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COORDINAMENTO E ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI
Le diverse matrici socio-culturali delle esperienze di commercio equo non hanno impedito lo sviluppo di progetti comuni e di attività di coordinamento tra le varie organizzazioni. I motivi di fondo e le aspirazioni che costituiscono l'elemento fondante dell'associazionismo ispirato ai principi del commercio equo, rappresentano infatti il filo rosso che accomuna e unisce i protagonisti della rete solidale.
Il successo ottenuto nel corso degli anni e la crescita effettiva di organizzazioni e botteghe hanno posto nuove esigenze e prospettato nuovi traguardi. L'intensificarsi degli scambi informativi e dei contatti fra le varie ATO's risponde alla necessità di affrontare problemi che richiedono coordinamento nell'azione e 232f53c coesione ideale nello sviluppo di linee programmatiche comuni.
E' soprattutto a partire dalla fine degli anni Ottanta che si è manifestata la tendenza verso lo sviluppo di organismi che rispondessero alla ricerca di maggiore collegamento fra le organizzazioni nazionali.
Al 1989, dopo dieci anni di cooperazione informale, risale la fondazione del primo vero e proprio organismo di coordinamento delle ATO's a livello internazionale: l'IFAT (International Federation for Alternative Trade).
Nel gennaio del 1990 la creazione dell'EFTA (European Fair Trade Association) ufficializzò il rapporto di collaborazione tra gli importatori europei e costituì il momento di sviluppo di strategie e linee politiche comuni, oltre che di una più efficace attività di lobbying a livello delle istituzioni politiche europee.
L'intento di favorire l'attività di coordinamento e di creare una rete di comunicazione fra le Botteghe del Mondo fu alla base della fondazione nel 1994 di NEWS! (Network of European World Shops).
La nascita di marchi di certificazione per i prodotti del commercio equo portò, infine, all'istituzione nel 1997 di FLO (Fair Trade Labelling Organizations International), organismo di coordinamento delle varie organizzazioni di marchio nazionali.
Organizzazione |
FLO |
IFAT |
NEWS! |
EFTA |
Anno di fondazione |
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Tipologia dei membri |
Organizzazioni di marchio nazionali |
Organizzazioni di di produttori, ATO's |
Organizzazioni nazionali dei World Shops |
Organizzazioni di importazione |
Membri nel mondo |
17 |
148 |
15 |
12 |
Membri in Europa |
14 |
42 |
tutti |
tutti |
Sede |
Bonn, Germania |
Oxford, Gran Bretagna |
Utrecht, Paesi Bassi |
Maastricht, Paesi Bassi |
Tabella 1: Organizzazioni internazionali di commercio equo
L' IFAT è una federazione di produttori e di organizzazioni di commercio alternativo, gestita da un Segretariato, che ha sede attualmente a Oxford e diretta da un Comitato elettivo di cinque membri.
Nata nel 1989, in seguito ad una conferenza di ATO's in Olanda, l'IFAT è cresciuta e si è sviluppata in una rete globale, costituendo l'unica organizzazione che rappresenti sia gli importatori del Nord sia le associazioni di produttori del Sud. L'obiettivo è quello di offrire ai suoi membri uno spazio per lo scambio di idee e informazioni, finalizzato ad una migliore conoscenza dei mercati mondiali, allo sviluppo del marketing, al recupero, attraverso attività di pressione e di sensibilizzazione sulla scena internazionale, dei diritti dei produttori. Ogni due anni si tiene un convegno al quale partecipano sia i membri che gli osservatori, al fine di concordare una politica comune e le linee guida dei programmi futuri. I convegni si sono svolti in Olanda nel 1989, in Irlanda nel 1991, nelle Filippine nel 1993, negli Stati Uniti nel 1995 e in India nel 1997.
L'importanza di questi incontri è immediatamente evidente, poiché questi garantiscono ai produttori l'accesso all'informazione, ad essi tradizionalmente negato, e la possibilità di partecipare al movimento su un piano di eguaglianza. Il servizio informazioni dell'IFAT si avvale inoltre di risorse di vario tipo, come la diffusione di un notiziario quadrimestrale, "Trade Post", la raccolta di articoli e cataloghi informativi recapitati ai membri (Info Flow Packet), lo sviluppo di un database per il commercio alternativo contenente oltre 300 documenti.
Il fatturato dell'IFAT, che oggi conta 155 membri e 15 osservatori, ammonta a circa 250 milioni di dollari, e i gruppi di produttori coinvolti sono più di 300 in oltre 400 paesi del mondo.
Il lavoro ordinario dell'IFAT è interamente sostenuto dalle quote di iscrizione dei membri, che vanno da 250 a 1000 dollari secondo la dimensione economica. Questi fondi sono impiegati per la gestione dei servizi di base a cui si aggiungono lo scambio di informazioni e la produzione di letteratura e bibliografia di vario genere.
Progetti particolari, invece, richiedono fondi a parte per specifici programmi di lavoro.
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