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Corso di malattie odontostomatologiche - RAPPORTO MEDICO-BAMINO-FAMILIARI

medicina



Corso di malattie odontostomatologiche



RAPPORTO MEDICO-BAMINO-FAMILIARI



Purtroppo molte persone, anche molti medici sottovalutano l'importanza della dentatura decidua a causa del fatto che questa verrà poi persa, questo è sbagliato perchè i dentini di latte si perdono solo quando il bambino ormai è cresciuto, devono quindi rimanere per un certo periodo di tempo, e servono oltre che per masticare anche per mantenere una struttura adeguata e anche una postura.

La pedodonzia, o odontoiatria infantile, va dal ba 737f54h mbino appena nato fino all'adolescenza quindi è una fase molto varia. Quando studiamo un adulto abbiamo a che fare con una bocca che non cambierà struttura, mentre nella bocca dei bambini abbiamo tutta una serie di cambiamenti notevoli. Passiamo da una fase in cui i denti non ci sono a una fase in cui abbiamo una dentatura praticamente permanente, e nel frattempo succedono tante cose importanti.



Nella pedodonzia è molto importante conoscere prima di tutto la psicologia del pz. Bisogna imparare a conoscere i bambini, a saperli gestire, a saper parlare con loro, a conoscere il loro mondo e nello stesso tempo essere convinti che quello che stiamo facendo è utile per la loro salute, questo perché non è facile curare un bambino che piange e che urla. In genere siamo emotivamente portati a tirarci indietro perché a chiunque da fastidio veder piangere un bambino però ci si deve rendere conto che quando noi curiamo un bambino lo facciamo per la sua salute, per cercare di risolvergli un problema. Purtroppo spesso la famiglia non ci aiuta, ecco perché "rapporti medico-bambino-familiari": i bambini di per se non dovrebbero aver paura del dentista, i bambini quando nascono non vedono il dentista come "l'uomo nero" se non glielo fanno vedere in casa, il problema è che in casa gli fanno vedere il dentista come l'uomo nero, probabilmente perché hanno avuto della precedenti esperienze che magari sono state drammatiche e trasmettono al bambino questa loro paura. Capita spesso di curare pz molto piccoli che non hanno paura perché nessuno li ha condizionati. Gli odontoiatri che hanno a che fare con i bambini generalmente hanno una divisa colorata e non il normale camice bianco proprio perché l'approccio col pz è diverso. Molte volte questi bambini molto piccoli, a parte il problema del distacco dai genitori, si fanno curare molto più facilmente dei bambini più grandi perché questi ultimi sono condizionati dalla famiglia, soprattutto dalla madre, perché la madre è quella che stà più attaccata al bambino quindi gli trasmette spessissimo delle paure. Capita molto spesso di curare dei bambini che sono tranquillissimi e poi avere la madre che chiede di essere curata anche lei dal pedodonzista perché se il bambino non ha avuto paura evidentemente la cura non è dolorosa. E' una cosa comunissima il bambino che insegna alla madre che si può andare dal dentista senza morire di dolore, e attualmente questo è vero. Tempi addietro i denti decidui venivano considerati come dei denti che "non hanno nessuna terminazione nervosa perché i bambini non sentono dolore" (cosa assolutamente falsa perché i bambini sentono dolore quanto lo sentono gli adulti, il dente deciduo all'interno ha una struttura simile a quella del dente permanente e ha le terminazioni nervose come tutti gli altri) quindi i trattamenti non erano certo il massimo.

