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THOMAS MANN 1875 - 1955

letteratura tedesca



THOMAS MANN    1875 - 1955


Thomas Mann nasce a Lubecca nel 1875, da padre tedesco e madre brasiliana; ha due fratelli e due sorelle. Quando il padre muore, la famiglia si trasferisce da Lubecca a Monaco. Anche il fratello Heinrich era uno scrittore, e lo diverranno anche i figli di Thomas (es: Klaus Mann).

1893-94: primi scritti.

1897-1900: lavora al romanzo "Buddenbrooks", che sarà pubblicato nel 1901.

In una delle sue ultime conferenze esprime il desiderio che il padre potesse leggere il suo romanzo "Buddenbrooks" impossibile per due motivi: quando venne pubblicato, il padre era già morto (impossibilità 343h71d fisica e temporale); il sottotitolo del romanzo era "Verfall einer Famiglie" e fa riferimento alla decadenza della borghesia tedesca, di cui il padre era un rappresentante (il padre non avrebbe mai accettato quest'opera).




TEMATICHE PRIME OPERE

Dicotomia tra vita e arte

natura e spirito

caos e forma

Questa dicotomia è vissuta profondamente dai personaggi delle opere di Mann. Viene descritta l'antitesi della vita sana ma banale (quella borghese) e lo spirito che la comprende ma la rende sterile.


KULTUR - ZIVILISATION: frattura trattata nelle "Betrachtungen eines Unpolitischen" (1918), scritto alla fine della prima guerra mondiale. Questo romanzo esprime il nazionalismo di Mann (con Germania, contro Inghilterra e Francia).


Kultur: si radica nel romanticismo tedesco. E' emotiva e irrazionale, rivolta alla tradizione e al recupero del passato.

Zivilisation: fondata sull'illuminismo francese. Ciò che qui Mann critica è l'estrema ricerca di modernità, il progresso e il cosmopolitismo. E' rivolta al futuro.


Questa frattura sarà una delle tematiche di Mann fino agli anni '20. Dagli anni '20 in poi subirà un cambiamento nell'impostazione causato dal contatto col totalitarismo nazista. Mann rinuncerà al nazionalismo e subirà un'aderenza forzata al cosmopolitismo Mann si erge così al di sopra di queste fratture, non le vive più profondamente, ma si pone al di sopra di esse, divenendo rappresentante della cultura tedesca (si autodefinisce tale!).


RIFERIMENTI AD ALTRI PERSONAGGI

Thomas Mann nelle sue opere cita costantemente Goethe: non lo mantiene distante ma si proietta nella visione di questo autore: è visto da Mann come un "figlio della natura" (spontaneità), che si oppone ai "figli dello spirito" (moralità). Questo contrasto riprende la contrapposizione della letteratura tedesca tra Goethe (natura) e Schiller (spirito).

Anche Goethe era un rappresentante della borghesia, sapeva fondere concretezza e astrazione.

Era un rappresentante della  WELTLITERATUR (mondiale, non solo tedesca).

Mann nelle sue opere cita anche Schopenhauer, Nietszche e Wagner: due filosofi e un compositore.

Considerando il tema dell'omosessualità, Mann fa riferimento a Platen (poeta romantico tedesco) e a Michelangelo. Questo tema rappresenta per Mann un impulso proibito, perché aveva moglie e figli. Scrive anche un saggio sul matrimonio.






BUDDENBROOKS

La trama comprende gli anni dal 1835 al 1877. E' ambientato a Lubecca, la città natale di Mann.

In questo romanzo c'è un rapporto inversamente proporzionale a una perdita della famiglia in campo economico corrisponde un arricchimento spirituale.

Nel patriarca Johann viene espressa una grande solidità; ha un carattere sicuro che non ha conosciuto la crisi.

Thomas: prende le redini della famiglia; sposa Gerda (legata alla musica) e muore durante un'operazione dentistica.

Clara: muore giovane.

