Io sono leggenda - Richard Matheson

4. Contenuto dell'opera:

Robert Neville, l'unico uomo immune dal fenomeno inspiegabile che ha trasformato tutta la popolazione in vampiri, deve affrontare ogni notte col terrore che i contagiati possano entrare nella sua ca 343b13d sa, adeguatamente equipaggiata per la sopravvivenza, e ucciderlo. Trascorre nella solitudine dunque tutta la sua vita, avendo perso la figlia e la moglie. La sua non è un'esistenza salutare, infatti finisce quasi giornalmente intere bottiglie di whisky per allontanare i tristi ricordi del passato. Oltre a questo, Robert gira la città prima del tramonto, facendo spesa e uccidendo a colpi di picchetto tutti i vampiri. Il senso di colpa spesso lo travolge, ma sa che è la cosa giusta da fare. Ogni mese che passa diventa per lui sempre più forte il desiderio di capire ciò che lo circonda e perciò comincia a chiedersi perché i vampiri siano disturbati dall'aglio e perché solo la luce del sole e un picchetto nel cuore possano ucciderli. Il protagonista allora si arma di libri scientifici e di un microscopio, con il quale scoprirà la vera ragione dell'epidemia: un batterio. Tale scoperta lo porterà, unita ad altri ragionamenti a formare l'ipotesi, riscontrata nella realtà, che esistono due tipi di vampiri, quelli vivi, dotati comunque di una certa intelligenza, e quelli morti,  al contrario, semplicemente comandati dal germe e perciò non troppo pericolosi.

Durante i lunghissimi mesi che passano Robert incontra un cane, l'unico essere che dal giorno in cui tutto cominciò, risulta essere sano. Morirà però una settimana dopo essere stato avvicinato, a seguito di un'aggressione vampiresca. Lo sconforto nel protagonista è enorme, ma l'esperienza lo rende cosciente del fatto che potrebbero esserci altre persone immuni, e di conseguenza il cercarle rende alla sua vita nuovamente un senso. Un giorno, infatti, trova in un campo una donna. Il suo nome è Ruth, ma si scoprirà presto la sua identità: è in realtà una spia, mandata dai vampiri, quelli del primo tipo. Quelli che hanno subito una mutazione. Quella caratteristica dei batteri Robert l'aveva sempre tralasciata, commettendo un imperdonabile sbaglio. Ruth, prima di scomparire, rivela però al protagonista chi è lei e lascia un monito, non seguito da Robert. La donna suggeriva la fuga, poiché la nuova generazione di vampiri stava eliminando la vecchia, per creare una nuova società. Mesi dopo, una banda di questi si presentò davanti alla sua abitazione, ammazzando tutti i vampiri, persino quello a cui Robert si era più affezionato a forza di odiarlo e che una volta, da vivo, era stato suo amico. Robert è trasportato quindi alla sede della nuova società, gravemente ferito alla pancia da un colpo di pistola. Dalla finestra della sua prigione vede i "mostri" attendere la sua esemplare esecuzione, tremanti dal ricordo che quello stesso uomo è stato l'artefice della morte dei loro stessi parenti e simili. In quel mondo era proprio lui la più grande minaccia. Una nuova generazione popola ora la Terra e Robert, nell'attimo in cui lo comprende, sa di essere diventato leggenda. Smette di lottare contro la morte e capisce che per lui è finita.

5. Ambiente sociale dei personaggi:

I personaggi sono vampiri e la condizione sociale di essi non è descritta. Sono tutti posti sullo stesso piano. Il protagonista è invece ben descritto: è un trentaseienne alto, con bocca sottile e occhi azzurri. Fa parte di una normale famiglia americana.

6. Analisi dei personaggi:

Robert Neville: protagonista, l'unico personaggio immune al contagio che ha reso tutti vampiri.

Ben Cortman: da vivo era amico di Robert, da vampiro era il primo a chiamarlo quando, per via del tramonto, le strade si riversavano di persone. Fisicamente grassoccio, per questo soprannominato Ollio.

Virginia: la moglie di Robert. Uccisa e deposta in una cripta da Robert, dopo che si era presentata alla sua porta a seguito della sepoltura per morte (indotta dal batterio).

Kathy: la figlia di Robert. Morta a seguito del contagio.

Ruth: Vampiro mutato, appartenente alla nuova società, usata per spiare Robert. E' tuttavia un personaggio positivo perché avvisa il protagonista della sua sorte e cerca di aiutarlo.

