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imprenditore e il sistema economico

economia



imprenditore e il sistema economico.


Che cos'è la libertà di iniziativa economica?

Proclamata dall'articolo 41 comma primo da costituzione. La costituzione riconosce ai privati di disporre delle risorse, materiali e umane. Libertà dei privati di organizzare l'attività produttiva e quindi la libertà di privati di decidere che cosa produrre quanto produrre come produrre dove produrre. Questa libertà presuppone anche il diritto di proprietà privata e libertà contrattuale. La libertà di incentiva economica non è semplicemente una somma di diritti e di libertà, è qualcosa di più che viene espresso dal concetto di intrapresa o di iniziativa economica che caratterizza l'imprenditore rispetto al proprietario di strumenti di produzione, come colui che combina i fattori della produzione per la creazione di nuova ricchezza.


In che cosa consiste il governo pubblico dell'economia?

Questa presente nella costituzione articolo 41. Allo Stato e il compito di assicurare il funzionamento lo sviluppo sistema economico e coordinare le esigenze dello sviluppo ec 414c29e onomico con quelle della giustizia sociale ed il pieno sviluppo della persona. Tre sono gli strumenti del governo pubblico dell'economia:



1. Imposizione di limiti alla iniziativa economica privata, atti ad impedirle di svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.

2. I programmi e i controlli che da legge deve fissare per indirizzare e coordinare l'attività economica a fini sociali.

3. Le stesse attività economiche pubbliche, ossia quelle svolte dallo Stato o d'enti pubblici o da società in mano pubblica, in concorrenza collettività economiche private.

4. Le misure di autoritativa nazionalizzazione di imprese o di categorie di imprese, quando ciò si è imposto da fini di utilità generale e si tratti di servizi pubblici essenziali o di fonti di energia, o di situazioni di monopolio.

Tuttavia la libertà dei privati e garantita dalle limitazioni dei poteri imposte dalla costituzione:

1. Carattere eccezionale delle autoritative statizzazioni

2. Parità di condizioni dell'attività economica pubblica e quella privata

3. Riserva di legge (non basta un atto di governo, ma occorre una legge votata dal parlamento) quale garanzia contro l'arbitrio del potere esecutivo.


Che cos'è la libertà di concorrenza?

Principio che protegge l'uguale libertà di iniziativa economica di ciascuno e si propone di giovare alla prosperità collettiva. E garantita dalla costituzione nel riconoscimento della libertà di iniziativa economica privata.

Imprenditore che abbia assunto per primo una date iniziativa, non gode di un diritto alla sua utilizzazione esclusiva. (Ad esempio supermarket o self-service).

Il codice civile non considera le idee organizzative dell'imprenditore come beni immateriali, riconoscendo l'autore o l'inventore il diritto esclusivo, poiché tale diritto sarebbe in contrasto con il principio della libertà di concorrenza.


Che cos'è un monopolio?

È una posizione di vantaggio rispetto le altre imprese che genera degli affetti si può: limitazione della produzione, alto livello dei prezzi, sotto occupazione delle risorse naturali e umane. Lo Stato può espropriare situazioni di monopolio che abbiano carattere di preminente interesse generale (articolo 43 da costituzione). Il principio di libera iniziativa economica viene quindi meno. (Tuttavia è una norma mai applicata e in questi contesti valgono le specifiche norme comunitarie e nazionali dirette a reprimere l'abuso delle posizioni monopolistiche).


Sono validi, ed entro quali limiti, i patti di concorrenza?

Alla concorrenza, gli imprenditori possono in larga misura rinunciare. Il codici civile ammette la possibilità di limiti contrattuali alla concorrenza, tuttavia tale patto deve essere provato per iscritto ed è valido se circoscritto ad una determinata zona o ad una determinata attività, e non puoi cedere la durata di cinque anni.

Il possono essere limitazioni in cambio di contro prestazioni, oppure limiti alla reciproca concorrenza, oppure l'osservazione di determinate regole comuni (ad esempio i cartelli) impegnandosi a limitare la quantità o ad imporre determinati prezzi. Tuttavia le intese fra imprenditori sono vietate in molti paesi, fra i quali anche il nostro, e sono vietate nel trattato istitutivo della comunità economica europea, quando siano dirette a falsare il gioco della concorrenza.


