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L'oggetto della scienza politica è variato nel tempo ed è stato:
il potere
lo Stato
SISTEMA POLITICO (Easton): comunità politica, regime, autorità (≠ stato)
Sistema di interazioni attraverso le quali i valori vengono assegnati in modo imperativo per una società (politica)
sviluppo politico (Almond e Powell): studio dei processi di democratizzazione
Metodi di studio:
storia politica
osservazione (Machiavelli)
analisi scientifica analoga a quella usata per le scienze naturali
comportamentismo (Easton): comportamenti concreti degli attori politici, sondaggi, interviste, simulazioni.
POLITICA COMPARATA (Almond e Powell). Critiche alla scienza politica precedente: provincialismo (area europea e occidentale), descrittivismo (nessuna preoccupazione teorica) e formalismo (troppa attenzione a norme e istituzioni, troppo poca al funzionamento reale dei sistemi politici)
Cinque frammenti in cerca di unità (Dahl): 1)quantificazione 2)scienza politica empirica 3)uso della storia 4)rapporto fra policy studies e la teoria generale della politica 5)speculazione teorica
Metodi analitici:
METODO SPERIMENTALE, poche applicazioni possibili
METODO STATISTICO, tecnica necessaria quando ci sono molti casi e molte variabili
STUDIO DI CASI:
ideografico-descrittivo, molte informazioni ma con poche possibilità di generalizzazioni
euristico, genera ipotesi che conducono a nuove teorie (studio di Putnam sul capitale sociale partito dalla studio del caso italiano)
interpretativo, approfondisce una spiegazione
deviante, eccezione che conferma la regola (esempio: India)
cruciale
METODO DELL'OSSERVAZIONE PARTECIPANTE, si configura come "studio di caso"
Esempio 1: interrogativo di M 424h76e ichels, socialdemocratico e iscritto al partito, sulla presenza di democrazia all'interno del partito che combatte per la democrazia nel sistema politico
Esempio 2: per confutare la legge ferrea dell'oligarchia di Michels, studio del caso della International Typographical Union dalle modalità di funzionamento democratiche
Esempio 3: Cdu in un distretto di Berlino, con poco potere e quindi poche lotte interne, ma anche poca apertura verso l'esterno, con mancanza di accountability e quindi di democrazia
METODO COMPARATO, metodo di controllo, in maniera sia sincronica che diacronica
Esempio: classificazione dei sistemi con riferimento all'esistenza di veto players di Tsebelis
PARTECIPAZIONE POLITICA: insieme di azioni e di comportamenti che mirano ad influenzare in maniera più o meno diretta e più o meno legale le decisioni nonché la stessa selezione dei detentori del potere nel sistema politico o in singole organizzazioni politiche ( partec. visibile)
Tre modalità di partecipazione:
ORTODOSSE, riconosciute dalle norme vigenti, comunicano informazioni (voto, scioperi)
ETERODOSSE, al limite della legalità: scioperi bianchi, sit-in, teach-in, girotondi
ANOMICHE, illegali (atti di violenza)
Razionalità della partecipazione politica: motivazione strumentale (perseguire un obiettivo)
Motivazione espressiva: - affettivo familiare
- affettivo amicale
- identità
- dovere civico (opinion leader)
VOTO: - RETROSPETTIVO, sulla base delle precedenti esperienze
- PROSPETTIVO, in base all'affidabilità di chi promette
- SINCERO, partito preferito senza nessun'altra considerazione
- STRATEGICO, per varie ragioni non si vota il candidato preferito (soprattutto nel ballottaggio
ma anche in Uk e nelle primarie Usa)
I fattori della politicizzazione (interesse+partecipazione):
Senso di efficacia (rilevanza dell'attività dei decision-makers nelle proprie vite)
interesse
informazione
precedenti esperienze di partecipazione
indicatori socio economici (più sono alti più c'è partecipazione)
genere ed età (uomini pienamente inseriti nella vita sociale e lavorativa)
coscienza di classe (organizzazioni)
variabili di gruppo (inserimento in comunità, presenza di partiti.)
