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La scelta della struttura tecnologica
Le soluzioni hardware e software per la realizzazione di un sistema di e-business variano enormemente a seconda che si tratti di un'azienda di grosse dimensioni che vede il Web come mercato di sbocco per tutti i propri prodotti, o una nuova realtà che considera il Web come un semplice mercato accessorio.
Ci sono soluzioni come quelle proposte da Yahoo!Store, di costo trascurabile che si pongono sul lato più economico dello spettro delle soluzioni di commercio elettronico. Dall'altro vi sono soluzioni high-end che possono costare anche più di 100.000 dollari, ma sono in grado di far fronte a elevati volumi di traffico e forniscono un ampio insieme di funzionalità aggiuntive.
Il tipo di software di cui si ha bisogno dipende da molteplici fattori. Uno dei più importanti è la dimensione attesa della vostra impresa e i volumi stimati di traffico e vendite. Un sito di commercio elettronico molto frequentato, con migliaia di interrogazi 111c29b oni al catalogo prodotti, richiede molta più potenza di un piccolo negozio che vende una dozzina di articoli. Un altro fattore determinante è il budget: piccoli budget conducono verso soluzioni a basso costo - almeno sino a quando non si iniziano ad avere introiti significativi - mentre grandi disponibilità permettono soluzioni hardware e software più sofisticate.
Avere le idee chiare sul proprio target di clientela aiuterà nella scelta del miglior software di commercio elettronico per il sito. Le scelte relativamente al software saranno differenti a seconda che si stia realizzando un sito di e-commerce business-to-consumer, piuttosto che uno di tipo business-to-business.
Tipicamente, rispetto ai sistemi B2C, i siti B2B sono orientati alla vendita all'ingrosso, possono utilizzare le eventuali connessioni Extranet esistenti e seguono regole differenti. Il commercio elettronico B2B può anche comprendere il trasferimento, tra business partner, di dati quali fatture, ordini d'acquisto e altre transazioni.
Il software per il commercio elettronico deve essere ospitato su un server Web. Una volta prese le decisioni relative al server Web si potrà iniziare a esaminare e installare il software per il commercio elettronico. Le funzionalità che si possono attendere da tale software vanno da poche e fondamentali operazioni a ricche e complete soluzioni; queste ultime spaziano alla gestione del catalogo alla notifica del completamento della transazione. In sintesi tutte le soluzioni di commercio elettronico devono prevedere almeno:
la presentazione del catalogo;
la gestione del carrello elettronico;
la gestione della transazione.
La presentazione del catalogo
Un piccolo sito di commercio elettronico con solo una dozzina di prodotti può accontentarsi di un catalogo molto semplice. I cataloghi più ampi possono riportare anche le fotografie e le descrizioni dei prodotti ed essere dotati di sistemi di ricerca per permettere di individuare la disponibilità di un determinato bene o servizio. I cataloghi di dimensioni maggiori sono normalmente memorizzati all'interno di un database collocato su una macchina separata accessibile al commerce server (cioè la macchina che contiene il software per il commercio elettronico).
I siti più grandi non possono essere gestiti con un banale elenco di prodotti - semplicemente perché troppi e difficili da individuare; questo tipo di negozi richiede sistemi di navigazione sofisticati e una migliore organizzazione dei prodotti, il che porta spesso a cataloghi generati a partire da database di back-end.
Un catalogo organizza i beni e i servizi venduti; a volte una suddivisione in reparti permette di organizzare ancora meglio l'offerta. Come in un negozio reale, la merce può essere raggruppata all'interno di reparti al fine di rendere più rapida e semplice l'individuazione di un oggetto. I negozi virtuali molto spesso utilizzano nomi di reparto identici a quelli della loro controparte "fisica".
È importante fornire al compratore modi alternativi di trovare i prodotti. Oltre a un catalogo ben organizzato, i siti di grandi dimensioni dovrebbero prevedere un motore di ricerca che permetta ai clienti di trovare rapidamente il prodotto desiderato inserendone nell'apposito modulo di ricerca una descrizione sommaria. Questo concetto segue l'importante regola implicita di tutto il commercio: mai intralciare la strada a un cliente che vuole acquistare qualcosa.
Il carrello elettronico
Le prime applicazioni di commercio elettronico prevedevano che il cliente compilasse un modulo (form) con i dati dei prodotti che era intenzionato ad acquistare. Utilizzando le caselle di testo e di riepilogo l'utente poteva indicare le proprie scelte, inserendo negli appositi spazi le quantità desiderate, il codice del prodotto e il prezzo unitario. Questo sistema si dimostrò ben presto inadeguato: uno dei problemi degli acquisti effettuati attraverso la compilazione di un modulo era che l'utente doveva trascrivere i codici di prodotto, i prezzi unitari e altre informazioni prima di iniziare la compilazione del modulo d'ordine, che si trovava inevitabilmente su un'altra pagina. A volte, poi, capitava che l'utente non si ricordasse più se aveva premuto o meno il pulsante di Invio per l'inoltro dell'ordine; in questo modo era facile sia inviare l'ordine due volte sia non inviarlo del tutto. Il sistema d'ordine basato su moduli era disorientante e incline a generare errori.
