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AUGUSTO COMTE - (1798 - 1857) - LA LEGGE DEI TRE STADI -

filosofia






AUGUSTO COMTE - (1798 - 1857)


- LA LEGGE DEI TRE STADI -


Nonostante il fatto che la filosofia di Comte si presenti come una radicale NEGAZIONE di tutte le filosofie idealistiche, metafisiche, spiritualistiche in nome della cosiddetta FILOSOFIA POSITIVA che, in quanto tale, considera solo la realtà CONCRETA, MATERIALE, SENSIBILE, cioè I FATTI nudi e crudi, senza pretendere di inserirli in schemi ASTRATTI ed APRIORISTICI, TUTTAVIA in COMTE è possibile ritrovare impostazioni ed attegiamenti che lo COLLEGANO involontariamente proprio a quei sistemi filosofici che egli voleva assolutamente NEGARE. Questo è il caso (NON UNICO) della cosiddetta LEGGE DEI TRE STADI, che costituisce uno dei nodi concettuali centrali della sua riflessione filosofica. Con tale legge in pratica Comte elabora, suo malgrado, proprio una FILOSOFIA della STORIA che ci ricorda molto da vivino l'impostazione hegeliana: Comte infatti ritiene di aver scoperto la legge generale che sarebbe alla BASE dello sviluppo storico umano. Ne consegue che tutta la storia viene letta ed interpretata, quasi alla maniera idealistica, come un PROCESSO UNITARIO basato su un SOGGETTO UNIVERSALE che diviene (l'UMANITA', 656c28g laddove Hegel parlava di SPIRITO universale), attraverso DIVERSE FASI, che descrivono un MOVIMENTO ASCENDENTE, cioè dall'inferiore al superiore, per relaizzare un FINE, un SENSO complessivo della storia umana, che in Hegel era l'affermazione dello Spirito come essenza libera, in Marx la SOCIETA' COMUNISTA, e in Comte sarà l'avvento dell'ETA' POSITIVA. Come si vede lo schema concettuale di Comte, rispetto alla storia, non si allontana molto dalla tradizione idealistico-marxista. Alla luce di questa legge che guiderebbe lo sviluppo umano, Comte individua TRE FASI (TRE STADI come lui li chiama) attarverso cui la società umana, considerata nella totalità e complessità dei suoi aspetti, sarebbe PASSATA necessariamente : lo STADIO TEOLOGICO, lo STADIO METAFISICO (astratto), lo STADIO POSITIVO (scientifico) : nello stadio teologico l'uomo tende a spiegare tutti i fenomeni naturali attraverso il ricorso alla DIVINITA', a principi soprannaturali che agirebbero continuamente e direttamente nel mondo determinando e causando ogni cosa. In questa fase primordiale della sua storia l'uomo è dominato dalle fantasie religiose che assumono forme diverse relative a MOMENTI diversi interni allo stesso STADIO : quindi dal feticismo (gli oggetti, gli elementi stessi della natura sono FETICCI, cioè entità religiose) al politeismo, per arrivare al MONOTEISMO. La forma politico-sociale di questo stadio è data dal principio MONARCHICO, dal potere assoluto di un SOVRANO DIVINIZZATO, potente come un Dio. Per Comte lo stadio teologico culmina con il MEDIOEVO CRISTIANO, nel quale si realizza una perfetta armonia e coincidenza tra indviduo e comunità sociale, nel quale cioè il singolo si sente parte di una COMUNITA' ORGANICA politico-religiosa che ANNULLA tutti i conflitti. Nello STADIO METAFISICO l'uomo supera la sua fase fantastico-rerligiosa ed entra nel regno della razionalità : in esso permane la tendenza di dare una spiegazione del mondo, della realtà natuarale in termini di CAUSE PRIME, di ESSENZE nascoste ed originarie, ma tale spiegazione NON è più di tipo teologico-religioso BENSI' è di tipo METAFISICO-RAZIONALE ; ne consegue una RICERCA di ESSENZE ontologiche, di FORZE ed ENERGIE astratte, di ANIME naturali che starebbero a fondamento di tutte le cose. Il RISULTATO di tutto ciò conduce ad un concetto unitario e panteistico di natura, alla divinizzazione della natura stessa considerata come SOSTANZA IMPERSONALE, alla maniera di SPINOZA (Deus sive Natura) o dell'illuminismo materialistico e deistico. Sul piano politico-sociale in questo satdio SI ROMPE l'armonia e l'ordine tipici della società medievale e si afferma la tendenza del SINGOLO all'individualismo, a difendere i proprio interessi particolari in opposizione agli interessi generali, al potere politico visto come oppressivo e negatore dei diritti soggettivi. E' questa l'epoca delle teorie giusnaturaliste, del liberismo economico e del liberalismo politico, che confluiscono nell'EVENTO-SIMBOLO della Rivoluzione Francese. L'ultimo stadio della storia umana, in cui si è entrati all'inizio dell'800, è quello POSITIVO e scientifico : qui l'uomo rinuncia