Caricare documenti e articoli online 
INFtub.com è un sito progettato per cercare i documenti in vari tipi di file e il caricamento di articoli online.


 
Non ricordi la password?  ››  Iscriviti gratis
 

IL CERVELLO E LA MENTE

psicologia



IL CERVELLO E LA MENTE.

I.    La questione della coscienza.

il comportamento e la mente animale, in condizioni sia normali che patologiche, sono direttamente connessi al funzionamento del sistema nervoso; il termine psico indica subito per le neuroscienze uno stato di conoscenza ancora insoddisfacente; la mente indica complesse proprietà emergenti del sistema nervoso, proprietà causate dal suo funzionamento; molti studiosi usano le parole mente e cervello in modo interscambiabile, anche se certe proprietà del cervello non rientrano nel concetto di mente normalmente inteso; altra proprietà emergente del sistema nervoso di difficile trattazione e definizione è quella che viene chiamata coscienza (‼ concetto di veglia o di basso livello di attenzione e di sonno) " 2 tipi:

coscienza del qui e ora (vecchie strutture del cervello)



coscienza autobiografica (parte evolutivamente più nuova del cervello)


II.  Il cervello: cenni sull'anatomia e sul funzionamento.

il cervello non è solo strumento di conoscenza, esso rappresenta tutta la nostra conoscenza; nel cervello esiste infatti una rappresentazione ordinata e precisa del corpo, del quale alcune parti, come le mani e le labbra, sono molto rappresentate, mentre altre, come la schiena, lo sono meno (metafora cerebrale del corpo, che descrive le nostre sensazioni e i nostri movimenti: homunculus); le sensazioni o i movimenti provenienti dalla metà sinistra del corpo sono controllati dalla corteccia destra, e viceversa; una rappresentazione più estesa di una parte del corpo dell'homunculus indica che un'area cerebrale più vasta (corrispondente ad un maggior numero di neuroni) è devoluta al controllo sensoriale, o al controllo motorio, di quella parte del corpo: più grande significa sensorialmente o motoriamente più raffinato; fenomeno dell'arto fantasma (perché la rappresentazione cerebrale dell'arto è ancora intatta); la stimolazione elettrica della corteccia cerebrale evoca sensazioni e causa movimenti in parti ben precise del corpo in relazione alle aree stimolate; in tempi recenti si è paragonato il cervello ad un calcolatore, ma si sono ottenute spesso descrizioni sostanzialmente scorrette delle funzioni nervose, dovute all'errore o all'eccessiva semplificazione delle assunzioni iniziali; l'insuccesso di questi tentativi è dovuto anche al fatto che i sistemi biologici si rinnovano ogni momento in struttura e funzione; la struttura del cervello è microscopicamente simile in tutti gli uomini, per essendovi delle apprezzabili differenze da individuo ad individuo (es: il peso, differenze a livello della struttura macroscopica); è composto da un numero enorme di cellule nervose, o neuroni; ogni neurone comunica con un gran numero di altri neuroni formando numerosissime connessioni, o sinapsi (ogni sinapsi è un piccolo mondo computazionale, dove vengono vagliati messaggi e prese decisioni sulla loro trasmissione); le funzioni della corteccia cerebrale sono molteplici (ogni area è specializzata); il sistema nervoso centrale ha una struttura in larga parte simmetrica ed è composto da


encefalo   midollo spinale


si divide in varie strutture, corticali e sottocorticali; la corteccia cerebrale, composta dai 2 emisferi cerebrali, è divisa in 4 lobi: frontale, parietale, temporale e occipitale


III.    Lo sviluppo del sistema nervoso.

le proprietà del cervello sono acquisite, cioè il cervello è una tabula rasa sulla quale l'esperienza scrive la sua storia, oppure sono innate??

