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IL VIAGGIO, METAFORA DELLA VITA
L'apparente divario linguistico tra viaggio e vita Da un punto di vista lessicale, le parole viaggio e vita prese singolarmente assumono diversi significati; spesso però il viaggio viene visto come metafora della vita.
Questa metafora trova particolare spazio nella letteratura di tut 424c28e ti i tempi, nell'arte e ultimamente anche nei testi delle canzoni.
La Divina Commedia Dante, nella Divina Commedia, esordiva dicendo "Nel mezzo del cammin di nostra vita" apprestandosi a narrare di un viaggio. Ma non un viaggio qualsiasi, bensì di un viaggio interiore compiuto da un uomo e portato ad esempio di tutti gli uomini. Dante, attraverso numerose allegorie e figure retoriche, dimostra come la parola 'vita' molto spesso viene associata alla parola 'viaggio', perché a ben vedere 'viaggio' e 'vita' sono un po' la stessa cosa: dal momento in cui nasciamo, fino a quello in cui moriamo, ognuno di noi effettua dei cambiamenti, sia fisici che mentali, che formano il nostro carattere e il nostro modo di essere: questo è quello che accade in un viaggio "normale", perché ogni volta che viaggiamo nel senso che ci spostiamo fisicamente verso un altro luogo, volenti o nolenti ci tocca confrontarci con gli altri e anche con noi stessi, con le nostre capacità: ad esempio, se si va in un paese straniero bisogna confrontarsi con lingua e culture nuove, e questo ci cambia interiormente anche se noi non ce ne accorgiamo subito. Anche la vita funziona in questo modo: ci si imbatte in persone e situazioni diverse, con le quali dobbiamo confrontarci.
La ricerca della felicità Un famoso detto dice che l'importante non è la méta, ma il viaggio, perché è quest'ultimo che ti forma: ciò è indiscutibile, come dimostra Ulisse che invece di tornare subito a casa ha preferito visitare prima altri luoghi, fare nuove esperienze.
Ma è anche vero che ogni viaggio ha un fine. E il fine del viaggio inteso come vita è, nell'opinione comune, la ricerca della felicità, ossia il vedere realizzati i propri sogni. A questo proposito, Saramago afferma che viaggiare è una delle molteplici facce della felicità. Prendiamo per esempio un viaggio fisico, inteso cioè nel vero senso della parola: l'atto di spostarsi da un luogo all'altro, è intrinseco del voler cercare qualcosa di nuovo che ci appaghi; così come nella vita noi ricerchiamo la felicità che realizzi i nostri desideri.
A questo punto è bene fare una distinzione tra viaggio reale e viaggio non reale.
Il viaggio reale limitato Parlando di viaggio reale, la prima cosa che ci viene in mente è lo spostamento di uno o più individui da una zona all'altra: si parla di viaggio fisico, effettuato in uno spazio e limitato nel tempo, che può essere effettuato da un singolo individuo (e questo porta alla conoscenza di sé), in coppia (conoscenza reciproca), in gruppo (come può essere ad esempio una gità scolastica, e questo porta alla conoscenza di più individui e soprattutto all'adattamento in una società), oppure può costituire anche una migrazione, e in questo caso si tratta di un viaggio dettato dalla necessità.esemplifica
Il viaggio reale illimitato Il viaggio reale precedentemente descritto si distingue per due fattori, che sono quello di svolgersi in un arco di tempo ed entro uno spazio fisico ben definiti. Ma esiste anche un altro tipo di viaggio reale che è illimitato: esso infatti si svolge in un arco di tempo non stabilito e si effettua da fermi. In questa categoria di viaggio rientrano i sogni ad occhi aperti, quelli per cui ci immaginiamo una situazione, futura o passata, e i suoi possibili risvolti: situazioni che possono spaziare dall'immaginarsi il prossimo incontro con il/la fidanzato/a, l'imminente interrogazione, il proprio futuro, ecc..
Un altro esempio di viaggio reale illimitato può essere lo studio, durante il quale visitiamo epoche diverse stando semplicemente seduti su una sedia.o il viaggio in un libro (esempi di esperienza di lettura.
