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POSSIBILI DOMANDE TEORICHE RELATIVE ALLA SECONDA PROVA IN ITINERE DEL 5 FEBBRAIO 2010
La teoria di una regolazione spontanea dello scambio proposta da Adam Smith si basa sul concetto di mano invisibile. Con tale metafora, Smith, vuole intendere che il sistema economico non richiede interventi dall'esterno per regolarsi. Secondo Smith è per mezzo della mano invisibile che è possibile creare un ordine sociale che soddisfi tutti e che si possa avere un equilibrio nei mercati.
Quali sono le possibili forme di mercato?
Le principali forme di mercato sono: l'oligopolio, in cui il mercato è "gestito" da pochi ma influenti offerenti; il monopolio, in cui esiste un solo offerente che è in grado di produrre un bene o un servizio; la concorrenza perfetta, in cui gli offerenti non sono in grado di fissare autonomamente il prezzo che scaturisce invece dall'incontro tra la domanda e l'offerta.
Quali fattori possono modificare la forma di mercato?
Il fattore più rilevante che è in grado di modificare la forma di un mercato è certamente lo stato. Ad esempio, attraverso un organo preposto che è l'antitrust, lo stato può cercare di favorire la c 323e45d oncorrenza perfetta sui mercati economici a discapito dei monopoli e degli oligopoli, concorrenza che, generalmente, ha lo scopo di stimolare lo sviluppo e un utilizzo più razionale delle risorse.
Cosa vuol dire verticalizzazione di un processo produttivo?
Il processo di verticalizzazione è quel processo che un'impresa attua quando acquisisce, attraverso nuovi impianti o altre imprese, le funzioni che erano eseguite durante la catena produttiva.
Quali sono i tre fattori che recentemente hanno cambiato il sistema economico in maniera radicale?
I tre fattori che hanno recentemente cambiato il sistema economico in modo radicale sono: 1) la produzione su larga scala; 2) lo sviluppo del settore pubblico (dello Stato) partendo dal servizio di difesa; 3) la presenza di personale specializzato dovuta in gran parte alla divisione del lavoro che contribuisce ad aumentare la produttività.
La scelta tra mercato e organizzazione è determinata dalla minimizzazione dei costi di produzione e dei costi di transazione.
Il surplus del consumatore è la differenza tra il prezzo di riserva e il prezzo di mercato.
Il prezzo di riserva è il valore che ogni consumatore attribuisce ad un determinato bene o servizio. Tale prezzo dipende principalmente dall'utilità del bene per il consumatore.
Il prezzo di mercato è il costo che il consumatore deve sostenere per acquistare il bene.
Lo scambio di mercato avviene quando il prezzo di riserva è maggiore del prezzo di mercato.
Le organizzazioni nascono come soluzione al problema dei costi di transazione ed ai problemi di incertezza dovuti all'asimmetria informativa.
Il costo di transizione è un costo non monetario che è legato al tempo e all'informazione. Esso nasce quando scaturisce l' "ipotesi" di uno scambio, ed indica lo sforzo dei contraenti per arrivare ad un accordo. Cause principali della nascita dei costi di transizione sono: l'asimmetria informativa, in quanto i contraenti non posseggono le stesse informazioni; la specificità della transazione, che è in continuo aumento; la frequenza nel tempo, che è in continua diminuzione.
L'imprenditore è quella persona che ha la capacità di rischiare.
I principali strumenti con i quali il mercato reagisce al proliferare delle organizzazioni sono:
a) i contratti condizionati, la cui caratteristica è quella di, attraverso delle clausole riguardanti il risultato (garanzia), porre vincoli allo scambio anche dopo la sua fine;
b) la reputazione. Essa si fonda sulla valutazione della qualità di un prodotto o di un servizio da parte di altri consumatori che ne hanno usufruito in passato. Essa è un meccanismo informale;
c) la segnalazione. Essa è un meccanismo formale. La formalizzazione è affidata ad un soggetto terzo esterno alle parti interessate allo scambio; tale soggetto ha il compito di valutare la qualità.
Lo scambio di mercato è un qualsiasi scambio di un bene o di un servizio che è regolato dal sistema dei prezzi. Affinché uno scambio sia di mercato non deve avere nessun vincolo tra le parti interessati una volta concluso.
Un contratto si dice incompleto in quanto in esso non è possibile "prevedere tutti gli stati del mondo".
La differenza sostanziale tra reputazione e segnalazione sta nel fatto che la prima è dovuta a valutazioni soggettive, mentre la seconda è fornita da un soggetto terzo che è estraneo alle parti interessate.