definitivamewnte a ricercare le cause prime, i principi primi ed originari, quindi a dare una spiegazione esaustiva ed assoluta della realtà e si ATTIENE soltanto al mondo empirico-fenomenico così come si presenta, di cui cerca di scoprire, applicando il metodo scientifico-sperimentale moderno, le leggi, i meccanismi, e NON LE ESSENZE METAFISICHE. Nello stadio positivo quindi tende a prevalere l'attegiamento scientifico basato sulla metodologia elaborata da Bacone, Galilei, Cartesio, quindi un attegiamento attento ai FATTI CONCRETI dell'esperienza di cui bisogna partire per giungere a scoprire le leggi, i rapporti costanti della natura. Tuttavia lo stadio positivo è inizaito da poco e quindi resta aperto il problema di PORTARE A COMPIMENTO la POSITIVIZZAZIONE di tutto il sapere umano, che è un compito ben lungi dall'essere stato realizzato. Comte è consapevole che anche nell'età positiva permangono i residui del vecchio sapere teologico e metafisico ; inoltre, a parte la fisica e le scienze della natura, che hanno già acquisito la positività, negli altri ambienti conoscitivi, soprattutto quelli relativi all'uomo ed alla società, si è ancora molto lontani dall'aver raggiunto lo stadio positivo. Compito dei filosofi e degli scienziati è quindi quello di costruire un NUOVO SISTEMA della scienza e dei saperi completamente e rigorosamente IMPOSTATO su criteri « POSITIVI » ; ciò implica la costruzione di una nuova ENCICLOPEDIA di tutte le scienze e quindi una CLASSIFICAZIONE di esse, attraverso cui vengono definiti gli ambiti di ciascuna di esse e quindi la POSIZIONE particolare che ogni scienza occupa nel SISTEMA GENERALE del SAPERE SCIENTIFICO E POSITIVO. Prima di illustrare tale classificazione operata dal filosofo francese, occorre SOTTOLINEARE alcuni CONCETTI che emergono dalla sua teoria dei TRE STADI : sono evidenti in essa forti influenze sia dell'illuminismo sia della cultura romantica. L'illuminismo emerge non solo nella critica degli attegiamenti teologici e metafisici, vuoti ed astratti, del passato, MA ANCHE nell'esaltazione della conoscenza scientifica e soprattutto nell'IDEA DI PROGRESSO che si attuerebbe nella storia : la legge dei 3 stadi presuppone infatti il concetto di progresso, cioè di passaggio graduale da momenti inferiori a momenti superiori, di MIGLIORAMENTO costante e continuo, di progressivo PERFEZIONAMENTO dell'uomo nel progresso storico, da cui discende anche la visione sostanzialmente OTTIMISTICA circa l'avvenire dell'uomo, per cui il futuro non può che riservare « SORTI MIGLIORI E MAGNIFICHE ». Tali motivi sono chiaramente di derivazione illuministica ; per quanto concerne il romanticismo e l'idealismo è da notare in primo luogo il concetto di NECESSITA' IMMANENTE che accomuna Comte alla concezione idealistica della storia : nel divenire storico agisce una legge di necessità intrinseca al processo stesso, per cui ogni fase ed ogni passaggio sono necessari e compiuti e pertanto in ogni epoca si realizza perfettamente ciò che necessariamente si deve realizzare. Inoltre Comte nutre la medesima SIMPATIA dei romantici verso le ETA' ORGANICHE, quindi verso il medioevo, in cui si è attuata una sintesi perfetta tra individuo e comunità, tra parte e tutto, tra particolare ed universale, in cui quindi ha prevalso l'unità, l'armonia, l'omogeneità. E come i romantici, Comte guarda con occhio critico l'età moderna, coincidente con il suo stadio metafisico, nella quale l'individuo invece si è separato dalla comunità, anzi si è posto in conflitto con essa, generando disordine ed anarchia, egoismo ed individualismo. A questo proposito Comte ripete le critiche di Hegel alle concezioni giusnaturalistiche e liberlalistiche, che facevano discendere la società civile e politica da in SUPPOSTO INDIVIDUO SINGOLO, possessore di diritti naturali inalienabili, che stipulerebbe un contratto sociale con altri singoli individui ; Comte ritiene che tale individuo NON E' MAI ESISTITO ed è solo un'astrazione operata dai filosofi, poiché l'individuo non esisterebbe senza la SOCIETA', il cittadino non esisterebbe senza lo STATO, poiché l'uomo è stato da sempre individuo SOCIALE. Pertanto Comte ritiene che l'età moderna, l'età metafisica, sia da considerare come ETA DI PASSAGGIO (e, come tale, critica e rivoluzionaria) da un'età organica ad un'altra età organica, quale sarà la società positiva, in cui si realizzerà un nuovo ordine, una nuova unità, una nuova conciliazione tra individuo e comunità.




