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LE CANZONI DI GESTA - L'AMOR CORTESE

letteratura italiana



LE CANZONI DI GESTA


Sono lunghi poemi epici in lingua d'oil(nord Francia),scritte da anonimi,trattano delle imprese di eroi del passato,che combattevano per un fine ben preciso.E' un genere austero.E' presente il l'elemento sovrannaturale.La base delle canzoni è storica(Carlo Magno) ma non vi è nessuna fedeltà alla storia:le vicende sono trasfigurate in una luce leggendaria.Le canzoni di gesta interpretano la mentalità e i gusti della classe feudale e cavalleresca all'apogeo della sua potenza.La trasmissione di questi testi era orale.Venivano solitamente cantati da cantori.La più famosa di queste canzoni è la Chanson de Roland:composta intorno al 1100,narra della morte di Orlando in un agguato teso dai saraceni ai piedi dei Pirenei,precisamente a Ro 111f57b ncisvalle. I temi sono quelli tipici:guerra santa contro gli infedeli,difesa e fedeltà al sovrano,difesa dell'onore guerriero anche a costo della vita.


L'AMOR CORTESE


Nasce nel XII secolo,compare in poesia lirica dei trovatori provenzali,avrà fortuna sia nella lingua d'oil del nord della Francia che nella lirica italiana. Subirà numerose trasformazioni a seconda delle epoche e degli ambienti in cui si sviluppa.La concezione dell'amore è singolare e nuova rispetto a quella del mondo classico.Si fonda sulla pariteticità dell'uomo e della donna nel rapporto amoroso.Le caratteristiche dell'amor cortese sono:-il culto della donna,vista dall'amante come un essere sublime,talvolta irraggiungibile.- L'inferiorità dell'amante rispetto all'amata,l'uomo si presenta come umile servitore della sua donna e ne deve sottostare.- L'amore è perpetuamente inappagato,ciò non significa che sia un amore platonico,anzi, presenta spesso accese note sensuali,ma la donna è irraggiungibile.-Questo amore impossibile genera,oltre che alla sofferenza,anche gioia.-La devozione alla donna ingentilisce l'uomo,lo purifica da qualsiasi forma di rozzezza.- Si tratta di un amore adultero,al di fuori del vincolo coniugale,l'amore coniugale non può essere "fino".Alla donna si può alludere solo attraverso uno pseudonimo o senhal perché si temono i malparlieri che potrebbero spargere dicerie maligne.Per questo il nome della donna non compare mai negli scritti letterari.- L'amore è una passione esclusiva,totale,dinanzi a cui tutto si svaluta tanto da far nascere un conflitto tra amore e religione poiché l'amore,il culto per la donna esclude il culto verso dio.La chiesa condanna l'amor cortese come fonte di peccato e perdizione.



Non è chiaro come sia nata questa concezione,ci sono due interpretazioni: -Politica:L'amor cortese è la trascrizione metaforica del rapporto che lega il vassallo al signore. -Psicosociologica:Nelle corti vi erano molti uomini,tra i quali spiccavano molti giovani e celibi, e poche donne.


IL ROMANZO CORTESE-CAVALLESRESCO


Si afferma nella seconda metà del XII secolo ed  ha al centro imprese cavalleresche ma presenta aspetti profondamente diversi dalle canzoni di gesta.Tra i quali:

a)  L'amore ha un ruolo preponderante e assume le caratteristiche dell'amor cortese,pone il personaggio femminile al centro.

b)  E' privo di ogni referente storico e tratta di eventi puramente leggendari

c)  Nel romanzo domina un meraviglioso fantastico e fiabesco,di origini celtiche precristiane

d)  Nel romanzo dominano tendenze centrifughe,i cavalieri partono a caso alla ricerca di avventure. L'avventura serve al cavaliere solo per mettere alla prova se stesso.E' una prova individuale.


L'autore più significativo è Chrétien de Troyes che compose tra il 1160 e il 1180 una serie di romanzi dedicati ai cavalieri della tavola rotonda.Sono romanzi ricchi di elementi

magico-meravigliosi e assegna una parte importante all'amore.Riprende le tematiche dell'amor cortese nel Lancillotto ma da spazio all'amore coniugale nell' Ivano e nell' Erec e Enide.Nella sua ultima opera,il Perceval,accosta alle leggende arturiane delle leggende celtiche di origine cristiana che si pongono some obiettivo la ricerca del Santo Graal.Un altro scritto famoso è la leggenda di Tristano e Isotta che narra di una vicenda d'amore che si conclude con la morte di entrambi i protagonisti.