Astensionisti: problema perché produce governanti poco rappresentativi e poco ricettivi
Perché non possono
Perché non vogliono
Perché nessuno glielo ha chiesto
I free riders (non partecipanti che godono dei vantaggi ottenuti grazie ai partecipanti) possono essere tali consapevolmente o inconsapevolmente. Solo coloro che sono consapevoli si possono rallegrare del risultato ottenuto senza fatica e sono proprio loro che potranno diventare partecipanti in determinate occasioni in cui rischiano di non conseguire l'obiettivo desiderato.
Incentivi alla partecipazione:
MATERIALI: denaro, servizi di assistenza, cariche nell'organizzazione
PARTITO STRUMENTO
DI SOLIDARIETA': prestigio, amicizia
PARTITO IDEALE (concezione totalizzante)
ORIENTATI ALLO SCOPO: conseguimento di obiettivi elevati e generali (es. eguaglianza)
PARTITO PROGETTO
Sistema elettorale proporzionale governi multipartitici - rappresentatività, poco voto strategico
Sistema elettorale maggioritario governi monopartitici - più stabilità, più efficacia, più accountability a determinate condizioni il maggioritario uninominale produce governi bipartitici
GRUPPI DI INTERESSE ANOMICO: tumulti, sommosse, saccheggi, attentati
2) GRUPPI DI INTERESSE NON ASSOCIATIVI: basati sull'etnia, religione, parentela
3) GRUPPI DI INTERESSE ISTITUZIONALI: i membri fanno parte di un'istituzione, non si può entrarne a far parte od uscire
4) GRUPPI DI INTERESSE ASSOCIATIVI: si può diventare membro liberamente (sindacati, associazioni culturali)
LOBBY: gruppi di pressione che cercano di influenzare le scelte politiche per la soddisfazione di interessi particolari (difficilmente di interessi generali)
Risorse: - dimensione
- rappresentatività
- risorse finanziarie
- expertise (conoscenze tecniche)
- collocazione strategica nel processo produttivo (esempio:controllori di volo)
NEO-CORPORATIVISMO: 1.partito di sinistra al governo; 2.i sindacati entrano nell'accordo neo-corporativo con il governo perché si sentono tutelati dalle politiche del partito di sinistra; 3.gli imprenditori entrano anch'essi nell'accordo perché rimane loro poco spazio di negoziazione e hanno comunque la previsione di bassi conflitti sociali e investimenti industriali (concertazione)
MOVIMENTI
FOLLA: aggregazione di persone che non condividono nulla se non quell'interesse specifico in quel momento specifico e non produce nessun cambiamento (pubblico allo stadio, fuga dal metrò)
MASSA: persone che condividono un interesse rilevante (lavoro, religione) e che possono venire organizzate
1. Smelser strutturalfunzionalismo, i movimenti contro il governo sono il sintomo che la struttura sociale non funziona, la disfunzione deve essere riassorbita attraverso una riorganizzazione del sistema
2. Alberoni i movimenti producono cambiamento e miglioramento.
I primi a mobilitarsi sono i più politicizzati (centrali e semicentrali nel sistema). Esempi: movimenti terroristici, movimento studentesco
3. Touraine i movimenti sono la linfa della società e ne indicano la vitalità
4. Tilly i movimenti nascono da uno squilibrio tra potere socioeconomico e politico
Per evitare la frammentazione:
1) dimensione delle circoscrizioni (numero degli eletti: grandi 50, medie 20, piccole meno di 10)
tanto più è grande tanto più i partiti piccoli possono conquistare seggi. Se la circoscrizione elegge meno di 10 rappresentanti c'è una clausola di esclusione implicita del 10%
2) soglie di esclusione fissate in termini percentuali
3) il numero dei parlamentari da eleggere (per essere sia rappresentativa che funzionale un'assemblea deve avere tra i 200 e i 500 rappresentanti)
MALAPPORTIONMENT: collegi squilibrati
REDISTRICTING: ridisegnare i collegi
GERRYMANDERING: ridisegno truffaldino delle circoscrizioni (dal governatore del Massachusset Gerry, democratico)
PARTITI: organizzazione di uomini e donne che presentano candidati e candidate alle elezioni per vincere seggi e ottenere cariche di governo, può avere o meno un programma o un'ideologia.
