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CANFORA
Nome botanico Cinnamomum canphora; Camphora officinarum
Laurus camphora
Famiglia Lauraceae
OrigineCina e Giappone
Essenza Estratta dal legno
ProcessoDistillazione
Colore Neutro; incolore
Antica medicina Fumigazioni,unzio 212d34c ni,impacchi,vino,polvere,inala-
zioni,linimento
Aromaterapia Uso esterno
ApplicazioneInalazione,frizione,massaggio,compressa
Proprietà terapeutiche Tonico,riscaldante,raffreddante,antalgico,astrin-
gente,diuretico,lassativo,carminativo,antisettico
polmonare,insetticida,antitarmico,deodorante,an-
tisettico per le vie urinarie,equilibrante,sedativo,
antidolorifico,febbrifugo,anispastico,ipertensivo,
sudorifero,nervino
Principali indicazioni Bronchite,colera,coliche,diarrea,distorsioni,insuf-
ficienza cardiaca,reumatismo,stitichezza,dispnea,
asma,enfisema,vomito,contusioni
Avvertenze: Tossica a dosaggio elevato; essenza epitelizzante. Può provocare effetto narcotico e produrre avvelenamento con nausea, vomito, epigastrite, spasmi, delirio,convulsioni.
PROPRIETA' TERAPEUTICHE
L'olio di canfora si estrae per distillazione a vapore del legno. Il massimo rendimento si ottiene dagli alberi più maturi. Come essenza è una delle più complesse, tra le componenti principali ricordiamo: pinene, fellandrene, eugenolo, terpineolo, borneolo, carvacrolo ecc. Analogamente a tutte le essenze che contengono una elevata percentuale di chetoni, può presentare pericolo di tossicità se assorbita in dosi massicce. Va assolutamente evitata dalle donne in stato di gravidanza e dalle persone soggette a crisi epilettiche, poichè un dosaggio troppo elevato, e non bisogna mai sottovalutare che negli oli essenziali i principi attivi sono sempre concentrati al massimo, è suscettibile di provocare convulsioni.
La canfora è un'essenza polivalente, dall'azione equilibratrice a secondo delle necessità dell'organismo e questo spiega forse i molteplici usi di cui anticamente veniva fatta oggetto.
Il suo effetto tonico la rende particolarmente raccomandabile quale cardiotonico nell'insufficienza cardiaca, nel collasso cardiocircolatorio o nei problemi cardiaci dovuti a malattie infettive quali il tifo e la polmonite. Stimola la respirazione e la circolazione sanguigna.
Per il principio termogeno, la si raccomanda in particolare in tutte le malattie causate da un colpo di freddo: raffreddore, influenza, arresto della digestione, febbri con brividi. Svolge un'azione tonica e riequilibratrice sul sistema nervoso e sull'apparato digerente agisce come astringente, eupeptico, carminativo. Ha la capacità di stimolare la digestione, di risolvere le coliche e di far cessare il vomito. Sull'intestino è in grado di esercitare tanto un'azione astringente che lassativa, efficace quindi sia nelle forme di diarrea che di costipazione, sempre per questo duplice effetto equilibrante che fa sì che si adatti alle esigenze dell'organismo e agisca in concomitanza con le sue necessità. Nei dolori reumatici agisce come calmante e antalgico. Giova alla tosse e all'asma. E' un ottimo antisettico delle infezioni polmonari e delle infezioni delle vie urinarie.
Provoca infine un effetto diuretico di grande rilievo.
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