Commento all'esercitazione sulle valutazioni delle rimanenze

economia

Commento all'esercitazione sulle valutazioni delle rimanenze.

Le rimanenze sono dei valori non numerari comuni a più esercizi.

Le rimanenze finali dell'anno n saranno le rimanenze iniziali dell'anno n+1.

Le rimanenze si p 858f52i ossono considerare come costi che avranno il loro ricavo nell'esercizio successivo o come anticipo dei ricavi presunti.

Le rimanenze sono classificate in modo diverso dai principi contabili e dalla normativa civile.

I criteri di valutazione per le rimanenze sono principalmente 6:

COSTO MEDIO PONDERATO DI ACQUISTO: si calcola tenendo solo conto degli acquisti effettuati per il loro importo e si moltiplica per la quantità di rimanenze finali e per le quantità prelevate.

COSTO MEDIO PONDERATO DI PERIODO: si calcola come il precedente ma si aggiungono anche le rimanenze iniziali;

COSTO MEDIO PONDERATO DI MOVIMENTO : si tiene conto sia delle rimanenze iniziali che di tutti i movimenti effettuati e si calcola, come per ogni valutazione con qualsiasi criterio, il CMP al momento del prelievo;

LI.FO CONTINUO: cioè si valuta ai costi storici dunque la base di riferimento per la valutazione dei prelievi è il prezzo dell'ultima merce acquistata che sarà la prima ad uscire(se la quantità dell'ultima merce acquistata non è sufficiente a coprire il prelievo si risale verso quella acquistata precedentemente e quindi a ritroso nel tempo: infatti questa è una valutazione retrospettica); valutare LI.FO in un periodo di prezzi crescenti vuol dire adottare il criterio prudenziale;

LI.FO A SCATTI ANNUALE: questo coincide anche con il criterio fiscale che fissa il limite minimo per la valutazione delle rimanenze, mentre il codice civile fissa il limite massimo.

FI.FO: cioè la base su cui valutare i prelievi è la merce prima entrata e se la quantità della stessa non è sufficiente a coprire il prelievo si scende e dunque si prende come base la seconda merce acquistata , quella successiva infatti con questo criterio si ha una valutazione prospettica. Valutare con questo criterio in un periodo di prezzi crescenti significa rivalutare continuamente le rimanenze.