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Nome botanico Hyssopus officinalis
Famiglia Labiatae
OrigineBacino del Mediterraneo, Asia Minore
Essenza Estratta dalle sommità fiorite
ProcessoDistillazione
Colore Giallino chiaro
Antica medicina Fumigazioni,impacchi,infusi,decotto,gargarismi,
aceto,cataplasmi
Aromaterapia Uso esterno
ApplicazioneFrizione,compresse,inalazioni,massaggi,sciacqui
Proprietà terapeutiche Bechico,tonico,eccitante,carminativo,espettorante,
diaforetico,stimolante,pettorale,sudorifico,antireu-
matico
Principali indicazioni Ecchimosi,traumi,contusioni oculari,contusioni,to-
nico per soggetti linfatici,tonico per anemici,tonico
per convalescenti,tossi,catarro,bronchite,polmonite,
asma,mal di gola,abbassamento di voce,influenza.
Avvertenze: Non usare nei soggetti epilettici, nei soggetti dalla pressione alta e nei soggetti dall'equilibrio nervoso instabile o fragile
PROPRIETA' TERAPEUTICHE
L'olio essenziale di issopo, dal colore giallo chiaro, si estrae per distillazione dalle sommità fiorite della pianta. Ha un aroma un pò speziato, che ricorda vagamente il timo e il basilico. Contiene una quantità elevata di pinocampene, un chetone che ne rende pericoloso l'impiego a causa della sua tossicità.
E' un olio cefalico, che giova nelle malattie della testa e dei nervi, agendo come stimolante e sedativo al tempo stesso. Questa sua caratteristica lo rende però sconsigliabile nei soggetti a tendenze epilettiche, poichè i chetoni ottenuti nell'essenza possono avere effetti epilettizanti. Anche se anticamente i medici latini e greci lo prescrivevano per combattere l'epilessia, non bisogna dimenticare che gli oli essenziali contengono tutti i principi attivi della pianta ad altissima concentrazione. Per tutte le piante che presentano un certo grado di tossicità, bisogna sempre tener presente che se una tisana può essere benefica (vista la dose minima dei principi attivi della pianta assorbita durante la decozione), un olio essenziale può invece provocare effetti dannosi (vista l'altissima concentrazione di sostanze tossiche contenute nella pianta stessa) e, come nel caso dell'issopo, può avere effetti convulsivanti.
Al giorno d'oggi come nei tempi antichi, l'issopo svolge un'azione importante in tutte le affezione dell'apparato respiratorio. E' espettorante, diaforetico, stimolante, pettorale, carminativo, tonico.
Ottimo per soggetti anemici, linfatici, convalescenti. Usato in frizione sul petto e antiasmatico e anticatarrale, raccomandato nelle forme di catarri polmonari e bronchiali. Esercita un'azione fluidificante ed espettorante. E' utile nell'asma, nella tosse cronica, nella laringite e in tutti i disturbi degli organi respiratori di origine nervosa. In questi casi sarà consigliato per inalazione o massaggio, poichè ha effetto distensivo sull'accelerazione del respiro che spesso accompagna i disturbi delle vie respiratorie. Svolge un'azione regolatrice sulla pressione, ma vista la sua tossicità, bisogna sconsigliarlo l'uso alle persone che soffrono di pressione troppo elevata.
Applicato in compressa fredda cura traumi, ecchimosi, contusioni.
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