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ECONOMIA AZIENDALE
L'azienda viene considerata come un istituto economico atto a perdurare nel tempo,ha come obbiettivo quello di soddisfare i bisogni umani grazie a dei processi produttivi coordinati tra loro. Viene chiamata "istituto" grazie a Gino Zappa perché egli era un istituzionalista.; cioè coloro che credevano che l'azienda fosse l'asse portante della società. Il criterio più importante che sta alla base dell'attività aziendale è il criterio di scambio. L'azienda è un unità in continua trasformazione e dunque soggetta a tutti i cambiamenti che provengono dall'ambiente esterno ma anche dall'interno. L'uomo è sicuramente il centro motore dell'azienda; infatti senza bisogni umani da soddisfare non avrebbe senso l'interno processo produttivo che porta alla creazione di valore (servizi). L'uomo,inoltre, è portare ad una serie di decisioni da prendere,per capire qual è il processo produttivo da avviare:
Inoltre l'elemento umano,oltre ad essere presente nell'ambito operativo,è soprattutto importante nel settore manageriale,cioè il gruppo di persone che prendono le decisioni più adeguate per l'azienda con un indirizzo strategico.
I fattori produttivi sono le risorse aziendali che devono essere utilizzate per creare i prodotti. I fattori produttivi si distinguono in:
risorse naturali: comprendono tutti gli elementi offerti spontaneamente dall'ambiente esterno.
risorse umane: sono rappresentate da qualsiasi attività manuale o anche intellettuale messa a
disposizione dall'uomo.
Mentre per gli economisti è fattore produttivo qualsiasi elemento disponibile per la produzione che permetta di ottenere un risultato economico; per gli aziendalismi è considerato fattore produttivo solo l'elemento che è oggetto di scambio,e che quindi ha una valore monetario.
Per essere considerato un fattore produttivo deve avere:
Altri fattori produttivi sono il capitale e il lavoro.
Il fattore lavoro può essere considerato un servizio offerto dalla persona che impegna e proprie capacità sia fisiche che intellettuali. Il lavoro può essere o indipendente (di governo) o dipendente (subordinato). Mentre al capitale possono essere ricondotti dei beni,dei servizi e anche dei mezzi economici che prestano la propria utilità economica. A questo punto bisogna fare una distinzione fra fattori generici ( mezzi monetari e finanziari atti ad essere scambiati e trasformati ) e fattori specifici ( investimenti di questi mezzi monetari in beni economici dell'azienda ).
Per istituire un'azienda non basta solo il capitale ma ci devono essere anche delle condizioni di ambiente e di mercato favorevoli per lo svolgimento di questa attività. Ed è per questo motivi che nelle fasi iniziali viene fatta la scelta di quale investimento scegliere e dunque a quale tipo di azienda dar vita. E dunque il capitale è una condizione necessaria ma non sufficiente per il funzionamento dell'azienda perché essa è soggetta a delle condizioni esterne che prendono il nome di condizioni immateriali o intangibili.
Produzione economica non significa tanto la trasformazione subita dal bene,quanto piuttosto l'accrescimento di utilità nel prodotto o nel servizio. Il tempo come abbiamo visto è un elemento determinante per distinguere l'attività aziendali rispetto a quelle produttive generiche. Infatti l'azienda,una volta istituita è destinata a durare nel tempo; ha bisogno di tempo per affermarsi.
È opportuno analizzare le relazioni che legano le categorie differenti di <<imput aziendali>>. In realtà,proprio questi rapporti,danno vita al sistema di operazioni della gestione. L'azienda sorge nel momento in cui è possibile,dalla combinazione di questi fattori produttivi,far scaturire fatti,negozi,rapporti. Tutte le operazioni sono legate tra loro da un rapporto di coordinazione in modo da formare un sistema. Il rapporto di coordinazione è presente gia nel momento in cui lo svolgimento dell'attività aziendale è solo ipotizzato.
Il soggetto che istituisce un'azienda mette insieme anche degli elementi e delle condizioni operative come i fattori produttivi,risorse invisibili e anche condizioni e modalità che devono essere legati tra loro da una serie di relazioni in modo da permettere la formazione di un sistema. Oltre alle relazioni che stanno alla base della vita aziendale, che vengono chiamate di coordinamento, ce ne sono altre chiamate di " combinazione degli imput " cioè dei fattori e altre ancora chiamate di composizione delle forze aziendali con quelle interne dell'azienda.
Esse devono essere attuate in modo da garantire all'azienda un armonia con l'esterno e quindi un raggiungimento di uno stato di ordine. L'ordine nell'ambito aziendale non significa immobilismo ma bensì monitoraggio costante e controllo dei fatti interni oppure esterni che possono minacciare l'azienda. Diciamo che ci sono tre tipi di ordine:
ordine sistematico --- ordine combinatorio ---- ordine di composizione
Nel caso in cui la combinazione che è stata realizzata non risponda al criterio di ordine,possiamo trovarci in presenza di squilibri dei fattori con la preminenza ora dell'uno ora dell'altro.
Un altro importante aspetto è il cambiamento delle circostanze del mercato che magari richiedono dei cambiamenti all'interno dell'azienda. Delle volte questi cambiamenti sono solo modificazioni,altre volte invece sono degli interventi radicali.
Per far si che un sistema funzioni bisogna prendere in considerazione anche la seconda categoria degli imput aziendali cioè le conoscenza,le motivazioni,l'esperienza, le circostanze esterne del mercato. Infatti se i rapporti con l'esterno avvengono in maniere caotica e l'azienda non è in grado di rispondere a tutto questo cioè non è in grado di fronteggiare le forze esterne o interne,oppure non riesce a percepire in anticipo delle circostanze negative e di fronteggiarle prima che si rovini tutto,allora la sua funzione economica viene messa in pericolo.
