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Il Romanticismo

letteratura



Il Romanticismo

Due modi di intendere Romanticismo: categoria storca o movimento culturale, la seconda è più ampia, perché integra autori che nonostante non facessero parte di movimenti romantici possono ugualmente essere considerati romantici, es. Foscolo, Leopardi e Carducci.

Profilo storico

Il periodo nel quale il Romanticismo i sviluppa è un periodo molto complesso, sul piano sociale è sconvolto dalle due rivoluzioni: americana prima e soprattutto francese poi, crolla la monarchia ed il diritto divino, la sovranità diventa del popolo, e prendono piede le idee di uguaglianza, e libertà.

Dal punto di vista economico arriva la rivoluzione industriale, che si dimostra essere la più deleteria, perché più lenta e meno evidente, le continue innovazioni, gl 212h73c i sconvolgimenti che si succedono nella vita quotidiana danno l'impressione di non essere più controllabili, si verificano crisi economiche, dovute all'impossibilità di una costante espansione del mercato, invece pretesa dal sistema industriale, e questo clima trova la sua espressione nella letteratura nera (Frankestein di Mary Shelley). Ulteriore elemento di minaccia per la società è la presenza del neonato gruppo proletario, che in seguito alla rivoluzione industriale è cresciuto esponenzialmente, e sta pian piano acquistando la propria coscienza di classe. Ed ancora, le fabbriche producono inquinamento, violentando così la Natura, che fino ad allora era restata illibata.

La figura dell'intellettuale

La sua figura all'interno della società perde notevolmente di prestigio, non esistono più gli intellettuali che vivono nell'otium non provengono più dal clero o dall'aristocrazia, ma è costretto a lavorare per guadagnarsi da vivere, e generalmente non sono lavori di poco prestigio, e questo gli consente un maggior contatto con la realtà, ed una visione più critica della società. Inoltre l'artista, cultore del bello fine a stesso, è rifiutato dalla stessa classe da cui lui proviene (borghesia), perché improduttivo, e per questo inutile nel sistema industriale, per questo sempre più spesso l'artista si ribella alla società stessa. Inoltre l'opera dell'artista diventa oggetto di mercato, e per questo chi la scrive ne deve assecondare i gusti, che vengono ritenuti grezzi ed insensibili al bello.



Il Romanticimo è molto legato al cristianesimo, perché l'artista romantico è continuamente alla ricerca del superamento dei limiti terreni, con un grande bisogno di infinito, che gli viene offerto dal cristianesimo appunto. Percezione del caduco, mortale, quindi peccato. Rifiuto del principio causa effetto.

Le caratteristiche dell'eroe Romantico sono state delineate da "i romanzi del giovane Werther" di Goethe, che in futuro sarà modello per molti altri romanzi romantici ("Iacopo Ortis"). Il romanzo di Goethe si basa sulla storia d'amore tra il giovane Werther e Carlotta, la quale si sposerà con Albert, questo non viene rappresentato come un personaggio negativo, ma è espressione della mediocrità borghese: incapace di esprimere i propri sentimenti, equilibrato, razionale, privo di dubbi, in una parola mediocre. La sua figura è in stridente opposizione con Werther caratterizzato da: grande enfasi emotiva ed oratoria (capacità di comunicare), irrazionale, intuitivo, trascende la logica, disposizione al gesto eroico. Lo Iacopo del Foscolo è molto simile all'eroe di Goethe: di fronte al fallimento delle sue idee politiche (tradimento di Napoleone),

Tratti distintivi del romanticismo europeo

II Romanticismo nasce in Germania e in Inghilterra alla fine del Settecento. In Italia la discussione sul Romanticismo inizia dopo la pubblicazione (1816) di un articolo di Madame de Stael: "Sulla maniera e t'utitita dette traduzioni". L'articolo determinò la formazione di due schieramenti contrapposti, quello dei "classici" (Giordani Leopardi) e quello dei romantici (di Breme, Borsieri, Berchet, Visconti).

Lo sfondo storico in cui il Romanticismo si sviluppa è quello dell'età della Restaurazione, dei movimenti di indipendenza e delle rivoluzioni liberali e democratiche culminate nei grandi moti del 1848-49. Il 1848 costituisce dunque, a livello europeo, un momento netto di rottura. In Italia e in Germania, la data che segna un cambiamento profondo va spostata di qualche decennio e coincide con quella del raggiungimento dell'unita nazionale: il 1861 per l'ltalia, il 1871 per la Germania.

