Tread lightly, she is near
Under the snow,
Speak gently, she can hear
The daisies grow.
All her bright golden hair
Tarnished with rust,
She that was young and fair
Fallen to dust.
Lily-like, white as snow,
She hardly knew
She was a woman, so
Sweetly she grew.
Coffin-board, heavy stone,
Lie on her breast,
I vex my heart alone,
She is at rest.
Peace, Peace, she cannot hear
Lyre or sonnet,
All my life's buried here,
Heap earth upon it.
Allevato alla religione protestante dal 1871 al 1874 studiò al Trinity College di
Dublino dove eccelleva nel latino e nel greco ma era poco amato dai suoi
insegnanti a causa della sua pigrizia e
del carattere non molto socievole. Il
suo temperamento poco incline ai divertimenti preferiti dai compagni, come bere ed andare a donne,
contribuì ad isolarlo ulteriormente,
infatti i suoi svaghi preferiti erano la
pesca e la lettura. Invece al Magdalene College di Oxford trascorse quattro
anni sereni distinguendosi come anticonformista ed ottimo conversatore,
facendosi interprete delle teorie di Ruskin e di Walter Pater. Si proclamò capo
di un movimento estetico che imponeva ai suoi adepti un particolare modo di
vestire: pantaloni di velluto alla zuava, calze di seta e scarpe di vernice da
sera, un colletto tondo ed una cravatta verde con spille. Senza dimenticare il
classico girasole all' occhiello, fiore che in inglese viene chiamato con il
suggestivo nome sunflower e che divenne ben presto il simbolo dell' estetismo
wildiano. Durante quel periodo fece dei
viaggi in Italia ed in Grecia ed imparò ad amare l' ellenismo. Lasciò Oxford nel 1878 con la laurea ed una
discreta fama di poeta avendo vinto il premio Newdigate per il poemetto RAVENNA.
L' ESTETISMO
L' estetismo fu una tendenza del decadentismo sviluppatasi
grazie a figure come Walter Pater e John Ruskin e che ebbe il suo splendore con
le opere di Oscar Wilde. Il principio dell' estetismo consiste nella visione
dell' arte come qualcosa d' indipendente, senza alcun rapporto con l' epoca
nella quale si sviluppa. Altre tematiche dell' estetismo furono la considerazione
della bellezza come manifestazione del genio e l' invito ad un nuovo edonismo.
La figura dell' esteta fu delineata da vari artisti come
in A' REBOURS di Huysmans, dove il conte Des Esseints è descritto come un
eroe decadente e da Gabriele D' Annunzio nel PIACERE con la figura di Andrea
Sperelli, fino a giungere al personaggio del RITRATTO DI DORIAN GRAY di Wilde.
IL DANDISMO
Il dandismo si può descrivere con la frase di Baudelaire " il
dandy deve aspirare ad essere ininterrottamente sublime. Deve vivere e dormire
davanti ad uno specchio"
Fu un movimento culturale inglese verso la fine del XVIII
secolo, iniziata durante l' epoca vittoriana dalla corrente dei preraffaelliti,
che aveva come principale esponente il pittore Dante Gabriel Rossetti. Furono famosi
dandy Lord Brummel ed Oscar Wilde, mentre in Italia esponenti di questo
movimento furono Gabriele D' Annunzio e Raffaele Greco. Il dandismo esalta la
dottrina dell' eleganza, della finezza e dell' originalità legate in
particolare all' abbigliamento ed agli atteggiamenti esteriori; il dandy si diverte a stupire il
pubblico con modi provocatori e con il suo atteggiamento verso la vita considerata alla stregua di un' opera d' arte, prova orrore per la vita comune e la volgarità della massa rifugiandosi in un
mondo ideale circondato da arte e bellezza.
II: "Nessun grande artista vede le cose come realmente sono:
se lo facesse, cesserebbe di essere un artista"
Utilizzando l' eredità paterna Oscar Wilde si trasferì a
Londra dove frequentò i salotti letterari e si fece
conoscere per i suoi atteggiamenti e le tenute estrose. Infatti contrariamente alle usanze dell' epoca non
portava barba o baffi, teneva i capelli lunghi ed ondulati , indossava pellicce
e mantelli di seta e spesso girava per Piccadilly con un girasole in mano.