Antonia: è molto emotiva ma non riesce a capire la vita. Difende, nonostante tutto, l'onore della famiglia.

Christian: nullafacente e ubriacone.

Hanno: figlio di Thomas e Gerda. Eredita lo spirito commerciale dal padre e quello artistico dalla madre (nota autobiografica).

La decadenza non è vista solo in modo negativo.

Questo romanzo ebbe molto successo e fu ripreso da Mann in diversi saggi.


"Bilse e io": pubblicato nel 1906.

Bilse era un personaggio reale: un sottotenente che ha scritto della sua guarnigione. Non l'ha descritta positivamente Mann ebbe problemi e venne processato.


Alcuni scrittori americani nella loro raccolta "The World's Best" (1947) inserirono un capitolo dei Buddenbrooks: secondo Mann ci si è rispecchiata l'intera borghesia, e questo ha portato al successo.


Tonio Kröger

Inizialmente doveva essere un racconto, ma divenne un romanzo.

TONIO: nome tipico del sud Italia

KRŐGER: nome tipico tedesco.

Tonio frequenta:

Hans Hansen: ragazzo tedesco, biondo, sano, interessato all'equitazione. Tonio è attratto da lui.

Lisawetta: pittrice russa.

Tonio è un aussenseiter: escluso, emarginato.


1905: Thomas Mann sposa Kathrina Pringsheim, ebrea e ricca. Ebbero sei figli, due dei quali si suicidarono.


1912: Thomas accompagna la moglie in una clinica in Svizzera, dove crea l'idea della "Montagna incantata".


1913: pubblica "Morte a Venezia". Mann era andato a Venezia anni prima con la moglie. Tratto mitologico: gondoliere = Caronte.

Gustav von Aschenbach (il protagonista) a Venezia conosce Tadzio, di cui si innamora. Innamoramento con epilogo triste: allora a Venezia c'era un'epidemia di colera. Gustav muore così a Venezia ucciso dalla malattia perché aveva voluto rimanere nella città per Tadzio.


TRADUZIONE INTERSEMIOTICA: dal sistema di segni della scrittura al sistema di segni del film (sistema visivo).


LUCCHINO VISCONTI: regista italiano molto interessato alla cultura tedesca.

Film "MORTE A VENEZIA"

Film lento, prevale la gestualità sul dialogo e sull'azione. Gustav ci appare un uomo stanco; viene deriso da un compagno di viaggio.

DIFFERENZE TRA ROMANZO E FILM

Visconti ignora gli eventi precedenti all'arrivo a Venezia, che recupera con l'uso di 10 flashback.

Nel racconto a Venezia piove quando Gustav arriva, nel film no. Mann descrive un ambiente povero e popolare a Venezia, Visconti mostra una parte più nobile della città

Nel libro, Gustav è scrittore, nel film è compositore e musicista.

Discussione tra Gustav (apollineo, bellezza attraverso l'arte) e un amico (dionisiaco, bellezza attraverso i sensi, dimensione del proibito).

Tadzio nel film è molto più ammiccante rispetto al libro. L'ambiente è molto ricco.

La famiglia di Tadzio è polacca, non si capisce cosa dicono importanza della gestualità e della mimica.

Tadzio: perfezione, sembra una statua apollineo: importanza delle forme.

Tadzio porta un vestitino da marinaio. Ha 14 anni.

Nel libro è definito "perfettamente bello", delicatezza dei tratti.

Nel film si dà un valore simbolico a certe azioni:

BACIO tra Tadzio e un suo amico Gustav arrossisce.

Si nota la vecchiaia di Gustav contrapposta alla giovinezza di Tadzio.

FRAGOLE: Gustav vede Tadzio e poi mangia la fragola, sospirando. Un signore non vuole mangiare le fragole perché pensa che siano pericolose (colera).

La fragola è simbolo ambiguo di morte e sensualità.


Il pericolo dell'epidemia è sempre più evidente.

Gustav comincia ad avere i primi sintomi della malattia, si farà fare una maschera per nascondere la propria "disfatta".