Il modello esistente per scegliere una forma di organizzazione rispetto ad un'altra è quello di Hansmann. Egli afferma che le organizzazioni si differenziano tra loro a secondo della combinazione tra la proprietà e l'associazione dell'organizzazione. Hansmann afferma che: sono i proprietari dell'organizzazione coloro i quali possono appropriarsi del residuo di gestione e coloro i quali hanno il diritto di nominare gli organismi decisionali e gestionali dell'organizzazione; sono associati di un'organizzazione tutti coloro i quali hanno dei rapporti (acquisti - cessioni) con l'organizzazione.
I proprietari del polimi sono coloro i quali che nominano il Rettore e il consiglio di amministrazione, quindi, in generale, il personale docente e, in minima parte, una rappresentanza degli studenti e dei tecnici. Gli associati al polimi sono tutti gli studenti, i docenti e tutto il personale che opera per il Politecnico (pulizie - tecnici).
Il politecnico di Milano può essere suddiviso in questo modo:
Perché per un'impresa è rilevante la forma di mercato?
La forma di mercato è rilevante per un'impresa in quanto l'impresa subisce le caratteristiche di tale forma e, per questo motivo, si deve adattare. Molto spesso le imprese, subiscono la forma di mercato imposte dalle politiche a favore della concorrenza promosse dallo Stato.
Perché si acquista un prodotto?
Il motivo principale per il quale i consumatori acquistano un prodotto è per trarne benessere e utilità.
La concorrenza amministrata è una caratteristica dei "quasi mercati". Essa consiste nel confrontare le performance di imprese operanti nello stesso settore ma che sono in due luoghi diversi, infatti la concorrenza amministrata può essere chiamata anche concorrenza a distanza.
No. La concorrenza affinché faccia bene al funzionamento del mercato deve essere controllata e regolata. In alcuni casi la concorrenza può essere addirittura dannosa in quanto si può andare incontro a comportamenti scorretti e opportunistici che minano alla fondamenta del mercato.
L'impresa che opera in un regime di monopolio invece di subire il mercato lo condiziona in maniera molto evidente in quanto è l'impresa che decide il prezzo di vendita in maniera autonoma. Anche in un mercato di tipo concorrenziale, un'azienda può in minima parte condizionare il mercato; questo avviene soprattutto quando solo un'azienda offre un certo tipo di prodotto e non vi sono altre aziende in grado di offrire prodotti simili.
Quali sono le caratteristiche della domanda individuale? Perché la curva è decrescente rispetto alla quantità?
La caratteristica della domanda individuale è che essa può essere rappresentata come una curva decrescente. L'andamento decrescente della curva è giustificato dal fatto che l'utilità che un consumatore ricava da un'unità aggiuntiva di uno stesso prodotto è marginalmente decrescente.
Definire il ruolo delle strategie di impresa nella domanda.
Le imprese cercano di modificare l'andamento decrescente della curva della domanda attraverso massicce campagne promozionali (pubblicità) o con la differenzazione del prodotto per soddisfare i bisogni specifici di ciascun individuo.
I fattori principali che incidono sulla domanda individuale sono il gusto, l'utilità del bene, la disponibilità economica del consumatore, i prezzi, la disponibilità di prodotti sostitutivi e di prodotti complementari.
La domanda di mercato è determinata dalla somma delle singole domande individuali.
La domanda può essere elastica quando ad una piccola variazione di prezzo si ha una grande variazione della quantità (Es. automobile).
La domanda si dice anelastica quando ad una variazione di prezzo non corrisponde una grande variazione di quantità (Es. benzina), ciò significa che le scelte di prezzo sono quasi indifferenti.
Un'impresa di dice price - taker quando non è in grado di determinare il prezzo di mercato che diventa quindi un fattore esogeno. In una forma di mercato concorrenziale perfetto, in quanto le imprese non possono stabilire autonomamente il prezzo, esistono solo imprese price - taker.
A che cosa è pari il profitto dell'impresa?
Il profitto dell'impresa è pari alla differenza tra i ricavi totali e i costi sostenuti per arrivare a quei ricavi; è pari cioè al residuo di gestione.
I principali fattori esterni di costo per un'impresa sono: l'aumento dei salari e degli stipendi; l'aumento dei prezzi delle materie prime; l'aumento dei prezzi degli impianti; l'innovazione tecnologica.
La curva di domanda del mercato possiamo definirla come la media delle varie domande individuali. La domanda individuale dipende dai seguenti fattori: i gusti e la necessità (utilità); il reddito o la ricchezza dell'acquirente; i prezzi e la disponibilità di prodotti sostitutivi; la presenza di prodotti complementari.
Le imprese tentano di modificare questa curva attraverso la promozione (pubblicità), differenziazione del prodotto per i clienti specifici e un ampio portafoglio prodotti.
Quali sono, in un sistema di concorrenza perfetta, le determinanti della domanda e dell'offerta per l'imprenditore?