Viaggi non reali Un viaggio non reale è un viaggio che non è dettato dalla nostra volontà. L'esempio più chiaro è dato dai sogni, quelli però che si fanno durante il sonno: infatti, in un sogno ad occhi aperti siamo noi stessi che decidiamo le dinamiche, lasciando libero sfogo alla nostra inventiva. Nei sogni notturni non possiamo partecipare attivamente, perché essi sono dettati dal subconscio: molto spesso, infatti, essi sono una proiezione mentale di ciò che vorremmo (o non vorremmo) che accadesse, ma ciò non toglie che il sognatore in questo caso svolga un ruolo passivo e non possa decidere come andrà a finire la vicenda.
Itinerarium psiche Dal concetto di sogno involontario, ci si può ricollegare si differenzia con il cosiddetto Itinerarium psiche inteso come un viaggio consapevole e guidato attraverso il subconscio che porta quindi l'Io alla conoscenza di sé e alla coscienza. Un ruolo fondamentale in questa conoscenza è rivestito dalla psicanalisi, il cui fondatore innovatore fu Freud che utilizzò l'interpretazione dei sogni (notturni) per giungere alla conoscenza dell'Io da parte dei ei suoi pazienti.
Itinerarium mentis Altro esempio di viaggio non reale è l' Itinerarium mentis in Deum (Itinerario della mente verso Dio), opera scritta da san Bonaventura da Bagnoregio nel 1259 e tenuta in conto da Dante per scrivere la Divina Commedia. Nella sua opera, Bonaventura spiega che il criterio di valore e la misura della verità si acquisiscono dalla fede, non dalla ragione: dunque, il viaggio spirituale verso Dio è frutto di un' illuminazione divina, che proviene dalla "ragione suprema" di Dio stesso e non ha niente a che vedere con la razionalità e la possibilità di scelta del singolo individuo. Questo itinerarium, inoltre, è nel tempo e nello spazio versoperché Dio illimitato visto come un'entità infinita.
Il viaggio virtuale: Internet Navigare in internet è ormai una consuetudine ai giorni odierni: Internet permette di comunicare con miliardi di persone di ogni nazionalità, di visitare luoghi lontani ed epoche diverse stando comodamente seduti davanti al monitor. Insomma: una gran bella invenzione! Si può dire che navigare in Internet equivalga a viaggiare. Virtualmente però. E spesso questo viaggio virtuale crea illusioni e addirittura indipendenza ma, in certi casi, un po'ò come le droghe: il fascino del mondo sconfinato della rete, il mistero delle chat in cui conoscere nuovi utenti, sono richiami a cui molti utenti non riescono a resistere, con la conseguenza che passano sempre più tempo davanti al computer, senza riuscire a spegnerlo e arrivando spesso a trascurare cose e persone "reali".
Il viaggio artificiale: la droga Come già accennato prima, e come ben tutti sanno, le droghe sono sostanze che danno assuefazione. Così come il fine della vita è la felicità, anche chi assume droga la ricerca. Ma è una felicità effimera e momentanea, a cui ben presto si sostituisce il malessere e il bisogno di assumere altra droga, e altra felicità. Il senso di benessere causato dalla droga è artificiale, perché ce lo creiamo noi tramite l'assunzione di sostanze. Molti fraintendono questo tipo di viaggio con quello che è metafora di vita:ma non si accorgono che può portare alla morte
La mia esperienza personale L'esempio che posso riportare personalmente, di viaggio inteso come metafora di vita, riguarda un viaggio fisico che compio ogni anno, nel periodo estivo, che si accompagna ad una crescita interiore: i miei genitori vengono da un paesino del sud Italia dal quale sono dovuti emigrare per lavoro. Molti parenti si trovano lì, e ogni estate, da quando sono nata, io e la mia famiglia andiamo a trovarli, rimanendo in paese poco meno di due mesi; perciò mi relaziono con molti degli abitanti, di tutti i sessi e tutte le età. Chi ha un'esperienza simile riesce a immaginare cosa vuol dire relazionarsi con delle persone, lasciarle in un luogo e ritornarci a distanza di un anno: il posto, bene o male, è lo stesso. Ma le persone, col passar del tempo, le trovi cambiate.. Ogni volta che ritorno in quel paese, è un po' come se dovessi relazionarmi daccapo con ogni persona, perché nell'arco di tempo che separa un'estate da un'altra ognuna di loro è cambiata: estate dopo estate, le persone si sono trasformate, fino a diventare molto diverse da com'erano 17 anni fa. Questo per me rappresenta un motivo di crescita e confronto con gli altri, e il viaggio fisico in questo caso diventa anche viaggio inteso come l'insieme di continui cambiamenti che caratterizzano la vita.
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