PARLAMENTARI: suffragio limitato, organizzati mediante comitati elettorali con funzione elettorale: UK, USA, gollisti francesi, Forza Italia
EXTRAPARLAMENTARI: organizzazione di massa, con funzione pedagogica: socialisti e democristiani(Europa continentale), laburisti (UK)
ANTIPARLAMENTARI: partiti fascista, comunista, nazista (Weimar)
ANTISISTEMA: fascisti, comunisti, nazisti, ma anche gollisti e leghisti
Quattro fratture o cleavages che danno origine ai partiti (Rokkan):
1. centro/periferia partito liberale/partito di minoranza etnica
2. stato/Chiesa partito conservatore/partito confessionale
Il partito conservatore può coincidere con il partito liberale e il partito confessionale può sposare gli interessi della periferia.
3. campagna/città (contadini/imprenditori) conservatori e liberali possono già rappresentare i loro interessi ma può nascere un partito di contadini.
4. operai/industriali partito socialista
Partiti rilevanti in Italia (anni 60): comunisti, socialisti, democristiani, repubblicani, liberali
Germania: comunisti, socialisti, verdi, democristiani, liberali
Francia: gollisti = partito pigliatutto
Kirchheimer trasformazione dei partiti di massa in partiti pigliatutti
perdita di ideologia
leadership molto visibile
si cerca di rappresentare un po' tutte le classi
non si cercano iscritti (che diventando attivisti potrebbero occupare cariche di partito) ma elettori
Duverger: monopartitici, bipartitici, multipartitici
Sartori: criteri di rilevanza: 1.potenziale di coalizione 2.potenziale di intimidazione 3.polarizzazione
NON COMPETITIVI (senza elezioni): -MONOPARTITICI
- CON PARTITO EGEMONICO (rappresentanza simbolica)
COMPETITIVI: - PARTITO DOMINANTE (Norvegia, Svezia)
- BIPARTITICI, alternanza al potere di solo due partiti (Usa, Uk)
- ATOMIZZATI, sistemi di partito allo stato nascente (Africa)
- MULTIPARTITICI LIMITATI, da tre a cinque partiti rilevanti
pluralismo moderato con competizione centripeta e bipolare, produce alternanza
- MULTIPARTITICI ESTREMI, più di cinque partiti rilevanti
pluralismo polarizzato con competizione centrifuga, non produce alternanza
Trasformazione dei sistemi di partito (Duverger) - ALTERNANZA
- DIVISIONE STABILE
- PREDOMINIO
- SINISTRISMO
Dawns: teoria economica della democrazia, considera gli elettori dei consumatori e i partiti dei produttori. Vince chi si avvicina di più al centro. Solo i grandi partiti possono diventare partiti pigliatutti, gli altri offrono i cosiddetti prodotti di alta qualità.
