Caricare documenti e articoli online 
INFtub.com è un sito progettato per cercare i documenti in vari tipi di file e il caricamento di articoli online.


 
Non ricordi la password?  ››  Iscriviti gratis
 

NOI E GLI ALTRI: IDENTITÀ COME PRESA DI POSIZIONE IN UN MONDO SOCIALE

psicologia



NOI E GLI ALTRI: IDENTITÀ COME PRESA DI POSIZIONE IN UN MONDO SOCIALE


Introduzione. L'identità: personale e sociale

La psicologia sociale sperimentale mostra che anche quei processi di ragionamento studiati dai cognitivisti come espressione di un'attività individuale, richiedono in realtà il ricorso ad ulteriori livelli di spiegazione: livelli che coinvolgono le relazioni interindividuali, le gerarchie sociali e le relazioni fra gruppi, nonché la cultura, l'insieme delle rappresentazioni, delle credenze e dei valori di una determinata società.

Uno dei problemi più evidenti nello studio dell'identità è dunque l'intreccio inestricabile di aspetti individuali e sociali.

Il confronto sé-altri è centrale per la costruzione dell'identità e per la stessa comprensione della realtà sociale.

Tutta la nostra conoscenza della realtà si basa sul binomio io-gli altri, noi-loro, sul sentimento di prossimità o di distanza, sul criterio della somiglianza e della differenza.

Per Tajfel l'identità sociale è quella parte del concetto di sé dell'individuo che deriva dalla consapevolezza di appa 252g67c rtenere ad uno o più gruppi sociali, associata al valore e al significato emozionale connessi con quella appartenenza.



Il gruppo assume una struttura egomorfica in quanto proiezione ed espansione del concetto di sé: parallelamente, il sé si struttura in maniera sociomorfica in quanto viene modellato dalle proprie appartenenze, dal riferimento a dimensioni collettive rilevanti e valorizzate.


La categorizzazione: dal processo psicologico a processo psico-sociale

I processi di categorizzazione sono importanti per l'analisi dei fenomeni psico-sociali e per lo studio dell'identità.

La formazione di categorie è la creazione di raggruppamenti di oggetti o di eventi sulla base di una qualche relazione.

Grazie al processo di categorizzazione, gli individui organizzano la conoscenza e riescono ad interagire con l'ambiente senza essere sopraffatti dalla sua complessità, oltre ad economizzare le sue risorse cognitive.

La categorizzazione è anche uno strumento di identificazione: l'impressione di riconoscere un oggetto spesso corrisponde all'operazione di collocarlo in una categoria nota. Questo processo riduce così la necessità di un apprendimento costante.

Avvalendoci di un sistema di categorie, possiamo rapidamente decidere sull'appropriatezza delle nostre azioni, sul modo di porci in relazione con l'oggetto considerato.

Connessi al processo di categorizzazione sono gli effetti di accentuazione della somiglianza (intracategoriale) e della differenza (intercategoriale), cioè la tendenza costante ad accentuare le differenze fra stimoli che risultano classificati in due categorie distinte e le somiglianze fra gli stimoli appartenenti alla stessa categoria.

Quando la percezione di intere categorie viene semplificata si dà origine ad uno stereotipo (i tedeschi sono alti e biondi, gli italiani invece sono bruni).


La teoria dell'identità sociale

Il rapporto fra categorizzazione, somiglianza e identità è alla base della teoria dell'identità sociale sviluppata da Tajfel e Turner, a partire dalla metà degli anni '70, nella quale viene valorizzata la dimensione relazionale del sé piuttosto che il mero funzionamento individuale.

Partendo dallo studio della categorizzazione Tajfel considera l'identità come definibile in base ad un continuum personale-sociale.

Il polo dell'identità sociale è caratterizzato da credenze e comportamenti che gli individui adottano appunto in quanto membri di determinati gruppi. Questa condizione implica percezione di un'accentuata somiglianza con i membri del proprio gruppo e l'accentuazione delle differenze percepite rispetto agli outgroups.

Identità sociale è dunque quella parte dell'immagine di sé che deriva dall'appartenenza ad un gruppo, unita alla valutazione affettiva di tale appartenenza.

L'identità sociale è caratterizzata da:

innalzamento della propria autostima attraverso il confronto sociale;

appartenere a gruppi prestigiosi aumenta il nostro prestigio personale;

valorizzare il proprio ingroup significa valorizzare l'immagine di sé.

Il polo opposto, quello dell'identità personale, è caratterizzato da una specifica attenzione alla relazione interindividuale fra sé e l'altro, prescindendo dalle appartenenze. Noi tendiamo a percepirci allora come individui unici con caratteristiche e una storia assolutamente esclusive.

L'identità non è riconducibile unicamente ad un insieme di caratteristiche, di tratti della personalità: è anche un insieme di memorie, di episodi di cui siamo stati protagonisti, di esperienze nuove e routine consolidate.

