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Anemia - Anamnesi infermieristica

medicina



Anemia: diagnosi di laboratorio comprendente una costellazione di sintomi che sono causati da un numero inadeguato di globuli rossi in circolo o da una diminuzione di quantità di emoglobina. L'anemia riduce la capacità di trasporto di ossigeno del sangue e produce una sintomatologia riconducibile sostanzialmente all'ipossia tissutale. Si verifica in 3 tipi di situazioni: condizioni di pericolo per la vita (quali emorragia massiva o depressione osteomidollare), complicazioni potenzialmente letali (quali aritmie, angina, edema polmonare), come complicazione di un'altra malattia (linfoma).


Fattori eziologici/scatenanti: sanguinamento eccessivo, diminuita o alterata produzione di globuli rossi (causata da carenza alimentare di ferro, acido folico o vit. B12; danneggiamento midollo osseo provocato da cloramfenicolo, sulfamidici, chemioterapici o radiazioni; diminuita produzione di eritropoietina; sintesi di emoglobina anomala; diminuito fabbisogno metabolico di ossigeno), aumentata distruzione di globuli rossi (causata da malattie ereditarie, reazioni emolitiche autoimmuni, reazioni tossiche a medicinali, traumi, malattie sistemiche).




Anamnesi infermieristica

Modello di percezione della salute/gestione della salute

il pz riferisce tipicamente affaticamento, cefalea, vertigini, irritabilità, sensazione di freddo

può riferire una storia di sanguinamento, malattia renale, malattia epatica, tumore, infezioni croniche o angina

può riferire uso attuale o recente di farmaci che influiscono sulla produzione di globuli rossi

può riferire recente esposizione a sostanze mielotossiche o a dosi notevoli di radiazioni

può riferire storia familiare di malattie quali drepanocitosi, talassemia major o sferocitosi ereditaria.


Modello di attività/esercizio fisico: riferisce affaticamento, diminuita tolleranza all'attività fisica, astenia, affanno, palpitazioni, claudicatio.


Modello nutrizionale/metabolico: può riferire perdita di peso, anoressia, nausea, indigestione, prurito, irritazione del cavo orale, dell'esofago o della lingua.


Modello di eliminazione

può riferire feci picee, stitichezza, diarrea, flatulenza

può riferire urine di colore marrone e torbide

può riferire escrezioni francamente ematiche


Modello di sessualità/riproduzione: può riferire riduzione della libido, mestruazioni irregolari o amenorrea, impotenza.


Esame obbiettivo

Apparato cardiocircolatorio: tachicardia, dilatazione cardiaca, soffi, edemi declivi

Apparato respiratorio: dispnea da sforzo, tachipnea, ortopnea

Apparato tegumentario: pallore cute e mucose, sudorazione, ritardata cicatrizzazione di ferite, porpora, ittero, angiomi stellati.


Indagini diagnostiche

emoglobina (diminuita in anemia da carenza di ferro, perniciosa, emolitica, emorragica)

ematocrito (può essere basso)

conta globuli rossi (forse inf alla norma)

valutaz. microscopica del sangue periferico (rivela dimensioni, conformazione, colore e num. dei globuli rossi; è utile per precisare il tipo di anemia)

indici eritrocitari (usano la conta dei globuli rossi per definire dimensioni, peso emoglobinico e concentrazione emoglobinica del globulo rosso tipico)

conta dei reticolociti (se bassa: talassemia, anemia da carenza di ferro, drepanocitosi; se alta: sferocitosi)

test di Coombs diretto (se positivo indica anemia emolitica autoimmune)

elettroforesi dell'emoglobina

test di falcizzazione delle emazie (identifica l'aspetto a falce del globulo rosso e la vera e propria malattia)



ferro sierico e capacità ferro-legante (transferrina) totale (diminuzione di Fe sierico (sideremia) e aumentata capacità Fe-legante tot indicano anemia da carenza di Fe)

liv sierico di acido folico (se basso anemia megaloblastica)

liv sierico di vit B12 (se basso insufficiente assunzione alimentare o malassorbimento)

aspirazione e biopsia osteomidollare (sono utili per la diagnosi differenziale di anemia aplastica, ipoplastica o perniciosa)

angiografia epato-splenica (evidenzia splenomegalia associata a sferocitosi ereditaria)

radiografia torace (dilatazione ombra cardiaca)


Complicazioni potenziali: shock emorragico, angina pectoris, scompenso cardiaco congestizio, edema polmonare, danni renali, aritmie.


Problema collaborativo: ipossiemia correlata a diminuita capacità di trasporto di ossigeno da parte dei globuli rossi


Priorità assistenziale: contribuire a prevenire o alleviare l'ipossiemia


Interventi

  1. alzare la testa dal letto (promuove lo scambio ossigeno/anidride carbonica a liv alveolare)
  2. rilevare e riferire eventuali segni e sintomi di ipossiemia quali irrequietezza, irritabilità e confusione mentale; osservare se la mucosa orale, il letto ungueale, le pieghe palmari e la congiuntiva presentano pallore o cianosi
  3. controllare respiro a riposo e dopo attività fisica, valutare rumori respiratori ogni 8h e riferire prontamente presenza di crepitii, gorgoglii, e rumori respiratori diminuiti (in anemia lieve e moderata possono essere presenti dispnea e tachipnea; nell'anemia grave si può avere scompenso cardiaco congestizio)
  4. rilevare polso del pz annotandone forza e frequenza (per compensare la diminuì. di emoglobina aumenta la frequenza e la gittata cardiaca; polso debole, frequente e filiforme)
  5. rilevare presenza di dolore toracico o palpitazioni (l'angina pectoris può dare anemia grave per ischemia del muscolo cardiaco, le palpitazioni esprimono aumentata irritabilità del miocardio secondaria a ipossiemia)
  6. controllare EGA (documenta il grado di ipossiemia)
  7. somministrare ossigeno (contribuisce a prevenire ipossia tissutale)
  8. collaborare alla somministraz di sangue intero o globuli rossi concentrati
  9. controllare emoglobina e ematocrito
  10. mantenere calda la stanza