PARTITOCRAZIA: lottizzazione (party government) + colonizzazione (presenza nel sociale e nel sistema economico)
PARLAMENTI
- monocamerali
- bicamerali
Funzioni: - dare la fiducia al governo (anche implicitamente)
- espressione e rappresentanza del popolo
- pedagogica (dibattiti che educano il pubblico)
- informativa (attività delle commissioni, interrogazioni al governo)
- legislativa (congiuntamente con il governo)
- controllo dell'economia
Parlamento - di parlamentari (USA)
- di partiti (Gran Bretagna)
Degenerazioni: - TRASFORMISMO: parlamentari che si spostano dall'opposizione alla
maggioranza o dalla maggioranza risicata all'opposiz(Italia 1886-1900; 94-96)
- CONSOCIATIVISMO: i partiti votano (quasi) tutti insieme le politiche
pubbliche (Italia 76-78, India)
- ASSEMBLEARISMO: non ci sono ne' maggioranza ne' opposizione coese
non si può eleggere bene un governo (Francia Terza Repubblica)
Conseguenze: impossibilità di ACCOUNTABILITY: - prendere in conto
- tenere in conto
- rendere conto
Teorie della rappresentanza:
- elettorale: elezioni libere e periodiche (riguarda solo coloro che votano davvero)
- rappresentanza come responsabilità: governo responsabile nei confronti degli elettori
- rappresentanza come mandato: i governanti sono delegati che seguono istruzioni
- rappresentanza come idem sentire: popolo in sintonia con lo Stato
- consensuale: popolo consente alle decisioni del governo
- partecipazionista: partecipazione attiva del popolo alla formazione delle decisioni (es. referendum)
- rappresentanza come specchio: governo microcosmo della società (irraggiungibile e discutibile democraticamente)
A chi obbedisce il parlamentare:
Al partito
Ai gruppi di pressione (lobbies)
Alla propria coscienza
- RICETTIVO risponde per quello che fa (ricettività di politiche, di servizi, ad personam, simbolica)
- RESPONSABILE agisce con efficienza e competenza
Sono i partiti che selezionano i candidati alla carica di capo dell'esecutivo e che decidono le politiche pubbliche, pertanto tutti i governi sono dei party government
COALIZIONE MINIMA VINCENTE: minor numero di partiti che controllano il minor numero di seggi purché ammontino alla maggioranza assoluta
COALIZIONE OVERSIZED: più partiti di quelli per il minimum winning
GOVERNI DI MINORANZA: non sono meno instabili delle altre due coalizioni e si verificano in presenza di un temporaneo stato di necessità
POLITICHE PUBBLICHE (outputs):
DISTRIBUTIVE: distribuiscono risorse, finanziate con le tasse, decise dai parlamenti
REGOLATIVE: producono norme che regolano i comportamenti, decise dai parlamenti
REDISTRIBUTIVE: tolgono risorse ad alcuni gruppi per distribuirle ad altri
COSTITUTIVE: producono norme costituenti
SIMBOLICHE: rafforzano identità collettive (inno nazionale, feste nazionali.)
Chi produce le politiche pubbliche:
party government i partiti
neo-corporativismo governi, sindacati, imprenditori
triangoli di ferro gruppi di interesse, agenzie burocratico-amministrative, commissioni parlamentari
reti tematiche (issue networks)
policy communities (Italia)
comitatologia (Unione Europea)
Attuazione: - TOP DOWN: dal vertice politico che approva la politica a chi ha l'incarico di attuarla
- BOTTOM UP: decise dai burocrati di base
Valutazione: - efficacia: capacità di conseguire gli obiettivi voluti
- efficienza: conseguimento degli obiettivi al minor costo possibile
Schemi decisionali:
RAZIONALITA SINOTTICA: pochi attori raccolgono tutte le informazioni possibili e prendono in esame tutte le conseguenze possibili e scelgono la politica pubblica "perfetta"
RAZIONALITA LIMITATA: pochi attori raccolgono informazioni sufficienti per scegliere la politica "migliore", che può comunque essere migliorata con l'avvento di altri dati