Ultima scena: Gustav vorrebbe raggiungere la bellezza di Tadzio, ma non ci riesce (fallimento). La maschera comincia a decomporsi. Vorrebbe alzarsi ma non ci riesce. Muore.


Visconti si concentra sul periodo veneziano di Gustav. Alcuni critici hanno criticato la musica (di Mahler), musica pesante, che falsifica la tonalità ironica MANCA L'IRONIA, elemento tipico di Thomas Mann.

Accentuazione dell'omosessualità.


Nel 1914 Mann è sostenitore dell'intervento tedesco in guerra.

1924 "Der Zauberberg": la montagna incantata. Il protagonista si chiama HANS CASTORP. Va a trovare un cugino in un sanatorio e ci resta per sette anni. Qui incontra vari personaggi.

Inizia una storia d'amore con CLAUDIA CHAUCHAT.

Partecipa ad alcune discussioni con due intellettuali: Settembrini (spirito illuministico) e Leonaphta (gesuita), che sono più vecchi di lui e lo istruiscono.

Castorp parte per la guerra.


Mann parla di due tipi di scrittori:

quelli che diventano famosi scrivendo una sola opera

quelli che estendono la propria creatività su diverse opere, dei LEITMOTIV (elemento ricorrente, costante).


Questo romanzo è nato per creare una versione umoristica di "Morte a Venezia". Secondo Mann questo è uno Zeitroman, per diversi motivi:

descrive il suo tempo, l'epoca di quando è stato scritto (prima guerra mondiale)

Hans Castorp vive una dimensione "fuori dal tempo".

I pazienti vivevano isolati dal contesto. Questa esclusione dà a Castorp una crescita spirituale.

"La montagna incantata" è anche un Bildungsroman, un romanzo di formazione. Castorp all'inizio era un sempliciotto, ma la malattia gli rende una conoscenza superiore.


1929 PREMIO NOBEL

Va in esilio, perché in patria era screditato.


1930: saggio autobiografico. Ha lo scopo di fornire una certa immagine di sé, cioè rappresentante della cultura tedesca.

Dice di aver ereditato una condotta seria dal padre e una sensibilità per le arti dalla madre.

Parla della sua infanzia serena, dei suoi primi studi (non era uno studente esemplare). Il padre muore quando lui aveva solo 15 anni (trasferimento a Monaco). Studia storia e letteratura a Monaco.

Ricorda il suicidio della sorella Carla, nel 1908.

Tendenza ad iniziare ogni progetto credendo di scrivere un testo breve, invece ogni volta produce un lavoro importante.


1935: USA.

1936: Università di Princeton laurea ad honoris causa.

Perde la nazionalità tedesca e l'università di Bonn gli revoca la laurea ad honoris causa.

1939: nuovo rinvio a Goethe: pubblica "Lotte in Weimar", ispirato da Charlotte Kestner. Narra l'incontro di Goethe con la Kestner. Goethe si distacca da lei, perché fa parte della sua adolescenza.

INTERTESTUALITA': quando un romanzo fa riferimento ad un altro romanzo (critica, parodia, ripresa seria). Julia Kristeva: una dei primi ad introdurre questo tipo di studi.


Mann sente la mancanza della Germania. Nemico dei nazisti, comincia a lavorare con la BBC.


1943: pubblica "Giuseppe e i suoi fratelli", romanzo denso, complicato. Riferimenti bilici, mitologici.


Brucia i suoi diari perché vuole nascondere la propria omosessualità.


1947 "Doktor Faustus": riprende il "Faust" di Goethe in chiave musicale, perché il protagonista è un musicista di nome Adrian Leverkühn. Mann lo rielabora usufruendo delle proprie discussioni con T. W. Adorno, anch'egli esule negli Stati Uniti.



1949: suicidio del figlio, scrittore.

1950: morte del fratello Heinrich, scrittore.

1955: morte di Thomas Mann.





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