Che cosa sono i consorzi?

Sono un'altra pratica restrittiva della concorrenza: sono definiti dall'articolo 2602 come i contratti mediante i quali più imprenditori istituiscono un'organizzazione comune per la disciplina o per lo svolgimento di determinate fasi delle rispettive imprese. A differenza dei cartelli, essi danno vita ad una organizzazione comune, alla quale è affidato il compito di coordinare l'attività dei singoli imprenditori e per vigilare sull'adempimento di singoli imprenditori dei gli impegni assunti.

Le deliberazioni consortili sono presa maggioranza, ma per modificare il contratto di consorzio occorre l'unanimità. Quando non sia prevista, la durata del contratto vale per dieci anni.

Consorzi con attività esterna: Il contratto può prevedere anche lo svolgimento di determinate fasi delle rispettive imprese e prevedere l'istituzione di un ufficio destinato a svolgere un'attività con i terzi (ad esempio approvvigionamento di materie prime, una gestione di strutture di vendita) in tal caso il consorzio su me una configurazione analoga a quella di una società con propri organi di direzione e di rappresentanza, con un fondo consortile, su quali creditori del consorzio possono far valere i loro diritti, con un proprio bilancio.

Società consortili: Il consorzio può anche assumere la forma di una società, ed allora sarà regolato dalle norme relative al tipo di società adottato.

In origine i consorzi erano, come cartelli, solo una pratica oligopolistica. Con il tempo il contratto si è rivelato per le imprese medie piccole, uno strumento capace di rafforzare la loro posizione e svolgere quindi una funzione anti monopolistiche. Perciò l'enorme il codici civile (caratterizzate da un atteggiamento restrittivo) sono state modificate con norme in favore dei consorzi.


Quali sono i limiti legali  alla concorrenza?

L'articolo 41 dalla costituzione esige che l'iniziativa economica privata non si svolga in contrasto con l'utilità sociale.

Un primo ordine di limiti è ne la preclusione per i privati di svolgere determinate attività economiche che sono riservate per leggerlo Stato o a enti pubblici. La legge perciò può riservare o trasferire mediante espropriazione, salvo indennizzo allo Stato o ad enti pubblici o a comunità di lavoratori o di utenti determinate imprese che si riferiscono servizi pubblici essenziali o a fonti di energia o situazioni di monopolio e che abbiano carattere di preminente interesse generale. Rientrano le ferrovie (1905) l'industria elettrica (1962)... monopolio dei tabacchi. Lo stato inoltre una volta ottenuto per legge  tali imprese, possono loro volta concederne l'esercizio a privati (articolo 2084)... ad esempio servizi automobilistici di linea.

In tutti questi casi si parla di monopolio legale. E in questi casi l'articolo 2597 stabilisce, tutela dei consumatori, che chi esercita un imprese in condizioni di monopolio legale all'obbligo di contrattare con chiunque richiedere prestazioni che formano l'oggetto d'impresa, osservando la parità di trattamento.

Un secondo ordine di limiti legali alla concorrenza: la legge determina la categorie di imprese il cui esercizio subordinato concessione o autorizzazioni amministrativa. articolo 2084. (Ad esempio le banche , autorizzato dalla Banca d'Italia... esercizi di vendita pubblico...)

un terzo ordine di limiti legali a concorrenza: riguarda le modalità dell'attività d'impresa: l'articolo 1339 prevede che clausole, e prezzi di beni servizi, possono esser imposti dalla legge e sono, in tal caso, di diritto inseriti nel contratto, anche in sostituzione delle clausole difformi apposta dalle parti. I poteri sono attribuiti CIP comitato interministeriale dei prezzi e ai comitati provinciali dei prezzi.


Che cos'è la concorrenza sleale?

La nostra legge prende in considerazione la concorrenza sleale da un angolo di visuale particolare: essa non se ne occupa dal punto di vista di tutela dei consumatori, ma di tutela dei reciproci rapporti fra imprenditori.