LA LIRICA PROVENZALE


L'ideale cortese si sviluppò anche nelle corti provenzali del sud della Francia.Qui la concezione cortese trovò espressione,nel corso del XII secolo,nella forma della poesia lirica.La lirica provenzale si esprime in lingua d'Oc(sud Francia).I poeti che compongono i testi ma anche la musica sono detti trovatori(trobadors).Il tema centrale della poesia trobadorica è l'amore,trattato secondo i canoni cortesi.Nel corso del XIII secolo la civiltà cortese di Provenza subì una catastrofe e si estinse lentamente a causa di una crociata contro gli albigesi.


LA SCUOLA SICILIANA


E' la prima poesia scritta in volgare italiana e si sviluppa contemporaneamente ai letterati religiosi.Si sviluppa nella corte siciliana di Federico II. Qui sorgono imitatori della poesia trobadorica ma non usano più la lingua d'oc ma il loro volgare locale.Abbiamo l'inizio della vera e propria tradizione poetica italiana destinata a durare secoli.La poesia siciliana riprende i modelli provenzali ma introduce il sonetto.Accanto al motivo centrale che è l'amore compare anche una tematica morale,civile,politica e cavalleresca. i poeti siciliani più famosi sono Iacopo da Lentini, Pier delle Vigne e Guido delle Colonne.Questi autori nei loro versi non trattano altro che il tema dell'amore.Per questi poeti funzionari di corte la poesia è solo un'evasione dalla realtà o segno di appartenenza ad un elitè e l'amore da essi trattato è un puro gioco aristocratico e raffinato. I temi ricorrenti sono i classici dell'amor cortese.E' un esercizio di virtuosismo formale e il linguaggio utilizzato è teso a raggiungere un livello stilistico sublime mediante l'uso di artifici concettuali,metrici e retorici.Accanto alla lirica aulica si trova anche una produzione poetica più popolaresca come quella di Cielo d'Alcano che mette in gioco una gustosa parodia dell'amor cortese.



IL DOLCE STIL NOVO


Nasce a Firenze,negli ultimi decenni del XII secolo.La lirica amorosa di ispirazione cortese tocca la sua fase culminante in Italia.I poeti che ne sono esponenti,Guido Cavalcanti,Dante Alighieri,Lapo Gianni,Dino Frescobaldi e Cino de'Sigibuldi,si staccano nettamente dalla tradizione siciliana e provenzale.Scelgono uno stile limpido e piano che viene definito con il termine tecnico "dolce".La donna viene più spiritualizzata e vista come un angelo in terra e dispensatrice di salvezza.Lo stacco dalla tradizione si ha in due altri aspetti: -L'attenzione è concentrata sull'interiorità dell'amante e viene escluso qualsiasi situazione esterne. -Il fervore intellettualistico.In questo periodo si aspira a sostituire la corte reale con una corte ideale formata da soli spiriti eletti uniti tra loro da un rapporto geloso ed esclusivo.L'ambiente sociale di allora escludeva quindi la presenza della corte.Uno dei temi centrali è l'identificazione dell'amore e delle gentilezza intesa come nobiltà.Si vuole raggiungere il saper amare finamente e si vuol far comprendere che la gentilezza è un dono di natura,legato alle qualità personali e non alla nascita o ai titoli ereditari.Lo stil novo modifica il senso di questi due termini in sostanza. La formula "dolce stil novo" è stata coniata da Dante anche se sarebbe più appropriato utilizzare la formula delle rime "dolci e leggiadre" poiché descrivono lo stile in cui sono scritte e inoltre,Dante parla di dolce stil novo per descrivere lo stile di una sua canzone e sarebbe quindi incauto estendere la denominazione a tutti gli altri scritti.Precursore del gruppo è Guido Guinizzelli. A lui appartiene il manifesto della nuova tendenza,la canzone Al cor gentil rempaira sempre amore.Questa canzone evidenzia i due temi dell'amore e della gentilezza  e il gusto per il sottile ragionamento filosofico.Questo è un perfetto esempio di stile dolce e leggiadro. L'autore Guido cavalcanti è la personalità più rilevante del gruppo.E' un autore immerso nella meditazione filosofica,eletto e sdegnoso.Scrive in un linguaggio arduo e oscuro ed evidenzia l'amore come passione sensuale,che esclude ogni controllo razionale.Da una rappresentazione cupa e pessimistica dell'amore che si impossessa dell'anima provocando paura e dolore.Tratta temi come l'angoscia,il tremore,lo sbigottimento,le lacrime e i sospiri.Nella sua poesia il mondo è rappresentato astratto e ideale.








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