- L'ENCICLOPEDIA DELLE SCIENZE -


L'avvento dell'era positiva pone l'esigenza prioritaria di RECUPERARE una VISIONE COMPLESSIVA E GENERALE del sapere che non solo verifichi il grado di positività raggiunto da ciascuna scienza ma ristabilisca anche I LEGAMI E LE RELAZIONI esistenti tra le diverse scienze PARTICOLARI, il cui sviluppo eccessivamente specialistico ha generato una dispersione delle conoscenze scientifiche ed una conseguente perdita della visione di insieme, delle interazioni necessarie esistenti tra le tante discipline. E' importante sottolineare il fatto che tale operazione non assume soltanto un valore intellettualistico e teorico giacchè Comte ritiene, come Francesco Bacone, che le conoscenze non abbiano senso fine a se stesse ma siano STRUMENTI di applicazione, di trasformazione politica e sociale, di dominio sulla natura da parte dell'uomo. Queste considerazioni rendono pertanto necessaria l'opera di ricostruzione e classificazione del sapere positivo intrapreso da Comte. Per classificare le scienze, Comte SI ATTIENE ad un CRITERIO ben preciso, basato cioè sulla SEMPLICITA' DECRESCENTE e sulla COMPLESSITA' CRESCENTE : ciò significa che Comte costruisce un sistema che procede dal SEMPLICE al COMPLESSO ; maggiore è la semplicità di una scienza e MAGGIORE E' L'AMBITO DI VALIDITA' ED UNIVERSALITA' delle sue conoscenze ; viceversa QUANTO PIU' E' MAGGIORE IL GRADO DI COMPLESSITA' dei fenomeni studiati da una disciplina tanto più è MINORE E RISTRETTO il suo ambito validità e la sua universalità. Sulla base di tale criterio Comte espone la seguente classificazione :


1)Matematica (Comte la considera il fondamento ed il riferimento di tutte le scienze poiché i rapporti QUANTITATIVI riguardano tutti i fenomeni);

2)Astronomia;

3)Fisica;

4)Chimica;

5)Biologia;

6)Sociologia.


