I contratti bancari rientrano quasi tutti tra i contratti bilaterali, stipulati cioè direttamente tra le parti le quali strutturano pertanto il contenuto,le caratteristiche e le condizioni in base alle proprie specifiche esigenze 939h78j e alla rispettiva forza contrattuale.



Ciò fa sì che tali contratti abbiano un'elevata "personalizzazione" la quale ne determina però, come aspetto negativo, una limitata negoziabilità, al contrario dei contratti "di mercato" che essendo fortemente tipizzati, data la standardizzazione per contenuti, scadenza, valori nominali e condizioni, ed essendo per lo più incorporati in valori mobiliari, sono agevolmente negoziabili purché siano quotati e abbiano un mercato secondario efficiente.








I contratti bancari regolano le attività che le banche pongono in essere con la clientela - quali esplicitate dal Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia (Decreto legislativo 1.9.1993, n.385) - e che sono date da:


operazioni di raccolta diretta (che dando luogo a debiti per la banca verso la clientela depositante e verso enti creditizi sono collocate nel passivo dello stato patrimoniale); mentre la c.d.raccolta indiretta - costituita da titoli e altri valori di terzi non emessi direttamente dalla banca ma semplicemente ricevuti in deposito a custodia, in amministrazione oppure connessi all'attività di gestione di patrimoni mobiliari - viene contabilizzata "sotto la linea";


operazioni d'impiego (prestiti e investimenti) che vanno nell'attivo salvo che per i prestiti di firma che vanno "sotto la riga", nei conti garanzie e rischi


operazioni di servizio (trasferimento e gestione delle risorse finanziarie per conto della clientela)









TASSONOMIA DEI CONTRATTI BANCARI




I contratti bancari possono essere classificati in base a diversi criteri distintivi.

Considerando l'aspetto meramente quantitativo possiamo distinguere, sia che si tratti di operazione di raccolta che di operazioni di impiego, tra:




operazioni al dettaglio (di piccolo importo unitario e che hanno come controparte un numero molto ampio di clienti e pertanto postulano una rete capillare di sportelli)




operazioni all'ingrosso (di grande importo unitario e che hanno come controparte un numero ristretto di grandi clienti e operatori professionali e istituzionali, il contatto con i quali non postula una rete capillare di sportelli)







OPERAZIONI DI RACCOLTA


All'interno delle sole operazioni di raccolta possiamo poi distinguere tra:


a) Depositi con funzione monetaria, che presuppongono una forma tecnica di pagamento "a vista"  (es: deposito in c/c, utilizzabile con emissione di assegno)


b)raccolta a scadenza, che invece prevede una data di scadenza contrattuale per il rimborso, che può essere a breve termine  (fino a 18 mesi) oppure a medio e lungo termine; tra tale raccolta figurano i depositi a tempo, soprattutto i certificati di deposito, ele obbligazioni bancarie.


E ancora si può distinguere tra:


a) raccolta in euro

b)raccolta in valuta diversa dall'euro








OPERAZIONI DI IMPIEGO







All'interno delle operazioni di impiego possiamo distinguere, in base al criterio della certezza o meno dell'esborso monetario da parte della banca, tra:



a) operazioni per cassa




b)prestiti di firma












A seconda che il rimborso avvenga da parte di soggetto diverso dall'affidato o da parte dell'affidato stesso, si distingue tra:


a) prestiti autoliquidabili o a rientro autonomo,  il cui rimborso avviene, se lo svolgimento dell'operazione ha esito fisiologico, non direttamente da parte dell'affidato bensì da parte di altro soggetto;

solo nel caso in cui quest'ultimo si riveli insolvente la banca può rivalersi sull'operatore finanziato direttamente ma a condizione che nel contratto non sia stata prevista l'esclusione della rivalsa; fanno parte dei prestiti autoliquidabili le operazioni di sconto, basate sulla cessione di credito, e che possono essere appunto pro solvendo o pro soluto(cioè con esclusione della rivalsa). Quando la rivalsa è esclusa si parla di autoliquidabilità in senso stretto; in realtà il concetto di autoliquidabilità dell'operazione trae storicamente significato dalla triangolarità del rapporto e dal fatto che il credito ceduto alla banca dallo scontista attraverso l'emissione di cambiale-tratta era relativo ad una partita di merci le quali, una volta vendute, consentivano al debitore ceduto (commerciante) di rimborsare la banca.


b) finanziamenti diretti, il cui rimborso avviene direttamente da parte del soggetto finanziato





In base alla durata i prestiti possono essere distinti in:





a) prestiti a scadenza determinata, salvo revoca; possono essere anche di durata protratta, specie dopo l'entrata in vigore del TUB che ha ufficializzato un processo di despecializzazione che era già avvenuto da tempo in modo strisciante;




b)prestiti a scadenza indeterminata "fino a revoca"


















RISCHI ASSOCIATI AI CONTRATTI BANCARI




1. rischio di liquidità



2. rischio di trasformazione delle scadenze



3. rischio di tasso d'interesse



4. rischio di cambio



5. rischio di insolvenza








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