Esempi estremi di un'identità puramente sociale o invece puramente individuale sono estremamente difficili da rilevare empiricamente in quanto l'identità delle persone è un intreccio molto complesso di aspetti personali e sociali, di unicità ed appartenenza, di memorie autobiografiche e memorie collettive.

La sensibilità per i problemi sociali legati alla conflittualità fra i gruppi è un altro aspetto distintivo del contributo di Tajfel (egli stesso e la sua famiglia furono perseguitati durante il nazismo).

L'analisi dei processi mentali e delle condizioni psico-sociali che generano il pregiudizio ha caratterizzato lo sviluppo stesso della psicologia sociale come disciplina.

Nella teoria dell'identità sociale si riconosce inoltre con chiarezza l'influenza del modello del confronto sociale di Festinger, per il quale il confronto sociale rappresenta un'importante fonte di autoconoscenza e un essenziale strumento per la definizione e il miglioramento del proprio livello di autostima.


Somiglianza e appartenenza: aspetti caratterizzanti dei gruppi sociali

Si possono analizzare i processi intragruppi e intergruppi a partire dalla categorizzazione in quanto nella maggior parte delle relazioni sociali, sarebbe la somiglianza di opinioni percepita a giocare un ruolo importante, anche in relazione ai processi di discriminazione ed identificazione sociale.


Covariazione di somiglianze e differenze

A partire dalle ricerche di Doise, Dechamps propone la sua cosiddetta ipotesi della covariazione, secondo la quale nei confronti intra- e intergruppi quanto più si accentua la fusione fra i membri di un gruppo (c'è quindi scarsa differenziazione), tanto più si riduce la discriminazione fra i gruppi, e viceversa.

Lo status sociale dei gruppi, i rapporti di potere, possono incidere profondamente sul modo in cui gli individui costruiscono il confronto Sé-Altri e danno forma e contenuto alla propria identità.


Fattori motivazionali nella teoria dell'identità sociale

Secondo, Tajfel e Turner, quando l'identificazione col gruppo consente di accedere ad una immagine di sé positiva, la somiglianza intra-categoriale viene accentuata: è questo il concetto della collective self-esteem, una stima di sé intrinsecamente connessa alla propria appartenenza a gruppi sociali.


Self-esteem e strategie di confronto

Il processo di discriminazione interpersonale e intergruppi messo in luce dagli esperimenti di Tajfel e Turner chiama in causa la tendenza a conservare ed accrescere il proprio livello di autostima.

Il black sheep effect consiste nel rifiuto della pecora nera del gruppo: è una strategia volta a preservare l'identità sociale positiva e a proteggere l'immagine del proprio gruppo in quanto, mentre i membri positivi dell'ingroup vengono giudicati più positivamente rispetto a quelli dell'outgroup, riguardo a quelli negativi accade esattamente il contrario.

In base al black sheep effect, la tendenza a differenziare fra loro i diversi membri del gruppo è maggiore all'interno dell'ingroup, mentre il gruppo estraneo appare invece più omogeneo.


Strategie di confronto in gruppi sociali svantaggiati

Gli individui di un gruppo subalterno o svantaggiato possono mettere in atto delle strategie allo scopo di mantenere o recuperare un'immagine di sé positiva, tra le quali:

strategie di tipo individualistico, come:

l'abbandono del proprio gruppo (mobilità individuale);

l''assimilazione, cioè comportamenti volti ad essere accettati e ad accentuare la somiglianza con gli outgroups di status elevato;

l'individualizzazione, che consiste nella tendenza a basare il confronto su una definizione di sé come individuo unico, esclusivo, piuttosto che come membro di una specifica categoria.

strategie collettive come la competizione, che si basano su azioni volte a rivendicare un diverso atteggiamento per il proprio gruppo oppure quelle che comportano una rivalutazione delle caratteristiche del gruppo o la scelta di un gruppo ancora più svantaggiato con cui confrontarsi.

Esistono poi ancora altre strategie come quella di introdurre un livello di classificazione superiore che consenta di includere più gruppi in una comune categoria di identità, o anche la strategia opposta, basata cioè su un processo di ricategorizzazione subordinata, attraverso il quale una comune categoria di appartenenza viene differenziata al proprio interno, in modo tale da garantire al nuovo sottogruppo di cui si fa parte un'immagine più positiva, una posizione favorevole.

Altre due strategie sono:

il confronto temporale con se stesso o con l'ingroup in tempi diversi, piuttosto che con un altro gruppo;

il confronto con uno standard, cioè un modello ideale, indipendente da eventuali altri gruppi presenti nello spazio sociale.


Categorizzazioni del sé

La ricategorizzazione costituisce quindi una specifica strategia di confronto in condizioni minacciose per la propria autostima.


Conclusioni

Nell'ottica di Tajfel e Turner, l'identità personale e l'identità sociale restano reciprocamente esclusive.




Privacy




Articolo informazione


Hits: 3044
Apprezzato: scheda appunto

Commentare questo articolo:

Non sei registrato
Devi essere registrato per commentare

ISCRIVITI



Copiare il codice

nella pagina web del tuo sito.


Copyright InfTub.com 2024