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CERVELLETTO
Il cervelletto si trova dietro al tronco encefalico, ha una forma ovoidale, è costituito da una superficie ruvida che presenta dei solchi. Presenta diverse aree:
. 2 emisferi cervellari divisi dal verme;
. solchi che lo dividono; tra un solco e l'altro sono presenti delle lamelle;
. sono presenti due lobuli laterali, i FLOCCULI, che costituiscono il 434g64e NODO FLOCCULO.
Il cervelletto in generale, si occupa del movimento, coordina i movimenti.
Da dove deriva il cervelletto
Il cervelletto deriva da due strutture laterali che crescendo si fondono. Esso presenta alcune scissure:
- scissura primaria → separa il lobo anteriore dal lobo posteriore.
- scissura secondaria → costituita dalle TONSILLE con in mezzo una parte del verme, l'UVULA.
- scissura terziaria → divide il verme ed è costituita dal nodulo con 2 flocculi ai lati.
Queste sono le tre grandi strutture del cervelletto, con diversa evoluzione, e che si occupano di diversi aspetti del movimento:
. ARCHICEREBELLUM → parte più antica del cervelletto, costituita dal lobo flocculo-nodulare e che si occupa dei movimenti fondamentali.
. PALEOCEREBELLUM → viene dopo l'archiocerebellum ed è costituita da lobo anteriore, piramide, uvula, tonsilla.
. NEOCEREBELLUM → si è sviluppata per ultima, è la più recente, è costituita dal lobo posteriore ed è deputata ai movimenti più fini (si trova nell'uomo e nelle scimmie antropomorfe, negli altri animali è meno sviluppata).
Questa divisione oggi viene sostituita così:
- ARCHICEREBELLUM → VESTIBOLOCEREBELLO la sua funzione principale è deputata all'equilibrio.
- PALEOCEREBELLUM → SPINOCEREBELLO: questa parte è strettamente collegata al midollo spinale e si occupa della postura e della coordinazione dei movimenti.
- NEOCEREBELLUM → PONTOCEREBELLO: deputato ai movimenti più fini, ad esempio delle dita.
A livello microscopico il cervelletto è costituito dalle stesse cellule, quello che cambia sono i collegamenti.
RICORDARE! Tra le strutture del bulbo c'è l'OLIVA BULBARE (a lato dei fasci piramidali), che contiene i NUCLEI OLIVARI INFERIORI.
Il cervelletto è collegato al tronco encefalico tramite fasci di assoni, che si vanno a portare a strutture sotto il loro controllo. Questi fasci sono 3 paia e prendono il nome di PEDUNCOLI CEREBELLARI:
. INFERIORI → costituiti da assoni in entrata provenienti dal midollo spinale e prendono il nome di FASCI SPINOCEREBELLARI;
. MEDI → costituiti da assoni in entrata che provengono dal ponte e che a loro volta ricevono afferenze dalla corteccia cerebale;
. SUPERIORI → fasci in uscita dal cervelletto che vanno al nucleo rosso e al talamo.
Conformazione interna
Costituito da:
- sostanza bianca → costituita da assoni mielinizzate, si trova internamente a formare il CORPO MIDOLLARE;
- sostanza grigia →costituita dai neuroni, disposta sulla superficie del cervelletto a formare la corteccia cerebellare, che si dispone a fisarmonica, in pieghe, in modo che tanta sostanza grigia (cioè tanti neuroni), possa stare in un piccolo volume.
Nel cervelletto si trovano anche 4 nuclei profondi, anch'essi costituiti da sostanza grigia, e sono:
. DENTATO → laterale, riceve dal pontocerebello e proietta a nucleo rosso e talamo.
.GLOBOSO se fusi formano il nucleo
interposto e ricevono dallo spinocerebello.
.EMBOLIFORME
. DEL TETTO → riceve dallo spinocerebello ed è il più centrale.
Corteccia cerebellare
Le cellule sono le stesse, quello che cambia sono i collegamenti. È organizzata in 3 strati:
- MOLECOLARE
- DELLE CELLULE DI PURKINJE Al di sotto di queste si trovano i nuclei profondi.
- DELLE CELLULE GRANULARI
CELLULE DI PURKINJE → sono le uniche cellule responsabili dell'uscita del segnale. Hanno un grande pirenofolo con un albero dendridico che sorge al polo superficiale della cellula e si porta verso lo strato molecolare. La ricca arborizzazione dendridica è disposta in un unico piano trasversale all'asse delle lamelle. Al polo opposto si diparte un assone che passa attraverso lo strato granulare e arriva ai nuclei profondi.
STRATO MOLECOLARE → costituito da due tipi di cellule:
. STELLATE → i cui assoni sono in contatto con i dendriti delle cellule di Purkinje;
. A CANESTRO → hanno assoni che si ramificano intorno alle cellule di Purkinje, formando una sorta di canestro.
Queste cellule sono tutte inibitorie (Purkinje, stellate, a canestro).
STRATO GRANULARE → costituito da due tipi di cellule:
. PICCOLI GRANULI;
. CELLULA DI GOLGI → hanno dendriti che vanno in tutte le direzioni; anche queste sono inibitorie.
L'unica cellula non inibitoria è il piccolo granulo, che ha un piccolo corpicciolo, e sono molto numerose; il loro assone risale fino allo strato molecolare, dove si biforca a T, originando le FIBRE PARALLELE, che decorrono perpendicolarmente alle arborizzazioni dendritichedelle cellule di Purkinje, e parallelamente all'asse maggiore delle lamelle. Queste cellule stimolano le altre.
Fibre in arrivo alla corteccia cerebellare
Sono di due tipi:
- MUSCOIDI→ provengono da midollo, nuclei reticolari, nuclei di nervi cranici; attraversano la sostanza bianca del cervelletto e prima di raggiungere la corteccia, inviano collaterali ai nuclei profondi.
A livello dei granuli le terminazioni delle fibre muscoidi entrano in contatto con i dendriti dei granuli. Le strutture che si formanopermettono la trasmissione degli impulsi in arrivo alla corteccia, ai piccoli granuli; il neurite di questi ultimi arriva allo strato molecolare e si mette in sinapsi con i dendriti delle cellule qui presenti.
- RAMPICANTI → derivano dalle cellule del nucleo olivare inferiore, e risalgono attraverso la sostanza bianca delle lamelle e lo strato dei granuli, raggiungendo lo strato molecolare, dove ogni fibra viene in contatto con le cellule di Purkinje, avvolgendosi intorno ai dendriti di queste.
Prima di entrare in rapporto con i dendriti delle cellule dello strato molecolare, le fibre rampicanti emettono parecchie collaterali, che vanno nei nuclei profondi e poi alle cellule a canestro e a quelle stellate.
DISTURBI AL CERVELLETTO
In caso di problemi al cervelletto possono verificarsi disturbi con vari sintomi:
. incapacità di compiere un movimento mirato (toccarsi il naso);
. movimenti iniziati troppo presto o troppo tardi;
. tremore.
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