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Federalismo, Assolutismo, Illuminismo, Dispotismo, Liberalismo

politica



Federalismo

dottrina politica che propugna l'unione di più Stati nazionali in un organismo soprannazionale fondato su una carta federale e dotato di poteri centrali. Tale concezione fu elaborata negli USA da J. Madison, A. Hamilton e J. Jay (1787-1788). Dal XIX sec. si è affermata anche in Europa dando vita a vari movimenti (Paneuropa, 1922, Movimento Federalista Europeo, 1943, Movimento Europeo, 1948 ecc.). In Italia, l'idea federalista fu sostenuta durante il Risorgimento, in opposizione alla propaganda unitaria del Mazzini, dal Gioberti in senso cattolico, dal Cattaneo in senso democratico e dal Ferrari in senso repubblicano-rivoluzionario.


Pareto, Vilfredo

economista, sociologo e uomo politico italiano (Parigi 1848-Céligny, Ginevra, 1923). Esordì come economista. Nella sua prima opera (Corso di economia politica, 1897) il Pareto espone un'originale legge sui redditi (invarianza della curva dei redditi). Nel Manuale di economia politica (1909) critica il concetto psicologico di utilità, per ipotizzare un sistema di preferenze verificabili matematicamente attraverso le 'curve d'indifferenza'; elabora inoltre il modello di ottimo paretiano, fondamento delle economie del benessere. Il Pareto, accanto agli studi strettamente economici, approfondì anche i suoi interessi sociologici, pubblicando, tra l'altro, il Trattato di sociologia (1916), in cui enuncia la teoria sulla circolazione delle élites, preludio al successivo sviluppo delle teorie minorita 313i86d rie. Nel 1922 fu nominato senatore.


Assolutismo



regime in cui il monarca concentra su di sé tutti i poteri dello Stato, libero da vincoli giuridici e controlli del Parlamento. L'assolutismo ebbe particolare fortuna nell'Europa del XVII-XVIII sec., soprattutto in Francia (Luigi XIV), Austria (Maria Teresa e Giuseppe II) e Prussia (Federico II).


Welfare state

espressione inglese (italiano Stato del benessere o Stato sociale) che designa un'organizzazione della società tesa a garantire il massimo benessere sociale mediante la riduzione delle disuguaglianze e l'erogazione, senza distinzioni, di prestazioni pubbliche dirette e indirette. La sua prima realizzazione si è avuta in Gran Bretagna nel periodo immediatamente seguente la seconda guerra mondiale e successivamente nei Paesi scandinavi, in Germania e, con varianti, negli altri Paesi industrializzati dell'Occidente. Tra gli aspetti più tipici del welfare state vi sono: l'assistenza medica gratuita, la pensione sociale di vecchiaia, l'istruzione gratuita.


Illuminismo

il termine (dal francese illuminisme, capacità illuminatrice della ragione) indica un vasto movimento culturale, manifestatosi all'incirca tra la rivoluzione inglese e quella francese. Ha origine, in campo filosofico e scientifico, dall'empirismo inglese; in quello politico-giuridico, dal giusnaturalismo; e, nel dibattito religioso, dal deismo e dal materialismo. La pedagogia (con J.-J. Rousseau) e l'estetica (con A.G. Baumgarten) si costituiscono come discipline autonome nel periodo illuminista. Scopo dichiarato degli illuministi è quello di portare i lumi della ragione in ogni campo dell'attività umana, per rinnovare non soltanto il metodo scientifico, ma la vita sociale, la cultura e le istituzioni. Si combattono i pregiudizi, che impediscono il cammino della civiltà e si oppongono al progresso. Tra i caratteri principali, la rinnovata fiducia nella ragione, capace di chiarire e risolvere tutti i problemi dell'uomo, la polemica contro la tradizione filosofica medievale, la certezza che un'era migliore stava nascendo; la ricerca di un nucleo di verità morali originario e comune a tutti gli uomini e superiore a ogni forma di dogma, di superstizione e d'intolleranza; impegno a diffondere ogni tipo di conoscenza, soprattutto quella di carattere scientifico, per abbattere il passato e preparare la nuova era. Una delle idee fondamentali dell'Illuminismo fu quella del diritto naturale (o diritto di natura, o diritto delle genti, o diritto universale), da cui derivò quello spirito di universale giustizia e libertà che ebbe tanta parte nelle rivoluzioni francese e americana. I maggiori rappresentanti dell'Illuminismo furono: in Francia, Voltaire e gli enciclopedisti, in particolare Diderot e d'Alembert; in Germania, Lessing; in Italia, Genovesi, Beccaria e altri.