Questo abbigliamento gli valse diverse caricature sul giornale satirico Punch
ma anche molti inviti da parte d' importanti personalità che apprezzavano i
suoi modi briosi e la sua conversazione intelligente. Durante quel periodo
scrisse THE CANTERVILLE GHOST, una parodia sulle storie di fantasmi che ottenne
un discreto successo. Il suo stile è colloquiale e con toni autobiografici, nel DE PROFUNDIS
Wilde si definì "il signore del linguaggio". La trama ridotta al minimo ed i dialoghi
brillanti rivelano la sensibilità dei personaggi e l' intelligente umorismo
dell' autore, che evidenziò le
convenzioni e le manie della società vittoriana. Proprio questa società non lo
comprese, in quanto abituata ad un genere letterario basato su sentimenti
edificanti e situazioni stereotipate; i critici lo accusarono che sotto la
superficie scintillante dei suoi scritti non ci fosse nulla di profondo e che i
personaggi delle sue opere erano dotati di scarso carattere ed intercambiabili.
Ma condurre quello stile di vita era molto dispendioso e
Wilde per ovviare alla costante necessità di denaro fu costretto ad accettare un
invito negli Stati Uniti per una serie di conferenze. Vi giunse nel 1882 ed al
doganiere che al momento dello sbarco gli chiese se avesse qualcosa da
dichiarare rispose:" Non ho nulla da dichiarare tranne il mio genio". Ritornato
in Europa trascorse tre mesi a Parigi dove conobbe personaggi come Daudet, Mallarmè, De Goncourt, Degas e Flaubert. Fu
affascinato dalla Francia ed a Parigi alloggiò all' hotel Voltaire, dove aveva
vissuto Baudelaire. Coniò la famosa frase "Stamattina mentre ero a letto ho
scoperto in cosa sta la superiorità della Francia sull'Inghilterra. E' questa:
che in Francia ogni borghese cerca di apparire un artista mentre in Inghilterra
ogni artista vuole essere preso per un borghese". Ma il denaro iniziò
nuovamente a scarseggiare e questo problema lo costrinse a ritornare a Londra
dove, su consiglio della madre, sposò Constance Lloyd di Dublino, una giovane
di famiglia agiata che con la sua dote avrebbe migliorato le finanze dello scrittore ed alla morte di un
ricco nonno gli avrebbe apportato una cospicua eredità. Il matrimonio fu
tranquillo ed allietato dalla nascita di Vyvian e Cyril, anche se non durò a
lungo a causa dell' omosessualità di Wilde,che dopo la nascita dei figli si
separò dalla moglie a causa dell' insorgere della sua relazione con Lord Alfred
Douglas. Il tenore di vita elevato che la coppia conduceva e le convenzioni
sociali costrinsero lo scrittore a cercarsi un lavoro dapprima
come critico letterario per la Pall Mall Gazette ed in seguito come editor del
giornale femminile THE WOMAN'S WORLD dove tenne la rubrica "Appunti Letterari". Uscirono su varie
riviste dei racconti riuniti in LORD ARTHUR SAVILE'S CRIME AND OTHER STORIES,
le favole THE HAPPY PRINCE AND OTHER TALES e THE HOUSE OF POMEGRAIN, scritte
originariamente per i suoi figli e che il pubblico in parte ignorò. Wilde fu un
arguto autore di commedie e, pur non
avendo una specifica preparazione drammaturgica, dimostrò un talento naturale
Le sue commedie sono celebri per i paradossi e sempre attuali. Tra le più
famose:
-nel 1892: LADY WINDERMERE'S FAN che narra di una
ricattatrice divorziata che si sacrifica per l' amore materno
-tra il 1891 ed il 1892 scrisse in francese per Sarah
Bernhardt la tragedia in un atto SALOME', ispirata all' Erodiade di Mallarmè ed
a dei dipinti di Gustave Moreau, che fu rappresentata solo nel 1894. Tratta la
passione ossessiva e fu censurato in Inghilterra.
