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Curva di Phillips, la Teoria
delle Aspettative e
L'Efficacia della Politica Economica
Argomenti da Trattare
INFLAZIONE E DISOCCUPAZIONE
La Curva di Phillips
Phillips e la Teoria Keynesiana
Il Fallimento Empirico della Curva di Phillips
IL RUOLO DELLE ASPETTATIVE E LA CURVA DI PHILLIPS
Il Fallimento Teorico della Curva di Phillips
Riformulazione della Curva di Phillips
Curva di Phillips con Aspettative Adattive
Curva di Phillips con Aspettative Razionali
EVOLUZIONE DEL PENSIERO MACROECONOMICO
Teoria Keynesiana
Teoria Monetrarista
La Nuova Macroeconomia Classica
L'Economia dal Lato dell'Offerta
LACURVA DI PHILLIPS
Phillips (1958): correlazione inversa stabile tra il tasso di variazione dei salari monetari ed il livello di disoccupazione
Tasso di Variazione dei
Salari Monetari
Disoccupazione
Laidler (1971): 'la semplice teoria della curva di Phillips è stata assorbita con straordinaria rapidità dalla teoria macroeconomica generalmente accettata' (macroeconomia Keynesiana)
Due sono le ragioni:
chiara e precisa scelta tra inflazione e disoccupazione
la possibilità di identificare un tasso di disoccupazione corrispondente ad un tasso di inflazione nulla
a fine anni 60' la curva di Phillips è stata smentita empiricamente a causa della registrazione di fenomeni di stagflazione in Gran Bretagna ed in altre economie di mercato
E CURVA DI PHILLIPS (1)
Il fallimento empirico della curva di Phillips ha prodotto l'esigenza di sviluppare una teoria che riuscisse a spiegarne le ragioni. Così, la curva di Phillips che a suo tempo era stata abbracciata dall'economia Keynesiana (attraverso la teoria costruita da Lipsey), ne ha segnato anche il collasso.
La critica principale si rivolse alla mancanza di fondamenti micro-economici per la spiegazione della relazione tra variazione dei salari monetarie disoccupazione. Essa si fonda su tre assunti di base:
in corrispondenza del salario di equilibrio nel mercato del lavoro vi sarà sempre un certo livello di occupazione che è di tipo volontario e/o frizionale. Questo livello di disoccupazione è noto come tasso naturale di disoccupazione
mentre nella teoria di Phillips/Lipsey i salari monetari sono la variabile obiettivo degli agenti economici, nei nuovi modelli i lavoratori preferiscono contrattare in termini reali
mentre nella teoria di Phillips/Lipsey il tasso di variazione dei salari monetari dipende dal tasso di disoccupazione, nei nuovi modelli è il tasso di disoccupazione a dipendere dal tasso di variazione dei salari monetari
E CURVA DI PHILLIPS (1)
Si consideri che il livello dei prezzi (P) sia fissato sul costo del lavoro per unità di prodotto (W)
Pt = Wt
Che cosa determina Wt? Poiché i lavoratori contrattano in termini reali, essi, nello stipulare il contratto, devono tenere conto:
delle variazioni attese nel livello dei prezzi durante il periodo del contratto (Pet)
dell'eccesso di offerta nel mercato del lavoro (Ut)
Wt = f (Pet, Ut)
sostituendo Wt con Pt otteniamo:
Pt = aPet b(Ut UNt)
dove:
Pt = tasso effettivo di variazione dei prezzi
Pet = tasso atteso di inflazione
Ut = tasso effettivo di disoccupazione
UNt = tasso naturale di disoccupazione
Se a=1 l'inflazione prevista è pienamente incorporata nell'effettiva variazione dei prezzi, quindi:
Pt Pet = b(Ut UNt) oppure Ut UNt = b (Pt Pet)
La disoccupazione divergerà dal suo tasso naturale unicamente se esiste un divario tra il tasso di inflazione effettivo e quello atteso. Quando nel sistema è presente un livello di inflazione non anticipata la disoccupazione può divergere dal suo tasso naturale
E CURVA DI PHILLIPS (2)
Tasso di Variazione
dei Prezzi S3
S2
S1
10% d e
5% b c
a
UN Disoccup.
