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ASCESA ECONOMICA ASIA ORIENTALE

economia politica



ASCESA ECONOMICA ASIA ORIENTALE


A dominare la scena mondiale appena conclusa la seconda grande guerra erano le super potenze di USA e Unione Sovietica. In quel periodo buona parte dei paesi occidentali erano entrati nella sfera d'influenza americana mentre molti paesi dell'area orientale erano entrati nella sfera d'influenza sovietica. La riscossa economica dell'est asia cominciò negli anni 50 con il giappone per poi estendersi negli anni 60 alle 4 tigri asiatiche corea del sud, Taiwan, hong kong, Singapore e negli anni 70 a Indonesia Malaysia e Cina. Negli anni 80 e 90 comincia a farsi largo anche l'india. A partire dagli anni 70 i paesi petroliferi del medioriente cominciarono a registrare crescite rapide ma piuttosto instabili perché legate essenzialmente ai proventi petroliferi. I paesi petroliferi possono essere distinti in due gruppi:


-   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p; paesi con grandi risorse rispetto alla popolazione: arabia saudita, emirati arabi, Kuwait,

-   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p; paesi con limitate risorse rispetto alla popolazione: iran, iraq




questi paesi hanno comunque registrato uno sviluppo limitato a causa delle continue guerre con Israele. Piu difficile ancora è stato lo sviluppo di paesi come Pakistan, bangladesh, nepal, Bhutan, Vietnam, laos, Cambogia, sri lanka, a causa di lunghi anni di atroci guerre intestine. La turchia dal canto suo nonostante lacerata al suo interno dal problema curdo è riuscita a registrare negli anni 80 e 90 una performance economica abbastanza buona.

Nel 1950 il giappone era il paese piu industrializzato dell'area asiatica ma il suo pil pro capite era in quell'anno poco piu della metà di quello italiano e meno di 1/5 di quello degli usa. Il giappone riusci comunque ad aprire la stada allo sviluppo nell est asia attraverso un modello di sviluppo particolare fondato su una miscela abbastanza bene equilibrata di rapida crescita del capitale fisico e del capitale umano e di un contemporaneo momento di crescita della capacità tecnologiche del sistema produttivo. Tra il 1950 e il 1973 taiwan, corea del sud, Singapore, honk kong hanno registrato una crescita eccezionale del pil reale.

Nel 1997 tutti questi paesi hanno risentito della grave crisi finanziaria che partita dalla thailandia ha investito tutti paesi della zona. A favorire lo sviluppo contemporaneo sono stati i crescenti flussi commerciali e tecnologici, imponenti movimenti di capitali, scambi culturali.

Se il pil complessivo dell est asia ha ormai nettamente superato quello usa e quello ue l est asia è ancora lontana dall essere un unità economica e politica coesa.

Possiamo oggi considerare in asia due tipi di paesi:


paesi industrializzati: giappone,Taiwan, Singapore, corea del sud, honk kong,

-   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p; paesi in via di industrializzazione.











GIAPPONE


Il giappone è stato il primo grande paese non europeo ne americano a raggiungere una fase eccezionale di crescita e sviluppo economico. Nei primi anni 90 l'economia giapponese è entrata in una grave crisi e per dieci anni non è riuscita ad uscirne. Il giappone nel 2000 con i suoi 27 milioni di abitanti e il suo pil complessivo pari al 35% di quello usa era ancora la terza potenza mondiale economica, e la seconda nel campo tecnologico.


Lo sviluppo giapponese del secondo dopoguerra puo essere analizzata attraverso 4 periodi:


-   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p; ricostruzione 1945-53: vi fu uno sviluppo molto rapido e la preparazione di un mix di condizioni che aiutarono poi il paese a registrare una crescita economica straordinaria: spostare ingenti masse di forza lavoro da settori a bassa produttività a settori ad alta produttività, accrescere il livello tecnologico comprando o imitando la tecnologia più avanzata da paesi come usa, germania, regno unito; passaggio dalla produzione su piccola scala a produzioni di massa sfruttando le economie di scala; inserimento nel mercato mondiale; disponibilità di elevato capitale umano; buona stabilità politica e notevole capacità del settore pubblico; spesso le grandi imprese avevano pacchetti azionari della main bank e viceversa e questo intreccio banche-imprese rendeva molto difficile le scalate esterne delle delle imprese. Il sistema era molto efficiente nei periodi di crescita ma nei periodi di crisi le difficoltà delle grandi imprese potevano ripercuotersi sulle banche. Nella seconda metà degli anni 40 vi furono grossi interventi da parte degli usa i quali favorirono la riforma agraria e lo smantellamento dei grandi gruppi economici e finanziari e l'epurazione di alcune grandi famiglie capitalistiche. La riforma agraria diede stabilità sociale alle zone rurali e consolido il potere del partito liberal-democratico. Questi interventi adottati ridussero le sperequazioni sociali ma non poterono impedire il ritorno delle antiche conglomerazioni industriali-finanziarie gestite tuttavia da manager e non più dagli antichi proprietari. Ecco perché il capitalismo giapponese prese il nome di capitalismo manageriale.

