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Franz Kafka - La Metamorfosi

letteratura tedesca



Franz Kafka (Praga, Impero Austro-Ungarico, od. Repubblica Ceca, 3 luglio - 3 giugno ). Scrittore boemo di lingua tedesca. Kafka nacque il 3 luglio in una famiglia ebrea della media borghesia di Praga. Come era comune per la borghesia di Praga di quel periodo storico, la famiglia era di madrelingua tedesca. Suo padre, Hermann Kafka, era un negoziante, aveva un emporio Galanteriewaren a Praga.Il padre si inserisce in questa piccola media borghesia ebraica che andava assimlandosi a quella tedesca. La'miente ceco era quello di una multiculturalità quasi inesistente, dove vivevano in maniera distinta dal resto dell'ìImpero. Oltre ai fratelli Georg e Heinrich, i quali morirono da piccoli, Franz aveva tre sorelle minori: Elli, Valli e Ottla, morte nei campi di concentramento nazisti. Franz Kafka faceva parte di quel 10 per cento degli abitanti di Praga di lingua madre tedesca. Inoltre parlava bene anche il ceco, come del resto i suoi genitori. Da giovane si interessò ai problemi culturali della sua epoca; si avvicinò al socialismo e al darwinismo. Frequentò prima la facoltà di germanistica e poi di giurisprudenza alla Karlsuniversität di Praga, dove si laureò nel . Cominciò quindi a lavorare come impiegato a Praga delle Assicurazioni Generali di Trieste. Iniziò a scrivere solo nel tempo libero, poiché il padre gli rimproverava la sua passione (la relazione di Kafka con il padre autoritario è un tema importante nelle sue opere). Nel si ammalò di tubercolosi, che gli causò frequenti convalescenze. Nel si trasferì temporaneamente a Berlino, nella speranza di allontanarsi dall'influenza della famiglia e potersi dedicare allo scrivere. La sua tubercolosi peggiorò; ritornò a Praga, poi andò a curarsi nel sanatorio di Kierling presso Vienna dove morì il 3 giugno . Il suo corpo fu riportato a Praga dove fu cremato l'11 giugno nel nuovo cimitero ebraico di Praga-Zizkov. Kafka pubblicò solo qualche racconto durante la sua vita, poca parte del suo lavoro e quindi del suo stile attirò l'attenzione fino a dopo la sua morte. Prima di morire, diede istruzioni al suo amico ed esecutore testamentario Max Brod di distruggere tutti i suoi manoscritti e di assicurarsi che non avrebbero mai visto la luce del sole. Ciononostante, Brod non seguì le istruzioni di Kafka e sovrintendette alla pubblicazione della maggior parte dei suoi lavori, che presto attrassero l'attenzione della critica.




La Metamorfosi (Die Verwandlung) è un racconto, o come molti indicano come novella, pubblicato nel 1915 in una rivista espressionista. In quegli anni Kafka era un perfetto sconosciuto, diventa famoso solo dopo la II Guerra Mondiale, lui muore di tisi nel '24. La vera ricezione di Kafka inizia solo intorno agli anno '50. Il titolo, metamorfosi allude ad una situazione di fiaba, la metamorfosi era un elemento usato per mettere alla prova il bambino, per permettere il passaggio dall'infanzia alla maturazione. Il racconto è strutturato in tre capitoli ben cadenzati, ogni capitolo possiede una porzione di testo già concluso in se, segano delle tappe. Il narratore è un narratore interno ed usa il discorso indiretto libero. Il narratore parla descrivendo ciò che può vedere il protagonista, ma c'è un'incongruenza, alla fine quando muore c'è un continuo della narrazione. Nel I capitolo, parla della sua attività professionale, parla del fatto di essere un commesso viaggiatore, lavoro con cui mantiene al famiglia, arriva il suo capo a richiamarlo al dovere, ma il capitolo si conclude con al gufa di questi dopo averlo visto e con il padre che lo rinchiude nella sua stanza. Nel II capitolo, prende consapevolezza del suo essere non più umano, ma animalesco, cambiano le sue percezioni, i suoi sensi, ed intorno a lui cambia anche al sua famiglia che comincia a rinascere come se liberata da un tiranno. Nel III capitolo racconta la sua progressiva emarginazione anche dal pensiero della famiglia, che comincia a lavorare. Si lascerà morire assecondando il volere della famiglia in particolare della sorella a cui lui è molto legato.

L'incipit delle traduzione italiane in genere è Gregorio Samsa, svegliandosi una mattina da sogni agitati, si trovò trasformato, nel suo letto, in un enorme insetto immondo. Nello stesso passaggio, o in altri luoghi del testo, i traduttori hanno spesso utilizzato invece di "insetto" anche termini più specifici, come "scarafaggio". Questo vale sia per le traduzioni in italiano che per quelle in altre lingue (per esempio in inglese). Tuttavia, il riferimento all'"insetto" non è presente nell'originale tedesco:

Als Gregor Samsa eines Morgens aus unruhigen Träumen erwachte, fand er sich in seinem Bett zu einem ungeheueren Ungeziefer verwandelt.