Riassumendo diciamo che il rapporto pz pediatrico-famiglia-odontoiatra è molto importante. Nel reparto dove lavora la professoressa le mamme non vengono mai fatte entrare quando si curano i bambini perché è necessario instaurare un rapporto tra pz e odontoiatra. Il bambino parla con voi, vi racconta le sue cose, gioca con voi se siete da soli con lui, se è presente una terza persona succede voi parlerete con questa, un adulto è portato a parlare con un altro adulto invece il rapporto deve essere diretto col bambino, è lui che deve sapere cosa gli stiamo facendo. Ricordate che uno dei problemi più grossi per quanto riguarda la paura dei bambini è la cosiddetta "paura del buio", cioè paura della non conoscenza, se uno non sa a cosa va incontro ha paura, mentre se il bambino sa passo per passo tutto quello che sta succedendo e come può gestire la situazione, per es. con un sistema molto semplice che è quello di sollevare una mano quando c'è qualche problema (il fastidio che gli sto dando come il bisogno di grattarsi il naso), il bambino sa di avere in quella mano un "interruttore", sa che se alza la mano il dentista si ferma. Se la stessa cosa viene fatta col genitore in mezzo è molto peggio, anche perchè il genitore si innervosisce se vede che il bambino fa capricci e spesso succede di dover salvare il bambino dal genitore che lo vuole prendere a schiaffi. Quindi il rapporto deve essere diretto. I bambini di solito piangono anche quando vanno il primo giorno all'asilo, normalmente c'è un periodo di introduzione all'asilo per cui va prima va solo per un'ora, poi due ore ecc. In questo caso funziona allo stesso modo, quando i bambini sono particolarmente agitati (spesso per colpa della madre), l'unica possibilità che abbiamo è quella di fare un periodo di introduzione nello studio odontoiatrico: se il primo giorno il bambino urla non si fa niente, lo si porta a fare un giro per lo studio, gli si fa sedere nella poltrona e lo si fa salire su e giù, poi gli si fa vedere tutte le cose cattive che si possono fare come spruzzare con la pistola ad acqua ecc., proprio come in un asilo in modo che il bambino prenda coscienza delle cose che ci sono, sappia come funzionano, che rumore fanno (i rumori sono una delle cose che intimoriscono di più) e che sapore hanno, non avete idea di quante volte facendo un'anestesia a un bambino il problema non è l'anestesia[1], il bambino di solito urla quando gli cade la prima goccia di anestetico sulla lingua perché ha un sapore cattivo, quindi i sapori sono molto importanti. Ricordatevi sempre quando avete un approccio con un bambino che dovete praticamente stare al suo livello, imparare a giocare con lui e a raccontare cose per cui visti dal di fuori sembrereste dei deficienti, questo è un altro motivo per cui non è il caso che ci siano i genitori, se è presente un altro adulto fare l'idiota con il bambino diventa molto più difficile. E' importantissimo è essere convinti di quello che si sta facendo, se siete convinti che quello che state facendo è la cosa giusta riuscirete a farvi ubbidire. Il bambino capisce subito chi è quello che può fregare e quello che non può fregare, cioè quello che rimane nella sua posizione e quello che invece si ammorbidisce e che in seguito alle sue proteste e ai suoi lamenti deciderà di rimandare la cura, questo è un grande errore. Se si decide che deve essere curato e non si riesce a curarlo bisogna comunque farlo sedere nella sedia e per es. mettergli l'aspiratore in bocca, dei gommini, cose che non creano problemi però si deve sedere, deve sapere che siete convinti di quello che state facendo e che non siete persone con cui si può trattare se non da pari a pari. Altra cosa importantissima è quella di non dire mai bugie ai bambini, se per es. state per fare un'anestesia al bambino gli direte che sentirà una cosa che pizzica, un sapore molto cattivo ecc. dovete dirgli tutto quello che sta capitando. E' inutile dire, come fanno le mamme, che non sentirà niente. Un'altra cosa sbagliata che le mamme tendono a fare è chiedere al bambino se il dentista gli ha fatto male, chiaramente il bambino penserà che se la madre gli fa questa domanda significa che gli deve far male e che quindi probabilmente la volta dopo gli farà male.

E' inoltre necessario far capire ai genitori che non bisogna portare il bambino dall'odontoiatra quando ha un ascesso che gli dura da due mesi, per cui ha passato notti in bianco col mal di denti e arriva da voi che ormai qualsiasi cosa si avvicini a quel dente gli da dolore. Riportiamo il fatto alla realtà degli adulti, se voi rimanete due o tre mesi con un ascesso che va e viene il giorno che andate dal dentista curarvi sarà difficile perchè avrete paura che lui lo tocchi perché qualsiasi cosa vi provocherà dolore, per i bambini è lo stesso. Quando arrivano col mal di denti vogliono che voi li curiate i subito, invece con i bambini è necessario sempre andare per gradi come all'asilo, bisogna fargli vedere come sono le cose, come funzionano se fanno rumore, se hanno sapore e solo dopo si cura, non si può intervenire subito sul bambino. Come vedete uno dei problemi più grossi nell'odontooiatria infantile non sono i bambini ma i genitori.

