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Dal latino alle nuove lingue volgari - Una trasformazione durata secoli

letteratura italiana



Dal latino alle nuove lingue volgari

8 lingue neolatine o romanze

Nel medioevo vi  fu un processo di trasformazione attraverso il quale si vennero a formare dal latino delle nuove lingue dette neolatine o romanze o volgari:

- L'italiano(volgare di sì)

- Il provenzale(Francia del sud, lingua d'oc)

- Il francese (Francia centro-settentrionale, lingua d'oil)

- Lo spagnolo (Castigliano)

- Il catalano(Marca Catalana)

- Il portoghese

- Il rumeno

- Il ladino (area dell'appennino svizzero, Alto Adige, Friuli)


Una trasformazione durata secoli



Questo passaggio descritto precedentemente fu un processo lento, tuttavia si giunse a un punto in cui fu necessario distinguere la lingua d 313h79d i partenza da quella di arrivo. Già precedentemente vi era un tipo di distinzione simile, infatti, nell'impero romano vi era una distinzione fra il latino scritto e quello parlato(sermo vulgaris). Il sermo vulgaris dell'antichità utilizzava parole che non erano presenti nella lingua scritta(es. caballus per dire equus).

Per quanto riguarda il passaggio dal latino alle lingue romanze, esso fu caratterizzato :

dalla semplificazione delle frasi

dalla comparsa degli articoli

dalla scomparsa sostanziale delle desinenze


quando si determinò il passaggio dal latino al volgare?

La trasformazione iniziò già dal 476 (caduta impero romano d'occidente) e gia nel VII sec il latino era utilizzato solo dai ceti più alti come lingua scritta .

Proprio il medioevo è infatti caratterizzato dalla diglossia (due lingue) :

una lingua usata per scrivere (il latino)

una (a seconda delle aree) usata per parlare


Dopo il mille ormai ogni una di queste lingue parlate (nelle regioni dell'ex impero romano) si era differenziata dalle altre, erano quindi nate le lingue neolatine.

Nell'area germanica e dell'est europeo (dove l'impero non era giunto) si svilupparono invece le lingue germaniche (olandese, tedesco ecc) e le lingue slave (russo,serbo ecc).


I primi documenti delle lingue volgari

Nel 842 troviamo il primo documento scritto in volgare, i Giuramenti di Strasburgo (Francia), con i quali Ludovico il Germanico e Carlo il Calvo si scambiarono una promessa di fedeltà, il primo giurò in volgare franco-romanzo e l'altro in antico tedesco.ù

Per quanto riguarda l'area italiana documento importantissimo è l'indovinello veronese (900 circa).

Nel testo non compaiono ancora gli articoli deter. (segno caratteristico delle nuove lingue) ma :

cade la desinenza -t degli imperfetti verbali

cadono le desinenze -m

la U si muta in O


Il Placito Capuano

Al 960 risale il Placito Capuano (documento più imp per la nascita del volgare ita).

Era in corso un azione giudiziaria, la lingua delle procedure era il latino, ma per registrare le parole dei testimoni illetterati i giudici preferirono trascriverle ufficialmente in volgare.

Il testo è caratterizzato dalla presenza di fenomeni volgari quali:

la scomparsa delle desinenze da verbi e sostantivi

il verbo scio si trasforma in sapio

dopo il verbo sapere compare un costrutto dichiarativo (introdotto da ko=quod) e non la proposizione infinitiva


Le origini della letteratura italiana

Le prime letterature volgari nascono in terra Francia

In Francia nacquero le prime letterature a fare uso delle lingue romanze per scopi artistici. Nel 1080-90 circa sorse nel nord paese la poesia epica delle chanson de geste: poemi che raccontavano l'impresa della difesa della cristianità dall'avanzata islamica.

Nella stessa epoca(Francia) si diffonde il romanzo cavalleresco destinato ad una lettura individuale. I temi di tale genere erano presi talora dall'antichità e talora dalle mitologie celtiche(re Artù.) grande esponente fu Chrètien de Troyes(autore di re Artù). La lingua d'oil era alla base di questi 2  generi.

Nella Francia meridionale nacque la lirica amorosa trobadorica(lingua d'oc): esso nacque come raffinata espressione della cultura signorile delle corti. Per la prima volta nel medioevo oggetto d'amore era un amore terreno(dama e non Dio)e quindi laico.


Il ritardo della letteratura italiana e le sue possibili ragioni

La realtà italiana denuncia un certo ritardo, rispetto alla situazione letterale francese:

Francia: la produzione letteraria nelle 2 lingue volgari(d'oil e d'oc) risale al XII sec.

Penisola italiana: 1225-30 nascono i primi testi letterari(cantico delle creature S.Francesco e le liriche della scuola siciliana)

Le ragione di questa arretratezza sono:

La maggiore influenza in Italia della tradizione latina(influenzava la nascita di nuovi idiomi)

La frammentazione politica del territorio italiano, deterrente x la nascita di centri di aggregazione linguistica e letteraria.

In passato il ritardo della letteratura in volgare di sì era attribuito a un disinteresse per la letteratura causato dal prevalere delle attività pratiche. Tuttavia questa non appare una motivazione credibile perché le attività pratiche avrebbero dovuto solo incrementare la sviluppo letterario e artistico.


I diversi usi del volgare di sì

I primi documenti linguistici del volgare italiano testimoniano come giudici, notai e chierici fossero consapevoli del divario apertosi fra il latino e l'idioma volgare. Per porre rimedio a questa situazione di incomunicabilità si cominciò a dare forma scritta all'idioma parlato(testimonianze giurate, statuti e  leggi comunali, disposizioni amministrative.). Solo successivamente si incominciarono a comporre testi in volgare, i cosiddetti ritmi giullaresci, come il Ritmo Laurenziano e Il Ritmo si Sant'Alessio:

- Ritmo  Laurenziano(1151-57): si chiama così perché è conservato nella biblioteca Laurenziana di Firenze, è una specie di filastrocca molto semplice in cui vi è la richiesta di un cavallo da parte di un giullare a un vescovo

Ritmo su Sant'Alessio(1200): narrazione in versi della vita del santo.

A partire dal 1230 circa  si registrò nella penisola una vera esplosione di scritture letterarie prima in versi e poi anche in prosa.


Geografia delle origini

Per quanto riguarda il quadro letterario italiano dopo il boom della letteratura volgare, esso si presenta assai variegato, in particolare si vanno a creare tre maggiori correnti :

quello della ''dorsale lirica'', che partendo dalla Sicilia, attraversa tutta la costa tirrenica, giunge in Toscana e si blocca nell'area bolognese.

Il tema di questa dorsale è quello dell'amor cortese, che è alla base anche del dolce stilnovo fondato da Guido Guinizzelli e utilizzato da Dante.

Quello dell'area «mediana», caratterizzata da temi religiosi e che interessa l'area che parte dall'Umbria e giunge fin all'Adriatico, passando per le Marche e l'Abruzzo. Questa vede come suoi maggiori compositori San Francesco e Jocopone da Todi.

Quello della regione «padana», che riguarda la produzione di poemetti didattico-moralegianti e vede come maggiori esponenti Bonvesin da la Riva e Giacomino da Verona.





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