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ESEMPLIFICAZIONE TEORICA DI METODOLOGIA.

economia



ESEMPLIFICAZIONE TEORICA DI METODOLOGIA.

Per quanto riguarda la prima fase di quel processo che ci porterà alla redazione del bilancio di esercizio bisogna solo dire che è indispensabile saper fare tutte le operazioni di gestione che come visto caratterizzate da conti di natura diversa che andranno a collocarsi o nel conto economico o nello stato patrimoniale ma solo dopo essere state assestate grazie alle scritture di rettifica in sede di chiusura dei conti.

Come già visto le operazioni più importanti sono: acquisti nazionali e relative rettifiche , acquisti esteri e iva intracomunitaria, acquisti di servizi, acquisto di immobilizzazioni, vendite nazionali ed estere e relative rettifiche, incassi da clienti e pagamenti a fornitori sia nazionali che esteri, calcolo e versamento dell'iva, emissione ed incasso di RIBA, emissione ed incasso di effetti attivi commerciali, effetti insoluti e protestati, facto 939c23j ring, retribuzioni , spese diverse aziendali, titoli azionari, titoli a reddito fisso, titoli del debito pubblico, obbligazioni, mutui, anticipazioni bancarie, riporto, operazioni su c/c, aumenti di capitale sociale, sistemi impropri di scritture.

Ecco tutte queste operazioni hanno codici differenti(1,2,3,4,5,7)a seconda della natura del conto che può essere: VNA, VNP, VEN, VEP, VPC, VNC, CNR, CPR.



Una volta effettuate tutte le operazioni di esercizio o gestione non si può direttamente comporre il bilancio di esercizio che è formato da stato patrimoniale, conto economico e nota integrativa in quanto parte dei conti che abbiamo registrato sono di competenza futura o ancora sono di competenza dell'esercizio in chiusura ma avranno manifestazione numeraria in futuro o si tratta di ammortamenti e svalutazioni o accantonamenti.

Bisogna quindi prima di redigere il bilancio di esercizio chiudere i conti utilizzando il principio della competenza economica degli stessi.

La chiusura dei conti si articola in varie fasi che sono: prima si costituisce un bilancio di verifica (il quale contiene in un unico documento sia gli elementi finanziari che economici comprensivi e i relativi fondi di tutte le operazioni effettuate durante il periodo in questione)nel quale si inseriscono innanzitutto i vincoli che il testo ci da e solitamente il capitale netto(ci influenza l'importo delle riserve e i tipi di riserve a seconda dell'epoca di redazione dello stesso bilancio di verifica)poi dei costi come ad esempio dei canoni leasing(ci influenza in quanto vi sono dei conti collegati che possono essere degli interessi passivi)e ancora dei ratei o dei risconti, delle quote di ammortamento(ci condizionano in quanto dovranno essere dedotte poi in sede di bilancio dai eventuali precedenti fondi).

Una volta costituito il bilancio di verifica si è di fronte alla situazione economico finanziaria dell'impresa in un dato momento, ma non si può ancora passare direttamente a redigere il bilancio in quanto bisogna "purificare" tutte quelle poste che non sono di competenza(risconti)o che sono di competenza ma avranno manifestazione futura(ratei, partite da liquidare)e cioè tutti quei conti detti transitori(perché passano attraverso il bilancio e poi in sede di riapertura dei conti verranno riprese e imputate ai relativi costi o ricavi).

Nel bilancio di verifica si trovano anche gli ammortamenti e le svalutazioni insieme con gli accantonamenti e le imposte sui redditi e le retribuzioni che rappresentano dei conti di reddito non transitori e che quindi si chiuderanno dopo le scritture di rettifica e prima della redazione del bilancio nel conto epilogativo dei CNR e dei CPR.

Nel bilancio di verifica quindi ho sia elementi attivi e passivi di capitale sia componenti negative e positivi di reddito.

Dopo aver composto il bilancio di verifica che tra le alte cose e consigliabile non contenga più di 25-30 conti si passa ad effettuare le operazioni di rettifica che sono: ratei attivi e ratei passivi, fatture da emettere e fatture da ricevere, interessi attivi e passivi da liquidare, premi attivi e passivi da liquidare, accantonamento a TFR, imposte sui redditi, risconti attivi e passivi, capitalizzazione di costi, ammortamenti e svalutazioni, accantonamenti.

Una volta calcolate tutte le rettifiche queste vanno sommate o dedotte o aggiunte(se sono conti che non esistevano in precedenza) dai rispettivi conti che avevo individuato nel bilancio di verifica.

Grazie a questo passaggio ho determinato attraverso il principio della competenza economica quanto è effettivamente di competenza dell'esercizio in chiusura.

Una seconda fase dopo le scritture di rettifica e quella della valutazione delle rimanenze di magazzino.

Adesso dunque siamo in possesso di un bilancio di verifica che contiene tutte le poste per così dire lorde, di tutte le scritture di rettifica che ci sono servite per depurare tutte le precedenti poste e quindi passiamo alla fase successiva che consiste nell'individuare dal bilancio di verifica e dalle scritture di rettifica tutti i CNR e i CPR(o per quanto riguarda le scritture di rettifica tutti i conti non transitori e quindi di reddito)che andranno a chiudersi nel conto economico(in pratica girando i conti che in precedenza o rettificato).

La fase successiva è determinare se vi è stata una perdita o un utile di esercizio(questo punto potrebbe anche essere un vincolo datoci dal testo).

Si rileva dunque l'utile o la perdita.

L'ultima fase prima della compilazione del bilancio di esercizio è  la chiusura di tutti quei elementi attivi e passivi che precedentemente avevo indicato nel bilancio di verifica(comprese tutte quelle poste che si sono venute a creare con le operazioni di rettifica e cioè i fondi ammortamento e accantonamento o TFR o i debiti tributari, cioè sempre quei conti non transitori di bilancio).

Si è giunti quindi alla redazione del bilancio.

Abbiamo visto le varie fasi che sono: operazioni di gestione, bilancio di verifica, operazioni di rettifica, rimanenze, chiusura del conto economico, determinazione dell'utile o della perdita, chiusura dello stato patrimoniale.

Adesso si redige il bilancio che è formato dallo stato patrimoniale e dal conto economico.

Nel redigere lo stato patrimoniale ed il conto economico bisogna tenere conto sia del bilancio di verifica che delle operazioni di chiusura(in tutte le fasi) in quanto ad esempio lo stato patrimoniale indicherà le immobilizzazioni ma al netto dei fondi ammortamento i crediti al netto dei fondi svalutazione...(bisogna sempre tenere presenti nel comporre lo stato patrimoniale  della struttura finanziaria dell'impresa e quindi dei vari indici come il leverage o il margine di struttura o quello di tesoreria.)..

Si compone poi il conto economico a forma scalare (per non crearsi problemi è meglio partire nella redazione dal basso verso l'alto).

Si può notare nel conto economico che le variazioni delle rimanenze nel punto A sono date dalla differenza tra rimanenze finali e rimanenze iniziali(incremento = + ricavi) mentre al punto B(rim. Iniz. - rim. Fin. Incremento = + ricavi = - costi).

Inoltre per calcolare il risultato prima delle imposte si può utilizzare la proporzione: 100: (100-53,20)=x: utile netto.

Tutte le operazioni di chiusura necessitano di adeguato commento.







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