Confederazione

unione politica di Stati confinanti aventi interessi comuni, costituita secondo le norme del diritto internazionale. Si scioglie talvolta per essere sostituita da uno Stato federale, com'è accaduto alla Confederazione svizzera (1291-1848) e alla Confederazione degli Stati Uniti d'America (1776-1787). Tra le altre famose confederazioni si ricordano la prima Confederazione del Reno, costituita nel 1658 tra gli Stati protestanti e cattolici della regione del Reno, e la seconda Confederazione del Reno, creata nel 1806 da Napoleone tra gli Stati della Germania meridionale.


Confederazione germanica

istituita dal Congresso di Vienna (1815), ne facevano parte 4 città libere, 35 principati e la Prussia, l'Austria, la Danimarca, i Paesi Bassi e la Gran Bretagna. Governata da una dieta, presieduta dall'Austria, fu sciolta nel 1866 in seguito alla vittoria prussiana sull'Austria. Nel 1867 fu sostituita dalla Confederazione del Nord, esclusa l'Austria.


Massoneria

società segreta (detta anche framassoneria) le cui origini pare risalgano alle corporazioni medievali inglesi e tedesche di liberi muratori. La massoneria moderna, ispirata agli ideali illuministici di tolleranza religiosa, libertà di pensiero ed eguaglianza sociale, fu fondata a Londra nel 1717 e si diffuse rapidamente in Europa e in America. Fu introdotta in Italia da Napoleone ed ebbe notevole influenza nella vita politica italiana (dovendo però superare l'ostacolo della scomunica della Chiesa cattolica) ed europea del XIX sec. Fra i suoi membri furono Manin, Cavour e Garibaldi. Venne messa al bando dal fascismo nel 1925. In tempi recenti ha fatto scandalo la loggia P2 coinvolta in spregiudicate operazioni di potere che hanno portato al suo scioglimento nel 1974 e all'apertura di un'inchiesta parlamentare. I massoni, detti anche framassoni o franchi muratori, si distinguono in vari gradi, tra i quali gli apprendisti, i compagni, i maestri, i sublimi cavalieri eletti, i grandi maestri architetti ecc. Si raccolgono in logge presiedute da un venerabile. Più logge associate costituiscono una gran loggia, presieduta da un gran maestro, mentre nell'ambito di uno Stato tutte le logge dipendono da un Grand'Oriente.


Dispotismo

forma di governo caratterizzata da assolutismo nel potere. Storicamente il periodo del dispotismo va dal XVI al XVIII sec., durante il quale le monarchie occidentali, realizzata l'unità nazionale, portarono a termine la formazione dello Stato moderno, esautorando l'aristocrazia, centralizzando tutti i poteri e costituendo un'amministrazione burocratica. Esso ebbe il suo culmine col dispotismo illuminato o riformistico dei sovrani Caterina II di Russia, Federico II di Prussia, Giuseppe II d'Asburgo.



Liberalismo

movimento politico e culturale sorto nel XIX sec. come dottrina etica e politica che mirava a instaurare le libertà individuali, a ottenere il riconoscimento dei diritti naturali e inalienabili dell'uomo, l'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, la creazione dell'istituto parlamentare allo scopo di limitare le prerogative dei re, e promuovere il liberismo. La classe che si avvantaggiò delle idee liberali per la propria espansione e la conquista progressiva del potere fu la borghesia. La richiesta della libertà economica venne da A. Smith, fondatore del liberismo, mentre la componente sociale nel liberalismo inglese venne introdotta da G. Bentham e da J. Stuart Mill. In Germania il liberalismo nacque dalla teoria kantiana dello Stato di diritto, secondo cui la legge è superiore al principe. In Francia, dove il liberalismo fu di derivazione illuministica, Montesquieu fu il primo a formulare la dottrina della divisione dei tre poteri, dopo la critica di Rousseau alla tradizione assolutistica nell'educazione e nel costume. In Italia il grande teorico e realizzatore dello Stato liberale fu il Cavour. L'ultimo grande teorico del liberalismo in Italia è stato Benedetto Croce, che durante la dittatura fascista definì l'ideale liberale religione della libertà.


Liberismo

teoria economica che, accogliendo le premesse ideologiche dei fisiocratici, secondo i quali la società umana è retta da leggi naturali e immutabili, sostiene che l'unico autentico stimolo per l'uomo a operare nella sfera economica sia il proprio vantaggio personale. Pertanto il sistema economico che più si adatta alla società è quello della libertà d'impresa, o libera iniziativa. Il liberismo ha costituito il più importante e prestigioso indirizzo di politica economica del XIX sec.; suoi fautori furono i fondatori dell'economia in quanto scienza, quali Ricardo, Smith ecc. Nel nostro secolo il pensiero liberista è impegnato a correggere e a evitare alcuni fenomeni (quali, per esempio le concentrazioni monopolistiche) che, sviluppandosi in un clima di libera concorrenza, tendono tuttavia a sopprimerne le basi.


