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Microeconomia - CEDAM - Impicciatore

economia



CORSO:    MICROECONOMIA

LIBRI:   Microeconomia - CEDAM - Impicciatore

Opp. Microeconomia - Cafoscarina - Varian



La microeconomia si occupa delle decisioni dei consumatori e produttori e come si creano gli equilibri di mercato. La macroeconomia da per scontate queste decisioni e richiede altre norme interpretative del

sistema economico nel suo complesso.


"Gerarchia degli studi economici":

Sc. Delle Finanze


 





Economia internazionale


 

Econometria



 






L'economia politica è da sempre esistita ma inizia ad essere considerata una vera e propria dottrina di studio nel 1789 con la pubblicazione del libro di Adam Smith - The Wellness Of Nations

La dottrina microeconomica segu 222f56c e due scuole di pensiero:

Degli equilibri parziali - detta anche scuola di Cambridge (o inglese) - esp. Marshall

Dell'equilibrio generale - detta anche scuola di Losanna (o svizzera) - esp. Pareto

Noi prenderemo in considerazione la scuola inglese.

Caratteristica della scuola inglese è l'introduzione della clausola "Ceteris Paribus" - ovvero - "Ferme restando tutte le altre condizioni".


Noi studieremo

Il Mercato: Ovunque si determini un incontro tra domanda e offerta.

La domanda e l'offerta e le relative curve

Gli equilibri

Demand

 

La quantità domandata è funzione (inversa del prezzo).


Il prezzo è funzione della domanda

 

Supply


 

pE

 

q*

 

qD


 

p

 














Nel libro e nelle esercitazioni a venire però, per comodità, gli assi prezzi e quantità vengono scambiati.

p

 





qD


 







Dietro la curva di domanda c'è il comportamento del consumatore, che agisce in senso razionale (prende decisioni secondo un ragionamento che è sempre quello).

Il consumatore tende a raggiungere il MAX di una funzione obiettiva tenendo conto dei vincoli.


Utilità: Grado di soddisfazione che si trae dall'utilizzazione di un bene. Es. di funzione da massimizzare:

MAX  U(q1,q2)

s.a

SUB vincolo di bilancio


Dietro la curva di offerta c'è il comportamento razionale del produttore, che a finalità di massimizzare il suo profitto ma anche il produttore è soggetto a vincoli (tecnologici e istituzionali).


Per semplificarci le cose diciamo che l'utilità è funzione di due beni (per estensione quindi anche di "n" beni).

Per determinare il prezzo di mercato immaginiamo che ci sia un "banditore" che grida il prezzo ed ognuno in base alle proprie disponibilità prende delle scelte, fino ad arrivare ad un 50% di venditori ed un 50% di acquirenti.

In una situazione di mercato di concorrenza perfetta il prezzo dei beni è una variabile esogena per il consumatore mentre la quantità rappresenta una variabile endogena.


Nel caso di due beni:

Variabili esogene: P1, P2, R Dove R = Reddito


MAX   Uf(q1,q2)


Sub  R p1q1 + p2q2


Noi non consideriamo la variabile temporale di conseguenza il reddito deve essere speso tutto, abbiamo quindi una relazione di uguaglianza (non maggiore uguale)


MAX   Uf(q1,q2)


Sub  R p1q1 + p2q2


B (q1B,q2B) - B è paniere


Nb: Il prezzo dei beni, determina il potere di acuisto






 


q2B

 

q2A

 

q1A

 

q1B


 

q2

 

q1

 













R= p1q1 + p2q2 p2q2= R - p1q1 q2= R/p2 - p1q1/p2


Il punto D rispetto alla linea nera rappresenta un paniere non accessibile in quanto al di sopra della retta - frontiera dei panieri; Il punto C invece è interno e non va bene perché non mi fa spendere tutto il reddito.

La retta blu rappresenta R' dove R'< R

La retta verde rappresenta R' dove R' > R

La retta rossa rappresenta p1' dove p1'< p

 

R/p1

 

R/p2

 

q1

 

q2

 












Retta di bilancio: E' il luogo geometrico dei punti dove le combinazioni infinite dei 2 beni danno la stessa spesa totale che coincide con il reddito che ho a disposizione.