Come si può notare l'oggetto delle varie scienze, cioè il tipo di fenomeni studiati, procede verso una sempre MAGGIORE COMPLESSITA', fino a culminare nella sociologia che APPUNTO studia le leggi ed i rapporti della società umana, cioè la classe di fenomeni più difficili e complessi da capire ed analizzare, Inoltre è da notare che la successione su indicata rispecchia anche l'evoluzione storica delle diverse scienze, cioè il loro assumere uno statuto positivo, la loro piena maturazione: la matematica è stata la prima disciplina a diventare positiva già al tempo dei greci; l'astronomia lo è diventata al tempo di Copernico e Galilei, la fisica ha raggiunto la sua positività con Newton, chimica e biologia solo da poco hanno acquisito tale maturazione. La sociologia invece, essendo una scienza nuova, ancora NON E' DIVENTATA POSITIVA e Comte si prefigge proprio lo SCOPO di portare a compimento questo processo. La classificazione di Comte inoltre poggia su un ORDINE NECESSARIO per cui ogni scienza è un GRADINO INDISPENSABILE per il successivo, cioè ogni scienza (a parte la matematica) ne presuppone necessariamente un'altra: non si potrebbe studiare un fenomeno biologico senza presupporre una sua struttura fisico-chimica (inorganica) e quindi una struttura matematico-quantitativa; tuttavia ciò non significa che le singole scienze non siano AUTONOME, anche se la loro autonomia è pur sempre RELATIVA. Comte è CONTRARIO alla TENDENZA RIDUTTIVISTICA che riconduce ogni LIVELLO A QUELLO PRECEDENTE. Infatti ogni livello di organizzazione della materia ha una SUA SPECIFICITA' che non può essere confusa con le altre, per cui ogni scienza CORRISPONDENTE possiede un proprio AMBITO di fenomeni che NON PUO' ESSERE RIDOTTO ad altro: ciò rende le singole scienze nel contempo autonome e RELAZIONATE tra loro, autonome nel loro campo specifico ma relazionate giacchè ogni livello è parte di una RETE che lo collega a quello precedente e lo rimanda a quello successivo. E' da notare che Comte esclude dalla sua classificazione sia la logica sia la psicologia: la logica non è una scienza a se stante in quanto i suoi procedimenti e le sue leggi si ritrovano APPLICATI già implicitamente in ogni ambito scientifico; la psicologia NON E' considerata da Comte una scienza poiché essa poggia sull'OSSERVAZIONE INTERIORE: secondo Comte infatti i fenomeni interiori della psiche NON POSSONO ESSERE osservati e studiati poiché l'osservatore (l'IO) SONO COINCIDENTI, e ciò impedisce un'osservazione attendibile, oggettiva, cioè veramente scientifica.




