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CONCORDATO PREVENTIVO

economia



CONCORDATO PREVENTIVO

Il legislatore concede la possibilità all'imprenditore che si trovi in stato di crisi di evitare il fallimento o l'amministrazione straordinaria mediante il CONCORDATO PREVENTIVO da concludersi con i suoi creditori prima dell'apertura del procedimento concorsuale esecutivo. La domanda è presentata al Tribunale e 919g68j l'imprenditore può prevedere: la ristrutturazione dei debiti,la soddisfazione dei crediti l'eventuale attribuzione dell'attivo ad un terzo assuntore e la suddivisione dei creditori in classi.

La domanda deve presentarsi con ricorso al tribunale del luogo ove è posta la sede dell'impresa se è una società la domanda deve essere deliberata e sottoscritta osservando le stesse regole del concordato fallimentare cosi bisogna allegare una relazione circa la situazione dell'impresa,uno stato analitico delle attività, l'elenco dei creditori e il valore dei beni il tutto deve essere accompagnato da una relazione di un professionista.

Il tribunale accerta la regolarità cosi in caso di accertamento negativo pronuncia d'ufficio il fallimento altrimenti dichiara aperta la procedura di concordato preventivo con un decreto che deve contenere la nomina del giudice delegato e del commissario giudiziale, la data per l'adunanza dei creditori e il termine entro il quale l'imprenditore deve depositare la somma necessaria per la procedura. In seguito il decreto è affisso all'albo del Tribunale iscritto nel registro delle imprese e pubblicato in uno o più giornali del tribunale. All'ammissione del concordato seguono numerosi effetti del fallimento cosi:sono sospese le azioni esecutive dei creditori e le prescrizioni inoltre non si verificano le decadenze poi i debiti non pecuniari vengono valutati in denaro. Per quanto riguarda gli organi le funzioni del giudice delegato sono analoghe nelle due procedure e quelle del commissario giudiziale sono analoghe a quelle del curatore fallimentare. L'imprenditore può conservare l'amministrazione dei suoi beni, ma non può pagare i creditori o compiere atti di straordinaria amministrazione altrimenti si ha l'apertura del fallimento che può essere anche dichiarato se il tribunale accerta che il debitore compia atti di frode o risulta che mancavano le condizioni prescritte per l'ammissibilità del concordato.



Il commissario subito dopo la sua nomina deve: verificare l'elenco di creditori e debitori,comunicare ai creditori la data dell'adunanza,redigere l'inventario del patrimonio del debitore. Nel giorno stabilito si ha l'adunanza presieduta dal giudice delegato se non è possibile esaurire tutte le operazioni in una sola adunanza si continua in una successiva non oltre otto giorni. I creditori possono farsi rappresentare con procura scritta, il debitore deve presentarsi personalmente eccetto casi d'assoluto impedimento. Le operazioni di adunanza si articolano in diverse fasi:

  1. Il commissario illustra la sua relazione e le proposte del debitore.
  2. Ogni creditore può esporre le ragioni per cui non ritiene ammissibile il concordato e il debitore può rispondere
  3. Il giudice decide sull'ammissione dei crediti contestati, ma è una decisione provvisoria solo per l'ammissione alla votazione
  4. Si passa poi alla votazione che è poi documentata in un processo verbale

Se non di raggiunge la maggioranza numerica dei votanti il concordato è respinto ed il giudice ne riferisce al tribunale che dichiara il fallimento.

Se le maggioranze sono raggiunte il concordato è approvato e si deve passare all'omologazione il giudice fissa l'udienza di comparizione entro 30 giorni e il tribunale fissa un'udienza per la comparizione del debitore e del commissario. Il tribunale una volta eseguiti gli atti istruttori approva il concordato se sono state raggiunte le maggioranze. L'approvazione avviene con decreto di omologazione che deve essere emesso ne termine di 6 mesi dalla domanda di concordato .se il concordato riguarda la cessione di beni il tribunale nomina due o più liquidatori. Il concordato omologato è efficace per tutti i creditori anteriori al decreto di apertura in caso di concordato di società l'adempimento del concordato libera i soci personalmente e illimitatamente responsabili che restano però obbligati nei confronti dei creditori particolari. Contro il decreto di omologazione si può fare appello entro 15 giorni dall'affissione . Il concordato preventivo può essere annullato o risolto come quello fallimentare. Cosi in caso di concordato mediante cessione dei beni si ha risoluzione se la loro liquidazione non da somme necessarie per il soddisfacimento dei creditori privilegiati. Con la sentenza che annulla o risolve il concordato il tribunale dichiara il fallimento o provvede alla dichiarazione di insolvenza.

L'imprenditore può stipulare un accordo di ristrutturazione del debito con coloro i cui crediti ammontano almeno al 60% del suo debito chiedendo l'omologazione dell'accordo al Tribunale, questa serve per evitare che i pagamenti effettuati in esecuzione dell'accordo possano essere soggetti all'azione revocatoria fallimentare e anche per tutelare i diritti dei creditori estranei agli accordi di ristrutturazione che devono essere regolarmente soddisfatti. L'accordo di ristrutturazione diventa efficace dopo la sua pubblicazione ed entro 30 giorni dalla stessa i creditori possono presentare opposizione e se respinta il tribunale procede all'omologazione.




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