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APPUNTI DI PSCIOLOGIA DELLO SVILUPPO - JEAN PIAGET

psicologia



APPUNTI DI PSCIOLOGIA DELLO SVILUPPO


JEAN PIAGET


Considerato il maggior teorico della psicologia dello sviluppo cognitivo

Studiò biologia: in particolare si focalizzò sulle variazioni che in ambienti diversi presentava u mollusc 949i89j o ipotizzando ke era l'intelligenza a rendere possibili rapidi cambiamenti.

Intelligenza per Piaget: forma di adattamento biologico più elevata.

Studio di tali cambiamenti sui bambini

Secondo lui l'intelligenza è il risultato di una particolare interazione dell'organismo con l'ambiente

Il suo sviluppo si verificherebbe nella forma di un equilibrio dinamico fra un processo di assimilazione dei dati dell'esperienza a schemi mentali e un processo di accomodamento

(cioè quando l'esperienza è troppo nuova o il giudizio di altri ne mostra la loro inadeguatezza tali schemi vengono modificati)


CARATTERISTICHE DEL PENSIERO INFANTILE:

egocentrismo (difficoltà dall'uscire dal proprio punto di vista)→ lo porta a trascurare certe conoscenza per lui ovvie

realismo (primato della percezione sulla rappresentazione)→giudicare un'azione solo per il suo risultato e non per la motivazione, non cogliere il significato simbolico delle cose



animismo (attribuisce vita e coscienza anche a elementi del mondo naturale)

finalismo (interpreta gli eventi naturali come mossi da una casualità psicologica)


TEORIA STADIALE DELLO SVILUPPO COGNITIVO

Divisione in fasce d'età dello sviluppo cognitivo del bambino


Primo stadio

PERIODO SENSO MOTORIO: 15-18 mesi

Si manifesta nella capacità di entrare in possesso di un oggetto non direttamente afferrabile

Il bambino scopre che le sue azioni influiscono sull'ambiente


Secondo stadio: dai 18 mesi STADIO DEL PENSIERO INTUITIVO

Il bambino supera i limiti dell'ambiente percettivo con un'attività rappresentativa che gli permette di evocare oggetti, eventi, persone non direttamente presenti davanti a lui.Sa produrre immagini mentali.

Attività caratteristica: il gioco simbolico (es.trasformare una scatola in una navetta spaziale)cioè utilizzare un oggetto per evocarne un altro.


Terzo stadio 6-11 anni STADIO DEL PENSIERO REVERSIBILE E OPERATORIO

Il bambino diviene capace non più soltanto di produrre immagini mentali ma anke di metterle in rapporto tra loro


Quarto stadio dai 12 anni STADIO DEL PENSIERO IPOTETICO-DEDUTTIVO

Pensiero sempre più indipendente dalla percezione. Sa compiere ragionamenti logici complessi sulla base di ipotesi anke in contrasto con la realtà oggettiva di quel momento. Diviene anche capace di dedurre conclusioni sulla base di semplici ipotesi

Quindi in questa fascia si acquisiscono nozioni complesse come quelle di probabilità

In seguito portò a compimento la teorizzazione sui fattori che portano al passaggio da uno stadio all'altro e cioè:

maturazione, contatto con le realtà, pressione culturale, e generale tendenza della mente verso equilibri più articolati da lui denominata equilibrazione.


Piaget compì altri studi in quel periodo (anni '50) e avviò una nuova disciplina

EPISTEMOLOGIA GENETICAsi occupa del modo in cui si formano nel mabino i concetti che stanno alla base di discipline come la matematica

Nell'ultimo periodo della sua vita affrontò con la collaborazione di Inhelder lo studio dell'immagine mentale e della memoria.






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