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Scienza
Nell'ellenismo si assiste al fenomeno delle specializzazione, che riguardò anche l'ambito scientifico; tranne la notevole eccezione di Eratostene, il più grande enciclopedico del tempo, i dotti si specializzavano in precisi settori: matematica (Euclide e Archimede), astronomia (Aristarco e Ipparco), medicina (Erofilo ed Erasistrato), meccanica (Ctesibio e Erone).
E' significativo notare come un così grande sviluppo scientifico non sia stato accompagnato da un altrettanto grande sviluppo della tecnica, esattamente l'opposto di quanto avverrà poi a Roma. La cause sono da ricercare in parte nell'impostazione della filosofia platonica, che metteva al primo posto il sapere e all'ultimo il fare, e in parte nella grande abbondanze di manodopera a basso costo fornita dagli schiavi, che non incoraggiava lo sviluppo di macchine che sostituissero il lavoro dell'uomo.
Eratostene di Cirene (che rivestì anche l'incarico di direttore della Biblioteca) fu il fondatore della geografia moderna: disegnò con sufficiente esattezza una carta geografica, tracciandovi meridiani e paralleli, misurò la lunghezza del meridiano terrestre con un'approssimazione che ha del prodigioso (40050 km. o, secondo altri, 46000 circa, rispetto ai 40003 calcolati dalla scienza moderna); distinse sulla superficie della terra le cinque zone astronomiche che sono rimaste fondamentali; ci diede infine nel primo libro della Geografia, la sua opera più importante, una prima storia della scienza geografica, da Omero ai suoi tempi.
Euclide fu il padre della scienza geometrica. Gli Elementi, in 13 libri, sono un'organica sistemazione dell'intera geometria sulla base del metodo ipotetico-deduttivo; per 22 secoli gli Elementi sono stati il testo fondamentale per l'apprendimento della geometria e solo ai giorni nostri si è giunti a concepire una geometria non euclidea.
Archimede di Siracusa fu non solo un grande matematico, ma anche un geniale ingegnere. Inventò numerose macchine, tra cui sono rimaste famose quelle da guerra, usate per la difesa della città contro il console romano Marcello. Tra le sue opere fondamentali ci rimangono uno scritto sulle sezioni coniche, Dei conoidi e sferoidi, e uno indirizzato ad Eratostene, Sul metodo, in cui l'autore precorre il moderno calcolo infinitesimale. Normalmente Archimede scrive in dialetto dorico; solo quest'ultima opera è scritta usando la koinh
Aristarco di Samo fu il primo a superare la teoria delle sfere concentriche, intuendo il sistema eliocentrico in quella forma che dopo oltre 17 secoli doveva essere ripresa da Niccolò Copernico. Ci resta il suo scritto: Sulla grandezza e la distanza del sole e della luna.
Ipparco rifiutò la teoria di Aristarco e preferì seguire l'eliocentrismo tradizionale. Compì numero scoperte astronomiche, più grande di tutte fu quella della precessione degli equinozi. Di lui conserviamo il commento ai Fenomeni di Arato.
Erofilo ed Erasistrato furono tra i primi ad eseguire la dissezione dei cadaveri, pratica ufficialmente proibita dalla tradizione greca.
Ctesibio ed Erone vissero entrambi ad Alessandria e furono tra i primi a costruire apparecchi meccanici; il primo si perfezionò nella costruzione di macchine idrauliche, il secondo si specializzò nella costruzione di giocattoli automatici.
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