i geni che controllano la struttura del cervello sono meno di 100 mila, e con differenze minime tra l'uomo e la scimmia, mentre il numero di neuroni e delle connessioni sinaptiche è enormemente più grande nell'uomo; è l'attività stessa del cervello che controlla la stabilizzazione e l'eliminazione delle connessioni nervose, così come anche l'espressione di determinati geni; alcuni studiosi propongono che lo sviluppo del cervello, e in particolare della corteccia, avvenga per una selezione simile alla selezione darwiniana, con l'eliminazione di alcune connessioni nervose; l'attività elettrica del cervello, e in particolare l'attività guidata dall'esperienza sensoriale, contribuirebbe alla scelta combinatoria dei geni che presiedono alla sviluppo




sviluppo morfologico e ambiente fisico e culturale entrano in relazione tra di loro nel determinare l'enorme capacità di apprendimento del cervello subito dopo la nascita


i neuroni cominciano a formarsi molto presto durante lo sviluppo fetale; le sinapsi cominciano a formarsi 2 mesi prima della nascita; alla nascita il numero di sinapsi nell'uomo è del tutto paragonabile a quello osservato nell'adulto, ma nei primi anni di vita avviene uno strano processo: le connessioni sinaptiche dapprima si moltiplicano fino a raggiungere un numero che è anche 3 o 4 volte maggiore di quello osservato nell'adulto e poi si riducono progressivamente (morte neuronale ≠ necrosi, che avviene in caso di lesioni o di altre cause patologiche) il significato di questo fenomeno è ancora misterioso; la ragione dell'eliminazione sta probabilmente nel fatto che, al livello della sua connessione con le altre cellule, il neurone riceve un cibo opportuno, chiamato fattore neurotrofico, che lo tiene in vita; lo sviluppo del cervello è stato studiato anche usando le tecniche moderne di brain imaging, o neuroimaging, che misurano il metabolismo cerebrale, ritenuto proporzionale all'attività elettrica dei neuroni e in particolare delle connessioni sinaptiche; occorre comunque chiarire che non esiste nessuna dimostrazione che correli positivamente la densità sinaptica, o il metabolismo cerebrale, alla prestazioni del cervello (quantità di cervello non significa necessariamente qualità)


IL MITO DEI PRIMI 3 ANNI

 




sembra che per un normale sviluppo del cervello occorrano esperienze normali, che si possono trovare nelle famiglie più ricche come in quelle più povere; non sembra che una super-educazione abbia effetti importanti sulle prestazioni cerebrali dei bambini in senso positivo, né in quello negativo; va detto però che ambienti particolarmente inadatti e poveri di stimoli possono avere effetti negativi sullo sviluppo cerebrale


IV.    I moduli cerebrali.

in particolare a livello corticale, ma non solo, il cervello mostra esempi di organizzazione modulare; molti ricercatori hanno messo in evidenza alcune caratteristiche di questa organizzazione nel sistema visivo, dove i gruppi di neuroni si specializzano per determinare funzioni in modo relativamente indipendente dai neuroni circostanti; queste specializzazioni possono riguardare una determinata caratteristica dello stimolo; la modularità ha aspetti molto interessanti a livello corticale, dove in seguito a lesioni patologiche o di origine traumatica si ha la perdita di una determinata funzione; queste specializzazioni corticali possono essere rilevate anche studiando la circolazione cerebrale con i moderni mezzi di brain imaging (le regioni cerebrali coinvolte in determinate funzioni aumentano l'attività nervosa e, conseguentemente, il loro metabolismo e la loro circolazione, apparendo come più intensamente o diversamente colorate nelle immagini prodotte dal calcolatore); la modularità delle aree corticali (specializzazione) non è mai completa, nel senso che esisterebbe un determinato modulo, e solo quello, per una certa funzione " le tecniche di brain imaging indicano sempre un aumento della circolazione anche in aree diverse da quella ritenuta più direttamente responsabile estrapolazioni in campo psicologico, soprattutto per quanto riguarda l'intelligenza: alcuni psicologi (Gardner) sostengono che esistono molteplici forme di intelligenza: eccellere in un tipo di intelligenza, non significa eccellere nell'intelligenza nel suo complesso; anche nella sua struttura paramodulare, il cervello è come una casa: tutte le parti sono parti essenziali della stessa struttura; il migliore funzionamento cerebrale in senso biologico, e forse anche sociale, si ha quando le funzioni dei diversi moduli si sviluppano e funzionano armonicamente