INCREMENTALISMO SCONNESSO: molti attori che procedono per tentativi
BIDONE DELLA SPAZZATURA: per sbloccare situazioni di forte pressione, viene scelta una politica a caso
REGIMI NON DEMOCRATICI
REGIMI TRADIZIONALI
. Pluralismo inesistente
. Ideologia: parola del re
. Basi del potere: si è sempre fatto così
. Leader: sovrano
REGIMI AUTORITARI (Franco, Salazar, Mussolini) si trasformano
. Pluralismo limitato, non competitivo, non responsabile (militari, Chiesa, burocrazia, latifondisti, industriali)
. Ideologia: mentalità (Dio, Patria, famiglia)
. Base del potere: violenza
. Mobilitazione non frequente, non intensa
. Leader: punto di equilibrio accettabile per tutte le organizzazioni
REGIMI TOTALITARI (Ai giorni nostri: Cina, Corea del Nord, Vietnam) crollano
. Pluralismo inesistente
. Ideologia ufficiale
. Base del potere: carisma
. Mobilitazione indispensabile, frequente, intensissima
. Leader: partito unico
. Terrore: universo concentrazionario
REGIMI AUTORITARI TEOCRATICI
. Pluralismo non autonomo
. Ideologia: religione
. Base del potere: religione
. Mobilitazione: non frequente, non intensa
REGIMI AUTORITARI MILITARI (Ataturk, Indonesia 1965, Grecia 1967, Argentina 1976)
. Pluralismo limitato
. Ideologia: sviluppo economico, sicurezza nazionale
. Base del potere: legale razionale
. Nessuna mobilitazione
Tre gruppi di militari: burocrati, golpisti (ambiziosi), idealisti (costituzionalisti)
REGIMI SULTANISTICI (Iran dello Shah, Romania di Ceausescu, Iraq di Hussein)
. Pluralismo disperso (clans, cabale)
. Ideologia: idee del leader
. Mobilitazione assente
REGIMI DEMOCRATICI
. Pluralismo illimitato, competitivo, responsabile
. Ideologia: libertà, eguaglianza, solidarietà
. Partecipazione spontanea
Input della democraticità:
- ELEZIONI LIBERE, SEGRETE, COMPETITIVE, SIGNIFICATIVE, PERIODICHE
- libertà di espressione, di organizzazione e di pensiero
- pluralismo
STATI UNITI
Sistema elettorale maggioritario a turno unico in collegi uninominali (plurality o first past the post): vince il candidato che nel collegio uninominale vince anche soltanto la maggioranza relativa (premio di maggioranza implicito)
I partiti tendono a presentare candidati solo nei collegi in cui hanno speranza di vincere e gli elettori voteranno prevalentemente per i candidati che hanno speranza di vincere bipartitismo che si può spezzare con la presenza di minoranze geograficamente concentrate
Scheda elettorale unica per tutte le cariche da eleggere
Sistema bipartitico (Democratici e Repubblicani)
Camera dei rappresentanti (435 seggi), rinnovata completamente ogni 2 anni
Senato (100 seggi), rinnovata per 1/3 ogni 2 anni; presidente del Senato è il vicepresidente USA
Presidente e governatori, durano in carica 4 anni e possono essere rieletti una sola volta
Forma di governo presidenziale: Congresso e Presidente sono istituzioni separate che condividono il potere (checks and balances voluti dai Padri fondatori per evitare la tirannia della maggioranza)
Il Presidente non può sciogliere il Congresso.
Il Congresso può mettere in stato d'accusa il Presidente per attentato alla Costituzione (impeachment)
Il Congresso può respingere le leggi del Presidente
Il Presidente può esercitare il diritto di veto sulle leggi del Congresso, che può essere superato solo da una rara maggioranza di due terzi in ciascuna camera (veto esplicito e pocket veto)
Il Presidente nomina (with the advice and the consent of the Senate) gli Ambasciatori, i Segretari e i giudici della Corte Suprema.
ADMINISTRATION: governo del Presidente
LAME DUCK: "anatra zoppa", il presidente non ha la maggioranza in uno o entrambi i rami del Parlamento.