SOCIOLOGIA E RELIGIONE DELL'UMANITA' -


Anche se Comte non parla di una GERARCHIA delle scienze, cioè di una superiorità di una rispetto all'altra, tuttavia è indubbio che egli assegni un RUOLO PREMINENTE alla SOCIOLOGIA, in cui tutte le scienze finiscono per confluire. Comte intende fondare una sociologia davvero scientifica e positiva e quindi SOTTRAE LO STUDIO DEI FENOMENI SOCIALI a quell'ambito FIOLOSOFICO TRADIZIONALE entro cui venivano posti, cioè all'interno della filosofia del diritto o della filosofia della storia. Al contrario la sociologia positiva deve essere come la FISICA, tanto che lui la chiama FISICA SOCIALE e, come la fisica, si divide in 2 PARTI, una STATICA SOCIALE ed una DINAMICA SOCIALE. La statica sociale analizza e studia le condizioni di equilibrio di una società, quindi osserva la società soprattutto sotto il profilo dell'ORDINE, della STABILITA', vale a dire delle sue STRUTTURE PERMANENTI, sostanzialmente identiche in tutte le civiltà: la FAMIGLIA, la PROPRIETA' PRIVATA, la RELIGIONE, il POTERE POLITICO ecc. sono PARTI, ORGANI stabili e necessari di ogni comunità sociale, senza i quali l'organismo sociale non potrebbe sussistere, anche se essi assumono FORME diverse a seconda delle epoche e delle civiltà. La DINAMICA invece si occupa della società sotto il profilo del PROGRESSO, quindi osserva ed analizza le leggi che stanno alla base del mutamento sociale, dal momento che la società è un grande organismo vivente che SI EVOLVE continuamente e costantemente. La scienza sociologica, intesa in senso positivistico, rappresenta per l'uomo non solo un MOMENTO di conoscenza teorico-speculativa ma anche la BASE e la PREMESSA di un'AZIONE dell'uomo volta a MODIFICARE e RIFORMARE ciò che nel mondo sociale si presenta come INGIUSTO ED IRRAZIONALE. Ritorna qui il MOTIVO del RAPPORTO esistente tra COSCIENZA ed AZIONE ed abbiamo già accennato al fatto che Comte neghi un VALORE autonomo all'aspetto puramente teoretico e speculativo delle scienze che è innegabile e va difeso; tuttavia la conoscenza che l'uomo realizza attraverso la scienza NON E' FINE A SE STESSA poiché l'uomo conosce anche e soprattutto per agire, per modificare, per dominare la natura. La scienza diventa quindi inevitabilmente lo STRUMENTO dell'azione umana (Bacone diceva che la conoscenza è potere) tendente ad assoggettare la natura alle proprie esigenze e questo è possibile perché le leggi scientifiche permettono di PREVEDERE gli eventi, di ANTICIPARLI: è sulla base delle previsioni che l'uomo sviluppa la propria azione, tanto che Comte così si esprime: "SCIENZA, DONDE PREVISIONE; PREVISIONE, DONDE AZIONE". Prevedere un fatto, un evento, significa poterlo dominare e volgerlo a proprio vantaggio. Queste considerazioni valgono anche e soprattutto per la scienza della società poiché essa offre la possibilità di controllare gli eventi sociali e quindi di indirizzarli nella direzione del progresso, cioè del miglioramento materiale e spirituale dell'uomo. Comte addirittura assegna alla sociologia una funzione di DOMINIO nell'ambito della nuova società POSITIVA, tanto che parla di una SOCIOCRAZIA (potere della sociologia) contrapponendola alla TEOCRAZIA (potere della teologia, della religione), tipica dello stadio teologico. Pertanto con le altre scienze si domina e si assoggetta la natura, con la sociologia si domina e si razionalizza la società umana. Per creare una nuova SOCIETÁ ORGANICA POSITIVA occorre evidentemente superare quei conflitti e quelle contraddizioni proprie della moderna società borghese (stadio metafisico): tuttavia la critica comtiana verso tale assetto sociale è BEN DIVERSA da quella socialista e marxista. Comte non mette in discussione il principio della proprietà capitalistica e d'altra parte non ritiene, come Marx, che il CONTRASTO d'interessi tra proprietari e proletari SIA INSANABILE ed ESPLOSIVO; al contrario egli ritiene le teorie del comunismo e della rivoluzione violenta come RESIDUI e VECCHI ARNESI della precedente astratta mentalità metafisica. Comte riconosce anzi il diritto alla