Positivismo

corrente filosofica di diffusione europea nata nella seconda metà del XIX sec. Sorto in opposizione all'idealismo e in genere a ogni metafisica, il positivismo si richiamava per molti aspetti all'Illuminismo, intendendo la filosofia come metodologia e organizzazione delle scienze naturalistiche, delle quali intendeva applicare i procedimenti a ogni ramo del sapere. Considerò i fatti umani (morale, società, religione) come fatti naturali e lo sviluppo storico come risultato dell'evoluzione naturale. Principali rappresentanti furono: in Francia Comte, in Inghilterra Spencer e Stuart Mill, in Germania Vogt, Moleschott, Büchner, Haeckel (con i quali assunse carattere materialistico), in Italia Ardigò e, in parte, Cattaneo e Ferrari || Positivismo logico, v. [1]neopositivismo .


Sindacalismo

dottrina e prassi sociale e politica che ha per programma la difesa degli interessi della classe lavoratrice, attraverso l'organizzazione dei sindacati di categoria e per mezzo di tutte le azioni di lotta sociale ammesse dalla legge o rivendicate dalle ideologie rivoluzionarie.


Franco Bahamonde, Francisco

detto il Caudillo, generale e uomo politico spagnolo (1892-1975). Ufficiale di carriera, promosso generale nel 1925, ottenne dieci anni dopo la carica di comandante in capo nel Marocco e di capo di Stato Maggiore generale. Nel 1936 assunse il comando dell'esercito d'Africa, con il quale rovesciò la Repubblica dopo tre anni di sanguinosa guerra civile con l'aiuto di Italiani e Tedeschi. Nuovo dittatore d'un regime autoritario e tradizionalista, rimase capo dello Stato fino alla morte. Nel 1947 aveva promulgato la legge di successione con la quale ristabiliva la monarchia e nel 1973 aveva separato la carica di capo dello Stato da quella di capo del governo.


Personalismo

dottrina propugnata, in Francia, da E. Mounier, con il Manifesto al servizio del personalismo (1936); suo organo, la rivista Esprit. Più che un sistema filosofico, il personalismo è una prospettiva culturale-sociale-politica che, rivendicando la priorità dei valori spirituali della persona, intende riconciliare l'uomo con il mondo attuale e difenderne nello stesso tempo l'autonomia e la libertà contro il tecnicismo, il meccanicismo, il collettivismo.


Totalitarismo

regime caratterizzato dalla concentrazione del potere nelle mani di un ristretto gruppo dominante, senza possibilità di alcun controllo democratico, con l'ingerenza dello Stato in ogni aspetto della vita pubblica e anche in alcuni aspetti della vita privata dei cittadini.


New Deal

denominazione con la quale si designa l'insieme di misure sociali ed economiche adottate dal governo statunitense in base al programma legislativo (1933-1934) formulato dal presidente democratico F. D. Roosevelt per fronteggiare la depressione economica conseguente alla crisi del 1929: aumento dei salari, assicurazioni per la disoccupazione e la vecchiaia, prezzi garantiti per l'agricoltura, riorganizzazione del sistema bancario ecc. Inoltre vennero intraprese grandi opere pubbliche, conferendo allo Stato una funzione d'intervento nell'economia affatto nuova nella tradizione americana e spesso contrastante con gli interessi delle grandi imprese (lotta contro i monopoli). Sul piano pratico il New Deal non raccolse grossi successi, rivestendo tuttavia grande importanza nello sviluppo del movimento sindacale statunitense e nel modificarsi delle relazioni tra sistema economico e strutture politiche, secondo un'ipotesi di governo congiunto del processo produttivo da parte di imprenditori e lavoratori organizzati, realizzato grazie alla mediazione dello Stato.


Corporativismo

sistema politico-sociale fondato su forme di appartenenza e rappresentanza del singolo in categorie professionali (corporazioni), i rapporti tra le quali sono mediati e regolati dallo Stato; venne teorizzato dalla destra politica europea all'inizio del Novecento e applicato dal regime fascista in Italia.


Habeas corpus

principio giuridico promulgato in Gran Bretagna nel 1679, che consiste nel diritto di ogni imputato tratto in arresto di conoscere i motivi per i quali è tradotto in carcere e il dovere di ogni giurisdizione di dichiarare pubblicamente circostanze e ragioni dell'atto.






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