Non vengono considerate quindi con le tecniche di persuasione dirette a creare o a diffondere il pubblico dei consumatori il bisogno di sempre nuovi prodotti industriali e che sono a causa di profondi squilibri sociali...

la legge si occupa di quei mezzi di persuasione che sono diretti ad orientare la domanda dei consumatori persi prodotti di un'impresa anziché verso quelli di un'altra. I mezzi leali sono vietate dall'articolo 2598 e se ne distinguono tre categorie:

1. Atti idonei a creare confusione con i prodotti e con l'attività di un concorrente. (Es. utilizza nomi o segni distintivi atti a produrre confusione con nomi o segni distintivi usati da altri o imita servilmente i prodotti di un concorrente)

2. Atti gli do ne a diffondere notizie o apprezzamenti sui prodotti sull'attività di un concorrente idonei a determinare il discredito (pubblicità comparativa e pubblicità negativa a esempio l'unico produttore di quel dato prodotto o produttore del solo prodotto genuino), oppure l'imprenditore che si appropria di pregi dei prodotti dell'impresa concorrente. (Reclama per riferimento: l'imprenditore tenta di trarre vantaggio dalla rinomanza dei prodotti altrui presentando il proprio prodotto come simile al più rinomato prodotto altrui)

3. Ogni altro mezzo non conforme ai principi della correttezza professionale e gli do ne ho danneggiare il altrui azienda. (Il giudice dovrà giudicare a seconda della correttezza media di imprenditori di quel ramo... di rientrano i casi lo spionaggio industriale, e dello stormo dei dipendenti... è discusso il tentativo di mettere i concorrenti fuori dal mercato)

i consumatori si trovano, in base codici civile ad essere privi di ogni protezione di fronte alla réclame ingannevole. La reclame menzognera è invece repressa da garante della concorrenza del mercato, che ha il potere di inibire, su istanza di consumatori, di concorrenti, di pubbliche amministrazioni, messaggi pubblicitari che inducono in errore o possono indurre in errore persone cui sono rivolti.

Alla protezione dei consumatori contro gli inganni da pubblicità provvede da alcuni decenni un codici di autodisciplina pubblicitaria creato dei mezzi stampa e dalle imprese di pubblicità. Questi si sono obbligati per contratto a non diffondere messaggi pubblicitari che violino le norme di tale codicee a far sottoscrivere dalle imprese utenti un'apposita clausola di accettazione del codice.


Patti di concorrenza sleale previsti dall'articolo 2598 sono fatti illeciti. Tuttavia, differenza dei fatti leciti in generale, non occorre perché l'atto possa essere qualificato come atto di concorrenza sleale, la prova del dolo e della colpa dell'imprenditore che lo commesso; non occorre nemmeno che l'atto abbia cagionato un danno. La sentenza che accerta atti di concorrenza sleale ne inibisce la continuazione ed da gli opportuni provvedimenti affinché vengono eliminati gli effetti.

Imprenditore gode di due azioni nei confronti del concorrente sleale:

1. L'azione di inibizione (tendente a impedire la continuazione)

2. L'azione di rimozione (tendente a la distruzione delle cose nelle quali la concorrenza sleale si è estrinsecata)

accertati gli atti di concorrenza, la colpa si presume. Sarà quindi il danneggiante a dover provare, per sottrarsi all'obbligazione di risarcimento del danno, di aver agito senza colpa.


Quali sono i segni distintivi dell'imprenditore?

Sono la ditta, l'insegna, in marchio


Che cos'è la ditta?

È il nome sotto il quale l'imprenditore esercita l'impresa. Essa può non corrispondere al nome civile dell'imprenditore. È però richiesto che ditta deve contenere almeno il cognome una sigla dell'imprenditore che originariamente ha formato la ditta.