Il rappresentante uscente (incumbent) viene rieletto nel 90 per cento dei casi:
name recognition e prestazioni (voto retrospettivo)
favori resi e quindi maggiori capacità finanziarie
better the devil we know
Elezioni presidenziali
PRIMARIE (prima dell'estate): gli elettori scelgono i rappresentanti che alla convention di
settembre voteranno per il loro candidato preferito - Iowa e New Hampshire, stati vetrina
GENERAL ELECTION (primo martedì di novembre): ogni Stato elegge un numero di Grandi elettori (in totale 538) pari al numero di rappresentanti che elegge al Congresso (the winner takes all). I Grandi elettori eleggeranno poi il Presidente, senza vincolo di mandato
Finanziamento delle campagne elettorali:
Private -donazioni individuali da non più di 1000 dollari
-donazioni dei PAC, organizzazioni sponsorizzate da un'associazione (non + di 5000$)
Fondi federali -se un candidato raccoglie almeno 5000$ in almeno 20 stati, riceve fondi
federali pari a quelli raccolti. Se vince le primarie ha diritto ad un forfet che, se
accetta, gli impone di rinunciare ad ogni altro contributo e di non spendere più
50.000$ del suo patrimonio personale
Partecipazione: molto bassa e decrescente (appena il 51 per cento alle presidenziali del 2000)
Cause: partiti poco forti, registrazione alle liste elettorali, abbassamento della maggiore età,
sfiducia nelle istituzioni, sfiducia nell'efficacia del voto, indebolimento del capitale sociale
Democratici: donne, anziani, poveri, new class, minoranze etniche, ebrei
Repubblicani: uomini, ricchi, protestanti evangelici
Identificazione di partito (voto normale): la maggior parte degli elettori identificati è Democratica
Negli Anni 60: Democratici sempre più liberali e Repubblicani sempre più conservatori
realignment: Stati del Sud da Democratici a Repubblicani
Roosvelt (democratico)
Eisenhower (repubblicano): due mandati outsider, eroe della seconda guerra mondiale
Reagan, Carter, Clinton, Bush Jr.: Governatori di uno stato
Kennedy: da Senatore a Presidente (raro)
Truman, Johnson, Nixon, Bush Sr.: da Senatore a Vicepresidente a Presidente
Bush Sr.: l'unico a passare direttamente da Vicepresidente a Presidente tramite elezioni
Reagan e Clinton: unici due Presidenti in carica ad essere rieletti (dagli anni 70 ad oggi)
Truman e Johnson: sopo un solo mandato non si ricandidano
Ford, Carter, Bush Sr.: dopo un solo mandato vengono sconfitti
George Wallace, Ross Perot, Ralph Nader: candidati presidenziali con partito terzo
Campagna elettorale 1960: Kennedy vs. Nixon
Primi due candidati ad incontrarsi per un dibattito
Campagna elettorale 1964: Johnson (Vicepresidente di Kennedy) vs. Goldwater (repubblicano)
Goldwater si sposta troppo verso destra e perde clamorosamente
Campagna elettorale 1968: Humphrey (Vicepresidente di Johnson) vs. Nixon (repubblicano)
Campagna di Humphrey danneggiata dalla guerra in Vietnam e dai disordini di Chicago
Campagna elettorale 1972: McGovern (democratico) vs. Nixon (repubblicano)
McGovern si sposta troppo verso sinistra e perde
Campagna elettorale 1974: Gerald Ford (Vicepresidente di Nixon)
Ford era stato per decenni parlamentare alla Camera dei rappresentanti
Primarie democratiche 1976: Carter (leadership morale) vs. Nixon (incumbent, Watergate)
Elezioni 1984: Reagan (repubblicano)
Elezioni 1988: Reagan (incumbent repubblicano)
Campagna elettorale 1992: Bill Clinton vs. Gorge Bush Sr. (Vicepresidente di Reagan)
Clinton usa come leit motiv lo stato dell'economia e sconfigge Bush Sr.(incumbent)
Campagna elettorale 2000: Al Gore (Vicepresidente di Clinton) vs. Gorge W. Bush vs. Nader
Alle primarie repubblicane McCain si ritira per insufficienza di risorse
Gore conduce una campagna troppo ideologica e di sinistra e perde
