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Lo strumento per la formalizzazione degli obiettivi è dato dal budget, termine francese che significa bilancio, ma che nella notazione anglosassone, ha assunto il significato prima di "bilancio preventivo", e poi di "sistema integrato di previsioni inerenti le differenti aree di attività dell'impresa". 333h75d
Il budget può essere scritto seguendo criteri quantitativi ( ad esempio quanti pezzi produrre in un certo periodo), oppure seguendo criteri di tipo monetario ( ad esempio quanto fatturare), o misti (quantità fisiche e monetarie).
L'orizzonte temporale del budget non è fisso ma varia, e per questo si parla di budget a breve ( se inferiore l'anno), a medio (da uno a tre anni), a lungo termine (oltre i tre anni).
In realtà, quando si fissano budget a lungo termine, è necessario porre degli obiettivi intermedi che permettano controlli continui, ciclici finalizzati al conseguimento degli obiettivi a lungo termine.
Questa articolazione su diversi piani temporali, pone la necessità di dettagliare i programmi in modo più o meno preciso: più l'obiettivo è vicino, maggiore dovrà essere il livello di dettaglio. Per esempio se fisso un appuntamento tra due giorni, è giusto che fissi anche l'ora, ma se l'appuntamento è tra un anno non ha senso un simile dettaglio.
Un modulo di budget è organizzato secondo la struttura del seguente foglio elettronico:
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I Trimestre |
II Trimestre |
III Trimestre |
IV Trimestre |
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Pezzi |
Programmato |
Venduto |
Diff. |
Programmato |
Venduto |
Diff. |
Programmato |
Venduto |
Diff. |
Programmato |
Venduto |
Diff. |
A |
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B |
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C |
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La differenza riscontrata tra quanto è stato programmato e quanto si è effettivamente realizzato costituisce l'imput dell'azione di feedback.
Come si è detto, ciascuna area aziendale fissa i suoi obiettivi, sotto il controllo ed il coordinamento dei vertici.
Si comprende allora che i vari budget non sono indipendenti l'uno dall'altro.
Il primo budget che è redatto è il budget delle vendite: attraverso esso si cerca di prevedere l'andamento del mercato.
Esso funziona come dato d'input per il budget di produzione e dei costi di produzione. C'è poi il budget dei costi fissi, che - come vedremo - sono in qualche modo indipendenti dai volumi di produzione.
Vi sono inoltre il budget degli investimenti e disinvestimenti in cui si stabilisce l'acquisto o la cessione di fattori produttivi: ad esempio si pianifica l'acquisto o la vendita di un capannone; tutti questi budget confluiscono in quello patrimoniale generale, in cui vengono registrati gli effetti finanziari di tutti i budget precedenti.
Il budget sotto certi versi più importante, derivato da quello patrimoniale generale, e che deve essere controllato continuamente, è il budget dei flussi di cassa. Esso, infatti, è il primo strumento per controllare i conti dell'impresa, condizione fondamentale per evitare crisi di liquidità che potrebbe portare all'eccessivo indebitamento con i fornitori e con le banche, e quindi al fallimento.
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