L'imprenditore ha un diritto all'uso esclusivo della ditta da lui prescelta. La ditta uguale o simile che sia stato utilizzato da altri in epoca successiva, deve essere integrata modificata con indicazioni idonee a differenziarla. Ciò vale anche se usa il nome civile. Il diritto dell'imprenditore alla ditta presenta analogie con il diritto della persona al nome. La ditta tuttavia non è protetta come un attributo della persona dell'imprenditore, mai protetta come un bene immateriale.


Come si trasferisce la ditta?

Articolo 2565: la ditta non può essere trasferita separatamente all'azienda. Nel trasferimento dell'azienda per atto fra vivi la ditta non passa l'acquirente senza il consenso dell'alienante. In caso di morte trasferimento automatico della ditta salva diversa disposizione testamentaria.

A protezione dei consumatori ha stabilito che le ditta non può essere trasferita separatamente dall'azienda.

Le norme sulla ditta sia applicano sia il imprese individuali sia il imprese sociali.

Ragione e denominazione sociali non sono, come si suole ritenere, ditte sociali; essi sono la designazione della società in quanto ente collettivo e si pongono, perciò, suo stesso piano del nome civile dell'imprenditore individuale. La società può avere anche una ditta o più ditte se esercita più imprese. Mentre della ditta può disporre, della ragione sociale a società non può disporre.


Che cos'è l'insegna?

È il segno distintivo dell'azienda o meglio dei locali dell'impresa. Perché l'imprenditore acquisti sull'insegna un diritto di utilizzazione esclusiva, occorre che essa possegga capacità d'istintiva. L'insegna può essere nominativa o emblematica oppure un'immagine. Se insegna può creare confusione con un'altra precedente deve essere integrata modificata con indicazioni adatte a differenziarla.


Come si trasferisce l'insegna?

È opinione comune che è anche insegna possa essere trasferita solo con il trasferimento dell'azienda, ma si ritiene superfluo, in caso di trasferimento d'azienda, consenso dell'alienante.


Che cos'è il marchio?

È il segno distintivo che gli imprenditori possono apporre, sui prodotti che mettono in commercio.

Può essere apposto su prodotto dal fabbricante (marchio di fabbrica) oppure dal rivenditore (marchio di commercio) il quale non può sopprimere il marchio di fabbrica.

Può essere apposto anche come marchio collettivo. E può essere utilizzato per contraddistinguere beni oppure anche attività di imprese di trasporti e comunicazioni, pubblicità, costruzioni, assicurazioni e credito, spettacolo, radio, televisione, trattamento di materiali e simili (marchio di servizio).

Il marchio può essere emblematico o denominativo (espressione del linguaggio) e deve possedere una capacità d'istintiva (deve essere diverso dalla denominazione generica del linguaggio corrente ad esempio "acqua" altrimenti lederebbe la libertà di concorrenza)

deve possedere requisito della novità.

Imprenditore gode degli stessi diritti di cui gode con la ditta e l'insegna. Può quindi esercitare un'azione di inibitoria e un'azione di rimozione e l'azione di risarcimento dei danni.


Come si acquisisce il diritto all'utilizzo del marchio?

Mediante la registrazione del marchio, che viene concesso a seguito di un accertamento dall'ufficio italiano brevetti marchi (marchio registrato)

oppure con l'uso del marchio (marchio registrato)

il marchio registrato gode di una minore protezione giuridica: se esso abbia raggiunto una notorietà estesa il suo uso potrà impedirne che altri registri un marchio corrispondente. Che ha fatto uso del marchio registrato potrà continuare ad usarlo, nonostante la registrazione da altri ottenuta nei limiti del preuso.


Quanto dura il diritto esclusivo del marchio ?

Dura per dieci anni dalla registrazione non può essere prorogato alla scadenza di decenni in decennio. Il brevetto di cade se non è stato utilizzato per cinque anni. Inoltre di cade se si sia verificata la polverizzazione del marchio (aspirina: acido acetilsalicilico)


Come si trasferisce il marchio?

Il codici civile aveva dettato:

Il marchio si trasferisce soltanto con l'azienda.

