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ALTRI DOCUMENTI
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Muratori
Nacque nel
Vico
Vico nacque a Napoli nel 1668. uno spiccato amor
proprio intellettuale caratterizza il corso dei suoi studi presso i Gesuiti. In
seguitò approfondì la sua cultura con letture di filosofia, teologia e di
autori letterari. Gli anni che seguirono fino alla morte furono segnati dagli
impegni accademici e dalla ricerca costante di incarichi più importanti. La sua
opera principale è Principi di una scienza nuova. L'opera propone
un'interpretazione generale della s 959f54j toria delle attività umane, dei principi
fondatori delle società e della sua evoluzione nel tempo. Precedentemente a
questa opera, Vico si occupò di critica letteraria e le sue opere al riguardo
hanno riportato in luce i motivi principali di tutta la letteratura e il
pensiero di Vico. In questo senso il "De antiquissima italorum sapientia"
testimonia l'emergere di una cultura che voleva respingere i precetti della
filosofia cartesiana. Per quanto riguarda
Arcadia
L'accademia
dell'arcadia fu fondata nel
Il tema fondamentale dell'Accademia dell'Arcadia fu una letteratura di evasione legata al tema pastorale che portò ben presto ad un isterilimento del movimento senza portare a grandi risultati. Proprio per questo il termine Arcadia venne considerato quasi in senso dispregiativo e le poesie scritte dagli aderenti al gruppo erano chiamate "pastorellerie". Tale movimento ebbe però alcuni pregi tra i quali quello di aver riportato alla luce un più rigoroso classicismo che nel '600 si era perso e quello di favorire il contatto tra i letterati dell'epoca che era proprio uno degli scopi dell'Arcadia.
Melodramma
Genere teatrale in cui i personaggi si esprimono cantando e l'azione scenica è accompagnata dalla musica. Il termine, che deriva dalle parole greche mélos ("canto, melodia") e drâma ("azione") è sinonimo di opera e di opera lirica. Il testo di un melodramma, in cui sono riportati i dialoghi, i monologhi e le didascalie che spiegano l'azione scenica, è chiamato libretto.
Il melodramma nacque a Firenze verso la fine del XVI secolo a opera di un gruppo di poeti e musicisti noto come "Camerata fiorentina". Ebbe enorme diffusione in epoca barocca, età in cui quasi tutti i grandi musicisti, da Claudio Monteverdi a Georg Friedrich Händel, con la vistosa eccezione di Johann Sebastian Bach, scrissero per il teatro.
Nel Settecento il melodramma venne profondamente riformato da Christoph W. Gluck e da W.A. Mozart che, senza scardinarne le convenzioni, ne ridussero l'ampollosità e la retorica, a vantaggio di un chiaro svolgimento dell'azione e di una maggiore aderenza della musica a situazioni e personaggi dell'intreccio. In Italia si affermò come librettista di fama internazionale Pietro Metastasio, autore di 27 testi, messi in musica negli anni a seguire più di ottocento volte. Egli ritiene che il testo debba essere il nucleo principale dell'opera e conservare la sua autonomia e dignità; il rapporto tra poesia e musica resta fondamentale, ma la musica, come la scenografia, deve limitarsi a una funzione di accompagnamento e di commento e non può sopraffare la parte scritta.
Il Metastasio è interprete di un mondo che
aspira allo svago, al decoro e alla galanteria, e ritiene importante che
l'opera d'arte si adegui al gusto del pubblico, rifuggendo da ogni
esasperazione drammatica e da ogni oltranza stilistica; tuttavia in lui è viva,
seppure confusamente, la percezione che quel mondo è in declino (e infatti
Applicando tali princìpi, questo poeta colto e raffinato riesce a creare un delicato equilibrio tra l'ispirazione eroica, il sobrio moralismo razionalistico dell'epoca e i motivi galanti cari all'ambiente cortigiano in cui vive e al cui gusto è vicinissimo. I suoi strumenti sono la naturalezza di uno stile facile e flessibile e l'elegante semplicità di un lessico essenziale, sebbene curatissimo.
Il registro arcadico del Metastasio raggiunge il punto di più alta ricercatezza nelle rime, nelle quali, ancora una volta, i caratteri distintivi dello stile sono l'armonia e il decoro di versi dolci e fluidi, che traducono in toni di sentita partecipazione motivi intimi e sentimentali.
Illuminismo
Movimento culturale che investe buona parte del
'700 e ha come scopo quello di estendere il dominio della ragione a tutti i
campi dell'esperienza umana, come dirà poi Kant. Tale movimento mette al centro
di tutto la ragione che viene intesa come lo strumento principale di conoscenza
e critica fortemente
Illuminismo in Francia
L'illuminismo da i suoi maggiori risultati in Francia e in Inghilterra. In Francia a differenza dell'Inghilterra c'è una maggiore censura derivata dallo stato di tipo assoluto. È molto importante per la francia la stesura dell'Enciclopedia, si diffonde anche qui il romanzo ma ha caratteristiche morali, civili o apertamente polemiche, ebbe poi a volte le caratteristiche del romanzo filosofico. Importante in Francia Montesquieu che scrive sotto forma di romanzo civile "Lo spirito delle leggi". Per la prima volta divide i tre poteri ed è molto critico nei confronti della società dell'epoca. Altro autore importante francese è Voltaire che compose varie opere "Candido", il cui obbiettivo era l'ottimismo di Leibniz e attraverso la figura del dottor Pamblos lo critica duramente. Egli sostiene bisogna evitare sistemi filosofici astratti e pensare alla vita in senso pratico. Interessante è poi il dizionario filosofico che fa un'analisi di alcuni aspetti riguardanti la religione, critica gli eccessi della chiesa nell'affermare i dogmi. Importante è poi Rousseau che scrive "l'Emilio" e "Il contratto sociale". Ha uno spirito più democratico, sostiene che l'origine della società è stata la causa della disuguaglianza tra i cittadini e quindi vagheggia il ritorno allo stato di natura. Critica i pilastri della società e propone idee diverse da quelle tradizionali del tempo, da una prima manifestazione di quelle istanze che si ritroveranno con la rivoluzione francese.
Illuminismo in Italia
Ci sono due centri importanti: Milano e Napoli. Il centro che da più risultati è quello di Milano, che si trova sotto il dominio austriaco e quindi si assiste alla collaborazione tra intellettuali e potere. In questo ambiente i più importanti sono i fratelli Verri e Beccaria . I Verri furono molto importanti per la pubblicazione del giornale "Il caffè". Importante è poi Saverio Bettinelli che fu autore di opere polemiche e in "lettere inglesi" esaltava il regime liberale inglese.
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