Campagna elettorale 2004: John Kerry (democratico) vs. George W. Bush (incumbent repubblicano)
Kerry vince negli stati dell'Est e dell'Ovest (i più popolosi, Bush negli stati del Sud e del centro
FRANCIA
Doppio turno aperto: ammissione al secondo turno di tutti i candidati del primo e anche di nuovi
Forma di governo parlamentare (Bicameralismo poco differenziato)
Sistema proporzionale
Sistema elettorale maggioritario a doppio turno chiuso in collegi uninominali (majority run off)
Elezioni per l'Assemblea Nazionale: al primo turno vince il candidato che ottiene la maggioranza assoluta, altrimenti si passa al secondo turno, al quale sono ammessi:
- i primi due candidati per le elezioni presidenziali
- chi supera la soglia del 12,5 per cento per le elezioni dell'assemblea legislativa (per contenere la frammentazione partitica e favorire la formazione di coalizioni pre-elettorali)
Voto sincero al primo turno
Voto strategico al secondo turno
Sistema di multipartitismo limitato (gollisti e giscardiani, socialisti e comunisti)
Il Presidente della Repubblica è eletto direttamente dai cittadini, può essere rimosso solo con la messa in stato d'accusa.
Il Primo ministro è nominato dal Presidente della Repubblica ma deve godere della fiducia (anche implicita) del Parlamento
Il Presidente della Repubblica può sciogliere il Parlamento, ma non più di una volta all'anno
- Coabitazione: governa il Primo Ministro; solo per 9 anni, dal 2002 il mandato presidenziale è stato ridotto a 5 anni
George Pompidou e Jacques Chirac: unici due Primi ministri riusciti a diventare Presidenti
1986-Mitterand (Presidente socialista) e Chirac (Primo ministro gollista)
Coabitazione per 2 anni, fino alla fine del mandato di Mitterand
1988-Mitterand rieletto Presidente
scioglie l'Assembleae ottiene, con la luna di miele, una risicata maggioranza di sinistra
1993-Mittarand (Presidente) e Balladur (Primo ministro gollista)
coabitazione per 2 anni, fino alla fine del mandato di Mitterand
Elezioni presidenziali 1995: Jospin (socialista) vs. Chirac (gollista)
Chirac Presidente
1997-Chirac, anche se gode della maggioranza, scioglie l'Assemblea, sperando così di mantenere la
maggioranza fino a fine mandato. Però perde. Coabitazione per 5 anni con Jospin (Primo ministro socialista)
Elezioni presidenziali 2002: Jospin (socialista) vs. Chirac (gollista)
Dispersione dei voti a sinistra (si dava per scontata la vittoria di Jospin, troppi candidati) e al ballottaggio passano Chirac e Le Pen (Front National). Vince Chirac grazie al voto strategico della sinistra.
GRAN BRETAGNA
Sistema elettorale maggioritario a turno unico in collegi uninominali (plurality o first past the post): vince il candidato che nel collegio uninominale vince anche soltanto la maggioranza relativa (premio di maggioranza implicito).
I partiti tendono a presentare candidati solo nei collegi in cui hanno speranza di vincere e gli elettori voteranno prevalentemente per i candidati che hanno speranza di vincere bipartitismo che si può spezzare con la presenza di minoranze geograficamente concentrate (i liberali, pur ricevendo il 15-20% dei voti ottiene un numero limitato di seggi non essendo geograficamente concentrato)
Bicameralismo: Camera del Lords e Camera dei Comuni
Governi monopartitici. Il leader del partito che ottiene la maggioranza diventa automaticamente Primo ministro, senza il bisogno di un voto esplicito di fiducia. A determinate condizioni può sciogliere il Parlamento e quando viene rimosso dall'incarico di leader di partito perde anche la carica di Primo ministro, come è successo a Margaret Thatcher (10 su 16 sono entrati in carica durante la legislatura). Non ci sono veto players.