La parola "Ungeziefer" è infatti un termine generico corrispondente all'inglese vermin, e si riferisce in generale ai piccoli animali la cui presenza viene combattuta come infestazione. Questo include molte specie di animali che non sono insetti. In effetti, dalle lettere di Kafka al proprio editore risulta che il termine fu scelto con l'intento esplicito di mantenere imprecisato l'aspetto di Samsa, limitandosi a comunicare l'idea del disgusto provocato da tale aspetto.  Avviene questa descrizione mostruosa è però calmo e distaccato, come se egli non fosse preoccupato del suo stato, quanto più del fatto di non potersi recare al lavoro in tempo.<<Che cosa mi è successo>> pensò. Il nome Samsa, può essere visto come un crittogramma del nome Kafka. Vi sono infatti numerosi elementi autobiografici, come il rapporto difficile con il padre. Nel 1919 scrive una lettera al padre in cui analizza il loro rapporto. Nella descrizione del quadro che egli ha sul tavolo vi si vuole cogliere un riferimento ad un testo erotico, la novella Venus im Pelz di Leopold von Sacher-Masoch, ed allude ad un suo desiderio erotico nei confronti della sorella, che trova conferma anche descrizione di un suo prurito alle parti inferiori.

L'ambiente in cui si svolge la narrazione è totalmente chiuso e i fatti si riferiscono a questa cerchia limitata. Il capo è stato tradotto come Procuratore, ma Procurist in tedesco vuol dire responsabile dell'ufficio. La storia ha inizio poco prima di Natale e si conclude in marzo, trascorrono quindi pochi mesi.

Il I capitolo è interamente dedicato al suo passato. Il lavoro viene inteso con una forte impronta vecchio stampo. Ha paura di fare tardi. C'è una sorta di terrore nell'ufficio dove lavora, il cui capo, guarda dall'alto in basso i suoi dipendenti, e dove si colgono altri fattori autobiografici. All'inizio quando viene descritto riesce ancora a parlare ma man mano perderà la parola. "Gregor sussultò udendo la propria voce mentre rispondeva che, era indubbiamente quella di prima, in cui si mescolava però, dal basso, un insopprimibile frinire fastidioso".(49) Si assiste durante il corso del racconto al cambiamento dei suoi sensi. Vi sono dei tentativi da parte della sorella di farlo mangiare in principio, ma si rende ben presto conto di aver cambiato tutti i suoi gusti, di fronte al latte che ha sempre amato (come a Kafka stesso) si rende conto che l'unica cosa di cui riesce a nutrirsi sono i rifiuti, cibo non più umano, anzi i cibi freschi gli davano il voltastomaco, e il formaggio, unico alimento che lo lega alla sua precedente umanità. "Lì c'era infatti una scodella di latte zuccherato." (59- 60)).Altro cambiamento è il senso dello spazio. La stanza così alta gli incute timore "Gli piaceva soprattutto stare sul soffitto". (66). La sorella decide un giorno di agevolare i suoi movimenti spostando alcuni mobili che ormai erano per lui superflui, egli pur desiderando che lei li portasse via, si rende conto che i mobili rappresentano il suo ultime legame umano. "non poteva rinunciare all'influsso benefico irradiato dai mobili". (67). Comincia a capire di non sentire più gli odore, dal fatto che la sorella non riusciva invece a sopportare la puzza nella sua stanza che egli invece non sentiva. "correva verso al finestra e al spalancava in fretta e furia" (64). Nel terzo capitolo infine i suoi sentimenti cambiano ed egli che aveva avuto finora un certo pudore nel mostrarsi agli altri, ed una sera attirato dal suono del violino entra in salotto dove ci sono anche i tre pensionati.  "e malgrado le sue condizioni non aveva ritegno di avanzare per un tratto sul nitido pavimento del soggiorno". La sua famiglia, che ha finora vissuto grazie a lui, cambia i connotati. Il padre che prima era sempre seduto in poltrona, ha trovato un lavoro. "quello era il padre?"(69). La madre timorosa e malata di asma prende a fare dei lavori di cucito, e al sorella che lui aveva finora visto come una bambina da mantenere agli studi, acquista personalità ed emancipazione, trova un lavoro e di sera cerca di finire gli studi. Il padre alla fine di ogni capitolo, compie un'azione decisiva. Nel I capitolo, ricaccia Gregor nella sua stanza ferendolo con una scopa. Nel II, lo ferisce lanciandogli delle mele. Nel III prende atto della morte del figlio come una bella notizia.

