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Sistema bancario
MONTI DI PIETÀ
MONTI FRUMENTARI
BANCHI PUBBLICI (per finanziare l'att. Della P.Amm.)
BANCHIERI PRIVATI
CASSE RI RISPARMIO
BANCHE DI EMISSIONE
DIFFICOLTÀ NEGLI ANNI SESSANTA
LIEVE RIPRESA VERSO LA FINE DEL SECOLO
RIPRESA NEI PRIMI ANNI '70 (altri paesi sono 929j94j impegnati in conflitti, es. Prussia)
CONTRASTANTE DECENNIO '80
CRISI DEI PRIMI ANNI '90
SVILUPPO DI FINE SECOLO (anni di Giolitti)
UNIFICAZIONE MONETARIA
SISTEMA BIMETALLICO DECIMALE
SI DIFFONDE LA LIRA PIEMONTESE
ADESIONE ALL'UNIONE LATINA (1865)
IL SISTEMA BANCARIO RIFLETTE:
Esigenze di finanza pubblica
Esigenze di credito a b/t. Permane la figura del mercante banchiere
CONGIUNTURA ECONOMICA
Attenzione ai problemi della finanza pubblica. Ingenti spese per il settore militare. 1866 3^ guerra d'Indipendenza. Massimo debito statale.
Grande influenze della congiuntura economica internazionale (sviluppo anche in Italia)
Grande concorrenza degli USA nella produzione cerealicola (prezzi bassi)
Anni '80. Forte crisi agraria; '87 tassa doganale. Vivace l'industria
5 banche di emissione , la sesta nasce nel 1870, è quella dello Stato Pontificio.
OPERAZIONI BANCHE DI EMISSIONE: Banche che svolgono le medesime funzioni delle altre, ed in più emettono moneta.
OPERAZIONI PASSIVE: finanziamenti esterni
EMISSIONE BIGLIETTI (Rapporto 1/3)
DEPOSITI E C/C
SCONTO EFFETTI A 3 MESI, CON 3 FIRME
CREDITI A B/T GARANTITI DA TITOLI O MERCI
INVESTIMENTI CON DIVERSO GRADO DI LIQUIDITA'
COLLOCAMENTO TITOLI PUBBLICI (Statali o altri)
CUSTODIA VALORI
INCASSO EFFETTI
Perché rimane la pluralità di emissione?
Le banche di emissione sostengono le attività economiche dell'ambiente in cui operano.
Sostegno da parte della cultura (Francesco Ferrara sostiene la pluralità di emissione); Cavour sostiene l'unicità di emissione da parte della BANCA NAZIONALE DEL REGNO.
Fallimento delle diverse proposte parlamentari.
POLITICA COMMERCIALE
a) TRIONFO LIBEROSCAMBISTA. Agevolati gli scambi con l'estero. Poche barriere all'importazione di prodotti esteri.
ABBATTIMENTO BARRIERE DOGANALI INTERNE
ESTENSIONE TARIFFA DOGANALE PIEMONTESE
STIPULA TRATTATI COMMERCIALI CON: Francia, Inghilterra, Russia, Paesi Bassi, ecc.
b) DIFFICOLTÀ DI ALCUNE ATTIVITÀ MANIFATTURIERE per mancanza di protezione
c) PROTEZIONE NATURALE: Basso livello redditi (scarsa domanda) e INADEGUATE VIE DI COMUNICAZIONE
POLITICA FINANZIARIA
a) UNIFICAZIONE TRIBUTI (prima diversi da Stato a Stato)
IMPOSTA FONDIARIA
RICCHEZZA IMMOBILE
DAZI DI CONSUMO (Imposta indiretta)
b) BILANCIO DELLO STATO
FORTE DISAVANZO PUBBLICO INIZIALE assorbe debito stati preunitari
ELEVATE SPESE (vicende politico-militari e costruzione ferrovia)
OBIETTIVO DEL PAREGGIO (1875-1876)
STRUMENTI STRAORDINARI (Debito pubblico e vendita demanio).
Si confermano le alleanze internazionali (Francia). Si conferma la prevalenza dell'attività agricola, grazie alla politico liberoscambista.
EQUILIBRIO AGRICOLO-COMMERCIALE: si producono merci che sono in grado di soddisfare la domanda e il SURPLUS viene esportato (attenzione al rischio).
Anche dal punto di vista commerciale e monetario si confermano quelle già fatte dallo stato piemontese (LIRA + POLITICHE LIBEROSCAMBISTE).
Il paese opera in ottica di divisione del lavoro. Produzione di alcuni prodotti predominanti assorbiti dalla domanda.
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