Esistono tre tipologie di costi che un'impresa deve sostenere:
a) i costi fissi, che non dipendono dalla quantità ma dalle immobilizzazioni dello stato patrimoniale;
b) i costi variabili, che dipendo dalla quantità prodotta;
c) i costi di set - up, che sono dei costi fissi che rimangono anche nel lungo periodo.
La determinante principale del costo del capitale di debito è il tasso di interesse.
Il costo opportunità è quel costo che si paga quando, investendo in una cosa, si rinuncia a tutte le altre.
Un'economia si dice pecuniaria quando i costi dei fattori produttivi diminuiscono per l'intero settore del mercato, cioè diminuiscono per tutte le imprese.
Si ha un'economia di diversificazione quando in un'unica impresa vengono prodotti contemporaneamente due prodotti distinti sulla stessa linea produttiva. Ciò fa si che si abbia una diminuzione dei costi di produzione rispetto a due imprese che producono i due prodotti in maniera distinta.
Si ha un'economia di agglomerazione quando un'impresa tende a localizzare la produzione. In pratica significa che l'impresa attua l'economia di scala (al crescere della quantità prodotta diminuiscono i costi di produzione) e un'economia di diversificazione.
L'unico modo per massimizzare i profitti e quello di minimizzare i costi.
Il costo medio è pari al rapporto tra il costo totale e la quantità prodotta. Il costo marginale è il costo necessario per produrre un'unità in più di un prodotto; esso è la variazione dei costi totali causata dalla variazione unitaria della produzione.
Come viene determinata la scelta di investimento fra breve e lungo periodo?
Le decisioni di breve periodo, a differenza di quelle di lungo, non sono delle decisioni strategiche. Esse non vanno a modificare il capitale dell'impresa o le competenze; quando si ha a che fare con decisioni di breve periodo non bisogna attualizzare i flussi di cassa; non c'è una variazione di capitale fisso; non c'è una variazione di capitale circolante, ciò significa che ciò che si vende è ciò che si incassa.
Che cos'è il cash flow operativo?
Il cash flow operativo è il flusso di cassa potenziale riferito alla gestione caratteristica. Esso è pari, nella sua formula più semplice a: Ricavi - Costi_evitabili; nella sua formula completa è pari a:
(Fatturato - Acquisto_servizi - Lavoro)*(1-t) + (Ammortamenti + Accantonamenti) * (t).
Gli ammortamenti e gli accantonamenti non sono considerabili come spese, in quanto sono costi non cash.
Quali passi permettono una corretta analisi del valore economico quando si effettua un investimento?
La valutazione di un investimento si articola in cinque punti:
a) l'individuazione delle alternative di investimento: gli investimenti si suddividono in:
investimenti non obbligati quando è possibile scegliere anche di non investire;
investimenti obbligati quando bisogna investire per forza;
b) la valutazione della consistenza dell'investimento, cioè individuare i vari progetti dell'investimento che sono correlati tra lo;
c) l'individuazione dei confini dell'investimento, cioè individuare i settori in cui l'investimento ha delle ripercussioni;
d) nella valutazione di come l'investimento impatta sui differenziali competitivi, cioè nel valutare quali parti possono avvantaggiare l'impresa (Es. riduzione costi - aumento qualità);
e) nella valutazione dell'investimento per via analitica attraverso l'utilizzo di tecniche come il Net Present Value.
Che cosa sono i costi affondati?
I costi affondati sono quei costi che sono già stati sostenuti e che non dipendono dalla decisione di investire o meno. Un esempio di costi affondati sono gli studi di fattibilità.
Quali decisioni di un'impresa influenzano il breve periodo?
Le decisioni principali di un'impresa che influenzano il breve periodo sono: la variazione del mix produttivo, generalmente ad una variazione della domanda; la decisione di esternalizzare o internalizzare la produzione.
Che cosa sono i costi evitabili?
I costi evitabili sono tutti quei costi che dipendono direttamente dalla decisione di breve periodo, che si differenziano dai costi non evitabili che, non dipendendo dalla decisione, vengono sostenuti qualunque sia la decisione.
In che cosa consiste l'analisi di break-even?
L'analisi di break - even serve per indicare la quantità, espressa in volumi di produzione o fatturato, di prodotto venduto necessaria per coprire i costi precedentemente sostenuti, al fine dunque di chiudere il periodo di riferimento senza profitti né perdite
Come si calcola il punto di break-even?
Per calcolare il punto di break - even bisogna dividere i costi fissi, cioè quei costi che non dipendono dalla quantità prodotta, per il margine di contribuzione del prodotto, cioè la differenza tra il prezzo_di_vendita e i costi_unitari del prodotto.
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