Il movimento romantico si presenta con una forte identità anti-illuministica e anti-classica. Infatti, Sul piano filosofico oppone al sensismo l'idealismo. Sul piano religioso propone il ritorno al Cristianesimo sul piano politico respinge iI cosmopolitismo in nome dell'esaltazione dei valori nazionali; sul piano artistico contrappone all'equilibrio del Neoclassicismo e al razionalismo illuministico una nuova sensibilità volta a valorizzare i sentimenti, la passione, gli elementi irrazionali la "genialità". Questi caratteri non si diffondono tutti nello stesso modo nei diversi paesi, anzi il Romanticismo assume coloriture molto diverse da nazione a nazione.

L'immaginario romantico nasce da una scissione: da una parte l'eroe, dall'altra il mondo borghese; da una parte la natura e la poesia, dall'altra la società e la prosa del mondo. La scissione io-mondo può essere vissuta in due modi: come contrasto storico tra l'ideale e irreale, valori e società; oppure come dissidio ontologico (cioè eterno) dipendente dalla condizione stessa degli uomini. II primo modo produce un atteggiamento realistico, il secondo un atteggiamento lirico-esistenziale. Dalla modalità realistica di vivere il contrasto "ideale-reale"' nascono il romanzo storico e sociale, la novella in versi. Dalla modalità ontologica ed esistenziale, che privilegia poetiche di tipo simbolico, si sviluppa la grande poesia romantica, ma anche un nuovo spazio di ricerca narrativa, quello del romanzo fantastico. In Italia prevale la modalità storico-realistica: Romanticismo e poetica del vero" finiscono col coincidere.

I generi letterari principali del Romanticismo sono la lirica che subisce un profondo rinnovamento sostanziale e formale, e il romanzo. Anzi il vero grande fenomeno nuovo del secolo e il trionfo del romanzo, che è complementare al parallelo trionfo della borghesia.

Il Romanticismo prevede il rifiuto di ogni regola classica: separazione degli stili, regole stilistiche per creare armonia, brutto non artistico.


NEOCLASSICO



ROMANTICO

Eroe vincente, invulnerabile, sicuro che pure nelle sventure riesce (Ulisse)

eroe fragile, in contrasto con la realtà comunque perdente Foscolo (paragone con Ulisse non ritornerà a casa)

stile misurato, ricercato, il difficile è preferito al semplice riferimenti mitologici raffinati, amore per le forme, armonia, calma serenità

si esce dagli schemi, arte come fine a se stessa espressione dell'animo del poeta immediata e non controllata, passionale, amore per il primitivo, barbarico esotico infantile.

Pubblico elitario: nobili ed intellettuali

diversa concezione di pubblico, tutti i borghesi che sanno leggere e scrivere (ricordare lettura di Giovanni Berchet poesia popolare)

classicismo modello da imitare fuori dal tempo e dallo spazio

romanticismo si adatta alla storia e alla realtà di ogni singolo stato (Italia-Francia\\inghilterra-Germania)

natura come paesaggio idilliaco, ideale di vita, Virgilio bucoliche e georgiche

natura soffre o compiange il poeta, si rende partecipe del dramma, vista in chiave soggettiva.




Tra le figure più importanti di questo periodo abbiamo Ugo Foscolo. Di epoca napoleonica, poeta neoclassico, ma con forti tratti preromantici: forma classica, evidente soprattutto nei riferimenti mitologici, e romantico nelle tematiche, nell'immedesimazione coi sui personaggi (Ortis) e nelle sue poesie, frequenti sono i riferimenti alla patria che non rivedrà mai più.

La sua produzione, seppure non molto vasta è molto varia, comprende infatti teatro(L'Aiace), odi e sonetti (I sepolcri e le Grazie), romanzi(le ultime lettere di Jacopo Ortis), è un grande traduttore di latino, francese, ma soprattutto greco, fa giornalismo e critica letteraria, per un periodo insegna anche all'università di Pavia.

Il Foscolo scrive di sé, quando parla dell'esilio (I.O. .fuggir di gente in gente.), del suo intenso rapporto con i familiari (I.O. legame con la madre, non si ammazza subito per il dolore che provocherebbe alla madre), oltre ai temi della morte e del suicidio.

La sua poetica è caratterizzata da strutture complesse richiami latini e classici (ipotattici), il Foscolo rappresenta perfettamente l'ideale dell'eroe romantico, che viene sconfitti e che come gesto di protesta estremo si toglie la vita.

Il Romanticismo in Italia

La polemica classico-romantica in Italia si sviluppò a partire dal 1816 di un articolo di Madame de Stael, in cui si deprecava la decadenza della cultura italiana e si invitavano i nostri letterati a uscire dal loro culto del passato, aprendosi alle nuove correnti del resto d'Europa. Gli intellettuali si divisero in 2 schieramenti: i classicisti (Giordani, Botta, Londonio), pronti a difendere la cultura classica e a proporla come massima espressione artistica e i romantici, che diedero ragione alla De Stael, sostenendo la validità delle nuove correnti artistiche europee.