Curare dei bambini che si muovono molto è davvero difficile, anche perché noi in mano abbiamo strumenti come le turbine che sono delle vere e proprie armi, potrebbero affettare una guancia in una frazione di secondo, chi lavora con i bambini ha una fortissima tensione perché sta lavorando con qualcosa di rotante su una bocca che si muove. Un odontoiatra che cura un adulto è sempre molto "elegante", sta a distanza dal pz, un bambino così non lo si può curare a meno che non sia talmente buono che è praticamente un adulto. Il bambino viene praticamente "catturato", la testa viene infilata nel cavo dell'ascella in modo che non si possa muovere, è una questione di sicurezza perché se la sua testa si muove si muove col vostro braccio, vi muovete insieme ed evitate di tagliargli la bocca. Vedremo che si utilizza la diga[2], è un telino di plastica che si mette intorno al dente che deve essere curato, per cui se vi scappa la turbina va sulla plastica, quando la turbina incontra un ostacolo si blocca, non continua a camminare, per cui basta che incontri il foglio di plastica e non gira più.



ANATOMIA DELL'APPARATO STOMATOGNATICO


Triplice funzione dentale



Fonatoria masticatoria estetica

(aspetti salutistici,sociali e psicologici)


I denti sono importanti per la funzione masticatoria ma anche per quella fonatoria e per una funzione estetica che adesso ha un'importanza enorme anche sui bambini. Prima i bambini con i denti cariati non li guardava nessuno, adesso tante volte le mamme vi chiedono cose pazzesche come ricostruzioni di incisivi centrali fratturati in bambini molto piccoli dove è praticamente impossibile riuscire a farlo. Nei bambini i denti hanno importanza per la funzione fonatoria, ricordatevi che dai due anni e mezzo ai cinque il bambino impara a parlare e il fatto di non avare dei denti correttamente sistemati per es. i denti tutti cariati per cui sparisce completamente il gruppo frontale è un problema grosso per la fonazione del bambino, che non riuscirà a dire tutte le lettere dentali, infilerà la lingua nel buco dove mancano i dentini. Ci sono poi casi di pz che vedremo si chiamano "carie da biberon"[3] hanno il gruppo frontale assente, questo comporta un posizionamento della lingua non corretto, sia nella posizione a riposo sia durante la fonazione che durante la nutrizione e questo comporta che il gruppo delle ossa mascellari avrà uno sviluppo non completo perchè la posizione della lingua all'interno della bocca è molto importante. La lingua è il muscolo che plasma il palato, è quello che gli dà la forma e una cattiva deglutizione cioè con la lingua non poggiata al di dietro della papilla inter incisiva comporta delle grossissime alterazioni a livello della struttura ossea, mandibolare ma soprattutto mascellare. Quindi i denti sono molto importanti e alla fine la funzione masticatoria è quella meno importante perché in effetti si può masticare in parte anche con le gengive[4] che si ispessiscono e diventano quasi coriacee.



MACRO ANATOMIA

  1. Complesso osteo-dento-paradontale 
  2. Sistema neuro-muscolare
  3. Articolazione temporo mandibolare (ATM)

L'apparato osteostomatognatico è formato da un sistema osteo-dento-paradontale (cioè il dente infilato nell'osso) , da un sistema neuro-muscolare e dall'articolazione temporo-mandibolare, quest'ultima è un grossissimo problema. E' fatta con un sistema di cavità, menisco e condilo, e di un osso che è tutto intero, quindi, un problema, come una mancanza di denti, che comporta una diversa posizione della mandibola da una parte della bocca si riflette anche dall'altra parte. E' un osso che bisogna mantenere in equilibrio e l'articolazione temporo-mandibolare purtroppo spesso ci da dei grossissimi problemi che possono nascere anche nell'infanzia, nonostante il bambino fino all'età di sette otto anni non abbia una dentazione completa. Dopo i sette anni la cavità[5] inizia a formarsi in modo corretto, prima di questa data infatti non è completamente definita, per questo potete vedere che un bambino molto piccolo riesce a spostare la mandibola in tutti i piani dello spazio senza alcun problema, se lo fatte voi sentite la tensione dei muscoli e il condilo non riesce a spostarsi più di tanto.