-nel 1893: A WOMAN OF NO IMPORTANCE, dove un figlio
illegittimo è diviso tra l' amore per il padre e quello per la madre
-nel 1895 : AN IDEAL HUSBAND, che tratta di corruzione
politica ed onore pubblico e privato e sempre nello stesso anno THE IMPORTANCE
OF BEING EARNEST che rappresenta una satira sul mondo delle classi elevate dove
c'è un gioco di parole tra earnest (onesto) ed Ernest (Ernesto)
Lasciò incompiute le opere LA SAINTE COURTISANE e A
FLORENTINE TRAGEDY.
Nel 1891, mentre era a cena con sir Arthur Conan Doyle, lo
scrittore inventò il personaggio di Dorian Gray mentre il suo commensale quello
di Sherlock Holmes. Ma a differenza delle altre opere il RITRATTO DI DORIAN GRAY scatenò critiche e
scandalo. Infatti quella era l' epoca del soffocante moralismo vittoriano, dove
persino le gambe dei tavoli venivano celate per non provocare pensieri
indecenti.
L' EPOCA VITTORIANA
Fu il periodo storico caratterizzato dal lungo regno della
regina Vittoria, durato 63 anni e compreso tra il 1837 ed il 1901, durante
il quale l' impero britannico godette di
una straordinaria prosperità che favorì
l' ascesa della borghesia e rinsaldò i possedimenti coloniali, ma fu anche l'
epoca della nascita delle idee socialiste e della mentalità puritana e
repressiva. La regina Vittoria con la sua serietà ed il suo senso dell' autorità e della famiglia
diede agli inglesi valori come
rispettabilità, senso del dovere e fiducia nel progresso. La società era
fondata sulla rigorosa divisione tra uomo, considerato un soggetto attivo al
quale tutto era permesso e donna, essere passivo e casto, al di sopra di ogni
desiderio sconveniente. Infatti durante quell' epoca la condizione femminile
era molto difficile a causa dell' ideale della "donna angelo" adatta solo a
procreare ed occuparsi della casa. Le leggi non tutelavano in alcun modo la
donna, le era impedito di votare, citare qualcuno in giudizio o possedere
proprietà. Dalla tutela del padre passava a quella del marito che era
responsabile personalmente della moglie di fronte alla legge ed aveva l'
obbligo di custodirla e proteggerla, ma anche il diritto di mantenere il
possesso delle proprietà portate in dote anche in caso di divorzio, di
acquisire lo stipendio se la moglie lavorava e di esercitare la patria potestà sui figli ed
avere l' arbitrio di non farli neanche vedere alla madre. Solo nel 1878 fu
introdotta una legge che permetteva alle donne di chiedere la separazione ed
ottenere la custodia dei figli e la tutela legale nel caso di morte del padre.
L' altro lato di una società così incentrata sul pudore e
sulla repressione era la ricerca del piacere più sfrenato e lo spirito
conservatore si scontrava con i costumi libertini : soltanto a Londra
esistevano 86.000 prostitute ed erano diffuse le fumerie d' oppio che giungeva
dai possedimenti coloniali senza troppi problemi.
THE PICTURE OF DORIAN GRAY
Nel luglio 1890 il
romanzo di Wilde THE PICTURE OF DORIAN
GRAY comparve a puntate sulla rivista Lippincott's Monthly Magazine e nell'
aprile del 1891 l' autore lo fece stampare aggiungendo molti capitoli per
renderlo più voluminoso a discapito della spontaneità dell' opera.
Nella prefazione Wilde afferma che "La vita morale dell' uomo
è il materiale dell' artista, ma la moralità dell' arte consiste nell' uso
perfetto di uno strumento imperfetto".
Infatti l' opera si
configura come una celebrazione del culto della bellezza: la storia di Dorian
Gray è quella di un bel ragazzo il quale, proprio per il suo fascino viene
ritratto dal pittore Basil, ma viene anche plagiato dall' esteta Lord Henry
Wotton che gli ribadisce più volte:" La vita ha in serbo tutto per voi. Non c'è
nulla che voi non possiate ottenere con la vostra straordinaria bellezza".