Ut


 

U


 










q1

 

q2

 




q1

 



Utilità marginale (UMA)= Ut': L'utilità addizionale ricevuta dal consumo di una unità addizionale di un bene in un dato intervallo di tempo. (matematicamente è la derivata prima dell'utilità totale)

Legge dell'utilità marginale decrescente: E' il principio secondo cui, dopo un certo livello di consumi, diminuisce l'utilità addizionale ricevuta dal consumo di ogni unità addizionale di un bene.

Utilità marginale ponderata: UM/p

q1

 

Secondo i neoclassici non è possibile determinare un confronto tra le varie utilità totali e marginali in termini numerici.

I neoclassici bypassano questo problema con la teoria di Edgewarth - Le Curve di Indifferenza

 

q2

 

q1

 

UMA

 

q1

 

Ut


 
























Una curva di indifferenza è il luogo geometrico dei punti in cui le infinite combinazioni di due beni danno ad un individuo lo stesso livello di soddisfazione, in quanto sono per lui indifferenti; altra definizione di curva di indifferenza: un insieme di panieri che lasciano tutti il consumatore indifferente rispetto al paniere originario e che, pertanto, lasciano anche il consumatore indifferente tra ciascuno di essi. Tutti i panieri che si trovano al di sopra di una certa curva di indifferenza sono preferiti ai panieri che giacciono lungo la stessa. Mentre questi sono preferiti ai panieri che si trovano sotto la curva.
La proprietà di completezza delle preferenze implica che per ogni possibile paniere esiste una curva di indifferenza che passa per il punto che lo rappresenta. Pertanto possiamo rappresentare le preferenze del consumatore con una mappa di indifferenza. Le curve sono decrescenti, asintotiche, convesse verso l'origine degli assi e non si incontrano mai.



La scala di soddisfazione dei beni differisce da consumatore a consumatore.

L'utilità è misurabile in senso ordinale.



















Particolari tipi di curve.











La teoria economica moderna ha stabilito che il concetto di Utilità marginale e di Utilità totale andava bypassato, è stato quindi introdotto quello che prende il nome di approccio assiomatico: un'applicazione dell'insiemistica all'economia che prevede la possibilità del compratore di poter stabilire un ordinamento di preferenze tali da portarlo a discernere tra panieri indifferenti, preferiti e meno preferiti.


L'approccio Assiomatico


ASSIOMI

Assioma della riflessibilità: Per ogni paniere qi  appartenente ad xn deve essere sempre preferito o indifferente rispetto a se stesso

Assioma della completezza della preferenza (o delle scelte ammissibili): Dati due panieri che appartengono entrambi all'insieme delle scelte ammissibili, il consumatore sarà sempre in grado di dire se preferisce qa rispetto a qb, se preferisce qb rispetto a qa o se è indifferente

Assioma della transitività: Dati tre panieri "a,b,c" appartenenti tutti all'insieme delle scelte ammissibili la dove esprimo preferenza di "a" rispetto a "b" e di "b" rispetto a "c" allora il consumatore preferisce di sicuro "a" a "c"


Il rispetto degli assiomi è volto ad evitare casi "improponibili" di incrocio delle curve di indifferenza, ma "tollera" tutti gli altri tipi di curve. Per stringere la nostra analisi alle Well been Wave dobbiamo passare ai "postulati"

POSTULATI

Postulato di non saturazione (o non sazietà): All'interno delle scelte ammissibili il consumatore non arriva mai ad effettuare scelte in corrispondenza di panieri **********(MANCA)******* ovvero non compie mai scelte che portano alla trasformazione di un bene in male

Postulato di stretta convessità: Il consumatore preferisce sempre un paniere che rappresenta una combinazione di due beni, piuttosto che un paniere contente un solo bene


La funzione di utile è unica a meno di una trasformazione lineare.







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