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LICIO
Nome botanico Berberis Iycium
Famiglia Barberidaceae
OrigineHimalaya
Essenza Estratta dalla radice
Antica medicina Lavaggi,linimento,impacchi,polvere
ANTICA MEDICINA
In medicina, gli stami e le radici, molto amare, venivano usati per preparare un decotto per curare tutte le malattie degli occhi, della gola, la tosse e le ferite, ma era anche un ottimo cosmetico per il viso. Vantava proprietą fortemente astringenti e veniva usato principalmente per curare escoriazioni, ulcere, ferite e ragadi.
E' descritto in tutti i testi sanscriti e raccomandato come una delle piante pił preziose della farmacopea indiana.
Contiene un alcaloide giallo detto berberina, sostanza molto amara, tossica a dosaggi elevati che si trova nella radice della pianta e ha forti proprietą antibiotiche.
Veniva prescritto per la cura delle emorroidi, per arrestare l'ingrossamento del fegato e combattere le ulcere duodenali. Mischiato al burro, si poneva sulle palpebre per curare la congiuntivite. Sempre misto a burro, ma con l'aggiunta di canfora, curava l'acne, le ulcerazioni e i foruncoli. Era noto per le sue virtł febbrifughe e carminative. In Egitto veniva usato sotto forma di collirio per la cura delle oftalmie e, unito all'antimonio, come linimento per salvaguardare gli occhi.
Forte astringente, aveva la proprietą di arrestare tutte le fuoriuscite di umori del corpo: dalla dissenteria, agli sputi di sangue, alle emorragie uterine.
Dioscoride lo prescriveva per le orecchie, le ulcerazioni delle gengive, i pruriti, la dissenteria, le mestruazioni troppo abbondanti e tutte le forme di emorragie.
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