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LE DISTORSIONI
Si definisce distorsione la perdita parziale e
temporanea dei rapporti tra i capi ossei di una articolazione con lesione dei
tessuti molli periarticolari conseguente ad una brusca ed esagerata
sollecitazione nei piani della fisiologica motilità o in direzione anomala.
Le articolazioni più frequentemente colpite sono quelle che consentono ampi
movimenti in un solo piano come ad esempio la tibio-tarsica, il ginocchio, le
metacarpo-falangee.
Fattori diversi possono essere visti quali causa predisponente le distorsioni,
tra queste ricordiamo le anomalie congenite o acquisite dei capi ossei, le
lassità capsulo legamentose,i difetti di statica, gli esiti di precedenti
distorsioni dell'articolazione interessata o di altre articolazioni.
La causa determinante è sempre un trauma che obbliga ad una escursione
articolare maggiore del fisiologico range di movimento la cui conseguenza
diretta è lo stiramento con lacerazione più o men 151i83b o manifesta delle strutture
capsulari e legamentose e a volte lesioni della cartilagine articolare.
Sintomatologia e Segni clinici
Dolore, impotenza funzionale,tumefazione ed ecchimosi
sono sintomi e segni costanti nelle distorsioni che si possono però manifestare
con caratteristiche variabili.
Il dolore può comparire immediatamente con lo stiramento e la lesione delle
strutture algosensibili periarticolari, può instaurarsi progressivamente oppure
rendersi manifesto tardivamente consentendo talvolta anche il proseguimento di
un esercizio fisico intenso.
Il dolore è sordo, pulsante ed è esacerbato dalla ripetizione del movimento che
ha provocato la lesione, dalla pressione sulla rima articolare e lungo il
decorso dei legamenti e alla loro inserzione.
L'impotenza funzionale è legata prevalentemente alla sintomalogia dolorosa ma,
nei traumi di entità più elevata, anche all'instabilità articolare conseguente
al danno legamentoso.
La tumefazione è sempre presente ed è dovuta in parte all'edema derivante dalla
reazione infiammatoria locale e in parte dal versamento endoarticolare.
Quest'ultimo può avere caratteristiche ematiche derivante della lacerazione di
vasi capsulari, essere rappresentato dall'essudato sieroso conseguente alla
flogosi reattiva della membrana sinoviale o da entrambi questi componenti.
L'ecchimosi che spesso accompagna le distorsioni è superficiale, compare a
24-48 ore dal trauma ed è sempre limitata a differenza degli stravasi ematici
secondari a frattura che si presentano solitamente più diffusi e con tendenza
ad estendersi verso le zone più declivi.
Classificazione
Seguendo un criterio generale le distorsioni possono
essere classificate in tre gruppi a seconda della gravità del quadro clinico e
anatomo-patologico.
GRADO 1 - Lesione di lieve entità ove il trauma ha causato solo la distensione
delle strutture capsulo-legamentose. La sintomatologia è caratterizzata da
dolore modesto, sensazione di impastamento articolare, movimento ridotto,
clinicamente si rileva spesso un modesto edema.
GRADO 2 - Lesione di media entità causano lacerazione parziale dei legamenti,
stiramento e a volte piccole lesioni della capsula articolare; Si evidenzia
soffusione ecchimotica, dolore vivo alla pressione sulle strutture lese, edema,
simpotenza funzionale antalgica; talvolta è presente emartro ed iniziali segni
di instabilità.
GRADO 3 - Le distorsioni gravi sono caratterizzate da rottura di uno o più
legamenti e da ampie lacerazioni capsulari; i sintomi sono sostanzialmente
analoghi a quelli delle lesioni di media entità ma, all'esame clinico appare
più evidente l'instabilitù articolare.
Diagnosi
La diagnosi di trauma distorsivo si basa su tre
punti: l'anamnesi, l'esame clinico e gli esami strumentali.
Nell'anamnesi vanno ricercati i precedenti traumatici dell'articolazione in
esame e di sedi diverse.
Va sempre richiesto al paziente di ricostruire la dinamica del trauma per
indirizzare il medico alle manovre semeiologiche più adatte al riconoscimento
della lesione.
Obiettivamente vanno valutati la sede e l'entità dell'ecchimosi, la tumefazione
articolare, i punti dolorosi alla palpazione.
Con specifici test dinamici si ricerca poi l'instabilità articolare.
Nella pratica è spesso difficile eseguire una corretta valutazione immediata
dell'entità della lesione per la contrattura antalgica e per la distensione
capsulare causata dal versamento.
L'esame obiettivo sarà quindi ripetuto dopo un periodo di riposo quando lo
stato locale e una sintomatologia dolorosa meno intensa consentiranno un più
corretto inquadramento delle lesioni.
Nei traumi distorsivi l'indagine radiologica è sempre d'obbligo per escludere
lesioni fratturative associate. Nelle distorsioni con interessamento
legamentoso è spesso osservabile l'avulsione di una piccola porzione ossea
nella sede di inserzione del legamento.
Oltre ai radiogrammi standard, che nel caso della distorsione vera e propria
non evidenziano lesioni, possono essere eseguite radiografie dinamiche con
l'articolazione sollecitata nel senso del movimento causato dal trauma che possono
evidenziare, per la mancata azione delle strutture legamentose lese, una
abnorme mobilità dei capi articolari.
Ulteriori indagini possono essere rappresentate dall'ecografia (solo in casi
particolari), dall'artrografia e dalla RMN. Quest'ultima consente di
identificare con precisione superiore a qualsiasi altra metodica l'entità e la
qualità delle lesioni ma non è certo applicabile routinariamente per i costi
elevati.
Prognosi e Terapia
La prognosi delle distorsioni è generalmente buona ed
il trattamento è conservativo nella maggior parte dei casi.
Nelle fasi iniziali la cura si avvale del ghiaccio, dei FANS e del riposo
funzionale dell'articolazione.
L'immobilizzazione, ottenuta con apparecchi gessati o con bendaggi, è il
momento principale della terapia che, oltre a ridurre il dolore, detende le
strutture capsulo-legamentose e ne consente la cicatrizzazione.
Il periodo di riposo, variabile in base alle caratteristiche dell'articolazione
e all'entitè della lesione, non supera generalmente i 15- 20 giorni onde
evitare l' insorgenza di rigidità articolare ed importante ipotrofia muscolare.
Il trofismo muscolare è fondamentale per la stabilità articolare e contribuisce
a prevenire gli episodi distorsivi.
Il trattamento chirurgico trova indicazioni limitate.
Esso è solitamente riservato a gravi lesioni distorsive con interessamento
legamentoso in soggetti giovani che praticano sport o svolgono attività
lavorative che richiedono elevato impegno funzionale dell'articolazione lesa.
Il trattamento, chirurgico o conservativo, è completato da un periodo dedicato
alla graduale ripresa della funzione articolare e del tono muscolare.
I traumi distorsivi sono un'evenienza comune soprattutto nella pratica sportiva
a cui va riservata una terapia idonea. Il mancato trattamento o un trattamento
non corretto può esitare in una instabilità articolaree in lassità legamentosa
cronica che può impedire al soggetto il completo recupero della performance
atletica, essere causa di ripetuti ulteriori traumi e precoce usura dei capi articolari.
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