Caricare documenti e articoli online 
INFtub.com è un sito progettato per cercare i documenti in vari tipi di file e il caricamento di articoli online.


 
Non ricordi la password?  ››  Iscriviti gratis
 

EXORDIUM :non esiste virtù che non si possa corrompere con il denaro

letteratura latina











Cicerone cerca di far sentire in colpa i giudici, e i senatori, che troppo spesso hanno assolto ex governatori, posti in stato d'accusa dai provinciali. Lo stile è un arianesimo mitigato da una ridondanza del periodo, cioè un periodo pieno e complesso dove prevale l'impianto sintattico di tipo paratattico




TRADUZIONE


O giudici ciò che era da desiderare moltissimo (soprattutto) e che solo era più di ogni altra adatta (prolessi delle relative: il relativo quod è richiamato nella principale dal relativo id)a placare l'invidia per il vostro ordine (vestri ordinis e iudicioruom sono genitivi oggettivi) e l'infamia verso i tribunali (da pertinebat dipende il gerundivo col valore finale), questo sembra (sottinteso vobis) vi sia stato dato e offerto (datum atque oblatum sott. Esse) questo compito non per volontà umana ma quasi per volere divino (divinitus avverbio)in un momento di crisi (cicerone si sta riferendo ai giudici che appartengono all'ordine senatorio)infatti è radicata l'opinione -luogo comune- dannosa per lo stato e pericolosa per voi (l'espressione perniciosa rei publicae\vobisque pericolosa si noti oltre all'allitterazione il chiasmo)che è cresciuta col chiacchierare di tutti non solo presso di noi ma presso le genti straniere, l'opinione è che con questi tribunali che ci sono ora nessun uomo ricco anche se colpevole possa essere condannato (subordinata completiva dichiarativa che spiega l'oggetto della comune convinzione; quamvis sit nocens è concessiva). Ora nel momento stesso della crisi dell'ordine e dei vostri giudici (il reato è dunque la concussione) benché siano stati preparati (cum + cong. Con valore concessivo)qui coloro che (relativa impropria con valore consecutivo) si sforzino di aumentare questa invidia contro il senato con discorsi propagandistici e leggi, un colpevole è stato condotto tribunale Verre (reus è predicativo del soggetto) uomo ormai condannato dall'opinione di tutti per la vita e le sue azioni, assolto invece secondo la sua speranza per la grandezza della sua ricchezza e per la predicazione (cicerone con abilità retorica e astuzia cerca di provocare la sdegnata reazione dei giudici affermando che Verre pur colpevole agli occhi di tutti è convinto di poter comperare l'assoluzione). In questa causa io o giudici mi sono accostato in qualità di accusatore a questa causa non per aumentare l'invidia verso l'ordine -sottinteso senatorio- (ordinis è genitivo oggettivo), ma per venire in soccorso alla cattiva fama comune. Infatti (lo stile comincia a farsi più piano) ho portato in tribunale un uomo (in quo ha valore finale \ consecutivo)nel quale possiate riconciliare la stima perduta dei giudici riappacificarvi col popolo romano, dare soddisfazione alle genti straniere. Un uomo sperperatore di denaro pubblico (apposizione di Hominem) vessatore dell'Asia e della Grecia, ladro di diritto civile disgrazia e calamità della provincia di Sicilia(viene qui sintetizzata con efficaci appellativi la carriera di Verre). A dire il vero (equidem)per farvi una c0nfessione personale (per confessarmi con voi giudici = la finale ha valore finale o parentetico e sfugge quindi alla consecutio temporum come dimostra il cong. Presente confitear, pure essendoci nella principale un tempo storico) benché mi siano state fatte da Verre molti agguati (cum e cong. Con valore concessivo)per terra e per mare che in parte (devitarim è forma sincopata di devitaverim)ho evitato per la mia accortezza in parte ho respinto per l'amore e l'applicazione degli amici tuttavia mai mi è sembrato di essere andato verso un pericolo così grande, ne ho temuto per la tanta fatica come ora per questa causa. Non tanto mi preoccupa l'aspettativa dell'accusa (commuovet verbo la singolare è concordato con cursus) e l'affluenza di tanta moltitudine dalle quali sono fortemente agitato, quanto l'insidia nefasta (Verre è indicato in senso dispregiativo col pronome iste) di costui che si sforza di fare nello stesso tempo verso di me, verso Gabbione (il presidente del tribunale) il popolo romano i soci e l'ordine senatorio (climax ascendente). Egli (qui è nesso relativo)continua (dictitat è frequentativo) a ripetere così che devono avere paura quelli (iperbato i quali hanno rubato di nascosto ciò che bastava a molti; ma che lui ha rubato tanto da poter essere abbastanza per molti); non esiste virtù (propriamente niente è tanto inviolabile) che non possa essere violata col denaro, ne fortezza che col denaro non possa essere espugnata (come si può notare il tono è concitato , cicerone vuole smuovere i senatori e convincerli a fare il processo) (l'intero periodo è piuttosto complesso: dal verbo reggente dicitat dipendono 4 infinitive tra loro coordinate, dalla prima -iis esse metuendam- dipende una relativa propria - qui.surripuissnet- da cui dipende -quo ipsis .satis esset- ; dalle altre tre infinitive dipendono altre tre consecutive: una introdotta da -ut . satis esse possit- due dal pronome relativo quod - quod non violari, quod non exupugnari- )











Privacy




Articolo informazione


Hits: 3926
Apprezzato: scheda appunto

Commentare questo articolo:

Non sei registrato
Devi essere registrato per commentare

ISCRIVITI



Copiare il codice

nella pagina web del tuo sito.


Copyright InfTub.com 2024