Allora Dorian esprime l' innocente desiderio di restare
eternamente giovane e che il dipinto possa portare al suo posto i segni del
tempo. Questo desiderio magicamente si realizza e, mentre il protagonista
mantiene sempre l' aspetto avvenente, il quadro reca i segni della progressiva
decadenza morale e fisica alla quale l' eccessiva dedizione al culto del bello
e la lettura del romanzo di Huysmans "A'
rebours" lo hanno condotto. Infatti Wilde scrive "Il peccato è una cosa che si
legge nel volto di un uomo. Il peccato non si può nascondere".
Dorian persevera in uno stile di vita vizioso che lo porta a
compiere efferatezze di ogni genere, tra le quali l' omicidio del pittore
Basil, considerato dal giovane responsabile del sortilegio del ritratto che da
anni tiene celato segretamente in soffitta. Un giorno, osservando il viso
maligno della sua decadenza decide di colpire il quadro con un pugnale, ma
nell' attimo stesso in cui lo colpisce cade a terra morto ed il suo viso assume
le sembianze del ritratto che a sua volta ritorna simile a quando era stato
dipinto da Basil. Alla fine la vita vissuta come opera d' arte conduce ad un
finale catastrofico, ma esteticamente spettacolare.
In una lettera del 1894 Wilde riferendosi al romanzo dirà
"Basil è ciò che pensa di essere. Henry Wotton è ciò che il mondo pensa di me.
Dorian è ciò che vorrei essere io". Come tutte le opere dell' artista THE
PICTURE OF DORIAN GRAY è infarcito di aforismi, in questo caso citati da Lord
Wotton. Frasi ad effetto che colpiscono il lettore ma non hanno nessun valore
di verità, sono dei paradossi come il celebre aforisma "Il miglior modo per
vincere una tentazione è cedere ad essa".
Il romanzo sconvolse i lettori dell' epoca, fu tacciato d' immoralità e fortemente
osteggiato dalla critica che accusò Wilde di plagio essendosi ispirato alle
opere di Balzac (Splendeur et misères des cortisanes), Gautier (Mademoiselle De
Maupin), Huysmans ( A' rebours), Edgar Allan Poe (The oval of portrait, William
Wilson).
III: "E' meglio essere protagonisti della propria tragedia,
che spettatori della propria vita.
Nel periodo successivo alla pubblicazione del "Dorian Gray"
Wilde fu un uomo agiato e dedito alla
bella vita, troppo colto e disincantato per farsi ingabbiare da dogmi anche se fu in
parte favorevole alle idee socialiste. Intuì le tragedie del mondo in cui
viveva e le condizioni disperate in cui
versavano migliaia di persone infatti
scrisse "Quelli che oggi sono considerati criminali non lo sono affatto. E' la
fame, non il peccato, il padre dei delitti moderni". Nel 1894 scrisse THE SOUL OF MAN UNDER SOCIALISM.
Comprese il sorgere
della società di massa con la conseguente omologazione del pensiero e la
volgarità eletta a sistema e teorizzò che " La salvezza dell' individuo è nella sua
affermazione e questa affermazione si realizza nell' arte non nel mercato".
Verso la fine del giugno 1891 Lionel Johnson, un giovane
aristocratico che si vantava di aver letto 14 volte THE PICTURE OF DORIAN GRAY
accompagnò da Wilde il cugino Lord Alfred Douglas, figlio minore del marchese di Queensberry che
veniva chiamato con il diminutivo di Bosie. Era un ragazzo d' aspetto minuto ed
efebico, con capelli biondi e carnagione chiara, promettente poeta ed omosessuale dichiarato
ma al di sopra degli scandali grazie all' elevata posizione sociale del padre.
Poche settimane dopo averlo conosciuto Wilde scrisse ad un amico affermando di
essere pazzamente innamorato di Bosie e dal novembre dello stesso anno i due
diventano inseparabili, non preoccupandosi di nascondere la relazione e senza
considerare i rischi ai quali li potrebbe condurre il fatto di essere criticati
da mezza Londra. Infatti nell' Inghilterra di quell' epoca era stata approvato
il Criminal Law Amendment Act che
vietava gli atti osceni tra maschi adulti consenzienti condannando ad un massimo
di due anni di reclusione. Si narra che avendo qualcuno fatto osservare alla
regina Vittoria che la norma non prevedeva nessuna sanzione per le donne abbia
ottenuto come risposta " Nessuna donna farebbe mai una cosa simile".
