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La seconda età adulta - Conflitto genitori-figli

psicologia



La seconda età adulta


La seconda età adulta va dai 45 ai 60 anni. L'inizio di quest'età è caratterizzata spesso da una vera e propria "crisi di mezz'età", per due motivi:

  • vi è una riflessione religiosa sul problema della morte
  • Se nella fase adolescenziale egli aveva vissuto delle tematiche per "iniziare un cammino", ora si chiede se "ha proprio preso la strada giusta e dove veramente essa conduce";

Conflitto genitori-figli

L'adulto nell'età compresa fra i 40 ed 222i89c i 60 anni può trovarsi sovraccaricato di notevoli responsabilità se i figli sono adolescenti che vivono il proprio periodo in modo notevolmente conflittuale e se i genitori, al tempo stesso, dovessero richiedere particolari cure.

Ulteriore fonte i conflitto si ha con l'abbandono della famiglia da parte dei figli, che vede un aumento di libertà personale della coppia. In certi casi, specialmente per le donne, si può avere la cosiddetta "sindrome del nido vuoto", che comporta un senso di inutilità e umore depresso.





Cambiamenti fisici:

A partire dai quaranta anni circa il corpo umano si modifica biologicamente e fisiologicamente sotto vari aspetti:

il sistema nervoso: a partire da 40-45 anni si ha una graduale perdita di peso del cervello e la velocità di collegamento delle informazioni chimiche tra i vari neuroni del cervello diminuisce.

Peso e altezza: dopo i 40 anni si verifica un graduale aumento del peso corporeo. Il grasso tende a distribuirsi in modo diverso rispetto alla giovinezza: diminuisce nel viso, nelle gambe, nella parte inferiore delle braccia, nella pancia e nelle natiche.


Anche l'efficienza dei sensi p soggetta a un lento deterioramento:

La vista: tra i 40-45 anni diminuisce l'elasticità della lente del cristallino e si riduce il potere di accomodazione, da ciò deriva una peggiore visione degli oggetti vicini.

L'udito: intorno ai 50 anni si ha la perdita di capacità di udire i toni molto alti e quelli molto bassi. Tale perdita è comunque piuttosto modesta e solo verso i 65 anni aumenta la percentuale di perdita dell'udito.

L'olfatto e il gusto:diminuisce intorno ai 40 anni la capacità di percepire odori diversi e di distinguerli, mentre non è riscontrata la perdita della capacità di distinguere i sapori.

I muscoli e le ossa: verso i 50 anni c'è una perdita di tessuto muscolare, si riduce la capacità di scatti in velocità con conseguente perdita di forza. Con la menopausa nelle donne si ha la perdita di calcio nelle ossa (osteoporosi) è un logorio delle giunture delle ossa (osteoartrosi). Negli uomini queste forme degenerative compaiono più tardi.

La pelle e i capelli: intorno ai 40 anni si ha un aumento della rugosità, che è collegata alla perdita di elasticità della pelle; i capelli diventano più sottili e si ingrigiscono.


Un cambiamento fisico particolarmente significativo è quello che riguarda il sistema riproduttivo:

per le donne, dopo i 35 anni, aumentano i rischi legati alla procreazione e diminuisce la fertilità.

Gli uomini hanno un calo di fertilità dopo i 40 anni, ma sono in grado di fecondare anche in età tarda.

Negli uomini  tra i 50-60 anni, a causa del graduale calo dei livelli di testosterone, vi è un decadimento delle vigore sessuale e si verificano delle alterazioni fisiche. Tale processo è chiamato andropausa.

Nella donna l'invecchiamento della ghiandola ovarica comporta una diminuzione della produzione di ormoni sessuali, la cessazione delle mestruazioni e la perdita della capacità generativa. Tale processo è chiamato menopausa, si verifica tra i 48-55 anni.

La diminuzione degli estrogeni rende il seno meno sodo e le pareti della vagina diventano meno elastiche. Un disturbo della menopausa è rappresentato dalle vampate di calore accompagnata dall'afflusso di sangue al volto e al torace. La donna in età feconda è assai meno soggetta dell'uomo all'arteriosclerosi grazie alla protezione fornita dagli ormoni femminili. Con l'insorgere della menopausa il rischio di patologie e cardiovascolari aumenta considerevolmente, così come il rischio dell'osteoporosi.

Negli anni della menopausa vi possono essere ripercussioni negative sulla vita sessuale, soprattutto entro i primi cinque anni dalla cessazione del mestruo. Ciò è dovuto soprattutto agli effetti psicologici che questa situazione produce nella donna.


Ma non si tratta di cambiamenti solo in senso peggiorativo. Alcune modificazioni biologiche e funzionali permettono il miglioramento delle capacità di resistenza alla fatica, al freddo e al digiuno.



Capacità intellettive

per quanto riguarda lo sviluppo delle funzioni cognitive si ha una lieve, progressiva diminuzione nelle capacità che riguardano la memoria a breve termine, la velocità di reazione e la finezza percettiva.

Varie ricerche compiute utilizzando test d'intelligenza hanno dimostrato che, a partire dai 40 anni di età, si verifica un certo declino delle abilità meno dipendenti dall'istruzione o dall'esperienza; i soggetti di 50 o 60 anni sono meno rapidi nel trovare le soluzioni giuste rispetto ai soggetti più giovani.

I soggetti più anziani hanno maggiore difficoltà in tutte quelle situazioni problematiche che richiedono una risposta rapida, ma si dimostrano competenti nei compiti che richiedono di attingere a un bagaglio di conoscenze apprese nel corso della vita.

Ma mentre i soggetti giovani sono più efficienti durante le ore postmeridiane (pomeriggio),le persone più mature mostrano una netta preferenza per le ore del mattino.





Ruolo nella società:

tra i 40 e i 65 annicirca, si stabilizzano generalmente il ruolo lavorativo e i rapporti di coppia. se i coniugi riescono a superare i periodi critici e le fasi di stress, la soddisfazione coniugale raggiunge dei buoni livelli.  

Nell'età adulta,in genere, si conclude la carriera lavorativa e il reddito raggiunge il suo massimo livello. Le competenze acquisite nell'ambito lavorativo danno alla persona un senso di maggiore potere e autorevolezza rispetto ai colleghi.

In certi casi però le persone possono perdere, per un periodo più o meno lungo, il lavoro. La disoccupazione produce effetti depressivi simili a quelli prodotti dalla separazione e dal divorzio. Tali effetti non riguardano solo la perdita di potere economico, ma sono legati anche alla perdita della stima di sé che dipende, in certa misura, dal ruolo lavorativo. Gli effetti della disoccupazione sono particolarmente pesanti nei soggetti più anziani, che subiscono una più forte perdita dell'autostima. A ciò si aggiunge una maggiore difficoltà nel trovare una nuova occupazione.




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