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Herbert Simon (1916-2001)

economia





Economista, psicologo, studioso di intelligenza artificiale, scienze cognitive e teorie dell'organizzazione (premio Nobel per l'economia nel 1978)

definizione di organizzazione come coordinamento e controllo del processo di decisioni (premesse decisionali)



proposta della teoria della razionalità intenzionale e limitata

analisi delle modalità o meccanismi di influenza organizzativa 747e49h (per ridurre i limiti alla razionalità)


Il processo decisionale

Simon. studia il comportamento umano in quanto risultato di decisioni.

Il comportamento umano e' intenzionale (rivolto ad uno scopo) e razionale (fondato sulla scelta tra alternative che portano al raggiungimento dello scopo)

giudizi di fatto: sono descrizioni del mondo sensibile, giudizi empirici veri o falsi

giudizi di valore: sono opzione per uno stato di cose desiderabile, giudizi etici o ottativi  accettati o non accettati sulla base di altre premesse di valore

decisioni come concatenazione di obiettivi e strumenti

l'adeguatezza del mezzo al fine è oggetto dei giudizi di fatto

la desiderabilità del fine è oggetto di giudizi di valore


La razionalità

Con l'approccio della razionalità limitata, Herbert Simon capovolge la precedente concezione ideale della mente umana sostenendo che "la razionalità è la principale delle risorse scarse" e come anche vincoli di tempo e di risorse limitino pesantemente la capacità ottimizzante del decisore.

La razionalità riguarda la selezione delle alternative di comportamento preferite in rapporto ad un sistema di valori in base al quale sia possibile valutare le conseguenze del comportamento.

I limiti alla razionalità

limiti di conoscenze: riguardano la disponibilità di informazioni e la loro ambiguità

limiti di capacità: riguardano la possibilità di elaborare le informazioni disponibili

limiti di obiettivi: riguardano la funzione obiettivo del/dei decisori

Razionalità oggettiva e razionalità  limitata

razionalità oggettiva (homo economicus)

razionalità limitata

tutte le alternative di azione possibili sono note

la conoscenza delle alternative di azione è sempre incompleta

è possibile calcolare tutte le conseguenze di ciascuna azione

la conoscenza delle conseguenze delle azioni è frammentaria

le informazioni sono una free commodity

le informazioni sono costose

l'agente ha una precisa funzione di utilità delle sue scelte attuali e future


il decisore è unico

le preferenze non sono perfettamente ordinabili e il loro variare nel tempo non è prevedibile

i decisori sono più di uno

la decisione avviene in base a calcolo ottimizzante

la decisione avviene su base euristica e soddisfacente

la scelta è un processo sinottico

la scelta è un processo sequenziale



Le strutture organizzative:

Le decisioni programmate

servono anche ad assorbire l'incertezza, presente quando non saranno prove sicure sulla validità di una serie di dati.

A questo punto Simon introduce un importante di distinzione tra autorità ed influenza.

L'autorità

Particolare tipo di influenza che distingue il comportamento degli individui in qualità di membri dell'organizzazione; consiste nella accettazione  di ordini prescindendo da giudizi di merito e consente il coordinamento dell'organizzazione.

Il principio di influenza

L'influenza consiste nell'accettazione di suggerimenti dei quali si condivide l'opportunità. I motivi possono essere:

1. fiducia nel soggetto che dà il suggerimento;

2. convinzione dell'opportunità di merito.

I meccanismi di influenza

divisione del lavoro (limitazione dell'autonomia decisionale)

procedure (decisioni programmate, programmi d'azione semi-indipendenti)

flussi di informazioni

addestramento e indottrinamento (capacità, conoscenze, obiettivi interiorizzati)

comunicazioni non autoritarie (persuasione e suggerimenti)

autorità


Le organizzazioni

L'organizzazione esiste in quanto consente di sopperire ai limiti della razionalità umana pervenendo ad una razionalità quasi obiettiva. Prima di Simon l'organizzazione come correttivo dei limiti umani era stata teorizzata da:

Taylor (limiti morali dell'uomo);

Weber (limiti nel considerare le ipotesi alternative per la spiegazione);

Scopo delle organizzazioni

Per Simon le organizzazioni hanno lo scopo di ovviare ai limiti della razionalità individuale

Le organizzazioni sorgono per migliorare i processi decisionali

L'attivita' principale delle organizzazioni e' quella di prendere decisioni

Le organizzazioni possono regolare il comportamento individuale specificando le premesse su cui si basano le decisioni

Organizzazioni e individui

L'organizzazione è un modello di comportamento collettivo di tipo cooperativo che esercita influenza sugli individui:

permettono il formarsi di aspettative stabili sul comportamento degli altri membri;

forniscono stimoli e direttrici generali per indirizzare il comportamento.











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