Caricare documenti e articoli online 
INFtub.com è un sito progettato per cercare i documenti in vari tipi di file e il caricamento di articoli online.


 
Non ricordi la password?  ››  Iscriviti gratis
 

Cristianesimo e Filosofia

filosofia



Cristianesimo e Filosofia



Nel I secolo a.C. la cultura filosofica si espande parallelamente al diffondersi della società ellenistica che si estende fino al Medio Oriente: in tale contesto la filosofia formatasi nel mondo greco classico entra in contatto con le esperienze religiose del mondo orientale, in un processo di fusione che favorisce la nascita di forme culturali nuove.


Nell'oriente siro-palestinese particolare rilevanza hanno le vicende del popolo ebraico, la cui storia attraversa le seguenti tappe principali:



Periodo



Protagonisti

Avvenimenti

XIX secolo a.C.

Abramo, Is 222b18c acco, Giacobbe

Abramo è il capostipite del popolo ebraico, che vive di pastorizia seminomade.

XVII-XIII sec. a.C.

Mosé

Il popolo ebraico vive 400 anni di schiavitù in Egitto. Mosé ("salvato dalle acque") libera gli Ebrei e li conduce alla "Terra promessa" (Palestina). Durante i 40 anni di esodo nel deserto Mosé riceve le Tavole dei 10 Comandamenti: Jahweh (JHWH) stabilisce un patto con il suo popolo, basato sull'osservanza della Legge.

XI secolo a.C.

Saul, Davide, Salomone

Le 12 tribù di Israele vogliono un sovrano terreno che li guidi in battaglia, come gli altri popoli, non accontentandosi più del rapporto diretto col Signore: nasce la monarchia.

VI-V sec. a.C. 

Profeti

Durante la prigionia a Babilonia (cattività babilonese), il popolo ebraico scopre al suo interno un elemento di sostegno nei "profeti" (che pre-dicono alcuni eventi ma soprattutto interpretano la storia passata e il doloroso presente parlando al posto di Dio) che indicano la via della salvezza nel ritornare alla fedeltà all'Alleanza col Signore.


Profeti Messianici

Tra i profeti alcuni predicono l'avvento di un Messia ("Inviato") del Signore, che avrebbe restaurato (politicamente e militarmente) il regno di Israele.

I sec. a. C. - II sec. d.C.

Romani

Roma interviene in Israele e lo sottomette. Il popolo ebraico si ribella a più riprese, sorretto dalle speranze messianiche. Nel 63 a. C. viene imposto il protettorato romano alla Giudea (Pompeo); nel 70 d.C. viene distrutto il tempio di Gerusalemme (Vespasiano e Tito): inizia la diaspora, la dispersione degli Ebrei nel mondo.

Nel 135 d. C. viene repressa la rivolta guidata da Bar Kocheba (Adriano).

6 - 4 a.C.

Gesù

Nasce a Betlemme Gesù, riconosciuto come Cristo ("unto del Signore") dal alcuni discepoli dopo aver ricevuto il Battesimo nel Giordano dall'ultimo dei profeti, Giovanni il Battista. Dopo 3 anni di vita pubblica, viene crocifisso nei giorni di Pasqua dell'anno 33 d.C.




Dopo la morte di Cristo, i discepoli si disperdono, in preda allo sgomento: il loro Maestro, nel quale avevano riposto ogni speranza di salvezza (non disgiunta da attese di restaurazione del regno di Israele, tipiche del messianismo più "politico"), è morto.

Dopo la resurrezione il gruppo degli Apostoli si riunisce e comincia la predicazione: l'annuncio del Vangelo è rivolto esclusivamente agli Ebrei (che non avevano riconosciuto nel Cristo il Messia tanto a lungo atteso).