Lo stato di ordine viene definito come ordine di composizione. Esso rappresenta una condizione dinamica di equilibrio molto difficile sia da raggiungere che da mantenere. La forza dell'azienda non proviene tanto dal bene concreto quanto dall'insieme di conoscenze,dalla capacità di scelta dei soggetti che guidano le operazioni di gestione. Queste persone vengono chiamate manager,loro portano il loro bagaglio di conoscenze,motivazioni,esperienze insieme ai tratti caratteristici della loro personalità. I manager sono dunque una forza interna che però non è immutabile perché è comunque destinata a rinnovarsi, non è statica socialmente e culturalmente.
Il campo dell'ordine di composizione è il campo di azione dei manager che utilizzano strategie.
Sempre per quanto riguarda la posizione di equilibrio, le posizioni di equilibrio raggiunte vengono espresse in termini quantitativi mediante un indice sintetico chiamato reddito e questo trova molte limitazioni e incertezze. Prima perché dobbiamo considerare la complessità e la multiformità degli andamenti aziendali a causa della quale una serie di dati relativi ad un fatto amministrativo possono non corrispondere più alla realtà nel momento stesso in cui vengono rilevati. Tutto questo crea dei dubbi sulla capacita di valutazione del reddito. Il reddito rappresenta un elemento necessario ma non sufficiente poiché quest'ultimo deve tener conto di altri aspetti ed andamenti,sia interni che esterni.
I criteri discriminanti servono a individuare le aziende rispetto alle non aziende. Azienda può diventare qualsiasi unità economica facente capo di un gruppo di persone soltanto però se in essa vengono seguiti i criteri di gestione e di comportamento adeguato. Il processo di gestione aziendale ha tre fasi: fase decisionale, fase di attuazione e fase di controllo.
La visione sistematica è la condizione primaria per far si che si tratti di azienda. Essa rappresenta un aggregato di persone che opera esprimendo una volontà comune indirizzata ad un raggiungimento di uno scopo comune (creazione di ricchezza). Se tutte queste relazioni vengono regolate da un criterio di coordinazione,di combinazione e di composizione allora ci troveremo di fronte ad una visione sistematica.
L'azienda è un sistema cibernetico (cioè si autoregola da sola,senza intervento esterno). Essa è dunque autonoma e questo è un aspetto estremamente importante. Senza la quale non vi sarebbe libertà di scegliere e di operare. Bisogna tener presente,però,che con questo, non vuol dire che l'azienda deve ritenersi completamente distaccata dall'ambiente esterno e dalle responsabilità che essa ha nei confronti dell'uomo e della società. La cosa più importante è che non si lasci influenzare nelle scelte e nelle operazioni da svolgere.
L'economicità è il criterio a cui devono ispirarsi i manager per raggiungere la cosiddetta posizione di equilibrio. Essi devono agire secondo economicità e vuol dire tener presente tutte le condizioni di funzionamento per l'azienda, quali condizioni di equilibrio tra i fattori produttivi, tra le forze aziendali e ambiente,sia esterne che interne.Alla fine devono raggiungere il sistema di condizioni finalistiche: risultati economici e finanziari, posizione sul mercato, capacità di competere, grado di consenso di cui gode l'azienda e potenzialità di sviluppo. Inoltre bisogna anche percepire dei fenomeni di incertezza e fronteggiarli tempestivamente.
Oggi sempre di più si sente l'esigenza di chiedere alle aziende di dimostrare il loro grado di responsabilità sociale attraverso la comunicazione della loro filosofia di gestione mediante documenti espliciti che attestino la presenza di orientamenti condivisibili dagli stakeholder cioè dagli esponenti delle varie categorie di interessi che convergono sull'azienda. Tali documenti rappresentano atti di comunicazione volontaria poiché nessun obbligo è stato definito fin ora dal legislatore e possono essere: il bilancio sociale ,il bilancio ambientale, il bilancio di sostenibilità e il bilancio di missione. Per questi motivi possiamo dividere due grandi classi di istituzioni: le aziende e le non aziende.
Tenendo conto del settore economico esistono aziende industriali,commerciali. Tenendo conto della dimensione esistono aziende di piccola,media e grande dimensione. Tenendo conto della natura del soggetto esistono le aziende private e le aziende pubbliche. Inoltre ci sono due soggetti molto importanti: il soggetto economico ( è una figura astratta;rappresenta un insieme di persone fisiche che esprimono gli interessi interni. Esso coincide con i portatori di capitale proprio) e poi c'è il soggetto giuridico ( la persona che assume le obbligazioni e i diritti derivanti dalle operazioni effettuate).
La corporate governance sta ad indicare il governo economico delle società di capitali. Ciò comprende sia l'insieme di norme giuridiche che riflettono il modello aziendale, sia gli assetti istituzionali,sistemi di direzione e di sorveglianza attuati per garantire che il governo dell'azienda societaria si svolga in modo efficace. Esistono due fondamentali modelli alternativi: l'outsider system (che vede nel mercato dei capitali il meccanismo efficace per regolamentare le relazioni e quindi i conflitti che vi sono tra la proprietà e il management, facendo si che il potere di indirizzo strategico sia nelle mani dei manager) e poi c'è insider system ( assegna un ruolo importante alla cerchia degli stakeholder cioè tutti gli altri soggetti diversi dagli azionisti e dai manager interessati alle vicende aziendali. Si pone come obbiettivo l'esigenza di garantire l'equilibrio tra soggetti interni ed esterni.
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