V.  Plasticità nella prima infanzia e periodo critico.



plasticità del sistema nervoso: capacità dei circuiti nervosi di variare la loro struttura e la loro funzione in risposta agli stimoli sensoriali e consentire l'adeguamento all'ambiente delle strutture nervose, incluso l'apprendimento di nuove informazioni e le loro memorizzazione; questa proprietà riguarda in particolare la corteccia cerebrale; è una proprietà particolarmente attiva nella prima fase della vita postatale, ma dura per tutto il corso della vita, seppure in modo molto ridotto " periodo critico (tempo di sintonizzazione del mondo cerebrale con il mondo esterno); a mondi diversi corrispondono cervelli diversi: se una determinata modalità sensoriale non riceve un'idonea stimolazione dal mondo esterno durante il periodo critico, essa non si sviluppa adeguatamente e non si sviluppa affatto


VI.    Plasticità del sistema nervoso nell'adulto.

prima si credeva che il cervello, una volta finito il periodo di sviluppo e il periodo critico, diventasse una macchina definitiva, stabile, non più programmabile; le ricerche di questi ultimi 10 anni hanno messo in luce che anche il cervello adulto, seppure in modo molto ridotto, dimostra di essere ancora plastico; miglioramento delle abilità percettive o motorie in seguito ad esercizio; questo perfezionamento corrisponde alla riorganizzazione e all'ingrandimento dell'area corticale coinvolta nell'esercizio (es: nelle persone che apprendono a leggere in Braille si verifica un'espansione della rappresentazione della zona cutanea corrispondente al dito indice impiegato per la lettura)


VII.      Plasticità in seguito a lesione periferica.

è stata dimostrata in soggetti adulti una massiccia riorganizzazione delle cortecce sensoriali e motorie dopo la riduzione della stimolazione proveniente dalla periferia nel caso di lesioni periferiche o amputazioni; primi studi sulle scimmie (la lesione di un nervo periferico determina la comparsa di una zona corticale silente corrispondente alle cellule che sono state deprivate dei segnali provenienti dai recettori; in seguito, però, tale zona silente praticamente scompare perché le sue cellule corticali cominciano a rispondere alla stimolazione della cute adiacente a quella deprivata delle fibre afferenti; si produce una riorganizzazione della mappa somatosensoriale: le cellule corticali che facevano parte, per esempio, della rappresentazione del palmo della mano rispondono ora alla stimolazione delle dita); tali modificazioni plastiche possono essere particolarmente rapide ed avvenire nell'ambito di pochi giorni; nell'uomo ad esempio fenomeno dell'arto fantasma

il fatto che il cervello rimanga plastico, pone il problema se sia utile o addirittura necessario un esercizio cerebrale mirato a tenere il cervello in allenamento e in buona forma " sì, è utile perché:

circuiti nervosi lasciati inoperosi diventano meno efficienti, talvolta con la conseguenza della perdita funzionale o strutturale di connessioni sinaptiche

è noto anche l'inverso e cioè che un notevole traffico di impulsi nervosi nel circuito mantiene le connessioni in buona salute (e in speciali casi di allenamento può addirittura aumentare)

l'allenamento cerebrale serve soprattutto a mantenere un funzionamento di base e a rallentare il fisiologico deterioramento della funzione nervosa che comunque inesorabilmente progredisce con l'età







Privacy




Articolo informazione


Hits: 7674
Apprezzato: scheda appunto

Commentare questo articolo:

Non sei registrato
Devi essere registrato per commentare

ISCRIVITI



Copiare il codice

nella pagina web del tuo sito.


Copyright InfTub.com 2024