classe capitalista (banchieri ed industriali) di controllare e gestire il potere politico, tuttavia pone AL DI SOPRA di ESSI un nuovo CETO, con il compito di dominare e guidare la VITA SPIRITUALE, MORALE e CULTURALE dell'intera società positivista: si tratta di veri e propri SACERDOTI LAICI, che ricordano da vicino gli ecclesiastici del medioevo, costituiti da FILOSOFI, SCIENZIATI e TECNICI convertiti al nuovo CREDO positivista, DEPOSITARI della mentalità scientifico-tecnologica; sono essi i veri MAESTRI della nuova ETÁ, sono essi la guida morale e spirituale che deve educare ai VALORI POSITIVI della SOLIDARIETÁ sociale, del sentimento di comunità, dell'istruzione e consapevolezza scientifiche, del perfezionamento morale e spirituale che l'uomo deve perseguire. Significativo è il fatto che Comte, tra le diverse classi sociali, INDIVIDUI proprio nel proletariato e negli operai la classe sociale più "organica e positivista", in quanto più APERTA ai sentimenti di socialità, di altruismo, di solidarietà, di sensibilità verso il sapere scientifico. Comte quindi ritiene possibile un'alleanza tra il ceto dei filosofi e scienziati positivisti ed il proletariato per attuare IL PASSAGGIO alla nuova società, consapevole che le classi medioborghesi sono invece più legate ai loro interessi egoistici e particolari e quindi meno propense alla trasformazione. Nell'ultima fase del suo pensiero Comte accentua quel CARATTERE RELIGIOSO già presente in tutta la sua speculazione: si tratta evidentemente di una RELIGIOSITÁ LAICA e POSITIVISTA ma l'impostazione di fondo è quella TIPICA di ogni SISTEMA TEOLOGICO, di cui si ritrovano tutti i TRATTI caratteristici. In primo luogo l'individuazione della DIVINITÁ, che non è più un Dio spirituale trascendente ma è identificata con L'UMANITÁ, che Comte chiama non a caso "GRANDE ESSERE"; l'umanità infatti si prospetta come un SOGGETTO UNICO, DIVINIZZATO ed INFINITO (passano gli individui ma non la Specie universale) che nella storia compie la propria rivelazione ed attuazione (notare le ANALOGIE con la concezione immanentista dell'idealismo anche se l'umanità di Comte non è evidentemente un'essenza spirituale). Più precisamente Comte definisce l'Umanità come <<l'insieme degli esseri passati, futuri e presenti che concorrono liberamente a perfezionare l'ordine universale>>; ma se questa è l'umanità, evidentemente essa NON COINCIDE SOLTANTO con LA SPECIE BIOLOGICA UMANA: l'umanità è ANCHE la specie biologico-naturale ma essa comprende gli ELEMENTI CULTURALI, SPIRITUALI, ETICI che il genere umano ha sviluppato nel corso della sua storia, quindi il concetto di umanità IMPLICA quello di CIVILTÁ UMANA. Pertanto L'UMANITÁ di COMTE costituisce una divinizzazione dell'uomo inteso globalmente come ente naturale, spirituale e culturale, quindi come soggetto storico (nella STORIA avviene non solo l'evoluzione naturale dell'uomo ma anche la realizzazione della sua civiltà, quindi l'evoluzione progressiva delle sue forme spirituali e culturali). Comte, nell'elaborare questo suo culto laico, arriva a parlare non solo di Grande Essere (l'umanità appunto) ma anche di GRANDE FETICCIO (la Terra) e di GRANDE MEZZO (lo Spazio); inoltre si spinge addirittura a delineare un vero e proprio "CALENDARIO POSITIVISTA", in cui il posto dei SANTI è preso dai grandi UOMINI che hanno fatto compiere un progresso all'umanità. Infine questa nuova religione laica prevede una sua LITURGIA esteriore, basata su RITI ben precisi, che ricordano molto da vicino quelli CATTOLICI, cioè la religione nella quale Comte era stato allevato e di cui subisce l'influenza per tutta la vita. Strettamente connesso con questa visione teologizzante è quindi il PENSIERO ETICO di Comte che si compendia nella frase "VIVERE PER GLI ALTRI": in una società positiva, razionale, organica, il compito fondamentale dell'uomo è quello di SVILUPPARE al MASSIMO gli ISTINTI SOCIALI, SOLIDARISTICI che egli possiede e quindi di SUBORDINARE ad essi le proprie spinte egoistiche.   








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