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RIFORMA E CONTRORIFORMA
NODI FONDANTI (cfr. cronologia essenziale sul quaderno)
La crisi della Chiesa
La crisi che travolse
perdita di autonomia rispetto al potere imperiale che interferiva con la nomina papale e controllava i vescovi che svolgevano la doppia funzione di vescovi e conti
diffusione di comportamenti immorali come la simonia (=compravendita di cariche ecclesiastiche) e il nicolaismo (= infrazione del celibato)
Tale situazione peggiorò nell'Autunno del Medioevo (1300):
nonostante i tentativi di Bonofacio VIII di ristabilire il primato della Chiesa sul potere politico, con Clemente V iniziò iniziò la dipendenza del Papato dalla Francia ("cattività avignonese")
dopo il ristabilimento della sede papale a Roma, l'elezione di anti-papi portò alla confusione e al Grande Scisma d'Occidente
L'esigenza di rinnovamento spirituale si era già fatta sentire nel XIII sec. (1200, nascita degli ordini mendicanti dei Francescani e dei Domenicani: ritorno alla povertà, alla vita semplice di preghiera, lavoro, predicazione) con tentativi di riforma e si ripresentò anche dalla fine del Quattrocento (XV sec). Tale esigenza, sentita non solo da parte di ecclesiastici, ma anche dal popolo che voleva una Chiesa che fosse ancora una guida spirituale, si concretizzò in:
movimenti eretici, dottrine che deviavano dal pensiero ufficiale della Chiesa, come
quello del teologo J. Wycliff (Inghilterra) e dei suoi seguaci (i lollardi) che dichiaravano la corruzione della gerarchia ecclesiastica che andava privata dei suoi beni e il fatto che i fedeli non avessero bisogno di essa per rivolgersi a Dio ( persecuzioni)
quello del teologo J. Hus (Boemia) che unì la sua polemica verso la corruzione del clero a
fattori politici (l'alto clero era tedesco e
iniziative di Riforma cattolica, interne alla Chiesa e distinte dalla Controriforma, come movimento attuato esplicitamente contro il protestantesimo, come
ripristino delle regole primitive all'interno degli ordini religiosi
l'Umanesimo cristiano (Erasmo da Rotterdam che nell'Elogio della pazzia denunciò il malcostume del clero e che inoltre tradusse le S. Scritture dal greco per riportarle alla interpretazione originale)
Origini della protesta: la riforma protestante si presenta come un fenomeno complesso che ebbe numerose cause relativamente alla sua nascita e diffusione/successo
politiche, economiche e sociali:
le forti pressioni fiscali esercitate dalla Chiesa in tutta Europa e il lusso nel quale il clero viveva ostilità della popolazione
adesione di alcuni sovrani alla Riforma per liberarsi dalla autorità dell'imperatore o della Chiesa
le rivendicazioni relative ad una più equa distribuzione della ricchezza sostenute dai contadini, spinti dalla predicazione dei riformatori rivolte contadine
religiose:
la sensibilità religiosa esasperata
la corruzione del clero
i contrasti dottrinali confusione tra i fedeli e conseguente spinta sia ad una religiosità interiore che alla superstizione
La rottura con Roma avvenne quando il
monaco tedesco Martin Lutero con le 95 Tesi denunciò lo scandalo delle
indulgenze:
Negli
Scritti riformatori del 1520 Lutero accusa
il libero esame (=
la giustificazione per sola fede (l'uomo, incline naturalmente al male, si salva solo se Dio gli dona la fede e non con le opere buone. La salvezza è frutto di predestinazione)
il sacerdozio universale (= tutti i credenti sono sacerdoti di se stessi, perciò il pastore è nella stessa condizione del laico e può sposarsi
Lutero bruciò
Lotte religiose in Germania: Carlo V aveva il compito di consegnare Lutero a Roma ma egli non poteva ignorare i consensi che il monaco riscuoteva, così lo convocò nella Dieta di Worms, ma Lutero non ritrattò e riuscì a fuggire sotto la protezione di un principe tedesco. Le teorie di Lutero sulla libertà cristiana vennero interpretate in prospettiva terrena e la piccola nobiltà cercò di impossessarsi dei principati ecclesiastici e i contadini si ribellarono alla nobiltà e al clero. I principi stroncarono nel sangue le rivolte.
Carlo
V acconsente al mantenimento del culto luterano dove si era già affermato, ma
ne vieta la diffusione, garantendo piena libertà per i riti cattolici proteste
dei principi (da cui deriva il nome "protestanti"). Con una Dieta ad Augusta
pace Carlo V cercò di arrivare ad un compromesso teologico: i protestanti
presentarono la loro confessione di fede, ma non vi fu la conciliazione con i
cattolici. Nel frattempo contro Carlo V si forma
Riforma in Svizzera: viene
promossa con la predicazione di Zwingli a Zurigo che unì il messaggio religioso
al patriottismo: egli desiderava che
Calvinò sistematizzò la teologia protestante e organizzò la sua Chiesa a Ginevra:
radicalizzò la teoria della predestinazione, dando importanza al lavoro come espressione dell'uomo virtuoso ( il successo economico è segno della predestinazione)
sostenne che lo Stato dovesse adeguarsi alle disposizioni della Chiesa in quanto il cristiano non può obbedire ad una legge in contrasto con quella divina
E'
proprio con Calvino che
Diffusione (Inghilterra): La diffusione della Riforma nell'Europa del Nord fu legata alla volontà dei sovrani di impossessarsi dei beni ecclesiastici. In Inghilterra Enrico VIII, dopo aver chiesto invano al papa l'annullamento del matrimonio con Caterina d'Aragona dalla quale non aveva avuto eredi maschi, nel 1534 con l'Atto di Supremazia si dichiarò capo della Chiesa inglese. In seguito Edoardo Vi introdusse nella Chiesa anglicana la teologia calvinista al posto di quella cattolica.
Nell'Europa
centrale (Paesi Bassi, Francia)
In Spagna e in Italia il protestantesimo non trovò terreno fertile.
Con la diffusione delle Chiese protestanti l'unità dell'Occidente basata sulla fede cattolica era finita, così come la respublica christiana medioevale, fondamento dell'impero. Ciò rafforzò ulteriormente le monarchie nazionali, ma aprì anche un'epoca di intolleranza e di guerre di religione.
Il Concilio di Trento:
decreti dottrinali, relativi alle verità religiose: vennero riaffermate tutte le verità di fede che erano state contestate dalle nuove dottrine;
decreti di riforma, relativi alla organizzazione della Chiesa e del clero (moralizzazione della vita religiosa, istituzione di seminari che assicurino istruzione ai futuri sacerdoti, redazione di un Catechismo romano contenente la dottrina cattolica)
fronteggiare il protestantesimo
attuare i decreti piegando la resistenza di quegli ecclesiastici che non volevano rinunciare ai propri privilegi
diffidenza della Chiesa per le innovazioni e quindi l'applicazione di una severa censura nei confronti degli intellettuali (es. G. Galilei): L'Inquisizione fu molto attiva
Si
cercò di riconquistare alla fede l'Europa riformata, ma si sfruttarono anche le
grandi scoperte geografiche come mezzo missionario (cfr. gesuiti in America del
Sud ma anche in Cina e Giappone).
La cultura della
Controriforma:
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