Il trasferimento del marchio dell'avvenire per l'uso di esso a titolo esclusivo. (Evitare che l'imprenditore conceda da altri di usare proprio marchio pur continuando ad utilizzarlo egli stesso)

nel trasferimento il marchio deve essere utilizzato per contraddistingue prodotti nello stesso uso di quelli originariamente contraddistinto.

La direttiva comunitaria del 1988, attuato in Italia nel '92 elimina l'antico vincolo al trasferimento del marchio e ammette che marchio può essere trasferito per la totalità o per una parte di prodotti o servizi per i quali stato registrato (così l'alienante può continuare a usarlo per altra parte di propri prodotti) purché dal trasferimento non derivi un inganno in quei caratteri di prodotti dei servizi che sono essenziali nell'apprezzamento del pubblico.

Adesso è ammessa anche la licenza di marchio: il marchio può esser oggetto di licenza anche non esclusiva per la totalità o per parte di prodotti dei servizi per i quali stato registrato e per la totalità o per parte del territorio stato. Tuttavia di licenziatario di obbligarsi ad usare il marchio per contraddistinguere i prodotti o servizi uguali a quelli del licenziante.


Che cos'è il marchio debole?

Un marchio che risulti essere una modificazione della denominazione generica del prodotto (automobilo) ma la sua protezione limitata. È protetto solo nella misura in cui differisce dalla denominazione generica del prodotto.


Che cosa sono le opere di ingegno?

Le opere di carattere creativo che appartengono alle scienze, alla letteratura, alla musica, alle arti figurative, all'architettura, al teatro, al cinema ecc.. Comprende tutte le creazioni intellettuali dai film ai programmi alle composizioni musicali alla letteratura.

Il carattere che contraddistingue l'opera d'ingegno e la ricerca del nuovo. Tuttavia è necessario un grado, sia pur minimo, di creatività intellettuale. (Non sono opere di ingegno le opere dal carattere decorativo o la produzione dell'artigiano o opere ornamentali, nei quali la ricerca estetica del nuovo non è disinteressata, non è funzionale ma è diretta ad una immediata applicazione pratica)


Che cosa sono gli invenzioni industriali?

Sono sempre delle opere d'ingegno. Sono :

1. Nuovi metodi di lavorazione, nuove macchine, nuovi strumenti della produzione

2. Nuovi prodotti industriali

3. Applicazioni tecniche di nuovi principi scientifici sempre che suscettibili di immediati risultati industriali.

Sono ritenute nuove, le invenzioni che non siano già comprese nello Stato della tecnica, ossia già rese accessibili al pubblico con la sola descrizione, anche orale o con ogni altro mezzo.


Come sono protette le opere di ingegno e le invenzioni industriali?

Sono giuridicamente ben i toni a formare un oggetto di diritto: sono beni immateriali.

Sul ben immateriale, di sono due diritti:

1.diritto morale di autore o di inventore.(diritto alla paternità) (Diritto della personalità alla stregua del diritto di vita o del diritto al nome... imprescrittibile irrinunciabile intrasferibile). Dopo la morte il diritto morale può essere fatto valere senza limiti di tempo, dal coniuge e dei figli o in mancanza dagli ascendenti o da altri discendenti diretti, indipendentemente dalla loro qualità di eredi. Il diritto morale non si trasferisce agli eredi: non può esser esercitato, a tutela del nome dell'autore defunto, dai suoi congiunti.

2. e per le opere dell'ingegno, anche il diritto dell'autore di non pubblicare l'opera e una volta pubblicata, su diritto di opporsi a modificazioni che possano recare pregiudizio la sua reputazione non che diritto di ritirare l'opera dal commercio per gravi ragioni morali, salvo l'indennizzo di chiavi acquistato il diritto alla utilizzazione commerciale dell'opera.

3. Diritto patrimoniale di autore o di inventore. Diritto esclusivo alla utilizzazione economica dell'opera o dell'invenzione. È concepito come un bere proprio diritto di proprietà. Questo diritto è trasferibile e può formare oggetto di contratti.


Che cos'è il contratto di edizione?

Comporta, salvo patto contrario, trasferimento dei diritti di utilizzazione dell'opera che l'editore s'impegna pubblicare.