Il metodo di ordinazione basato sulla compilazione dei form ha ceduto il passo ai carrelli elettronici che sono oramai uno standard nell'e-commerce. Un carrello elettronico tiene traccia degli articoli che si selezionano per l'acquisto e permette di controllare cosa contiene, aggiungervi nuovi prodotti o rimuovere quelli che vi sono già. Per ordinare un articolo è sufficiente cliccare sull'immagine o comunque sul nome del prodotto. Tutti i dettagli relativi, compresi il prezzo, il codice e altre informazioni, sono memorizzati automaticamente dal sistema. Per rimuovere uno o più oggetti dal carrello è sufficiente visualizzare il contenuto di quest'ultimo e eliminare ciò che non si desidera acquistare. Infine, per procedere al pagamento della merce, è sufficiente selezionare un pulsante (Acquista, Inoltra l'ordine o, in inglese, Checkout) per concludere la transazione. Una volta effettuato il pagamento, anche se il browser consente di tornare indietro, i vari dati saranno già stati elaborati e l'acquisto sarà concluso. Selezionando il pulsante "Checkout" verrà visualizzata un'altra pagina che richiederà le informazioni per la fatturazione, la consegna e il pagamento ( carta di credito, assegno, contrassegno ecc.) e permetterà di confermare l'ordine. Il programma calcolerà il totale parziale per ciascun articolo, comprensivo di imposte e di costi di trasporto, che sono ricavati da un database sottostante.
Alcuni siti permettono poi di riempire il carrello e memorizzarlo in uno spazio virtuale, in modo da poter confermare l'ordine anche dopo diversi giorni.
Essendo il Web un sistema privo di stato - ovvero incapace di ricordare le informazioni tra una sessione e l'altra - le informazioni del carrello devono essere esplicitamente memorizzate per un successivo utilizzo da parte dell'acquirente. Il software che gestisce il carrello elettronico deve essere in grado, inoltre, di distinguere un acquirente dall'altro, per evitare che gli ordini vengano mischiati. Un modo per identificare univocamente gli utenti è di memorizzare le informazioni relativamente ai loro acquisti nei cookies, che sono frammenti di informazione memorizzati sul computer client: quando l'acquirente ritorna al sito che ha creato quel particolare cookie, il software del carrello è in grado di leggerne il contenuto o fare riferimento a un particolare record memorizzato sul server del venditore. Nel caso probabile che il browser del cliente non accetti i cookies, sarà necessario utilizzare un altro sistema per mantenere le informazioni del carrello tra una sessione e l'altra.
Ad esempio Shopsite di OpenMarket fa questo automaticamente, assegnando a ogni acquirente un codice temporaneo. Il numero viene aggiunto all'URL del venditore e persiste anche mentre il cliente naviga da un sito all'altro. Quando il cliente ritorna, l'URL contiene ancora le informazioni relative al suo carrello. Solo con la chiusura del browser il codice temporaneo viene cancellato e reso inutilizzabile - anche se il cliente riapre il browser e torna allo stesso sito.
La transazione
La gestione della transazione avviene quando l'acquirente conferma il contenuto del carrello e procede al pagamento della merce. Il software per il commercio elettronico si occuperà, a quel punto, di effettuare ogni ulteriore calcolo, come l'applicazione di sconti volume, imposte e costi di spedizione.
Nella fase di checkout il browser, in genere, entra in modalità di trasmissione sicura. Al giorno d'oggi , tutti i browser supportano SSL (Secure Sockets Layer) e altri protocolli di protezione.
L'elaborazione della transazione è la parte più complessa della vendita elettronica. Il calcolo delle imposte e dei costi di trasporto è molto importante in questo processo ed è necessario che la direzione commerciale ne controlli continuamente l'esattezza e l'aggiornamento. Alcuni programmi semplificano il calcolo del trasporto connettendosi direttamente ai siti di aziende come UPS, FedEx, Airbone. Ad esempio il sito SmartShip permette, inoltre, di calcolare quale corriere applica le tariffe più convenienti in relazione alla propria spedizione (relativamente agli Stati Uniti). Il programma di gestione della transazione deve anche occuparsi di ulteriori aspetti, come le vendite non soggette a imposte. Molte transazioni B2B, infatti, sono relative a vendite non soggette a imposte quando gli acquisti sono effettuati per la rivendita o in presenza di particolari condizioni. Anche alcune transazioni B2C sono esenti da imposta. Altre complicazioni derivano da eventuali accumuli di punteggi, promozioni e offerte a tempo, del tipo "comprate un biglietto di andata e ritorno prima del 25 maggio e riceverete uno sconto del 50%". Molti software per il commercio elettronico, infine, possono collegarsi direttamente ai più diffusi sistemi gestionali e legacy, in modo che una vendita su web venga registrata simultaneamente anche nel sistema contabile aziendale.
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