Elezioni dal 1979 al 1992: vittoria dei Conservatori
Elezioni 1997: vittoria del New Labour di Tony Blair
Elezioni 2001: secondo mandato a Tony Blair
GERMANIA
Sistema di rappresentanza proporzionale personalizzata con due clausole di accesso:
- 5 per cento oppure..
- almeno tre deputati eletti nei collegi uninominali
Bundestag: metà dei seggi vengono assegnati nei collegi uninominali (vince il candidato), l'altra metà a liste circoscrizionali nell'ambito dei singoli Länder (vince il partito). Se il numero di seggi attribuiti al partito sulla base dei voti di lista è più bassa del numero di seggi vinto con i collegi uninominali, mantiene quei seggi in sovrappiù (mandati aggiuntivi)
Bundesrat: esponenti nominati dalle maggioranze politiche di governo di ciascun Land (veto player)
Sistema di multipartitismo limitato (democrazia cristiana, verdi, liberali, socialdemocratici)
Bicameralismo: Bundestag: eletto dal popolo
Bundesrat: eletto dalla maggioranza di governo, senza rappres dell'opposizione
Il Parlamento deve dare la fiducia al governo. Diventa Cancelliere il candidato del partito di maggioranza della coalizione vincente, il candidato del secondo partito ottiene il Ministero degli Esteri.
Voto di sfiducia costruttivo: sfiducia a maggioranza assoluta + fiducia a maggioranza assoluta ad un altro cancelliere entro 48 ore, pena lo scioglimento del parlamento (usato solo 3 volte)
. Partito liberale: importanti alleati di governo dei democristiani, ma difficoltà a raggiungere la soglia del 5 per cento. I democristiano incoraggiano allora i propri elettori a votare i liberali nei Lander, e viceversa i liberali incoraggiano a votare democristiano nei collegi uninominali
. Socialdemocratici alleati con i Verdi
ITALIA
Sistema di rappresentanza proporzionale con voto di preferenza e con meccanismo di recupero resti: 10% dei seggi alla Camera dei deputati assegnato in un collegio unico su base nazionale sulla base dei resti. Clausole di accesso: - 300 mila voti su scala nazionale e.
- almeno un deputato eletto in almeno una circoscrizione
Elezioni 1948: voto strategico, conversione sulla Dc per sconfiggere il Fronte popolare (Pds e Pc)
Elezioni 1953: voto strategico, meno voti alla Dc per non fare funzionare la legge truffa
Elezioni 1976: voto strategico, conversione sulla Dc per evitare la vittoria del Partito comunista
Sistema per tre quarti maggioritario a turno unico in collegi uninominali e per un quarto proporzionale con clausola di accesso del 4 per cento su scala nazionale per la Camera dei deputati su base regionale utilizzando i voti che non hanno portato all'elezione di senatori per il Senato.
AUSTRALIA con voto alternativo (maggioranza assoluta dei voti espressi; l'elettore deve indicare in ordine di preferenza tutti i candidati del suo collegio) - sistema bipartitico
NUOVA ZELANDA - sistema bipartitico
CANADA - sistema bipartitico
INDIA
BELGIO: primo stato a introdurre la proporzionale (come sistema difensivo)
IRLANDA: con voto singolo trasferibile
ISRAELE: con un unico collegio
OLANDA: con un unico collegio
SPAGNA: con clausola di esclusione del 3 per cento
URUGUAY - sistema a partito predominante
SVEZIA - sistema a partito predominante
GIAPPONE - sistema a partito predominante
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