PAOLO E IL RAPPORTO TRA FEDE E FILOSOFIA


Accanto ai discepoli si schiera a un certo punto un giudeo dell'Asia Minore, Saulo di Tarso, inizialmente accanito persecutore dei cristiani (gli Atti degli Apostoli ce lo dicono presente alla lapidazione di Stefano, primo martire cristiano). Convertitosi e assunto il nome di "Paolo", diviene un infaticabile annunciatore del Vangelo, rivolgendosi anzitutto ai "gentili" (da gens = popolo), cioè ai pagani.


Paolo sostiene che il Vangelo è qualcosa di talmente originale che può essere annunciato a chiunque, non solo agli Ebrei; la sua predicazione si incentra sul mistero della morte in croce e risurrezione; proclama una liberazione ultraterrena: il cristianesimo non è più la religione della protesta e della rivolta sociale ("Ognuno sia sottomesso all'autorità, poiché ogni autorità viene da Dio" - Lettera ai Romani).

Dapprima Paolo sembra incline a riconoscere il messaggio di Gesù come compimento della antica teologia e filosofia greca: si reca dunque all'Areopago (consiglio degli anziani) di Atene ad annunciare che Cristo è quello che i Greci adoravano come "dio ignoto" (Atti degli Apostoli). La reazione ostile degli Ateniesi lo porta però a ricredersi sul rapporto tra fede cristiana e filosofia greca, tanto da affermare che la croce di Cristo è follia agli occhi dei sapienti (I Lettera ai Corinzi). Ribadisce la condanna della filosofia quando afferma: "Badate che nessuno vi inganni con la sua filosofia" (Lettera ai Colossesi).


Da queste diverse posizioni si vede come Paolo apra la questione del rapporto tra fede e ragione, tra religione e filosofia.



LA PRIMA PATRISTICA


Dopo Paolo il pensiero cristiano conosce un evoluzione assai complessa, combattuto tra le due tendenze emerse nel pensiero paolino: (1) il rifiuto di ogni mediazione col mondo ellenistico-romano e (2) il tentativo di conciliare la tradizione ebraico-cristiana con quella greco.ellenistica.


Giustino (100-165 d. C.) rappresenta la tendenza conciliatice: Platone e Aristotele possono aiutare a meglio penetrare il mistero della vita illuminato pienamente dal Vangelo di Cristo.

Marcione (85-160 d. C.) esprime invece una posizione radicale a difesa dell'originalità del Cristianesimo, addirittura contrapposto al Dio vendicativo e geloso dell'Antico Testamento.


La gnosi è invece il tentativo di conciliare le dottrine classiche con la religiosità orientale, contrapponendo alla fede cristiana un rapporto intuitivo col divino, un esasperato dualismo tra spirito e materia, bene e male, luce e tenebra. La conoscenza dei testi sacri e riti iniziatici offrono la via di liberazione dal corpo.

Alla gnosi tentano di rispondere i grandi Padri della Chiesa del I e II sec. d. C. (Tertulliano e Origene).


Padre della Chiesa è quella personalità particolarmente influente nella Chiesa e nella società che contribuisce, con il proprio studio e la propria riflessione, ad approfondire e chiarire i contenuti della fede.

Patristica è quel periodo (II-VII sec. d.C.) in cui la riflessione filosofica si snoda essenzialmente attraverso le posizioni assunte dai filosofi/teologi in merito al rapporto tra fede e ragione e alle diverse questioni sollevate dalle dispute trinitarie e cristologiche.


Con l'editto di tolleranza di Milano (313 d. C.) il Cristianesimo diviene religione ufficiale dell'Impero. Nel primo Concilio Ecumenico di Nicea (325 d. C.) la condanna dell'arianesimo (eresia derivata dal prete Ario, che negava la divinità di Cristo) segna l'affermazione del primato della fede contro ai vuoti ragionamenti che conducono la fede dall'ortodossia all'eresia.





Privacy




Articolo informazione


Hits: 1850
Apprezzato: scheda appunto

Commentare questo articolo:

Non sei registrato
Devi essere registrato per commentare

ISCRIVITI



Copiare il codice

nella pagina web del tuo sito.


Copyright InfTub.com 2024