Febbre tifoide
malattia infettiva, acuta e
contagiosa
- Agente eziologico = Salmonella Typhi
- Incubazione = 1-3 settimane
- Cenni Clinici = febbre con andamento caratteristico ( aumento la sera e
remissione al mattino), stato stuporoso del paziente, addome meteorico con
feci spesso diarroiche e di colore verdastro
- Contagiosità = dalla prima settimana fino a 3 mesi dall'esordio clinico
Epidemiologia = malattia endemica in tutto il mondo; l'uomo, malato o portatore è l'unica
sorgente di infezione. Il contagio diretto interumano, attraverso le mani, o
indiretto con l'acqua e gli alimenti. La contaminazione dell'acqua può essere
dovuta a infiltrazione di liquami o inquinamento della sorgente; la
contaminazione degli alimenti( frutti di mare e ortaggi), è dovuta allo
smaltimento di rifiuti liquidi
- Prevenzione = bonifica dell'ambiente -
assistenza/isolamento in ospedale - sorveglianza sanitaria dei conviventi
- Vaccinazione = solo nei paesi in vi di sviluppo, dove la febbre tifoide è
presente con frequenti episodi epidemici. In Italia, la vaccinazione è
obbligatoria per : personale di assistenza e quello addetto ai sevizi in
cucina; personale addetto ai servizi di approvvigionamento idrico,
personale addetto al trasporto dei malati e ai servizi di disinfezione.
Salmonellosi:
- Agente eziologico = batterio della salmonella
- Incubazione = 12-48 ore ( in base alla carica
batterica ingerita)
- Cenni Clinici = diarrea, vomito, febbre, dolori
addominali, malessere generale
- Contagiosità = variabile: da qualche giorno a settimane
- Epidemiologia = La
sorgente d'infezione è rappresenta dall'uomo malato o dal portatore sano
(in quest'ultimo la salmonella entra nell'organismo senza dare la
malattia); entrambi eliminano il germe con e feci.
La malattia
si trasmette per contatto diretto con il soggetto malato o portatore o più
frequentemente attraverso l'ingestione di acqua o cibo contaminato da feci
infette di una persona o di un animale in particolare animali da allevamento.
Gli alimenti
possono essere contaminati all'origine (ad es. carni, guscio d'uovo) o durante
la preparazione domestica. Gli alimenti più a rischio di contaminazione sono:
uova ( e preparati a base di uova), latte crudo non pastorizzato e derivati del
latte (Es. gelati), carne, pollame .
Episodi epidemici possono
manifestarsi anche nei reparti di maternità fra i neonati quando viene
ricoverata una partoriente portatrice che contagia il proprio bambino all'atto
del parto. In questi casi la diffusione intraospedaliera delle salmonelle può
avvenire attraverso le mani del personale di assistenza o con vari oggetti.
- Prevenzione = la prevenzione si basa sulle più comuni
norme igieniche che tutti dovrebbero osservare: lavarsi le mani prima di
cucinare, prima dei pasti e dopo aver usato il gabinetto; cuocere con cura
tutti i cibi di origine animale, evitare che i cibi dopo la cottura
possano essere contaminati per una cattiva conservazione
- Vaccinazione = //
Poliomielite:
- Agente eziologico = Poliovirus: virus a RNA del gruppo degli
Enterovirus
- Incubazione = da 7 a 14 gg
- Cenni Clinici = A seconda del rapporto ospite
parassita possiamo avere: infezioni in apparenti o di scarsa rilevanza
clinica; sindromi febbrili con sintomatologia enterica; meningiti;
paralisi flaccida irreversibile, preceduta da febbre, sintomatologia
enterica, cefalea, vomito e dolori muscolari.
- Contagiosità = da 36 ore dal contagio fino a 6
settimane
- Epidemiologia = l'eliminazione virale avviene per via orofaringea da diversi
giorni prima dell'inizio della sintomatologia, mentre, l'eliminazione con
le feci inizia contemporaneamente alla orofaringea ma dura più a lungo. Nell'ambiente
familiare(o in comunità) la trasmissione per via aerea è di notevole
importanza. L'irrigazione di
colture con acque contaminate determina la contaminazione di alimenti
vegetali, alcuni dei quali particolarmente pericolosi perché si consumano
crudi; sempre l'inquinamento di acque provoca la contaminazione di
molluschi
- Prevenzione = L'isolamento dei malati ha
un modesto valore preventivo, in quanto i soggetti ammalati cominciano ad
eliminare gli enterovirus prima dell'esordio della sintomatologia clinica
- Vaccinazione = In Italia la vaccinazione è obbligatoria; un ciclo comprende 4
dose somministrate rispettivamente al : 3° mese - 5° mese - 12° mese - 3°
anno di vita
Gastroenteriti
da rotavirus:
- Agente eziologico = rotavirus (agenti più comuni di enterite
acuta nei bambini nel primo anno di vita)
- Incubazione = 24 - 48 ore, in certi casi
può arrivare fino a 7 giorni
- Cenni Clinici = vomito, diarrea acquosa
- Sorgenti di infezione = la trasmissione può avvenire
attraverso l'ingestione di acqua o cibo contaminato o a causa del contatto
con superfici contaminate. La diffusione da persona a persona attraverso
la contaminazione delle mani è probabilmente la più diffusa negli ambienti
comunitari, in particolare negli asili nido. Nelle mense e negli altri
luoghi destinati a ristorazione collettiva, il rotavirus può essere
trasmesso quando un operatore che ha contratto l'infezione maneggia
alimenti che non richiedono la cottura, come per esempio insalata, frutta
e altre verdure fresche, senza lavarsi accuratamente le mani.
- Contagiosità = 5 - 7 giorni
- Epidemiologia = Le infezioni sono frequenti specialmente
nei bambini tra i 6 mesi e 2 anni; l'infezione può avere luogo anche in
bambini di età maggiore e negli adulti, ma in questi decorre in modo quasi
asintomatico. L'incidenza stagionale è maggiore dei
mesi invernali
- Prevenzione = la prevenzione si basa sulle più comuni norme igieniche che tutti
dovrebbero osservare: lavarsi le mani dopo essere andato in bagno, prima
di mangiare e prima di cucinare
- Vaccinazione =
Epatite A:
- Agente eziologico = HAV: piccolo virus a RNA della famiglia
dell' Hepatovirus
- Incubazione = 10 - 50 giorni
- Cenni Clinici = anoressia, nausea, dolore all'ipocondrio
destro, febbre, urine color marsala, feci scolorite, ittero
- Contagiosità = per tutto il periodo dell'incubazione
fino ad una settimana dalla comparsa dell'ittero (colorazione giallastra
della pelle)
- Epidemiologia = L'uomo è l'unica sorgente di
infezione. Il malato elimina il virus con le feci da qualche settimana
prima dell'ittero fino ad alcuni giorni dopo. L'infezione
avviene per via orale e può essere diretta interumana, favorita dallo
stretto contatto (nuclei familiari) o indiretta, attraverso l'acqua e gli
alimenti (frutti di mare, verdure). Il contagio può avvenire anche per via
parenterale, mediante il sangue e i suoi derivati.
- Prevenzione = Isolamento; disinfezione delle feci e degli effetti provenienti
dal malato
- Vaccinazione =