Diagnosi infermieristica: deficit nutrizionale correlato a stomatite, glossite, anoressia, affaticamento, mancanza di conoscenze o fattori socioculturali


Priorità: mantenere un'adeguata alimentazione


Interventi

  1. provvedere alla pulizia della bocca prima e dopo i pasti o aiutare il pz ad effettuarla (il pz con anemia perniciosa o da grave carenza di Fe può avere irritaz. del cavo orale, della lingua o dell'esofago)
  2. rilevare eventuale irritazione cavo orale,lingua ed esofago
  3. raccomandare una dieta priva di cibi bollenti, piccanti o acidi
  4. servire 6 piccoli pasti nella giornata. Per carenza di Fe dare carni rosse, interiora, verdure, pane e cereali arricchiti; per carenza vit B12 dare carne, pollo, fegato, crostacei, latticini, tuorli d'uovo; per carenza di acido folico dare verdure a foglia, frutta, carne, pane e cereali integrali; per carenza vit C dare agrumi e succhi di frutta.
  5. somministrare vitamine e sali minerali
  6. insegnare al pz l'importanza di una dieta equilibrata che soddisfi il fabbisogno specifico, correlare le raccomandazioni dietetiche ai segni e sintomi del pz.
  7. documentare l'assunzione di cibo
  8. pesare il pz tutti i gg
  9. se il fabbisogno nutrizionale non viene soddisfatto con gli alimenti chiedere al medico se procedere con nutrizione entrale o parenterale
  10. prima della dimmissione accertare se il pz ha compreso importanza di alimentaz idonea, valutare la capacità del pz di procurarsi o prepararsi la dieta, metterlo in contatto con i servizi sociali o altri servizi se necessario (l'alimentaz può essere insuff per varie ragioni quali ignoranza, povertà, limitata capacità di fare la spesa)



Diagnosi infermieristica: rischio elevato di alterazione dell'integrità cutanea correlato ad ipossia tissutale, riduz della mobilità e riposo a letto


Priorità: mantenere integra la cute


Interventi

  1. ad ogni cambio esaminare la cute
  2. mantenere la cute pulita e asciutta ed evitare pieghe nelle lenzuola
  3. effettuare cambio di posizione ogni 2 ore, applicare lozioni e delicati massaggi sui pti compromessi
  4. insegnare esercizi attivi di completa escursione articolare
  5. valutare la necessità di ausili

Diagnosi infermieristica: deficit della cura di sé correlato ad astenia e affaticamento


Priorità: aumentare indipendenza del pz nelle attività di vita quotidiana riducendo astenia e affaticamento


Interventi

  1. garantire periodi di riposo fra le varie attività e un ambiente che favorisca il riposo, quando è il caso cercare di creare un ambiente che assomigli al domicilio del pz
  2. accertare quali sono le normali attività di vita del pz e stabilire una graduatoria di priorità tra esse
  3. aiutare il pz a deambulare, rilevare eventuali segni di intolleranza all'attività fisica quali vertigini, svenimento, affanno, dolore toracico, affaticamento ingravescente, controllare segni vitali in ortostatismo
  4. permettere il maggior liv possibile di cura di se
  5. sistemare gli oggetti personali a portata di mano del pz

Diagnosi infermieristica: mancanza di speranza correlata ad affaticamento cronico, intolleranza all'attività fisica e scarsa indipendenza.


Priorità: garantire una guida e un sostegno emozionale per la soluzione di problemi pratici


Interventi

  1. ascoltare attivamente il pz
  2. identificare e valutare le risorse personali del pz, aiutarlo nella soluz dei suoi problemi
  3. dare info sui servizi del territorio e sulle prestaz che eseguono

Piano di dimmissione

Indicatori assistenziali: segni vitali stabili, assenza di febbre, Hb e Ht entro parametri accettabili, EGA entro parametri normali, assenza di complicazioni cardiovascolari e polmonari (dispnea e angina), capacità di tollerare adeguata assunzione alimentare, peso stabilizzato, capacità di procurarsi la dieta raccomandata, capacità di deambulare e svolgere le attività di vita quotidiana, adeguato sistema di sostegno dopo la dimmissione.


Promemoria per l'educazione di pz e familiari: documentare che abbiano compreso il tipo di anemia e le sue implicazioni, scopo, dosaggio e modalità di somministrazione dei farmaci da assumere, le particolari esigenze dietetiche, risorse disponibili sul territorio, riconoscere segni e sintomi che indicano la necessità di ricorrere al medico, data, ora e sede degli appuntamenti medici, quando e come mettersi in contatto col medico.


Promemoria per la documentazione: bisogna documentare lo stato clinico al momento dell'ingresso, le modificazioni significative, i risultati dei test diagnostici e di lab pertinenti, assunzione di alimenti, tolleranza ad attività fisica, insegnamento al pz e ai familiari, piano di dimmissione.






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