Il Difensore Civico

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Il Difensore Civico

E' stato introdotto recentemente nel nostro ordinamento, dove è stato adottato a livello regionale, con lo scopo di tutelare i cittadini contro gli abusi, l'inerzia e le irregolarità dell'amministrazione regionale. Si ispira per certi versi ad un istituto tipico della tradizione giuridica dell'Europa settentrionale, che ha trovato applicazione fin dal secolo scorso nei paesi scandinavi sotto la denominazion 444j99e e di ombudsman ("l'uomo che fa da tramite").

La creazione di un Justitieombudsman è stata, infatti, prevista per la prima volta dalla costituzione svedese del 1809, che lo configurava come commissario del parlamento con il compito di controllare, secondo le istruzioni impartite dallo stesso parlamento, l'osservanza delle leggi da parte dei tribunali i dei pubblici funzionari, nonché citare in giudizio coloro i quali nell'esercizio delle loro funzioni, per parzialità, favoritismi e altri motivi avessero commesso atti illeciti d'ufficio o non avessero adempiuto in maniera conveniente ai loro doveri d'ufficio. Nato come organo di controllo del parlamento sull'attività di governo del re e del suo consiglio, l'ombudsman svedese subì nel corso dell'Ottocento un processo evolutivo che portò a profonde modificazioni del suo ruolo. Con il progressivo affermarsi in Svezia di un governo parlamentare, caratterizzata da un nuovo assetto di rapporti tra governo e parlamento, il controllo sulla corretta applicazione della legge svolto dall'ombudsman venne infatti ad assumere un significato diverso, rispondente ad una duplice esigenza: da un lato consentire una penetrante vigilanza sull'operato dell'amministrazione, con particolare riguardo a quelle disfunzioni dell'amministrazione che sfuggono al controllo politico sull'esecutivo; d'altro lato estendere la tutela dei diritti e degli interessi dei cittadini contro gli abusi della pubblica amministrazione, soprattutto contro inerzie, scorrettezze, omissioni e negligenze lesive di interessi semplici o di fatto privi della tradizionale tutela giurisdizionale ed amministrativa. L'ombudsman venne perciò ad essere contemporaneamente organo di controllo dell'amministrazione sotto il profilo del buon andamento e dell'efficienza e strumento di tutela del cittadino.

Così configurato l'istituto ha trovato ampio favore ed è stato introdotto dapprima nei paesi in area scandinava (in Finlandia con la Costituzione del 1919, in Danimarca nel 1953 ed in Norvegia nel 1962), per poi conoscere, a partire dagli anni '60, un processo di diffusione che ha interessato svariati paesi del mondo, cominciando da quelli anglosassoni (Nuova Zelanda, Gran Bretagna e Australia) fino a quelli del Terzo Mondo (Tanzania, Zambia e Nigeria). Nella maggior parte dei paesi dell'Europa Occidentale esso è stato introdotto negli anni '70, seguendo l'esempio della Gran Bretagna, che aveva provveduto nel 1967 con il Parliamentary Commissioner Act. Sono così nati: il médiateur in Francia (1973), il Volksanwaltschaft in Austria (1977), il provedor de justiça in Portogallo (1976), il defensor del pueblo in Spagna (1978), il Parliamentary Commissioner in Irlanda (1980), mentre nella Repubblica Federale di Germania è operante fin dal 1957 il Wehrbeauftragte des Bundestages (Commissario parlamentare per le Forze Armate).

In Italia, pur essendosi sviluppato fin dalla metà degli anni '60, un ampio dibattito (alimentato anche dalla presentazione di proposte e disegni di legge) circa l'opportunità di introdurre nel nostro ordinamento statale l'istituto dell'ombudsman, si è da poco raggiunta una soluzione positiva in tal senso: un istituto sia pure indirettamente ispirato all'ombudsman ha invece trovato attuazione nell'ordinamento regionale sotto la denominazione di difensore civico.