7. Sintesi di un episodio significativo:

La situazione:

Ben Cortman, collega di lavoro di Robert, è costantemente alla porta del protagonista non appena scende il sole. Gli altri vampiri vanno e vengono, ma lui resta sempre fedele all'amico, benché voglia istintivamente ucciderlo. E' colui che ripete il nome di Robert intimandolo di uscire e anche per tale ripetitività è odiato dal protagonista. Quest'ultimo, infatti, spesso spara colpi di pistola a Ben tentando di ammazzarlo, ma essendo già morto non produce risultati apprezzabili. Nelle sue lunghe giornate Robert si "diverte" a cercarlo in ogni dove per tentare di ucciderlo nel suo nascondiglio.

L'episodio:

La notte in cui la banda di sicari va a prelevare Robert, tale banda compie una strage con armi da fuoco molto potenti per farsi strada. La violenza della situazione fa riflettere Robert sulla natura tipicamente umana di tali individui, che lo colpisce moltissimo. Il fatto però che più lo sconvolge è il sapere che potrebbero uccidere anche il suo "amico" Ben. Infatti tale paura si trasforma poco dopo in realtà.

Date le premesse Robert sarebbe dovuto essere contento, ma al contrario, è scioccato. Si sente profanato nel suo intimo. Per lui quegli uomini non dovevano risolvere quella questione, che per Robert era personale, e che era quasi diventata uno dei suoi scopi della vita.

La violenza, portata a livelli massimi, e l'affronto a Neville, lo portano a ribellarsi. Infatti lui già sapeva della venuta di strani individui, ma pensava di poter discutere e magari appellarsi alla giustizia della nuova società. Sarebbe uscito di sua spontanea volontà perché capiva di essere probabilmente più assassino lui di quanto lo fossero quei tipi. La sua ribellione consiste infatti nel voler cambiare tali programmi e, pistola alla mano, comincia a sparare, accecato dalla rabbia e dalla paura.

Ritengo che quest'episodio sia significativo poiché il protagonista prova sensazioni contrarie a quelle che oggettivamente dovrebbe provare. Ciò che lui voleva è stato fatto, ma al contrario, non si sente sollevato, ma solo turbato e si mette addirittura a parteggiare per coloro che ha sempre ucciso e odiato. Il lettore di conseguenza capisce lo sconforto e lo prova a sua volta. Capisce che la vita del protagonista è alla fine, data la situazione sfavorevole.

8. Caratteristiche del linguaggio usato dall'autore:

L'autore narra in terza persona e utilizza la tecnica del flash-back per ripercorrere la storia del protagonista. La storia infatti inizia in medias res con familiarità, ovvero portando il lettore nella vita privata di Robert Neville senza sbalzi o colpi di scena. La situazione si rivela quindi a poco a poco e le parti che mancano per completare il punto della situazione nella mente del lettore vengono destinate al flash-back. Il dialogo è molto scarso per mancanza di interlocutori per la maggior parte del romanzo, perciò l'autore utilizza il narratore come coscienza di Robert stesso e chiaramente i suoi pensieri sono posti liberamente sulla pagina, senza virgolette. La narrazione è pertanto resa vivace dalle frequenti domande e risposte che il protagonista si pone e dalle riflessioni interiori, necessarie per rivelare lo svolgersi dei fatti dal punto di vista strettamente del personaggio.

9. Interesse che il libro ha suscitato in te:

Il libro mi ha suscitato molto interesse perché si avvicina molto, dal punto di vista del genere, a quello che più preferisco. Utilizza razionalità per spiegare fatti apparentemente di fantasia come i vampiri, e li rende credibili. Se nel libro l'esistenza dei vampiri e le loro caratteristiche fossero stati posti come verità assoluta, avrebbe sicuramente pregiudicato il mio coinvolgimento. Il libro ha avuto seguito in due film e uno è in uscita prossimamente. L'idea di base del romanzo è ben sviluppata in forma cartacea, mentre forse nella cinematografia ha un po' modificato o mal interpretato il concetto base, ovvero la completa solitudine del protagonista e l'atmosfera cupa e claustrofobica di un mondo destinato a essere vissuto da Robert solo di giorno.

Il finale del libro invece è più una riflessione su ciò che è normale e ciò che non lo è, infatti chi può dire se è Robert il normale o l'anormale in un luogo di soli vampiri? Questo ribaltamento è una provocazione dell'autore che ho apprezzato. Mi è rimasto solamente l'amaro in bocca per la fine del protagonista, ma l'effetto che ha suscitato la sua morte è stato più efficace della sua sopravvivenza.