DENTE

  • Corona
  • Colletto
  • Radice

Il dente è formato da una corona, da un colletto e da una radice, queste sono le tre parti base. La corona esce fuori dall'osso, il colletto è il punto di passaggio, la radice è ciò che sta piantato dentro l'osso. Il tutto è attaccato ad un osso che è rivestito da una gengiva e il dente è tenuto all'interno della sua articolazione da dei legamenti chiamati legamenti dento-alveolari che legano l'osso al cemento della radice.

Quindi abbiamo la corona che è ciò che si vede, quella di smalto, il colletto che è il punto di passaggio tra la corona e la radice, e il parodonto che è la zona in cui il dente sta infisso ed è costituito dall'osso alveolare dove si infila e rivestito da una gengiva. All'interno dell'alveolo, che è la cavità in cui si infila il dente, ci sono dei legamenti che legano quest'osso al dente. L'articolazione dei denti si chiama gonfosi, il dente è tenuto su da dei legamenti che fanno un po'da ammortizzatori perché sono dei legamenti elastici, il dente fa un certo movimento quindi sopporta determinati carichi che però devono essere diretti perpendicolarmente alla superficie masticante del dente, se abbiamo dei carichi traversi possiamo avere dei problemi nonostante sia un articolazione abbastanza elastica.

Il dente è formato da smalto, dentina, cavità pulpare[6] , quest'ultima è ciò che lo unisce fisiologicamente al resto del corpo, è quello per cui il dente è una parte del nostro corpo. Purtroppo le malattie focali legate ai denti vengono sempre prese in scarsa considerazione. Se il pz viene da voi con una tonsillite tutti vi preoccupate di fargli un tampone, di dargli antibiotici, vi preoccupate che non abbia problemi cardiaci ma quanti si preoccupano del fatto che un dente ha da tre mesi un ascesso?! Il dente è legato al resto del corpo, ha anche lui un sistema vascolare che lo lega al resto del corpo, se in quell'ascesso si sviluppa lo streptococco beta emolitico questo si comporta nello stesso modo di come si comporta quando si trova nella tonsilla e da gli stessi problemi di una normale tonsillite, solo che la tonsillite viene con la febbre a 40 quindi il pz va dal medico perché ha la febbre a 40 quindi si sente male, avrà fastidi, dolori alle ossa, mal di testa ecc. L'ascesso a parte il dolore iniziale, una volta che trova la sua strada e fuoriesce non da neanche tanto fastidio. Ci sono tanti pz che arrivano con ascessi che durano da mesi o da anni e dicono di sentire fastidio quando c'è umido ma che il dolore passa se schiacciano questo significa si sgonfia l'ascesso, normalmente drena da solo e il pz si tiene per anni questa infezione, se avesse una tonsillite non se la terrebbe per anni perché andrebbe a farsi vedere da qualcuno. Questo capita perché le malattie focali a partenza dal dente non sono considerate, ed è sbagliato perché il dente è legato al resto dell'organismo da un sistema vascolare il quale trasmette i microrganismi che ci sono nel dente a tutto il resto dell'organismo, è una cosa molto importante da capire perché tutto ciò che sta intorno alle gengive, la placca batterica che forse qualcuno pensa sia solo un problema per lo smalto dentario perché fa venire la carie, non è un problema solo per quello, è un problema per tutto il resto dell'organismo. All'interno della placca dentaria ci sono tanti microrganismi che hanno la capacità di passare senza nessun problema nel torrente circolatorio e da qui se ne vanno in giro per tutto il corpo,tanto è vero che nelle placche ateromatose sono stati trovati gli stessi microrganismi che troviamo nel cavo orale, ciò significa che c'è un legame tra quello che succede nel cavo orale e quello che succede nel resto dell'organismo. Anche un solo dente può creare dei problemi molto seri.


CORONA


SMALTO

spessore variabile

3% di sostanze organiche

97% di idrossiapatite di calcio

colore dal giallastro al bianco azzurro

DENTINA

- 20% di sostanze organiche

70% di idrossiapatite di calcio

10% di H2O

percorsa da tubuli e canali


CAMERA PULPARE

contiene connettivo lasso

ricca vascolarizzazione e innervazione


La corona è formata dallo smalto. Lo smalto è il tessuto più fragile, ha il3% di sostanze organiche, il 97% di idrossiapatite e i colori possono andare dal giallastro al bianco, all'azzurro. Denti blu non ne avete mai visto ma grigi si, è il colore dello smalto che viene modificato dalla presenza della dentina al di sotto. Il dente è formato da smalto e dentina, la dentina è la parte opaca che costituisce il corpo del dente e lo smalto è ciò che lo riveste. Lo smalto ha vari colori e varie gradazioni che vengono modificate dalla presenza della dentina sottostante. Quando si ricostruisce un dente davanti se non si mettono materiali opachi il dente appare grigio perché appare il nero dell'interno della bocca, perché lo smalto è traslucido e fa passare i colori.