a. M del 5%, AD, LM si sposta verso l'alto e verso destra, P, la produzione reale, la disoccupazione (a b
b. la stabilità dell'equilibrio in b dipende dalla presenza o meno di illusione monetaria dal momento che l'occupazione aumenta in risposta dell'aumento dei salari monetari a differenza dei salari reali che restano immutati
c. poiché gli agenti economici contrattano in termini reali, quando essi notano che i prezzi aumentano allo stesso ritmo dei salari, ridurranno l'offerta di lavoro e la disoccupazione tornerà al suo livello naturale (b c
d. se le autorità decideranno di aumentare ancora una volta la produzione attraverso una espansione monetaria, il ciclo riprenderà nuovamente (c d e
E CURVA DI PHILLIPS (3)
Riformulazione della Curva di Phllips (c)
nel lungo periodo non vi è alcun trade-off tra inflazione e disoccupazione
qualsiasi trade-off è puramente transitorio
le politiche di gestione della domanda aggregata nel lungo periodo non hanno alcuna influenza sulle variabili reali dell'economia mentre possono influenzare quelle monetarie
il tasso naturale di disoccupazione può cambiare solo in conseguenza di politiche dell'offerta designate a migliorare la flessibilità e l'efficienza del mercato del lavoro
ogni tentativo di utilizzare politiche di gestione di domanda aggregata al fine di mantenere l'occupazione permanentemente al disotto del suo livello naturale avrà come risultato semplicemente una inflazione esplosiva
E CURVA DI PHILLIPS (4)
Aspettative Adattive
Quando gli agenti economici formulano le loro aspettative in maniera adattiva si genera un processo di apprendimento attraverso l'errore:
gli individui formulano le aspettative del futuro corso dell'inflazione sulla base degli errori effettuati nelle previsioni passate
Pet = lPt-1 + (1- l)Pet-1 0<l<1
Pet-1 = lPt-2 + (1- l)Pet-2
Pet-n = lPt-n-1 + (1- l)Pet-n-1
n
Pet = l S l)t Pet-n-1
t=0
più ci si allontana nel passato, minore è (1- l)n e meno importante è Pet-n nel determinare Pet.
la curva di Phillips modificata per tenere conto delle aspettative adattive sarà data da
Pet = alPt-1 + a l)Pet-1 + b(Ut UNt) 0<a<1
nel breve periodo sarà presente una correlazione inversa tra inflazione e disoccupazione. La correlazione tuttavia scompare nel lungo periodo, quando l'occupazione si stabilizza al suo livello naturale
E CURVA DI PHILLIPS (5)
la teoria delle aspettative razionali sostiene che gli agenti sono stimolati ad acquisire ed utilizzare efficacemente tutte le informazioni in loro possesso riguardo alle variabili che stanno prevedendo
se le aspettative vengono formulate in questo modo, la correlazione inversa tra inflazione e disoccupazione non è possibile nemmeno nel breve periodo
le aspettative del futuro livello dei prezzi sono date da:
Pet = E(Pt It-1)
il livello dei prezzi previsto è uguale alla previsione del livello dei prezzi effettivo che è condizionato da tutte le informazioni rilevanti disponibili nel momento in cui la previsione viene formulata
la differenza tra il livello di prezzi effettivo e quello previsto risulta essere:
Pt - Pet-1 = Pt - E(Pt It-1) = et
dove et rappresenta un errore stocastico di previsione casuale e come tale imprevedibile. Quindi, l'unica cosa che può provocare una deviazione della disoccupazione dal suo tasso naturale è un evento inatteso ed imprevedibile che colpisce il sistema.
non esiste alcun trade-off sistematico tra inflazione e disoccupazione e la curva di Phillips risulta essere verticale
Modello Keynesiano
Prezzi
AS
P1
P0
AD1
AD0
Y Y1 Reddito Reale
2. Modello Monetarista con Aspettative Adattive
Prezzi AS* AS1
AS0
P2 c
P1 b
P0 a
AD1
AD0
Y Y1 Reddito Reale
la crescita dei prezzi riduce i salari reali. I lavoratori rinegozieranno il salario nominale in modo da ripristinare il salario reale precedente. La curva AS si sposta verso sinistra. Il trad- off è di breve periodo, la AS di lungo periodo è verticale e si assiste ad uno spostamento dell'equilibrio da a b c
3. Modello della Nuova Macroeconomia Classica con Aspettative Razionale
Prezzi AS*
P2
P0
AD1
AD0
Y Reddito Reale
Modello della Macroeconomia dal Lato dell'Offerta
Prezzi AS* AS**
P0
P1
AD0
Y Y1 Reddito Reale
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