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L'ORGANO IMPRENDITORIALE (analisi funzionale)
Come abbiamo già detto l'Organo Imprenditoriale è "la persona, o il gruppo integrato di persone, che esercitano il governo dell'impresa ". Ma in che cosa consistono in realtà le sue funzioni? Analizziamole in dettaglio:
Funzione Strategica "f.
di impostazione e soluzione dei problemi dello sviluppo aziendale"; in
pratica l'imprenditore deve stabilire la struttura aziendale, e poi la deve
adeguare ai cambiamenti dell'ambiente esterno ( si
tratta di realizzare un'attività di governo dei processi evolutivi aziendali,
che possono essere di sviluppo, di stabilizzazione, o di risanamento). Ci sono alcuni imprenditori che
hanno avuto successo proprio perché hanno saputo prevede 313e46d re i cambiamenti (per
es. anche in base a certi eventi.). In definitiva, nell'esercizio della funzione strategica, l'imprenditore deve fare delle
scelte, relative a:
a) Campo di Attività Area Strategica d'Affari (e poi svilupparle, e adeguarle ai cambiamenti).
Area Strategica delle risorse
b) Direttrici di Sviluppo Strategie di espansione
Strategie di sviluppo del prodotto
Strategie di sviluppo del mercato
Strategie di integrazione verticale (a monte o a valle; per es. Benetton ha avuto un notevole sviluppo grazie al franchising)
Strategie di diversificazione
c)
Percorsi di Sviluppo per vie interne
per vie esterne
d)
Strategie Concorrenziali Strategie di prevenzione
Strategie di conflitto
Strategie di elusione
Strategie di accordo
N.B.: Naturalmente, le scelte relative alla funzione Strategica dipendono anche dai caratteri dei modelli imprenditoriali, e cioè da:
Propensione al Rischio ci sono alcuni imprenditori che possono seguire anche vie più incerte, più rischiose, e altri che invece non sono disposti a sostenere tale rischio);
Propensione all'Innovazione ci sono imprenditori che si propongono di più come "motore di cambiamento");
Logica Programmatica vedi ai metodi di governo dell'impresa può essere intuitiva, orientata, .);
Cultura Aziendale ci sono imprenditori formati prevalentemente sul marketing, altri specializzati nell'ambito tecnologico, e altri ancora che si basano soprattutto sulla finanza; in base alla diversa cultura az., varia il modello imprenditoriale).
Funzione Organizzativa "f.
di comando-coordinazione dei centri direzionali-decisionali"; è una
funzione che serve a costruire una gerarchia aziendale, distribuendo
nell'azienda i livelli di potere ( di autonomia decisionale) e i livelli di
responsabilità (mediante un processo di delega); si parla così di organo
manageriale. Il Manager è diverso dall'imprenditore perché ha una funzione
almeno parzialmente condizionata, in quanto gli vengono assegnati determinati
obiettivi e determinate risorse. N.B. L'imprenditore deve guidare i centri direzionali e
decisionali, e li deve coordinare affinché
vi sia una chiara responsabilità e autonomia decisionale per ogni
centro. Tuttavia, per l'attività di
comando, non basta esercitare l'Autorità, ma anche l'Autorevolezza
(
l'Autorità è un potere più generico, mentre l'Autorevolezza è il riconoscimento
dell'esercizio dell'autorità da parte degli individui ad essa sottoposti);
l'imprenditore deve essere in condizione di Leadership, cioè in grado di
esercitare sia l'autorità (potere) sia l'autorevolezza (potere di farsi
rispettare, e di
far rispettare l'autorità). In pratica, l'imprenditore deve definire:
a)
Struttura Organizzativa Multifunzionale
( le
unità decisionali sono ripartite x attività omogenee per
funzione)
Multidivisionale le unità decisionali sono ripartite x divisione)
A Matrice
b)
Struttura del Vertice Monopersonale ( una
sola persona
imprenditore) / Pluripersonale (più persone
gruppo imprenditoriale)
Differenziata/ Indifferenziata ( se sono definiti e ripartiti i vari ambiti funzionali del vertice, oppure no)
Policentrica/Monocentrica ( se l'impresa fa parte di un gruppo aziendale, e quindi è in parte espressione delle decisioni (e delle finalità) della capogruppo; oppure se l'impresa è un'entità imprenditoriale completamente autonoma)
c)
Metodi di Governo Direzione Intuitiva
(
metodo di governo tipico dell'imprenditore tradizionale, che non aveva molte
informazioni a disposizione; si tratta di intuizioni dell'imprenditore in base alla
propria esperienza; naturalmente, più che aumenta la turbolenza, la
globalizzazione e l'innovazione tecnologica, e meno che è conveniente ricorrere
alla direzione intuitiva)
Direzione Orientata ( cioè vi è un sistema informativo su cui si basa l'imprenditore; tuttavia si tratta di informazioni di natura essenziale, come ad esempio inf. dalla COGE, dal rendiconto finanziario, ecc.; in altre parole, ci basiamo sui risultati raggiunti)
Direzione per Obiettivi ( cioè si considerano gli obiettivi che si vuole raggiungere, e l'obiettivo diventa uno strumento organizzativo per assegnare le risorse, le responsabilità, ecc.; una sottocategoria di questo metodo di governo è l'Autogoverno al Vertice per Obiettivi, in cui l'obiettivo è limitato ai comportamenti e alle scelte decisionali del vertice)
N.B.: Naturalmente, le scelte relative alla funzione Organizzativa dipendono anche dai caratteri dei modelli imprenditoriali, e cioè da:
Propensione alla Delega ci sono alcuni imprenditori che hanno una maggiore propensione alla delega, e altri che invece ne hanno meno);
Logica di Controllo riguarda l'attività di controllo, che può essere antecedente, concomitante o susseguente; il controllo può essere: - sulle azioni modello tradizionale; - sui risultati modello più nuovo).
Funzione Politica "f.
di armonizzazione degli interessi dei vari stakeholders con le esigenze di
funzionalità duratura dell'impresa". In pratica l'imprenditore deve
governare un insieme di interessi, e in particolare deve definire:
a)
Teleologia dell'impresa Scopi Motivanti
Scopi Finalistici
Scopi Strumentali Interni
Scopi Strumentali Esterni
Scopi Vincolo
Scopi Autogeni
b)
Aree dell'Equilibrio Teleologico Assetto Teleologico di Base
Caratteri Fisiologici del Sistema Operativo
Funzione Politica dell'imprenditore
N.B.: Naturalmente, le scelte relative alla funzione Politica dipendono anche dai caratteri dei modelli imprenditoriali, e cioè da:
Grado di Titolarità del Capitale di Rischio
Logica Economica riguarda il modo in cui gli imprenditori decidono di ripartire il valore creato dall'impresa; per es.:
accantonamenti di utili prodotti;
destinazione dell'utile per aumenti al personale;
autofinanziamento;
utilizzo dell'utile per azioni promozionali;
ecc.).
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