La dentina ha decisamente più sostanze organiche, è la parte più elastica del dente[7], fa da cuscinetto al di sotto dello smalto. È costituita per il 20% di sostanze organiche, per il 70% di idrossiapatite di calcio e per il 10% di acqua. All'interno la dentina è percorsa da tubuli e canalicoli ecco perché il dente è collegato con l'interno, non è necessario che una carie arrivi fino al nervo a dare una tonsillite, a dare un'infezione all'interno della polpa dentaria perché i microrganismi passino all'interno del torrente circolatorio ed eventualmente nel resto dell'organismo, il fatto è che questa dentina ha tutti questi i canalicoli attraverso i quali i microrganismi possono passare e questo è vero per il dente permanente come per il dente deciduo perché la struttura dello smalto e della dentina che è uguale nel dente deciduo ha un solo piccolo difetto, ha la metà degli spessori. Per un microrganismo passare lo smalto di un dente permanente è molto più complicato che attraversare lo smalto di un dente deciduo perché deve passare e quindi distruggere uno spessore maggiore di smalto.

Prima abbiamo visto la cavità pulpare, la parte alta corrispondente alla corona che ha la camera pulpare, nei bambini la camera pulpare è molto ampia proprio perché lo smalto e la dentina sono più stretti quindi ad arrivare da una carie dello smalto al fascio vascolo nervoso ci vuole niente, il processo è molto più veloce che in un dente permanente. Vi rendete conto della differenza tra i due spessori guardando un dentino di latte e un dente permanente vicini. Quando i bambini cambiano i denti la prima cosa che le mamme dicono è che hanno i denti gialli. In effetti non sono gialli (sono molto bianchi quelli di latte perché hanno meno spessore di smalto), infatti in seguito, quando perdono i dentini da latte normalmente non si nota più questa differenza. Il bianco dente di latte è un bianco anomalo rispetto ai denti permanenti, i denti permanenti hanno un colorito lievemente più giallino dovuto allo spessore dello smalto che poi è quello spessore che li difende. I denti permanenti con uno scarso spessore di smalto per problemi legati alla formazione dello stesso, o ad alterazioni che possono essere avvenute durante la formazione dello smalto sono più bianchi ma si cariano molto più facilmente.

La parte interna è la camera pulpare che contiene connettivo lasso, ricca vascolarizzazione e innervazione. Come abbiamo già detto è la parte che lega il dente al resto dell'organismo. In un incisivo o in un canino la cavità pulpare è ridotta, in un molare che ha degli spessori, dei diametri la camera pulpare è decisamente più ampia. Normalmente in un dente che ha una sola radice c'è un solo canaletto dove passano vasi e nervi, in un molare che ha più radici, anche se sono solo due, ci possono essere tre canalicoli, cioè tre zone di innervazione di quel dente perché lo spazio è maggiore.



COLLETTO


Il colletto è la zona di passaggio, dove la gengiva si solleva, è quello che si scopre quando uno diventa più grande se le gengive si retraggono, appare di colore lievemente diverso perché è il punto di passaggio tra lo smalto, che è traslucido, e il cemento radicolare che invece è opaco. Tante volte vedete quando un adulto sorride che al di sopra della gengiva c'è prima un colore giallino opaco e poi si vede proprio di netto la corona. È quella zona del dente che "fa sentire freddo", i cosiddetti denti sensibili degli adulti spesso sono legati proprio alla scopertura dei colletti, perchè viene scoperta una parte della radice che non è abituata a stare scoperta, è abituata alla copertura data dalla gengiva e se la gengiva si retrae si scopre e non è una struttura adatta a stare scoperta.