Bosie introdusse Wilde in un giro di frequentazioni equivoche
presentandogli un certo Alfred Taylor, tenutario di una sorta di bordello
maschile dove giovani prostituti erano pronti a concedersi per poche sterline.
Con grande ingenuità Wilde iniziò a frequentare quell' ambiente senza
considerare che quei ragazzi erano spregiudicati e pronti al ricatto. Infatti
lo scrittore fu ricattato da uno degli amici di Bosie che gli chiese denaro in
cambio di una lettera compromettente scritta all' amante.
Il padre di Bosie, marchese di Queensberry, era un uomo
violento e collerico, appassionato di boxe e divorziato dalla moglie che lo detestava. Logicamente preoccupato
per i danni che la relazione con Wilde avrebbe apportato alla reputazione del
figlio ed alla sua fedina penale tentò inutilmente, con promesse e minacce, di
convincerlo a troncarla ed alla fine giunto all' esasperazione irruppe nella casa di Wilde facendo un'
infruttuosa scenata.
Dopo aver scatenato un' intensa campagna diffamatoria contro lo scrittore si presentò al suo club, l' Albermarle,
lasciandogli un biglietto aperto con scritto "A Oscar Wilde che si atteggia a
sodomita". Una volta ricevuto lo sgrammaticato biglietto Wilde avrebbe potuto
stracciarlo con una risata ma in seguito all' insistenza di Bosie, che odiava
il padre, decise di denunciare il marchese di Queensberry per calunnia.
Secondo gli amici dello scrittore fu
proprio Bosie a portarlo alla rovina, dapprima attingendo senza limiti alle
risorse economiche di Wilde ed in
seguito conducendolo ad un processo che lo distrusse ulteriormente.
Il processo iniziò il 9 marzo tra le critiche e la curiosità
di tutta Londra. Il marchese di Queensberry fu difeso da Edward Carson, un
vecchio compagno di studi di Wilde al Trinity College. Lo scrittore era
tranquillo, convinto che il suo vecchio amico non avrebbe infierito ed invece
di prepararsi al processo si recò a Montecarlo con Bosie. Ma Carson aveva
astutamente sguinzagliato per Londra degli investigatori che gli portarono le
prove delle equivoche frequentazione di Wilde e convinsero i giovani prostituti
di Taylor a testimoniare che l' artista li pagava per partecipare a certi
festini particolari.
Durante il processo Carson interrogò Wilde chiedendogli di
commentare i suoi scritti e contestandogli il tono scandalosamente amoroso di
certe lettere scritte a Bosie ed il fatto che amasse circondarsi di giovani
avvenenti, citando le sue strane frequentazioni. Wilde per disdegno o per
troppa sicurezza non volle giustificarsi, negando di essere l' autore delle
lettere non per il contenuto quanto per la forma inelegante ed il brutto stile.
Non si presentò alla seconda udienza ed il suo avvocato tentò di negoziare un'
uscita onorevole evitando la sfilata di testimoni, ma Queensberry uscì
vittorioso dal reato di calunnia ed elogiato dal giudice per aver sollevato la
questione dell' omosessualità di Wilde. Secondo la legge fu indetto un altro
processo con lo scrittore come imputato del reato di sodomia ed atti osceni.