I romantici, in sostanza, affermavano il bisogno di una cultura rinnovata e moderna, che non si rivolgesse solo alla cerchia chiusa di letterati, ma ai borghesi; per fare ciò era necessaria una variazione dei temi trattati, con l'abbandono dei riferimenti mitologici e anche una variazione stilistica, con l'utilizzo di uno stile più comprensibile al popolo. Il romanticismo italiano, insomma, si proponeva come un genere letterario che si ispirava al vero e la cui rappresentazione della realtà fosse di utilità alla borghesia che si stava sviluppando soprattutto nel nord Italia.

Le profonde differenze con il romanticismo europeo sono date dall'arretratezza dell'Italia nei confronti di nazioni come la Francia o la Germania; da quest'arretratezza deriva il fatto che il romanticismo italiano non presenta tutte le tematiche negative di quello europeo e non è nemmeno in netto contrasto con l'Illuminismo, come invece accadeva in altre nazioni.

Tendenze letterarie

Il romanzo

Nell'età illuministica si afferma in Italia un genere nuovo, il romanzo, che ben presto divenne il genere più letto. Gli ambienti letterari tradizionali lo guardarono sempre con profondo disprezzo, considerandolo un genere inferiore. Questo avveniva soprattutto perché il romanzo non rispondeva ai canoni letterari classici ed era "moralmente pericoloso" per via di una rappresentazione troppo viva della realtà. In Italia si diffuse solo all'inizio dell'Ottocento per via dell'arretratezza socio-politica che caratterizzava  il nostro paese. I Romantici moderati riconobbero che il Romanzo era un genere inferiore, ma anche che uno scrittore molto abile si potesse cimentare in quel genere. A capire l'importanza del romanzo per primo è Manzoni, che già nel 1821 si dimostra convinto che il romanzo abbia dignità pari a quella degli altri generi e che sia necessario introdurlo in Italia per colmare una lacuna culturale e avviare un processo di svecchiamento della cultura.

Il romanzo storico

Il romanzo si afferma in Italia come romanzo storico. Il modello era dato dai romanzi dello scozzese Walter Scott (a partire dal 1814). Il romanzo storico si propone di dare il quadro completo di una determinata epoca del passato, illustrando sia i grandi avvenimenti sia le cose di tutti i giorni. I grandi avvenimenti storici vengono però lasciati da sfondo alle vicende dei protagonisti, in modo da meglio rappresentare le vicende della vita quotidiana.

Il grande successo del romanzo storico si spiega con lo storicismo che, in controtendenza rispetto all'antistoricismo degli Illuministi si andava diffondendo in Europa e con lo spirito nazionalistico, anch'esso in rapida diffusione.

In Italia si ebbe un'esplosione intorno al 1827, quando uscirono diversi romanzi, tra cui i Promessi Sposi di Manzoni. Questa comparsa improvvisa indica comunque che un processo produttivo era già in atto da tempo. Nel nostro paese cerano diverse esigenze che invocavano il romanzo e la produzione romanzesca non fa altro che soddisfarle. Questo soprattutto perché il romanzo era un genere che coinvolgeva i lettori e finalmente poteva essere letto da un pubblico piuttosto ampio per la sua prosa molto comprensibile.

All'interno del genere vi erano diverse scuole : gli "scottiani" e i "manzoniani" sono le più note. Un discorso a parte merita Domenico Guerrazzi, che rappresenta una corrente antitetica rispetto a quella del Manzoni : in lui ritroviamo una passionalità esasperata, tesa fino all'estremo limite.

Il romanzo epistolare (M2)

Il romanzo epistolare si è sviluppato nel Settecento, ed è sopravvissuto per una parte dell'Ottocento.. la narrazione delle vicende si compie attraverso la raccolta di una serie di lettere di colui che, nella finzione narrativa, è il destinatario. Si possono individuare tre tipi di strutture : lo scambio di lettere tra più personaggi o la narrazione risultante dalle lettere del solo protagonista. Nel primo caso c'è una molteplicità di punti di vista, nel secondo la lettera diventa quasi un diario intimo.

Caratteristiche comuni a tutti i romanzi epistolari sono : i narratori che sono i personaggi stessi e la narrazione al presente. Da questa ultima caratteristica scaturiscono molte conseguenze : il lettore vive l'azione nello stesso momento in cui la vive il personaggio, e questo dà una maggior immediatezza drammatica e consente di seguire i processi interiori. Il romanzo epistolare, inoltre, è la forma più adatta di esprimere il sentimentalismo.