-   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p; sviluppo rapido 1953-73

-   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p; perido post crisi 1973-91

-   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p;   &nbs 636h73g p; crisi strutturale 1991-2001


non bisogna comunque dimenticare che in giappone regnava quel continuo sentimento di rivincita nei confronti degli americani. Questa rivincita impossibile nel campo militare fu cercata sul terreno economico e tecnologico infatti alla fine '80 il giappone in alcuni campi era riuscito a superare in competività gli usa.

Nel perido della guerra di corea gli stati uniti continuarono a contribuire alla rinascita economica sicuramente per mantenere in giappone nella propria sfera d'influenza e fare di essa una zona strategica del pacifico nei confronti di Urss, cina e corea.

Componente essenziale del modello giapponese fino agli anni 80 era la forte chiusura ai movimenti di capitali con l'estero. I tassi d'interesse pagati ai risparmiatori giapponesi sui depositi bancari e sui titoli di credito potevano perciò rimanere bassi. Fra la seconda metà degli anni 80 e i primi anni 90 i movimenti di capitali del giappone con l'estero crebbero fortemente sia per una graduale liberalizzazione degli stessi sia per il progressivo crescere dei fonti d'investimento e la modernizzazione della borsa valori il deflusso netto dei capitali di portafoglio dal giappone, soprattutto verso gli usa, divenne enorme.

La crescente apertura dei movimenti dei capitali avvenuta alla fine degli anni 80 apriva alternative crescenti d'impiego ai risparmiatori giapponesi. Per frenare le fughe di capitali le autorità monetarie giapponesi alzarono il tasso d'interesse aggravando la crisi sia del mercato azionario sia di quello immobiliare e dei titoli obbligazionari. Le banche ridussero drasticamente i fidi bancari facendo rallentare e poi crollare gli investimenti reali delle imprese. La grave crisi finanziaria del sud est asiatico del 1997 1998 contribui ulteriormente a deprimere la ripresa della finanza dell industria giapponese, per cui dal 1992 al 2001 la performance economica del giappone fu tra le peggiori del mondo industrializzato. I licenziamenti di alcune imprese e i rallentati investimenti estensivi iniziarono a far salire il tasso di disoccupazione che giunse nel 2000 al 4,7% superando quello degli usa e di alcuni paesi ue quali l'austria e l olanda. La liberalizzazione dei movimenti di capitali e la crisi del sistema finanziario giapponese indussero molte imprese a cercare capitali all estero e molti risparmiatori a fare impieghi di capitali su titoli azionari od obbligazionari esteri.




COREA DEL SUD


Negli anni 50 la corea era un paese piuttosto povero e prevalentemente agricolo ma in mezzo secolo ha avuto un recupero economico straordinario giungendo ad essere la decima economia mondiale per dimensione del pil. Il modello di sviluppo coreano deve molto al modello nipponico. La corea possiede poche risorse naturali, un territorio limitato, un alta densita di popolazione. La corea ebbe pero la fortunata intuzione che l'investimento sul proprio potenziale intellettivo avrebbe potuto dare una buona mano. Lo stato e le famiglie e le imprese investirono molto in r&S. il risultato fu spettacolare. Nel 2000 la corea aveva raggiunto un livello medio di anni di scuola per le persone di 15 anni di circa 10 anni. I test internazionali sulle conoscenze matematiche e scientifiche degli studenti hanno anche mostrato un livello qualitativo mediamente superiore a quello degli usa e dell'europa occidentale. Nell 1999 la corea è risciuta a raggiungere una sostanziosa quota di esportazioni sul pil e soprattutto a esportare il 33% di beni ad alta tecnologia sul totale delle esportazioni dei beni. Molto importante è stata la capacità dello stato di accompagnar il processo di crescita e di industrializzazione con una politica di progressivo accrescimento e aggiornamento; la capacità del sistema bancario e finanziario di trarre profitto dall'elevata propensione al risparmio delle famiglie per finanziare lo sviluppo produttivo dei grandi gruppi e delle piccole e medie imprese; l'aver saputo realizzare un tasso d'investimento molto elevato in quasi tutto il secondo dopoguerra e penetrare gradatamente in comparti tecnologici più sofisticati.

Sebbene inizialmente i salari erano molto bassi pian piano cominciarono a salire al crescere della produttività. I profitti ottenuti dalla crescita della domanda aggregata andavano poi massicciamente reinvestiti dalle imprese per far fronte alla crescita della domanda. Le disuguaglianze dei redditi si mantenevano per lo più contenute e ciò consentiva alle famiglie di poter investire sulla formazione dei figli.

Nel 1997 la crisi finanziaria innescatasi in thailandia  colpì anche la corea del sud dove il tasso di inflazione inizio a crescere e le grandi imprese cominciarono a trovarsi eccessivamente indebitate. Dopo lo scoppio della crisi finanziaria la moneta coreana si era deprezzata rispetto al dollaro e la politica di stabilizzazione ha innescato una caduta degli investimenti e del pil reale. Il governo ha iniettato circa 50 miliardi di dollari nel sistema bancario per evitare il crollo del sistema finanziario. I grandi gruppi in difficoltà hanno dovuto ristruttarsi o convertirsi e offrirsi al capitale estero. Anche la corea aspira continuamente ad una riunificazione con la corea del nord(repubblica comunista di 25milioni di persone).




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