Bilanci
straordinari
I
bilanci straordinari sono così definiti perché non vengono fatti con cadenza
annuale come quelli ordinari, ma solo in corrispondenza di fatti eccezionali
che richiedono la redazione di un bilancio aggiuntivo e di solito, viene redatto con riferimento ad un
intervallo temporale diverso dall'annualità.
Caratteristiche generali dei
bilanci straordinari
I bilanci ordinari sono notevolmente diversi da quelli straordinari, in
particolare vengono reda 929b14j tti nel momento
in cui si verificano fatti eccezionali che lo richiedono (al contrario di
quelli ordinari, redatti alla fine di ogni esercizio), sono formati solo dallo
Stato Patrimoniale (mentre quello ordinario è formato anche da Conto Economico
e nota integrativa), sono redatti con criteri diversi così da determinare un
valore economico"attuale" di un'impresa o parte di essa ( mentre nel bilancio
ordinario seguiamo principi come la prudenza)
I principali eventi in corrispondenza dei quali si rende
necessaria la redazione in un bilancio straordinario sono la cessione, la
fusione, la scorporazione, la scissione, la trasformazione e la liquidazione
CESSIONE
La cessione consiste nel trasferimento di un'azienda da un soggetto ad un
altro;il pagamento di un'impresa ceduta può avvenire con versamento in
denaro(cessione in senso stretto), ma anche ricevendo dalla società acquirente
un certo numero di azioni o di quote(conferimenti di azienda).
La cessione interessa qualunque tipo di impresa sotto forma societaria o di
impresa individuale ed in ogni caso si ha un'impresa che cessa di esistere e
un'altra impresa che nasce o che comunque si espande acquisendo la società
venduta.
La cosa più importante da fare nel momento in cui un'impresa viene ceduta è la
valutazione dell'impresa stessa e il bilancio straordinario di cessione ha
proprio lo scopo di stabilire i valore dell'impresa venduta.
Per determinare questo valore di cessione possiamo
usare i metodo patrimoniale, misto o reddituale.
il metodo patrimoniale,
considera il valore di cessione dell'impresa uguale al patrimonio netto
dell'impresa con alcune rettifiche. Dobbiamo quindi prendere il patrimonio
netto iniziale ed adottare tutti i criteri per far si che i valore che appare
sia il più "attuale"possibile.
Una volta eseguite, arriviamo al patrimonio netto rettificato che è esattamente
il prezzo di cessione.
Il metodo reddituale, segue il principio secondo cui l'impresa
viene vista come un qualcosa che è capace di rendere un certo capitale. Per
valutare il valore dell'impresa, bisogna cercare di determinare gli utili
previsti per gli anni successivi e per far ciò si calcola il reddito medio
normale, apportando alcune rettifiche, dopo di che è necessario aggiungere
una percentuale da calcolarsi sul reddito medio normale partendo dal
presupposto che i redditi negli anni successivi saranno superiori a quelli
ottenuti negli anni precedenti, trovando così il reddito medio prospettico.
Il metodo misto prevede la fusione dei due metodi precedenti.
Ciò significa che dobbiamo determinare prima di tutto il patrimonio netto
rettificato e sommarvi l'avviamento.
Al momento della cessione però non c'è solo da trovare il prezzo di cessione,
ma va anche fatto il bilancio straordinario di cessione, cioè lo Stato
Patrimoniale revisionato.Le uniche voci del tutto nuove del patrimonio di
cessione sono l'avviamento, che va nell'attivo e il prezzo di cessione che va
nel passivo.
FUSIONE
Le imprese che si fondono spariscono giuridicamente, cioè cessano di essere
imprese autonome e diventano invece un'unica impresa con un unico soggetto
giuridico; Ciò significa che le imprese uniscono le proprie potenzialità
produttive con l'intento di migliorare la redditività globale.
A proposito della fusione, va detto che essa può essere:
. per incorporazione, quando un'impresa si fonde con una già esistente e
si ha la perdita di un solo soggetto giuridico, in quando l'impresa che
incorpora l'altra continua ad esistere esattamente con lo stesso soggetto
giuridico di prima;
. per unione, nel senso che scompaiono le imprese che si fondono e se ne crea una
del tutto nuova che è il risultato dell'unione delle varie imprese che si sono
fuse.