Il romanzo "sociale"

Su questo terreno il romanzo europeo stava offrendo i suoi capolavori, con Stendhal, Balzac e Dickens. In Italia i romanzo "sociale" o contemporaneo aveva poca diffusione, forse per l'immaturità della società.

I più famosi esempi italiani di questo genere sono : Ginevra, l'orfana della Nunziata, di Ranieri e l'Angiola Maria di Carcano, quest'ultimo più di stampo manzoniano.

La narrativa "rusticale"

Protagonisti di questi romanzi sono soprattutto i contadini. Alle origini, come modello letterario, si colloca Manzoni, che eleva a livello di protagonisti due contadini. Influenze derivano anche dalla francese Sand, autrice di romanzi campestri di ispirazione democratica. La scrittrice italiana più famosa è Caterina Percoto. Non mancano spunti di denuncia sociale, ma l'atteggiamento dominante è il filantropismo paternalistico ; presenti  alcune tendenze all'idillio campestre.

Il romanzo psicologico

L'opera principale è Fede e Bellezza di Niccolò Tommaseo, lontano dal clima culturale italiano e più vicino semmai a quello francese.

Verso il romanzo contemporaneo

Una svolta, nella seconda metà del secolo, è rappresentata dai Cento Anni di Giuseppe Rovani, di impianto storico ed ascendenza manzoniana. Nel Preludio il romanzo viene citato come genere letterario per eccellenza, dove confluiscono tutti gli altri : testimonia quindi la fine di ogni pregiudizio. Un disegno simile è dato da Le confessioni di un Italiano di Ippolito Nievo, in cui si rievocano le vicende di ottant'anni di storia italiana. Questo romanzo segna veramente la fine dello schema del romanzo storico scottiano, in quanto le tematiche psicologiche  individuali si collegano agli eventi storici e sociali

M5 - Le forme principali del romanzo nel primo '800

Il romanzo nasce in Inghilterra nel '700. I grandi romanzieri inglesi inaugurano le forme del romanzo ereditate nell'800. Queste sono :

Romanzo epistolare (Samuel Richardson, vedi sopra)

Romanzo pseudo-autobiografico : si presenta come un memoriale, contenente il racconto della propria vita e delle proprie esperienze fatto dal protagonista (Defoe, Robinson Crusoe)

Romanzo in forma epica :racconta apertamente storie d'invenzione. Esponente principale è Henry Fielding con Tom Jones, racconto di avventure e quadro di costume e satira. La storia è raccontata da una voce fuori campo, che interviene continuamente con commenti e digressioni.

Per quanto riguarda la situazione italiana, nell'800 si ha l'Ortis di Foscolo come romanzo epistolare, mentre in seguito la forma destinata a dominare è la terza, a partire da Manzoni. In Inghilterra l'opera più importante è La fiera delle vanità di Thackeray, mentre in Francia abbiamo gli esempi di Balzac e Stendhal.

M6 - Il romanzo nero

Il romanzo nero si è diffuso in Inghilterra nella seconda metà del '700. Il termine sta a significare un gusto antitetico a quello luminoso del classicismo, un gusto per l'orrido e il tenebroso, che si collega alla teoria sul "sublime" di Edmund Burke. Questo gusto per l'orrido ha radici storiche ben precise : in quel periodo le grandi rivoluzioni non potevano lasciare altro che un senso di smarrimento e di angoscia, data la distruzione di gran parte dell'assetto secolare, sia nella vita spirituale sia in quella materiale. L'insistenza sul terrore può essere vista da un'altra angolatura : la crisi spirituale induceva ad abbandonare le impalcature della ragione che sino ad allora avevano sistemato nella loro struttura ogni aspetto della realtà, aprendo la strada ad un'esplorazione più approfondita della propria coscienza. L'iniziatore del genere è Horace Walpole, con Il castello di otranto (1764). Altri rappresentanti illustri sono stati Ann Radcliffe e Matthew Lewis. Con il Frankestein di Mary Shelley il genere dà una rappresentazione simbolica ai terrori dell'età. Le tematiche dell'orrore e del mistero sono state affrontate ai massimi livelli da Edgar Allan Poe. In Sade il racconto è piegato alla dimostrazione di tesi filosofiche.

Elementi di "nero" possono essere riscontrati anche nei Promessi Sposi. Manzoni aveva già letto questi tipi di romanzi e pensato di scrivere un romanzo fantastico. Le tracce di quest'opera mai scritta si possono ritrovare nelle peripezie di Lucia, che va prima in un monastero dove trova una monaca assassina, con la cui complicità viene rapita e chiusa in un castello, circondato da un alone di mistero. Anche i malvagi che perseguitano Lucia, l'Innominato e Gertrude, hanno tratti che li avvicinano ai protagonisti dei romanzi neri.







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