Rapporto smalto- cemento

  1. Continuità: smalto e cemento confinano perfettamente
  2. Sovrapposizione: lo smalto ricopre parte del cemento radicolare ( e non viceversa)
  3. Discontinuità: una parte della dentina rimane scoperta ( elevata sensibilità termica)

Nel colletto si può avere una continuità smalto-cemento, non c'è nessuna separazione tra i due. Ci può essere una sovrapposizione dello smalto che ricopre il cemento, c'è uno strato in cui abbiamo smalto, cemento e poi dentina , quindi un triplo strato. Questa è la cosa migliore perché la zona è più protetta. La situazione più tragica è quando c'è discontinuità, lo smalto finisce e il cemento è più in basso, c'è una zona scoperta. Lasciare la dentina a bagno nella saliva significa avere una carie molto velocemente. Un pz che ha problemi di gengive, quindi problemi del parodonto[8] è un pz che va avrà come prima sintomatologia la sensibilità al caldo e al freddo che talvolta è talmente forte che anche respirare aria fredda comporta una sensazione di fastidio. Un dente dove c'è una discontinuità può dare facilmente problemi, soprattutto se non si ha una buona igiene orale. La zona più difficile da pulire è proprio il margine del colletto soprattutto perché c'è la gengiva, purtroppo è un problema di tutti, quando il dente sanguina tutti smettono di lavarsi i denti e non c'è cosa peggiore di questa. Se la gengiva sanguina è perché c'è qualcosa che la sta irritando e cioè la placca, se non viene tolta quella placca, facendo anche sanguinare la gengiva, piano piano quella gengiva guarirà e smetterà di sanguinare,se non viene pulita per paura che sanguini quella sanguinerà dieci volte di più, nel senso che basterà strofinarci sopra qualcosa e la gengiva inizierà a sanguinare senza neanche toccarla, perché ci sarà una zona di iperemia dovuta all'infiammazione per la presenza della placca. Il colletto è la zona in cui si deposita più facilmente la placca, masticando si ha sempre una certa detersione meccanica, anche il mangiare verdura o frutta[9] porta a una detersione dei denti. Questa detersione però avviene sulle superfici che guardano verso la guancia (che si chiamano vestibolari) e su quelle che guardano verso l'interno (linguali) e sulla parte masticante ma nel colletto è difficile che avvenga questa detersione perché è la parte più stretta del dente.

Il dente è fatto da una parte occlusale stretta, un equatore e poi la parte del colletto più stretta quindi quando si mastica la parte che si pulisce è l'equatore, è difficile che masticando si pulisca quella che sta sotto. Per questo è la zona dove più facilmente si deposita la placca. Vi sarà capitato di vedere anche in voi stessi la presenza di tartaro dietro gli incisivi centrali inferiori, se notate il tartaro si mette lungo tutto il bordino che corrisponde al colletto del dente.


RADICE

DENTINA

20% sostanze organiche

70% idrossiapatite di calcio

10% H2O

percorsa da tubuli e canalicoli


CEMENTO

Ricopre esternamente la dentina radicolare

Spessore da 50 a 200 micron

Struttura simile all'osso senza canali di Havers

54% componente organica (collagene)

46% componente inorganica (idrossiapatite)


La radice è formata da dentina e da cemento, questo ha una struttura simile all'osso e ha il 54% di componente organica e il 46% di componente inorganica, è una struttura che nella radice sostituisce lo smalto. Nel dente abbiamo: nella corona smalto e dentina; nella radice cemento e dentina; nel colletto ci dovrebbe essere teoricamente un passaggio diretto dallo smalto al cemento senza nessuna interruzione, poi possiamo avere dei casi in cui abbiamo lo smalto che ricopre il cemento nella radice o dei casi in cui c'è lo smalto, la dentina che appare e il cemento corto che non copre il colletto. Queste sono le parti importanti del dente che è uguale come tipo di struttura sia negli adulti che nei bambini quindi sia nella dentatura permanente che in quella decidua, solo che nella dentatura decidua gli spessori sono esattamente la metà di quelli della dentatura permanente. Per questo motivo la dentatura decidua va più facilmente incontro alle carie soprattutto a delle carie che distruggono velocemente il dente. Una piccola carie in un dente permanente può resistere per più tempo se uno si lava i denti, lo smalto è la parte più difficile da attraversare per i microrganismi perché è una zona riccamente mineralizzata e quindi il microrganismo deve farsi strada, non ha sostanza organica quindi non ha possibilità di passaggio, il microrganismo deve distruggere lo smalto, lo deve sciogliere, e poi una volta penetrato nella dentina cammina velocemente. Nel dente deciduo, invece, quando abbiamo una carie dello smalto nel giro di pochissimo tempo diventa una carie della dentina, proprio per un problema di spessori.