Gli amici fidati e la moglie tentarono di convincere Wilde a rifugiarsi in
Francia, ma egli preferì affrontare gli eventi che l' onta della fuga, cosciente
dell' incombente sciagura,
Fu arrestato nella sua casa ed il processo si concluse con la
condanna a due anni di lavori forzati per l' accusa di "gross indecency" (grave
immoralità) ed il giudice Wills si rammaricò di non poterlo condannare secondo
la legge precedente che puniva il reato di sodomia con la morte. Oltre che con
la reclusione Wilde pagò anche con la bancarotta finanziaria, con il ritiro
delle sue opere, la perdita dei figli e l' ostracismo della società. Per pagare
le spese processuali tutti i suoi beni vennero messi all' asta ed il 20
novembre 1896 fu tradotto nel carcere di Wandsworth a Londra e successivamente
in quello di Reading
IV: "Ma io non vidi mai un uomo fissare con occhio così
ardente quella esigua striscia d' azzurro che i prigionieri chiamano cielo"
Wilde soffrì moltissimo durante la reclusione, solo dopo 19
mesi gli fu permesso di possedere carta e penna. Scrisse il DE PROFUNDIS, una lunga e toccante lettera ad Alfred Douglas che non gli fu mai consegnata, e
mantenne un' intensa corrispondenza con il suo unico amico sincero Ross. In una
lettera sostiene sconsolato "..ammetto di aver perso la testa. .ero abbagliato,
sperduto, incapace di giudicare. Feci un passo fatale ed ora sono seduto sulla
panca di legno in una cella di prigione. Se questi muri avessero un' eco
ripeterebbero all' infinito -stolto!-". Tra le molte questioni che lo
fecero soffrire ci fu l' allontanamento
dei figli, che la moglie condusse in Svizzera cambiando il loro cognome in
Holland. Dopo un anno di prigionia ricevette una visita della moglie che lo
avvisò della morte della madre, Lady Wilde. Fu scarcerato il 19 maggio 1897 e
trovò ad attenderlo solo il fidato Ross che lo aiutò a partire celermente per
la Francia. Lì si stabilì a Bernevel sur Mer dove, sotto il falso nome di Sebastian
Melmoth, cercò di rifarsi una vita
sforzandosi di dimenticare Bosie e lavorando alla famosa BALLATA DEL CARCERE DI
READING, che fu un atto d' accusa contro la cosiddetta giustizia inglese tramite
la descrizione delle ultime ore di vita di un condannato a morte con un
linguaggio cadenzato e tragico, consegnata alla stampa in forma anonima. Ma
dopo un breve periodo l' amore per Alfred Douglas ebbe il sopravvento e lo
indusse a scrivergli per rivederlo. S' incontrarono e decisero di trascorrere
l' inverno a Napoli, scontrandosi con la decisa disapprovazione di amici e
parenti. Wilde in una lettera del 1897 sosteneva "Lo amo e l'ho sempre amato.
Mi ha rovinato la vita e per questa stessa ragione sembro costretto ad amarlo
di più". Infine le famiglie di entrambi
decisero di tagliare loro i viveri e dopo poco tempo Bosie ritornò a Londra
cambiando stile di vita e sposandosi.
Wilde continuò a vagare per l' Europa conducendo una vita disordinata tra alcool e
squallidi alberghi economici. Fino alla morte non pubblicò più alcuna opera, il
suo spirito creativo fu irrimediabilmente prosciugato dalla terribile
esperienza del carcere e dalla fine del legame con Alfred Douglas. A Parigi
apprese della morte della moglie. Nel 1900 fu operato ad un orecchio e disse
agli amici che sarebbe morto :"E' il 1900. Io sono un uomo che deve chiudere il
secolo". In seguito all' operazione si ammalò di meningite e spirò il 30
novembre 1900 in
una squallida stanza in affitto assistito dalla proprietaria dell' albergo.
Prima di morire chiese una coppa di champagne dicendo:" Muoio al di sopra delle
mie possibilità". Al funerale si presentarono alcuni scrittori, il fidato Ross
e due donne velate. Dapprima fu sepolto al cimitero di Bagneux ed in seguito l'
amico Ross lo fece trasferire al Père Lachaise nella tomba con la sfinge
scolpita da Jacob Epstein. Per molti anni dopo la sua morte il nome di Wilde fu
legato al marchio infamante che gli fu imposto dal puritanesimo vittoriano, ma
i suoi scritti continuarono ad affascinare i posteri ispirando autori come
Thomas Mann e Yukio Mishima.
Oscar Wilde fu un
personaggio controverso, amato ed odiato, la sua arte raggiunse altezze
vertiginose ma i suoi contemporanei non la compresero e tutti si sentirono in
diritto di giudicarlo disprezzandolo come uomo ed artista. Ma il suo astro
brillerà in eterno perché Wilde non scrisse tanto per la sua epoca quanto per i
posteri.