Al momento della fusione bisogna
predisporre per ogni impresa coinvolta, il bilancio straordinario di fusione.
La valutazione delle varie imprese è spesso affidata a dei professionisti che godono della fiducia di tutte le
imprese interessate.
Una volta trovato il valore economico di ogni impresa, esso viene usato per
determinare l'aumento di capitale della società che incorpora le altre e per
determinare anche quante azioni della società incorporante devono essere date
ai soci delle società incorporate o per stabilire quante azioni della nuova
società dovranno essere date ai soci delle varie società che hanno preso parte
alla fusione.
SCORPORAZIONE
La scorporazione è un'operazione in cui una società conferisce un ramo
della sua attività in una nuova società oppure in una società pre-esistente
ottenendo in cambio le azioni della società scorporata.
Dopo la scorporazione, il valore economico della società scorporante può essere
maggiore, minore o uguale a quello antecedente alla scorporazione. Nel caso in
cui i due valori siano diversi, l'impresa scorporante registrerà una
plusvalenza o una minusvalenza di scorporazione.
In corrispondenza della scorporazione, per determinare appunto se vi è stata
una plusvalenza o una minusvalenza, è necessario eseguire il bilancio
straordinario, ovvero semplicemente lo Stato patrimoniale a valori correnti
dei vari rami d'impresa scorporati, rilevando le differenze tra il valore
economico e il valore contabile delle componenti del patrimonio che sono state
sottratte dal patrimonio della scorporante per andare a formare quello della
scorporata.
SCISSIONE
La scissione è l'operazione con cui un'impresa conferisce uno o più rami della
sua attività in altre imprese che vengono create da nuovo o che sono già
esistenti.
Anche questa quindi è un'operazione di ristrutturazione delle grandi società
che serve per ottenere maggiore efficienza e redditività.
La fusione
può essere:
. integrale, se l'impresa che attua la scissione cessa
completamente di esistere e si creano diverse imprese distinte che nel
complesso hanno lo stesso patrimonio di quella iniziale;
. parziale, se la società che attua la scissione continua ad
esistere anche se ridimensionata in quanto solo una parte dei rami sono
conferiti a nuove società.
.
TRASFORMAZIONE
Si ha una trasformazione aziendale quando un'impresa cambia forma
giuridica.
Questo tipo di bilancio, è redatto
secondo i principi del bilancio ordinario, anche se possono
essere modificati i criteri di valutazione di tutti gli elementi patrimoniali e
di reddito soggetti a relazione giurata di stima
Nel caso in cui una società passi da
società di persone a società di capitali, è previsto che la valutazione del
patrimonio venga fatta da un perito nominato dal tribunale che può stabilire
che le valutazioni siano maggiori di quelli della contabilità (plusvalenza)
oppure inferiori (minusvalenza).
LIQUIDAZIONE
L'operazione di liquidazione consiste nella totale cessazione dell'attività
d'impresa. Si ha quindi la vendita delle immobilizzazioni, la riscossione dei
crediti e con i proventi realizzati il pagamento dei debiti contratti.
L'effetto quindi è del tutto equivalente a quello della cessione con la
differenza che in questo caso con la
liquidazione l'attività cessa completamente.
Quando è possibile, viene sempre preferita la cessione alla liquidazione
semplicemente perché il patrimonio netto di cessione risente positivamente
dell'influenza dell'avviamento e quindi il valore che si percepisce cedendo
l'impresa nel suo complesso è in genere maggiore. L'impresa quindi viene
liquidata solo quando sia impossibile trovare un acquirente a causa delle
cattive condizioni in cui versa l'impresa e degli alti costi che l'acquirente
dovrebbe sostenere per la ristrutturazione.
Le fasi della liquidazione sono:
. redazione del conto della gestione, ovvero del bilancio relativo al
periodo che va dalla chiusura dell'ultimo esercizio fino alla liquidazione
. si nominano i liquidatori con lo scopo di redigere
l'inventario di liquidazione;
. gestione della liquidazione, in cui si vendono i beni dell'attivo e con
quello che si ricava si saldano i debiti;
. chiusura della liquidazione, con l'accertamento di ciò che è rimasto e
la distribuzione ai soci;
. redazione del bilancio finale di liquidazione (Stato Patrimoniale,
Conto Economico, Piano di riparto, relazione dei liquidatori)