Il legamento perialveolare è come un elastico che tiene il dente attaccato all'osso alveolare.

Il canale radicolare nella zona della corona è più largo rispetto alla zona del canale vero e proprio. L'apice corrisponde alla punta della radice ed è la zona attraverso cui entrano i vasi e i nervi, è una parte molto importante per un dentista che deve devitalizzare un dente. Devitalizzare un dente significa togliere il tessuto vascolo nervoso presente all'interno del canale e riempirlo con materiale inerte in modo tale da impedire l'entrata di microrganismi all'interno della cavità del canale perché diventerebbe un terreno di coltura e quindi si avrebbero degli ascessi. La cosa importante è riuscire a sigillare l'apice, cioè a rendere il dente devitalizzato un qualcosa di separato dal resto. Tra un dente vivo, non trattato, e un dente devitalizzato c'è una grande differenza, i denti devitalizzati si fratturano molto più facilmente perché si asciugano, non avendo più il fascio vascolo nervoso e quindi attraverso la dentina il passaggio di fluidi. Una volta che viene tolta la fonte da cui arrivano tutti i fluidi il dente si cristallizza e quindi è più facile che questo si fratturi perché ha perso completamente la sua elasticità, è come se fosse un dente di cristallo. Questa è un'ulteriore dimostrazione del fatto che un dente vivo è attaccato al resto del corpo, infatti i fluidi passano all'interno del dente e lo tengono bagnato quindi più elastico. Quando viene tolto tutto il fascio vascolo nervoso è come se il dente si rinsecchisse, perde quella che è la possibilità di essere irrorato.


IL PARODONTO

Unità anatomico funzionale a più componenti:

gengiva

osso alveolare

legamento osso-alveolare

cemento radicolare


Il parodonto è una zona molto importante in quanto è il sostegno del dente, il suo terreno vitale, ciò che lo tiene in bocca e che lo tiene in vita. E' inutile curare un dente per una carie se non ci si preoccupa di dove è piazzato questo dente. Se il parodonto non viene tenuto in considerazione si fa un danno al pz, con la piorrea i denti si perdono da sani, è il tessuto che li sorregge che li scaccia. L'osso una volta che si è infettato scappa dalla zona dove c'è l'infezione e si ritira fino a quando il dente cade (è come se in una pianta faceste piano piano un fosso fino ad arrivare all'apice della radice, la pianta cadrebbe perché non avrebbe più sostegno). E' sbagliatissimo curare il dente solo per le carie, è fondamentale anche la cura del parodonto. Anche nei pz con i denti sani bisogna controllare lo stato delle gengive. Spesso i pz riferiscono di avere la sensazione che il dente si muova leggermente o di avere un dente leggermente alto, si fa una radiografia e magari si vede che l'osso è dimezzato, è stata (capitostata?) completamente tutta la parte che riguarda l'osso alveolare, è rimasto solo il corpo della mandibola, quindi i denti sono praticamente attaccati al nulla, c'è qualcosa che li sorregge e con l'andare del tempo cadranno. Purtroppo dietro vi è lo sbocco delle ghiandole salivari quindi è una zona che si riempie di saliva (per es. mentre si parla), il colletto degli incisivi inferiori rimane a bagno. Questa saliva che rimane lì favorisce la deposizione di tartaro, se il dente non è pulito questa saliva che continua a passare lì sopra e che ha sali di calcio, proteine ecc. lambisce il dente quindi si forma il tartaro. Per questo in una bocca le prime cose che bisogna controllare sono l'incisivo centrale inferiore e i denti superiori perché c'è lo sbocco della parotide e sono i punti in cui si deposita più facilmente il tartaro. In un pz medio che ha un igiene orale normale bisogna subito controllare i punti canonici perché sono quelli dove fisiologicamente si deposita più facilmente il tartaro.




[1] Che viene fatta con la pistolina e non con la siringa perché questa ricorda sempre il pediatra che gli ha fatto l'iniezione

[2] sistema che viene utilizzato anche negli adulti ma nei bambini ci salva molto

[3] non sono sicura che sia giusto

[4] Come fanno gli anziani che non hanno denti

[5] non sono riuscita a capire il nome della cavità

[6] dove ci sono i vasi e i nervi

[7] Mentre lo smalto è la parte più dura

[8] la cosiddetta piorrea

[9] per es. le mele con la buccia




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