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Punto di riferimento della scuola classica è la legge degli sbocchi, o legge del Say, per la quale "qualsiasi merce, appena posta sul mercato offre uno sbocco ad altri prodotti" , cioè l 333e44d 'offerta crea sempre la propria domanda, per cui risulta difficile che nel sistema economico si possano verificare fenomeni di disoccupazione o di sovrapproduzione.
Attraverso tale legge vengono sostanzialmente affermati due principi fondamentali :
La moneta svolge la semplice funzione di intermediario degli scambi;
Il reddito prodotto viene interamente speso in beni di consumo e in beni di investimento. (nella concezione dei classici risparmio e investimento rappresentano un unico atto)
Nd = f (W/P) NS = f (W/P)
Se W/P >, Nd < Se W/P >, NS >
Se W/P <, Nd > Se W/P <, NS <
W/P
p
NE Nd , NS
Si ha equilibrio quando NS = Nd
La posizione NE è una posizione di piena occupazione. Per la teoria classica la disoccupazione presente sul mercato è solo di tipo volontario, e gli squilibri sono solo di natura momentanea : il salario, essendo infatti FLESSIBILE, è in grado di abbassarsi qualora il mercato lo richieda e ripristinare la situazione di equilibrio.
i i
I S
Costo x l'imprenditore
tasso d'interesse
Rendimento x il risparmiatore
IK = f (i) SK = f (i)
imprenditori risparmiatori
Se i è >, I è < Se i è>, S è >
Se i è <, I è > Se i è <, S è <
Vi è equilibrio quando I = S
i
P
S,I
Anche il tasso d'interesse, come il salario è considerato dai classici flessibile.
Mercato del reddito
W/P
Dalla posizione di piena occupazione determinatasi nel mercato del lavoro è possibile derivare la posizione di equilibrio del mercato del reddito, ovvero la posizione in cui il reddito risulta essere pienamente ottenibile.
Il prodotto nazionale di
NE N equilibrio corrisponde alla
piena occupazione dei fattori
produttivi. Per la legge del
Say, l'offerta crea la propria
Y domanda.
NE N
Mercato monetario
Equazione di Fisher :
MV = PQ
M V
P = V e Q sono costanti quindi P = M
Q
La moneta non influenza nè il reddito, nè l'occupazione, nè il risparmio, ma solo e soltanto il livello generale dei prezzi.
Esiste dicotomia tra mercato monetario e mercato reale.
Scuola di Cambridge :
M = KPY
1 1
Essendo K = si ha : M = PY cioè : MV = PY
V V
dove Y corrisponde a Q (è quindi cotante), come V risulta sempre costante.
La moneta non influenza le grandezze reali, ma solo e soltanto i prezzi
PY
M
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