CAPO: Il Capo rappresenta l'unico collegamento con il mondo esterno, i valori che esprime sono quelli del lavoro duro e una pretesa di resa di questo lavoro. E' lui che scopre la verità del personaggio, e scappa senza lasciare traccia. (57)

SORELLA: Gregor è molto affezionata e protettivo con al sorella. Spiega come desideri che alla possa seguire le sue aspirazioni artistiche"Soltanto la sorella aveva conservato una certa devozione per Gregor." (63). Ma la sorella da personaggio che si prende cura del fratello diventa una donna autonoma e matura. Sarà proprio lei infatti che per la prima volta pronuncerà l'impronunciabile. "Cari genitori, così non si può andare avanti..Non voglio pronunciare il nome di mio fratello davanti a questa bestiaccia. .Dobbiamo cercare di liberarci da lui."La sorella qui non parla più usando il pronome possessivo er , ma es, lo considera ormai animale, ed è questo passaggio che le permette di pronunciare l'impensabile. Gregor fa un ultimo tentativo di riconquistarla quando sentendo la musica del violino provenire dal salotto, vi si reca senza paura di mostrarsi nella sua forma. "Eppure la sorella suonava tanto bene.Era davvero una bestia se la musica l'afferrava come se potesse indicargli la strada per raggiungere un nutrimento ignoto e bramato?". Nella stanza non viene notato finché uno dei pensionati non se ne accorge. Prende forma il suo desiderio, con riferimento erotico verso la sorella. "Non l'avrebbe più fatta uscire dalla stanza.". (77). Alla fine si lascerà morire, quando capisce che è l'unica soluzione per la sua famiglia. "Se solo riuscisse a capirci. Forse sarebbe possibile accordarci con lui". Alla sorella è affidata l'ultima immagine del racconto. Il racconto finisce con i tre che come una famiglia dal rapporto idilliaco, esce per una passeggiata con campagna, premio della loro liberazione. "Uscirono dall'appartamento tutti e tre insieme.". Lo sguardo sulla ragazza ormai grande, segna la fine del racconto, la morte di Gregor è già cambiata. La vita continua tutto ricomincia daccapo. "fosse sbocciata.tempo di trovarle un marito.." (83).

PADRE: All'inizio viene descritto come un personaggio passivo, anziano che si regge su un bastone. Gregor ad un certo punto si accorge che è cambiato. "il padre che sino a quel momento aveva saputo controllarsi abbastanza..afferrò con la destra il bastone che il procuratore aveva lasciato sulla sedia..". Il potere del procuratore passa al padre, e il bastone diventa metafora del potere, che non è più il bastone di un vecchio.

MADRE: Il personaggio della amare è quello di una donna anziana, debole e malata. L'immagine è quella di una donna premurosa, ma in realtà è passiva e non ha molta voce in capitolo.

I PENSIONANTI: Sono personaggi descritti di fuggita, con lunghe barbe, il che potrebbe essere un possibile richiamo agli ebrei. Sono persone molto pulite, ma hanno gli abiti logori. Quando si accorgono che l'animale è morto, ossia quando l'ostacolo è stato rimosso, vogliono continuare a restare e cambiano atteggiamento che diventa quasi sottomesso. Il loro non essere personaggi a tutto tondo lascia l'idea che rappresentino la massa anonima.

Mentre prima della trasformazione presenza di Gregor, sembra che allontani i suoi familiari, rendendole persone singole e separate, ora diventano gruppo, quasi una famiglia modello. Come se fosse stata al sicurezza economica a dividerli, mentre ora si trovano uniti nel momento del bisogno.

Due persone di servizio scappano, mentre la donna ad ore presa epr ultima è una persona molto semplice, non è impaurita da Gregor, non ne prova ribrezzo ma anzi quasi una sorta di affetto. Ed è l'unica a mostrare un minimo di reazione alla sua morte.

Kafka usa un linguaggio molto semplice, pochi aggettivi, poche costruzioni. A differenza di Mann ad esempio che usa molto le costruzioni attributive per dare precisazioni. Il personaggio di Gregor, vuole essere una autorappresentazione, di come crede di essere visto dalla famiglia. Muore, eprchè si lascia morire, rifiuta il cibo. Simboleggia una mancanza di autostima e difficoltà a rappresentarsi nella vita reale.  Nella lettera al padre egli dirà: Ich war immer fort in Schande". Io ero sempre nella vergogna. Usa la preposizione IN come se la vergogna fosse un luogo. La metamorfosi è un rispecchiare quella che si presume sia l'opinione degli altri su di se. E' la rievocazione di uno stato psicologico. Egli sente inadeguatezza che si risolve solo ritirandosi definitivamente.





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