Che cos'è la licenza di brevetto?

È un contratto mediante il quale il titolare dell'invenzione costituisce sull'invenzione un diritto, re alle o personale, altrui , che ne consente a da altri l'uso esclusivo un uso non esclusivo.


Che cosa succede per le opere d'arte?

Imprenditore compra il corpo meccanico dell'opera (es. una statua) e non compra la proprietà di un bene. All'autore spetta per legge e una percentuale sul prezzo della prima vendita pubblica dell'opera e sul maggior valore che l'opera abbia conseguito nelle successive vendite pubbliche.


Come si acquisiscono in diritti sulle opere d'ingegno e sul invenzioni industriali?

Per l'autore solo buono all'atto stesso della creazione dell'opera

per l'inventore solo nel momento in cui egli ha conseguito il brevetto per l'invenzione.

Perciò fa più autori, acquista i diritti morale che patrimoniale, di inventore, quello che per primo ha fatto domanda di brevetto.

Il brevetto è concesso dall'ufficio italiano dei brevetti di marchi, tuttavia non è preceduto da un esame tecnico dell'invenzione e della sua novità. L'ufficio si limita a verificare la regolarità della domanda dell'industrialità dell'invenzione.

Non possono essere brevettato il i metodi per il trattamento chirurgico terapeutico del corpo umano animale, né si possono brevetto le invenzioni la cui attuazione sarebbe contraria a l'ordine pubblico e al buon costume.


Che succede se l'innovazione tecnologica è prodotta da dipendenti

in questi casi l'attività inventiva e di tutta come oggetto del contratto di lavoro. E il ricercatore aliena all'imprenditore, verso retribuzione le proprie energie intellettuali , perciò il risultato del suo lavoro appartiene all'imprenditore e il diritto morale rimane all'inventore.


Quanto dura il diritto patrimoniale?

Mentre il diritto morale perpetuo, il diritto d'autore dura fino a 70 anni dopo la morte dell'autore, dopodiché l'opera diventa di dominio pubblico.

Il diritto di brevetto per l'invenzione dura solo 20 anni ma si perde anche per mancato sfruttamento entro tre anni.


Come si attua la difesa del diritto?

Al titolare del brevetto spetta non l'azione di contraffazione, che mira ad ottenere l'inibizione e la rimozione o distruzione. E l'azione di risarcimento dei danni.


Che differenza c'è fra opera comune e opera collettiva?

Opera comune:

Se un'opera viene realizzata con il contributo indistinguibile di più autori,

il diritto patrimoniale di autore appartiene a tutti gli autori in comunione, mentre il diritto morale spetta individualmente ciascuno di essi

l'opera non può essere pubblicata e modificata senza l'accordo di tutti gli autori

opera collettiva:

consiste nella scelta e nel coordinamento di opere di autori diversi eventi ciascuno il carattere di creazione autonoma (enciclopedie)

il diritto patrimoniale chi organizza e dirige la creazione dell'opera.


Che diritto spetta all'autore di progetti di ingegneria?

Un diritto particolare spetta all'autore di progetti di ingegneria: che non può impedire a da altri che realizzi il progetto senza il suo consenso, ma a il diritto ad un equo compenso.


Cosa sono i modelli di utilità?

Sono invenzioni minori, conferiscono a macchina strumenti inventati da altri inventori maggiore efficacia e maggiore comodità di impiego. Chi consegue questo brevetto a diritti, morale patrimoniale analoghi a quello dell'inventore, ma con la differenza che il diritto patrimoniale dura solo dieci anni e si perde per mancato sfruttamento dopo un anno dalla concessione del brevetto.


Cos'è il design ?

Anche i modelli o disegni ornamentali sono opere d'ingegno minori, applicata l'industria (ad esempio disegno di carrozzeria di vetture). Si distingue dall'artigianato artistico perché è applicato alla produzione in serie, e si distingue dalle opere d'ingegno bere proprio per il suo carattere di ricerca estetica applicata a l'industria.

La legge li equipara ai modelli di utilità. Brevetto dura quindici anni





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